Chapter 12
"Trova un modo" disse Fury, sbattendo una valigetta che conteneva il Tesseract sul bancone della stanza bianca, dove vi era appoggiato Tony con i pugni sul bordo.
Lui non disse niente, si limitò a guardarlo andare via, con il suo mantello nero svolazzante.
"Come hai fatto a trovarlo?" mi disse, solo spostando la testa per guardarmi, incredulo.
"Credo di averlo sognato" dissi.
"È difficile da credere, lo sai? Io starò sempre dalla tua parte, ma.. gli altri?"
"Senti, sarà difficile, ma è così. Io non sono una bugiarda, e tu lo sai"
"Io si, ma Bruce Banner, Fury, Steve Rogers, Thor, Natasha.. credi che ti credano?"
"Ascoltami bene" dissi, iniziando ad innervosirmi "io non conosco assolutamente questo posto, mi ci hai solo sbattuta dentro. Se tu mi portassi lontano da qui io non ci saprei ritornare, e questo gli altri lo sanno bene. Quindi, come potrei, io, aver saputo di quel fosso prima che lo sognassi?"
"Non lo so, Riley, non lo so" disse, prendendo la valigetta nera e uscendo dalla stanza bianca.
Mi sedetti per terra contro il muro, tenendo ben salde le ginocchia al petto.
"Vi ho solo aiutato. Ed è questo il prezzo che devo pagare?" urlai, senza che nessuno mi sentisse.
Qualcosa fece cadere una boccetta che era posta sul bancone. Poi, uno spostamento d'aria, proprio accanto a me.
L'ombra, pensai.
"Fatti vedere" dissi al nulla, alzandomi in piedi.
La porta automatica si aprì di scatto.
Mi girai, spaventata.
"Con chi stai parlando?" disse Steve all'uscio della porta.
Tirai un sospiro di sollievo.
"No, io.. pensavo fossi.."
"Beh, Tony ti vuole. Ha scoperto come distruggerlo"
"Come? Di già?"
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"Eccomi, volevi vedermi?" dissi, entrando in una stanza a me sconosciuta.
"Si. Ho scoperto come fare" diceva, tutto contento. Non sembrava in lui, come se si fosse dimenticato di quello che era successo prima.
"Come?" dissi, senza non pensare a come fesse stato strano in quel momento.
"Lo devi congelare"
"Okay. Dove lo trovo" dissi seria, in contrasto con la sua faccia piena di gioia come mai prima.
"Stanza bianca"
"Ma c'ero tre secondi fa. Non c'è lì. Te la sei portata via tu" dissi stranita.
"No, no è lì. Assicurati di essere sola"
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Mantenni un passo veloce, per ritornare nella stanza bianca, esitando.
Girai l'angolo e stranamente vidi Tony.
"Ma tu non eri.." dissi. Lui due minuti fa era nell'altra stanza..
Lui non mi degnò di uno sguardo.
Incerta, continuai a camminare, finché arrivai alla porta rotonda.
Era arrivato il momento.
La porta si aprì e lo vidi lì, davanti a me.
Il cubo.
Guardai la porta chiudersi alle mie spalle. Sembrava più lenta del solito.
Mi avvicinai per ammirarlo meglio, era bellissimo.
Come fa una cosa così bella creare tanti danni, pensai.
Allungai una mano e lo congelai. Mi ci volle molta forza per farlo.
Gli ho salvati, gli ho salvati tutti, mi disse la mia testa, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava.
Comunque, non ci pensai molto.
Presi il cubo completamente ghiacciato.
Strano, pensai, il ghiaccio non mi logora più la pelle, se lo tocco a lungo.
Corsi, con un enorme sorriso.
Dovevo prima dirlo a Fury.
Dove poteva essere se non nella stanza rossa?
Andai lì, di fronte al muro di ferro.
Chissà se funziona anche con me, pensai.
Spostai il cubo su un braccio e allungai la mano, posandola sulla parete.
Niente.
Così iniziai a bussare, più forte, sempre più forte.
"Fury? Fury!"
Poi, la porta si aprì ed ecco Fury.
"Che vuoi?"
"L'ho fatto, l'ho fatto. L'ho congelato" dissi fiera di me. Ma a Fury, comparì un'espressione di terrore.
"Hai fatto cosa?!"
Heyy!
Scusate se questo capitolo è proprio corto, ma dovevo lasciarvi sulle spine, come sempre ;)
Ditemi cosa ne pensate u.u
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