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 IO SONO TUA, IO SONO TUO... TU SEI MIA, TU SEI MIO.

Sentì il fragore delle grandi onde nere: si rifrangevano e tormentavano con forza primordiale le spesse pareti della Torre del Drago Marino.

A passi lenti Jon percorse le scale del minareto e si diresse verso il laboratorio di maestro Saylas ... fuori la porta c'erano Verme Grigio e Daario che, appena visto, cercò nuovamente di avventarsi con rabbia su di lui... e anche questa volta fu Verme Grigio a fermarlo...

'Che è successo'.. proferì Jon con voce greve...

'Ora lo vuoi sapere, mi sembrava non ti interessasse fino a poco fa!'... il comandante degli Immacolati cercava di tenere a freno Naharis, che tentava in ogni modo di eludere la presa del soldato.

E ancora una volta fu la favella di Verme Grigio a placare gli animi: 'quello che è importante ora è la regina, Daario: poi discuterete.'..

Daario lo guardò interdetto: quanta saggezza in quell'uomo che aveva così poco conosciuto l'amore, se non per un breve periodo, ma che aveva un amore diverso nella sua vita, quello per la sua regina, e nemmeno quello lo aveva mai abbandonato.

'Tranquillo, amico... sono calmo'... si diede una scrollata il capitano e cercò di esporre i fatti...

Spiegò che stava dirigendosi verso la camera di Daenerys quando l'aveva vista che si manteneva a stento contro la parete, aveva gli occhi lucidi. Le aveva chiesto se stesse bene e lei gli aveva subito risposto di no, il tempo necessario per constatare che le gambe non la sostenevano e prenderla in braccio...

'L'ho portata di corsa qui ... ma' ...

'Ma cosa'... il volto di Jon era ora una smorfia di delirio...

'Perdeva sangue'...

Jon sentì il suo cuore perdere battiti e gli occhi annebbiarsi...

'Devo... entrare,' il suo viso sembrava quello di un folle incapace di intendere.

'Ora non puoi, c'è Kinvara con lei.. Verme Grigio è andata a chiamarla... lo redarguì il capitano.

Un sorriso sardonico deviò i tratti segnati del viso di Daario, scosse la testa, ' eri preoccupato che la guerra potesse turbare la sua gravidanza dopo averlo saputo, è stato questo il problema', non lo chiese lo disse e basta... 'quando l'unico che le ha fatto ancora una volta del male sei stato tu...

Anche Verme Grigio sembrò annuire al discorso del capitano e Jon non poteva che prenderne atto...

'Sei sempre stato tu l'unico e solo male per Daenerys... scosse ancora il capo sconvolto il povero Daario. Avevamo ragione a doverti tenere d'occhio e appena abbiamo abbassato la guardia!'... si scherni il comandante.

In quel momento Kinvara uscì dal laboratorio del maestro...

Jon e gli altri due presenti gli si fecero subito vicini.

Jon a capo chino domandò come stesse la regina...

Kinvara girò leggermente il viso da un lato, i suoi occhi si fecero due fessure e le dita delle sue mani si intrecciarono all'altezza del suo ventre: Jon capì chiaramente che il suo modo di fare rasentava biasimo nei  nei suoi confronti.

'Sua Grazia ha perso i sensi a causa delle preoccupazioni e questo le ha provocato una emorraggia' ...

Gli occhi di lui divennero quasi il doppio per quanto si dilatarono mentre il cuore gli pulsava spasmodicamente ...

'Come sta'...fu l'unica frase di poche lettere e di senso compiuto che riuscì a pronunciare mentre tutto intorno a lui si appannava: i suoni, la vista, la capacità di ragionare...

'Ora sta meglio, sta riposando, ha bisogno di calma e tranquillità e voi, Jon, non gliene avete data abbastanza, preoccupato che fosse la guerra a crearle angustia... ma l'unica persona in grado di incidere sull'umore della regina siete stato sempre e solo voi, non lo avete ancora capito'!!!' ... e per la prima volta il tono serafico di Kinvara salì di livello...

'Io...'non riuscì a pronunciare altro mentre chinava in capo addolorato....' il bambino?'

'Non ha perso il bambino, la vostra regina è più forte di quello che voi possiate pensare, ma ha perso parecchio sangue... e...'si fermò per un momento...

'Cosa ?'chiese Jon mentre calde lacrime inondarono il suo viso.

'Non è venuta a Westeros per il trono, ma per voi! non vi avrebbe mai lasciato solo, non se lo sarebbe mai perdonata... Kinvara scosse la testa' sono stata io la prima a dirle di rivelarvi la verità il più presto possibile, ma pensate davvero che se ve lo avesse detto il giorno in cui lo ha saputo le cose sarebbero state diverse, pensate sinceramente che restarsene a Meerreen l'avrebbe fatta stare più tranquilla che essere qui con vuoi... voi siete l'unica persona con cui si sente al sicuro, siete la sua casa, quello che ha sempre cercato e mai avuto! e non vi avrebbe mai lasciato partire da solo aspettando l'arrivo di corvi che forse l'avrebbero fatta stare ancora peggio'.

Jon si sedette, raccolse la testa tra le sue mani: si rese conto che Kinvara aveva perfettamente ragione... era lui che aveva sbagliato, era stato troppo impulsivo, troppo preso dall'idea che Daenerys pensasse solo e di nuovo al trono.

'Posso... vederla? domandò quasi biascicando...

'noooooooo!!!' Daario e Verme Grigio risposero quasi all'unisono...

Kinvara li guardò stranita come se loro due potessero avere voce in capitolo. La sacerdotessa si sgranchì la voce quasi a voler rimarcare che se qualcuno poteva esprimere un'opinione quelli erano lei e il maestro...

'Sta dormendo ma...entrate pure... non fatela preoccupare, addolorare,  agitare o'... Jon la interruppe... 

'Si... ho capito perfettamente...'

Cautamente entrò nella stanza del gran maestro Saylas... tavoli e sedie erano ingombri di traballanti pile di libri, file di vasi occupavano gli scaffali, mozziconi di candela e chiazze di cera indurita costellavano i mobili, lo stridente gracchiare dei corvi messaggeri era lambito solo dal rifrangere delle onde... Jon guardò i due grandi gargoyle fuori il balcone, ricoperti da un sottile strato di neve, imbrattata dagli escrementi dei volatili... aveva paura di vedere ...vedere davvero...

Daenerys era sul letto che dormiva, infine, con il cuore martoriato la guardò carico di rimorso per ciò che le aveva fatto anche se involontariamente... le lenzuola erano immacolate, erano state evidentemente cambiate, solo la sua sottile camicia rosso porpora spezzava quell'etereo candore...

'Posso restare solo con lei, per favore'...  supplicò il gran maestro...

'Ma certo ' si affrettò a rispondere Saylas mentre si raccomandava di non farla agitare per nessun motivo...

Jon la guardò dormire mentre il senso di colpa si impossessava sempre più di lui.

'Come ho potuto pensare che la mia Dany stesse cambiando di nuovo, che avesse barattato la vita del nostro bambino per un regno, dovevo essere davvero impazzito'... ora capiva più che mai come il dolore potesse avere la meglio sulla ragione e ancora di più comprese quello che era capitato a Daenerys quel nefasto giorno...

La guardò straziato... le lacrime imperlavano il suo viso:

'Dany,' ti prego apri gli occhi amore mio...Dany'... le accarezzò il viso diafano, più pallido del solito...

'Dany'... le baciò dolcemente le labbra e in quel momento non potè fare a meno di ripensare a tutto quello che lei aveva dovuto sopportare nella sua vita, non ultimo il terribile atto perpetrato da chi credeva un tempo la sua famiglia... e si sentì ancora più impazzire!

Ma Dany continuava a dormire e... sognava. I suoi sogni erano pieni di ombre e pieni di ali... camminava per un lungo corridoio sotto alte arcate di pietra. Non poteva, non doveva voltarsi. C'era una porta alla fine del corridoio, piccola nella distanza ma anche da tanto lontano la vide che era rossa. Camminò più in fretta, e i suoi piedi lasciavano sulla pietra impronte insanguinate. Spettri affollavano il corridoio. Indossavano le vesti di re, tutte sbiadite, stracciate. Avevano capelli d'argento e d'oro e di platino e i loro occhi erano opale e ametista e tormalina e giada. 'Più in fretta' urlavano gli spettri. ' più in fretta più in fretta'. Lei continuava a correre e la pietra si liquefaceva nel calore divorante del tocco dei suoi piedi. 'Più in fretta' gridarono in coro. 

La porta appariva in lontananza, di fronte a lei, la porta rossa vicina, vicinissima. Attorno a lei il corridoio era adesso indistinto. La pietra era scomparsa e lei volò e quando l'ombra delle sue ali adombrò la terra sentì l'odore di casa, la vide, appena al di là di quella porta rossa: distese verdi e grandi case di pietra e braccia in grado di darle calore... e finalmente si sentì al sicuro...


In quel momento, mentre tutto sembrava gli stesse crollando intorno, i sensi allampanati come fosse semincosciente, Jon vide i suoi splendidi occhi viola iniziare a riaprirsi...

'Dany... sono io, sono  Jon...sono qui con te amore mio , mi dispiace!'... la sua voce lenta e pacata era carico di rammarico verso sé stesso ma dolce verso la donna che aveva ferito nuovamente...

Daenerys riaprì a fatica gli occhi , in tempo per vedere gli occhi di lui straziati dalle lacrime.

'Sei tu' sorrise appena... 'sei qui!'...' riuscì a proferire con un filo di voce', ma in cuor suo lo sapeva già, lo sapeva, il sogno lo aveva detto...

'Sempre... non ti lascerò mai ...tu sei la mia vita, il mio amore, la mia casa, la mia famiglia e io... non possono vivere senza di te!'...

Quello stato di incoscienza e torpore lasciarono presto il posto a evidente preoccupazione, si portò subito una mano al ventre, mentre i suoi occhi si fecero pesantemente allarmati...

'Il bambino!'... chiese subito disperata...

'Stai tranquilla amore mio, il bambino è ancora con noi, sta bene. Devi solo riposare... la baciò delicatamente sulle labbra...

Daenerys sembrò tranquillizzarsi...

'Mi dispiace, ho sbagliato di nuovo!, ho..ho pensato'...

'Lo so cosa hai pensato'... sospirò Dany

'Kinvara mi ha fatto riflettere e sono io che ho errato'... si redarguì pesantemente...

'Non dovevo nascondertelo... ho sbagliato anche io ma non potevo lasciarti solo! ti amo Jon e mi avrebbe fatto impazzire l'idea di restare a Meereen senza sapere nulla ... accarezzò dolcemente i suoi ricci scompigliati.

'Stai tranquilla, riposa e non preoccuparti... devi rimetterti in forze per me e... per il nostro bambino'... la guardò ed un sorriso lieve carico di speranze e promesse si fece strada sul suo viso, le carezzò la guancia sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio...

'Forse non sarà il momento più appropriato ma sento questa cosa da tempo'...

Jon d'improvviso si inginocchiò, prese la mano di Daenarys e la baciò.

'Daenerys Targaryen sei tutto il mio mondo, mi hai fatto il dono più grande di conoscere il vero amore, quello eterno, e di diventare padre, posso... umilmente chiederti di sposarmi!' ... i suoi occhi si incresparono delicatamente mentre era lì in attesa di sapere...

ll viso di Dany si fece colmo di emozione per quello che davvero in un tale momento non si aspettava: lo guardò sorridente e felice, non dovette pensarci neppure un attimo...

 'Si! Jon Snow... voglio sposarti! '...

'Non ho un anello adesso ma'... lei non gli lasciò finire la frase, si avvicinò a lui e lo baciò con tutta la passione di cui era capace mentre lui la stringeva forte a sé... 

Quel momento restò  scolpito per sempre  nella loro memoria...

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