diciannove
"Guarda cosa ha preparato Fuyumi-chan!" esclamò Nejire entusiasta. Teneva tra le mani un biscotto a forma di giraffa ricoperto da glassa color azzurro.
(T/n) non trattenne un sorriso di fronte all'espressione spensierata dall'amica, che le si era parata davanti una volta poggiato il piede sull'ultimo gradino delle scale. Pensò che forse Nejire si sarebbe trovata più a suo agio nella classe delle elementari in cui insegnava Fuyumi, piuttosto che all'ultimo anno del prestigioso liceo per eroi.
"Ti sei sporcata la faccia..." commentò (T/n), infilando una mano all'interno della tasca dei pantaloni, alla ricerca di un fazzoletto pulito. Estrasse da una confezione di plastica aperta male da Nejire l'ultimo fazzoletto integro, dopo aver usato gli altri per asciugare l'acqua che la ragazza dai capelli azzurri aveva erroneamente rovesciato quando si trovavano sul treno addosso ad un ignaro Tamaki.
(T/n) passò leggermente il fazzoletto intorno alle labbra dell'amica. Nejire le sorrise in risposta.
"Non c'è bisogno che mi tratti come tratteresti una bambina..." commentò Nejire con un finto tono infastidito, benché in realtà le facessero piacere le attenzioni riservatele dall'amica.
"(T/n), mi sono sporcato anch'io la faccia!" esclamò Mirio, appoggiato allo stipite alla porta, che osservava divertito la scena. Alle sue spalle, Tamaki seduto accanto al tavolino chiedeva timidamente a Fuyumi che ricetta avesse usato per preparare i biscotti.
"Mirio, mi sembra che tu sia abbastanza grande per pulirti la faccia da solo..." borbottò (T/n) "A volte mi sembra di avere a che fare con dei bambini."
"Se te l'avesse chiesto Tamaki però lo avresti fatto!" ribatté Mirio, fingendo lo stesso tono infastidito usato poco prima da Nejire.
"Siete uno peggio dell'altro, davvero. Solo a pensare che noi siamo la generazione che dovrà occuparsi del domani, mi vengono i brividi."
Nejire e Mirio si scambiarono un'occhiata prima di scoppiare a ridere.
Oltrepassati i due amici, (T/n) raggiunse il soggiorno, in cui Tamaki si segnava sul blocco note del telefono i vari passaggi per preparare i biscotti, che Fuyumi gli stava spiegando attentamente.
"Ci sono anche quelli a forma di cuore!" urlò Nejire nell'orecchio della sua migliore amica, provocando in quest'ultima il riflesso spontaneo di allontanarsi.
"Guarda, ci sono verdi, azzurri, rossi!" esclamò la ragazza dai capelli azzurri, prendendo un biscotto a forma di cuore per ogni colore.
"Quale preferisci?"
"Non lo so, l'importante è il sapore..."
"Hawks che colore preferisce?"
"Ora, finitela tutti di mettere in mezzo Hawks per qualsiasi cosa. Non è affatto divertente."
"Hawks è l'eroe con cui hai fatto lo stage, giusto? Com'è andata?" domandò Fuyumi, controllando gli appunti presi da Tamaki e correggendo alcuni numeri che il ragazzo aveva riportato frettolosamente.
"Tutto bene." rispose evasivamente (T/n), sperando che almeno Fuyumi avesse l'accortezza di non indagare.
"Mi fa piacere! Più tardi raccontami qualcosa di più!"
(T/n) avrebbe pensato a qualche scusa per far desistere la sorella dal voler ascoltare eventi che la (c/c) si era ritrovata a raccontare più e più volte nel giro di una giornata e mezzo.
Già riusciva ad immaginarsi quanto interesse avrebbe destato il fatto che non avesse lavorato come al solito con Endeavor, ma piuttosto con Hawks. In classe ci sarebbero state le solite ragazze invidiose che l'avrebbero bersagliata per quel motivo.
(T/n) prese tutti i biscotti dalle mani dell'amica.
"Questi me li mangio io più tardi."
Nejire non nascose la sorpresa.
"Come?! Tutti questi?! Ne volevo un po' anch'io!"
"Questi li mangio io!"
"E poi saremmo noi i bambini..." commentò Mirio, ottenendo immediatamente il consenso di Tamaki, che aveva nel frattempo preso un biscotto a forma di farfalla.
"Almeno quello azzurro! Soltanto quello, me lo lasceresti?" domandò Nejire, sforzandosi di fare un'espressione abbastanza adorabile che facesse cedere l'amica.
"Per favore..." continuò ad insistere Nejire.
"Solo perché stai iniziando ad infastidirmi." rispose (T/n), lasciando cadere i biscotti tra le mani di Nejire.
"Volevo solo quello azzurro, gli altri puoi mangiarli."
"Non ho più fame."
"Non ne hai assaggiato nemmeno uno." si intromise Fuyumi, leggermente allarmata.
"Mettimene da parte qualcuno, li mangerò domani, oggi non me la sento... scusami."
"Va bene." Fuyumi non nascose la sua delusione. Quando erano bambine capitava spesso che rendessero la cucina il caos più totale cercando di preparare piatti nuovi. Con il tempo (T/n) si era arresa, lasciando che fosse Fuyumi a sperimentare.
(T/n) si voltò. Dopo essersi portata una mano di fronte alla bocca, starnutì.
"Sai cosa si dice riguardo gli starnuti?" commentò giocosamente Nejire "C'è qualcuno che ti sta pensando!"
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