ventiquattro
Di fronte alla didascalia comparsa sullo schermo del telefono, (T/n) cercò silenziosamente di far capire a Nejire che fosse arrivato il momento in cui lei sarebbe dovuta andarsene dalla stanza, gesticolando freneticamente ed facendole cenno con la testa in direzione della porta aperta alle spalle della ragazza dai capelli azzurri.
Nejire sorrise, mimando con le labbra un 'buona fortuna' e facendo il pollice in su con la mano, prima di lasciare la camera, chiudendo la porta, una volta uscita.
(T/n) si sedette velocemente sul letto, sfruttando quel secondo impiegato a rispondere alla chiamata per sistemarsi un ciuffo di capelli cadutole sul viso.
"Ciao (T/n)-san!" esclamò immediatamente Hawks, il cui volto sorridente apparve sullo schermo, facendo sobbalzare la (c/c), che risposa al saluto, emulando lo stesso entusiasmo dell'eroe.
"Com'è andata la pattuglia?" domandò la ragazza, volendo evitare il silenzio, benché fosse abbastanza convinta che con Hawks come interlocutore sarebbe stato impossibile non mantenere viva la conversazione, anche se probabilmente lui sarebbe stato l'unico a parlare.
"Monotona!" commentò il giovane, lasciandosi scappare un sospiro, prima di aggiungere "Però è importante che gli heroes si mostrino per le strade, questo scoraggia i villains e permette alla popolazione di assistere direttamente a ciò che facciamo." spiegò velocemente Hawks.
(T/n) annuì, costatando che, per una volta, Hawks sembrasse essersi dimostrato sinceramente interessato a quei compiti da pro hero di cui avrebbe preferito non farsi carico.
Hawks sospirò nuovamente, con più energia, intenzionato ad attirare l'attenzione della (c/c).
"Cosa?" domandò leggermente seccata la studentessa, avendo notato il comportamento del biondo.
"Ho ordinato più di mezz'ora fa ma non è ancora arrivato nulla..." commentò Hawks "La ristoratrice è una mia conoscente, nonché una mia fan... mi aveva detto per telefono che avrebbe fornito al più veloce degli eroi il più veloce dei servizi..."
(T/n) non trattenne le risate di fronte all'espressione esageratamente delusa di Hawks. "Non siamo tutti veloci come te, Hawks-san, tienilo a mente!"
"Però non si dovrebbe impiegare così tanto tempo a cucinare la soba..." ribatté, arrendevole, l'eroe.
"Neanche io sto mangiando, eppure non mi lamento."
"Io non ho una sorella che possa prepararmi da mangiare con tanto amore, quindi direi che siamo pari." concluse Hawks, senza lasciare che (T/n) potesse replicare ulteriormente, lasciandole solo la possibilità di sbattersi una mano sulla fronte, sorpresa dall'atteggiamento inaspettatamente infantile dimostrato da una delle maggiori figure di spicco della società.
(T/n) rifletté silenziosamente su quale argomento spostare la concentrazione del biondo, prima che però potesse essere lui a parlare. Sapeva bene quanto potesse protrarsi Hawks nel momento in cui gli era data la libertà di direzionare la conversazione, ignorando completamente la persona con cui avrebbe dovuto parlare e perdendosi in sproloqui a senso unico.
"Me ne stavo dimenticando, aspetta un secondo!" esclamò improvvisamente la (c/c), dopo un prolungato silenzio, il cui obiettivo ultimo era quello di riuscire a sorprendere Hawks, che finse di essersi spaventato a causa dell'inaspettata enfasi con (T/n) pronunciò la frase, prima di lasciare il telefono rivolto con lo schermo verso il basso sul letto e con l'audio disattivato.
(T/n) fece scorrere velocemente tra le proprie mani la catasta di fogli abbandonati disordinatamente sulla scrivania, alla ricerca di uno in particolare che non riteneva dovesse essere complicato da trovare, avendolo appoggiato lì solo poche ore prima, a differenze delle altre scartoffie, di cui non sarebbe stata in grado di ricordare la durata per cui fossero rimaste intoccate, se non fosse stato per la data appuntata casualmente su ognuno dei fogli.
Una volta riuscita a trovare quello che stava cercando, ovvero l'unico foglio caduto al suolo ed incastratosi tra la scrivania e la parete, tornò velocemente a sedersi sul letto, per evitare di lasciare Hawks senza nessuno con cui monologare troppo a lungo.
"La prossima volta avvisami prima di allontanarti così bruscamente!" disse Hawks, fingendosi offeso, nonostante non nascose un sorriso alla ragazza, per poi mostrarsi incuriosito di fronte a qualsiasi fosse ciò di cui quest'ultima fosse in procinto di dimenticarsi. "Fammi vedere!" esclamò poi, dopo aver ricevuto a sua volta un sorriso dalla (c/c), che aveva miseramente fallito nel tentare di assumere un'espressione più enigmatica.
Qualche secondo dopo, il volto della (c/c) venne rimpiazzato dal foglio che si era prodigata nel cercare. Un pezzo di carta qualsiasi, ma che avrebbe immediatamente assunto un valore inimmaginabile dal momento che l'unica scritta in esso era l'autografo dell'Hero N.2, dedicato all'Hero N.3.
Hawks tacque per qualche secondo, sorprendendo (T/n), intenzionata a chiamare i soccorsi il prima possibile. Prima che però si alzasse dal letto, con l'obiettivo di prendere il telefono di Fuyumi o di qualsiasi altro dei presenti e contattare un'ambulanza, il biondo si ridestò dallo stupore, ritornando alla sua solita spensieratezza.
Le labbra di Hawks si incurvarono in un lieve sorriso, completamente diverso da quelli canzonatori mostrati fino a quel momento. (T/n) si domandò quanto fossero stati sinceri quei sorrisi, una volta visto quello.
"Non era necessario che tu glielo chiedessi veramente." commentò allegramente Hawks, senza che quel sorriso abbandonasse il suo volto "Però... ti ringrazio, veramente!"
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