Capitolo 9
Eren
Il mattino dopo mi alzo e vedo che la mia splendida ragazza sta ancora dormendo come una cucciola.
È davvero bellissima.
Questa notte ho avuto un altro incubo, ma è passato subito, avendo Alex tra le mie braccia.
Non capisco davvero perché queste dannate notti mi facciano solo fare incubi.
Le bacio la spalla e mi alzo sbadigliando e stiracchiandomi.
Mi scrocchiano quasi tutte le vertebre della schiena.
Da quando posso diventare un gigante riesco a scrocchiare tutte le ossa che non sapevo di avere.
Mi lavo il viso e lavo i denti sentendo Alex mugugnare mentre si rigira nel letto.
Quindi senti anche tu la mia mancanza, eh?
Devo solo trovare il modo di fartelo ammettere.
Resto ancora un pò in bagno, mentre aspetto che la cucciola si svegli.
Non si sveglia completamente, quindi nel vado vicino e le accarezzo la guancia dolcemente.
"Ehi, sveglia."
Lei mugugna, ancora, ed io inizio a scuoterla leggermente.
"Mhmm."
"Dai cucciolina, sveglia."
Lei non risponde e le vado vicino iniziando a riempire la guancia di baci.
Finalmente apre gli occhi e mi guarda male.
"Lasciami dormire."
"Devi alzarti, tra poco c'è colazione."
Senza fare storie si alza e va in bagno chiudendo la porta a chiave.
Rido e scuoto la testa divertito.
"Non è il caso che ti chiudi a chiave!"
"Io credo proprio che lo sia."
Alzo gli occhi al cielo e mi metto la solita divisa.
"Vuoi che ti aspetti?"
"No, va pure."
"Va bene cucciola."
Apro la porta della stanza e guardo un'ultima volta la porta del bagno per poi andarmene via.
Arrivo in cucina e vedo subito la chioma bionda di Armin.
Mi siedo accanto a lui allegro e gli sorrido.
"Che mi racconti oggi?"
"Vedo che hai dormito bene."
"Benissimo. Tu?"
Gli sorrido e lui mi manda a cagare.
Da quando non divido più la stanza con lui credo mi odi, perché il suo nuovo compagno russa e non si sveglia neanche urlandogli contro.
Però al mattino è sempre bello vedere lamentarsi dei suoi problemi per poi tornare normale a parlare di ciò che succede.
È meglio lui del giornale che pubblicano in città.
"Eddai, non te la prendere tanto."
"Giuro che ti odio, Eren. Sta notte ha iniziato a battere sul mio letto, non puoi capire."
Scoppio a ridere, beccandomi un'occhiata di fuoco da parte sua.
Anche i nostri superiori si girano a guardarmi.
Ops, potrei aver davvero esagerato un pochino con il tono di voce.
"Ma davvero? È così tanto terribile?"
Provo a calmare il mio tono alto e tossisco leggermente per non ridere come un pazzo.
"Vuoi dormir ci tu insieme? Credo sareste davvero ottimi compagni di stanza sai?"
"Tu dici? Io credo proprio di no. Mi piace tanto dormire con la mia bellissima e splendida ragazza."
Rido e lui mi guarda male scuotendo la testa.
"Non mi voglio esprimere."
"Come mai così allegro, Jaeger? Finalmente hai regalato la vista di una grotta che non sia da un giornale al tuo uccello?"
Serro i pugni e sospiro cercando di mantenere il minimo livello di calma.
"Perché tu ne hai mai vista una per giornale? Ah scusa, non sai leggere."
"Quello sei tu, idiota. Che diavolo-"
"Buongiorno ragazzi."
Saluta Connie e Armin lo ringrazia con un cenno della testa.
Sasha sbadiglia e si stiracchia mentre Connie la rimprovera e la avverte delle conseguenze se si mette di nuovo a mangiare il piatto di un'altra persona.
Sasha annuisce solo e gli impreca contro per farlo tacere.
"Buongiorno."
"Buongiorno Connie. Dormito bene?"
"Bene, grazie. Tu Eren? Sembri allegro oggi."
Alzo gli occhi al cielo ridendo.
"Dovete dirmelo tutti oggi?"
"Ha scopato per la prima volta."
"Taci, idiota. Per la prima volta sono riuscito a dormire senza avere incubi."
"Beh, grandioso, no?"
"Ragazzi, ma perché non ci sono più caporali qua dentro? Non c'è il capitano Smith, né capitano Hanji Zoe, né caporale Levi. Nessuno nessuno. Che fine hanno fatto?"
"Beh, non avete saputo? Il caporale Levi è tornato prima del previsto e il capitano Smith è un pò che gira intorno agli altri caporali per tante ore. Probabilmente si farà qualche missione, ma probabilmente noi non saremo tenuti a partecipare dato che tengono tutti segreto. Forse è anche meglio così."
Annuisci guardandolo interessato dalla sua conversazione e noto che anche gli altri lo guardano attenti.
"A me basta rimanere qui e sapere che la mia famiglia sta bene. È la scelta più giusta. Per tutti."
Aggiunge alla fine rivolgendo uno sguardo a tutti noi.
Inizio a collegare le frasi di Armin a ciò che mi aveva detto Alex in camera, mentre mi stringeva.
La missione suicida, quindi.
Guardo Alex cercando di capire se si sentisse a disagio o se cercasse di nascondere il fatto di essere ferita dal ricordo, ma niente.
Lei è tranquilla, mentre guarda Armin, finché non si accorge del mio sguardo e mi guarda confusa, non capendo il perché io la stia fissando.
Purtroppo non è l'unica ad accorgersene.
"Tutto bene, Eren?"
Sospiro e mi giro verso Armin e Mikasa.
Ovviamente, Mikasa è già in piedi, pronta a lottare per chissà quale istinto materno nei miei confronti che io non ho mai chiesto.
"Va sempre bene, non posso guardare la mia ragazza?"
Armin sorride e Mikasa scuote la testa facendo una smorfia infastidita.
La guardo abbastanza malamente, dati che non ha alcun diritto di decidere ciò che è meglio per me.
Ho pur sempre quasi 17 anni, cazzo.
Sono diventato un uomo, non ho bisogno che prendano decisioni per me.
Non più, almeno.
Ricordo ancora quando mi è spuntato il primo pelo di barba e Jean ha iniziato una rissa con me perché lui era convinti di averli avuti prima di me.
Mikasa si gira leggermente per poi guardare dritto negli occhi la mia ragazza.
"Allora voglio fare una domanda ad Alex. Che cosa ci facevi con il capitano Erwin Smith, quella sera in cui Eren è arrivato in ritardo? Non è bello sparire da sola con lui mentre stiamo mangiando. Oh, e, perché non sei venuta al nostro tavolo? Perché non c'era Eren pronto a venirti a buttare qua in mezzo o perché non siamo abbastanza intelligenti e forti quanto te, Ackerman?"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top