Chapter 4

Si avvicinò alla maniglia della porta del suo, così chiamato, laboratorio.
"Allora, capiamo cosa è successo.." disse aprendo la porta
"Io non ne ho la più pallida idea, ho solo bevuto quel coso"
"Sisi, e poi puff. Hai detto che si era ghiacciato, giusto?"
"Giusto"
"E poi?"
"E poi.. porta ghiacciata" dissi.
Fece una pausa, per ragionare, e poi parlò di nuovo
"Hai sentito qualcosa, visto qualcosa che non sia stato del tutto normale?"
"No.." dissi confusa. Poi mi corressi.
"Oddio, no. Aspetta, ho visto un uomo"
"Un uomo?"
"Beh si, l'ombra di un uomo. Ma era probabilmente solo immaginazione.." dissi
"Nulla è da sottovalutare, comunque. Ne parleremo dopo. Ora vediamo che ti è successo. Metti qua il braccio"
"Cosa vorresti fare?" dissi alquanto preoccupata.
"Solo un piccolo prelievo" disse, e anche prima che potessi elaborare ciò che disse, agganciò l'elastico dei prelievi estremamente fastidioso sul braccio, poco più giù dell'ascella.
"Aspetta, aspetta, aspetta.." tirai indietro il braccio cercando di sganciare l'elastico.
"Sai almeno quello che stai per fare? Dimmi che mi posso fidare. "
"Beh, oddio, saperlo al 100% magari no.. ma si, puoi fidarti" e prima che potessi di nuovo controbattere, mi riprese velocemente il braccio e prelevò del sangue. Penso che se ne sia fregato altamente del mio povero braccio, ma ormai, era troppo tardi.
"Ahia" esclamai. Prese la boccetta e la infilò in uno dei fori presenti sul tavolo.
"Jarvis?" disse impaziente di una risposta da parte del suo J.
"Si, signore?" rispose Jarvis.
Tony respirò, piano, rispondendogli.
"Analizza il sangue della signorina Riley"
"Subito, signore"
"Bene, quanto ci vorrà?"
"Tre ore, signore"
"Come tre ore?" rispose voltando la testa per aria, dove probabilmente ha messo il dispositivo vocale di Jarvis.
"Si, signore. Non ha mai creato un analizzatore di DNA o simili, mi ci vorrà più del tempo previsto, signore " rimbombò la voce di Jarvis nel laboratorio.
"Non hai mai fatto un prelievo del sangue in vita tua?" mi girai verso di lui, preoccupata.
"Non esattamente" rispose guardandomi, voltando solo gli occhi, puntando la testa ancora verso il dispositivo.
"Mi dovevo davvero fidare di te?"
"Probabilmente no. E sei stata anche fortunata, nessun danno. O almeno.. nessun danno grave"
Mi si spalancarono gli occhi.
"E dimmi, che piccolo danno avresti fatto?" incrociai le braccia al petto
"Beh, ti uscirà un bel livido. Però ti sto salvando la vita"
"Non esagerare.."
"Oh aspetta, mi sono dimenticata di disinfettartelo" disse prendendo del cotone, tutto di fretta

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Si sentì la spinta della maniglia rossa a scatto della porta di ferro dietro di noi, mi girai verso di essa massaggiandomi il braccio. Sbucò la testa di Pepper, salutandomi con una mano e rivolgendosi subito a Tony.
"Ciao Tony" disse sorridendo
"Senti, dovrei lavare le tue scarpe, quelle bianche, le all star, così le metto nell'armadio e tiro fuori quelle per la nuova stagione. Me le prenderesti, per favore? Io non le trovo.."
Tony aveva gli occhi pieni di terrore, aveva paura che scoprisse della pozzanghera. Pepper odia quando le scarpe sono esageratamente inzuppate di acque insolite. Ma cercava di nascondere la preoccupazione, senza riuscirci. È un pessimo attore. Ma davvero pessimo.
Lo guardavo ridendo sotto i baffi e appoggiando la mano destra sulla bocca.
"Oh si, te le darei, ma.. vedi, purtroppo le ho.. aspetta, vado a cercarle. " Si indirizzò verso la porta e uscì, un po' correndo, un po' inciampando, facendomi quasi credere che non riuscisse ad arrivarci a quella porta, ma poi, uscì.
Pepper si avvicinò a me, piano piano, a braccia conserte e un sorrisetto.
"Allora? Come sta andando?" chiese
"Si, tutto bene"
"Che cosa siete riusciti a scoprire?"
"Beh.. nulla, ne potremo riparlare tra due ore, probabilmente"
"oh.." concluse Pepper.
Poi si sentì un "BIP"
un altro
un altro ancora
sempre più di frequente
Diventò veloce talmente tanto, da fare un suono continuo
Uno, due, cinque, dieci secondi..
Finché esplose. Non so cosa, non so come, ma qualcosa esplose. Pepper fece in tempo di abbassare la mia testa facendomi scivolare sotto il tavolino di metallo, e lei scivolò accanto a me, restammo lì finché non sentimmo un botto, l'attesa durò circa mezzo secondo.
"Cos'è stato?" chiesi, spaventata
"Non ne ho la più pallida idea "
Feci un sospiro, pensando nella mia mente quante cose insolite succedono quando ti ritrovi affianco ad un uomo come Tony.
"Ascolta.." fece Pepper
Girai la testa verso di lei.
"Era entrato nella pozzanghera, vero?"

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