•tredici•

"Cosa facciamo oggi?" domandò Nejire. "Se uscissimo con Mirio e Tamaki?" propose poi, intenta a spazzolare i suoi lunghi capelli azzurri.

"Prima vorrei passare a casa, ho bisogno della firma di mio padre."

"Come mai? Hai combinato qualcosa a scuola?!" chiese Nejire, spalancando gli occhi, sorpresa dall'affermazione amica.

"No, lo sai, Hawks mi aveva chiesto il suo autografo..." disse la (c/c) con una punta di imbarazzo.

"Non è un po' presto per parlare a tuo padre di Hawks? Lo conosci da così poco tempo, non penso sarebbe d'accordo, tra l'altro sei ancora così giovane, è esagerato coinvolgere di già la tua famiglia..." cominciò a riflettere ad alta voce Nejire, ascoltando solo parzialmente quanto detto da (T/n).

"Io volevo solo l'autografo di mio padre..." commentò (T/n) con aria avvilita, a causa degli scenari immaginati dalla migliore amica; non che le dispiacesse la teoria della ragazza dai capelli turchesi.

"Stavo solo scherzando! Anche se non sarebbe male presentargli la tua famiglia!" esclamò Nejire poco prima di ricevere un cuscino in testa, lanciatole dall'amica. "Cosa ho detto di sbagliato?!" chiese poi, imbronciandosi.

"Non lo so... forse il fatto che tu abbia già programmato il resto della mia vita con un ragazzo che conosco a malapena e che probabilmente non rivedrò prima di qualche mese?" chiese retoricamente (T/n).

"Non è detto!" ribatté Nejire "Potrebbe lavorare qui a Tokyo, quindi potresti rivederlo prima del tirocinio!"

"Esattamente, cosa ti fa pensare che lui voglia rivedermi?"

"Ti ha dato il suo numero di telefono? Non pensi sia abbastanza?! Hawks è uno degli eroi della top ten, è praticamente intoccabile! A volte mi sorprende come tu sia così poco perspicace da non accorgerti minimamente di ciò che ti circonda, è ovvio che sia interessato a te, anche solo a livello professionale, se è arrivato al punto di darti il suo numero di telefono!" spiegò agitatamente Nejire, colpendo ripetutamente (T/n) con lo stesso cuscino che l'aveva appena colpita.

"Se fosse così sarebbe fantastico!" (T/n) strinse a sé il cuscino, con aria sognante.

Nejire sospirò.

"Le tue preoccupazioni sono inutili..." disse con un tono gentile "Non è stato proprio lui a scriverti, dicendoti che vi sareste risentiti oggi?"

"Immagino che tu abbia ragione..." borbottò (T/n), ma senza essere realmente convinta dalle affermazioni di Nejire.

"Sei proprio impossibile! Quanto mi dispiace per lui!" esclamò Nejire, alzando gli occhi al soffitto, esasperata dalla cocciutaggine dimostrata dalla (c/c).

"Non sei d'aiuto! Proprio per nulla!"

"Quindi va bene se usciamo con Mirio e Tamaki?" domandò Nejire, cambiando con nonchalance argomento.

"Va bene, va bene, ho capito; prima però dobbiamo andare a casa mia, intanto tu avvisali."

"Detto fatto! Dimenticavo... mi è sembrato di sentire il telefono squillare prima? Potrebbe trattarsi di Hawks?"

Quasi cadendo da letto, (T/n) poggiò una mano sul comodino, afferrando il suo cellulare, seppellito tra i vestiti ed altri oggetti che le due ragazze avevano  tolto dalle loro valige.

Un sorriso illuminò il volto della ragazza di fronte al nome che compariva sullo schermo del telefono.

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