XXI
Two days later
"Lucifer" entrai nell'attico e lo trovai seduto al bancone a bere.
Girò la testa di scatto e mi guardò spalancando gli occhi.
"Che ci fai qui Sophie?"
"Ho saputo ciò che è successo...
Come sta Amenadiel?" mi sedetti di lato a lui e tolsi la giacca appoggiandola sull'altro sgabello.
"È tormentato" rispose semplicemente continuando a guardare il bicchiere.
"E tu Lus? Tu come stai?" gli bloccai le mani con le mie e finalmente si girò a guardarmi, aveva gli occhi lucidi.
"Ho allontanato Eve"
Sorrisi lievemente e abbassai lo sguardo.
"Smettila di ridere sotto i baffi" sorrise lievemente.
Lo guardai e continuò a parlare.
"Eve era innamorato dell'uomo di un tempo"
"Lo capisco Lus" gli accarezzai una guancia e lo guardai negli occhi.
"Il punto è questo Sophie. Eve mi vede in modo diverso" lo guardai confusa.
"Chloe in un altro" si bloccò e mise una mano sulla mia guancia.
"Tu invece, non so ancora come" mi accarezzò leggermente la guancia.
"Ed è questo che mi fa impazzire" continuò a parlare.
"Io-"
"Non devi darmi una risposta ora, voglio solo che tu sappia che con te è tutto diverso. Io ti amo, ti amo così tanto Sophie che in queste due settimane non ho chiuso occhio. Ti ho pensata così tanto che ad un certo punto credevo sentissi tutti i miei pensieri e mi odio per questo, mi odio profondamente. Ti ho ferita lo so, ma tu non puoi neanche immaginare quanto io sia spaventato da me stesso, immagina il mio timore nei tuoi confronti" rimasi in silenzio a guardarlo e abbassai lo sguardo.
"Scusami Sophie" si alzò dirigendosi verso la stanza da letto.
Mi alzai di scatto e lo bloccai per il polso.
"Mi dispiace, sono stata una bambina"
"Perché ti stai scusando Sophie? Non è colpa tua"
"Non volevo farti stare male, ero accecata dalla rabbia e non ho minimamente pensato a ciò che sarebbe potuto succedere. Perdonami Lucifer"continuai a parlare a raffica.
"Non dovresti essere tu a scusarti Sophie, davvero"
"Io voglio stare con te Lucifer"
"Non mi importa chi sei o cosa sei, io voglio stare con te"
"Sophie-"
"Io ti amo, tu mi ami. Dov'è il problema?"
"Ti farei del male Sophie capisci!"
Alzai gli occhi al cielo e lo guardai male.
"Io scelgo te, nonostante tutto. So i rischi che corro a stare con il diavolo, ma non mi interessano"
"Ora hai capito? O vuoi un disegnin-"
Lucifer mi baciò improvvisamente e io rimasi bloccata a realizzare, ricambiai subito e misi le mani intorno al suo collo.
"Smetterai mai di essere così acida?"
"Non credo proprio"
"Mi spieghi perché sei venuto anche tu?"
"Perché tua sorella è la mia psicologa"
"Se dovessi minimamente stancare mia sorella sarei molto felice di prenderti a schiaffi" entrai in casa e vidi Linda sul divano ad ingozzarsi di gelato.
"Sorellona, dovremmo cenare... Lo sai vero?"
"Zitta Sophie e cucina tu stasera"
Spalancai gli occhi e alzai le mani.
"D'accordo mamma orsa" Lucifer rise e io mi girai a guardarlo.
"Ti fermi a cena?"
"Non c'è bisogn-"
"D'accordo ti fermi a cena" mi girai e tolsi la giacca.
"Voi due parlate dei vostri problemi, io vado a cucinarvi la cena più buona della vostra vita"
Mentre uscii dal salotto sentii Linda parlare.
"Voi due non avevate litigato?"
"Avevamo" rispose Lucifer.
Entrai in cucina e iniziai a cucinare.
"La tua cena era patatine fritte e cotolette?"
Misi in bocca una patatina e alzai le spalle.
"Sicuramente è meglio del tuo riso in bianco"
dissi dopo aver ingoiato.
"A me piacciono le patatine fritte" Lucifer sorrise e io alzai gli occhi al cielo sorridendo.
"Ruffiano"
"Io non sono ruffian-"
Sentii il mio cellulare squillare e mi alzai per prenderlo.
"Chi non muore si risente" chiesi dopo aver letto il nome sul display.
"Ciao stronzetta, come stai?" sentii la voce di Lexa dall'altra parte.
"Sto bene Lexa, tu?"
"Sto bene Sophie ma mi manchi profondamente. Non ci siamo sentite ultimamente e mi sei mancata tantissimo."
"Mi dispiace Lexa, ho avuto molte cose da fare. Non ho potuto fare niente se non mandarti messaggi"
"Lo so Sophie, anche io. Sappi che io sono qui sempre e comunque."
"Lo so Lex, per questo ti amo follemente" risposi ridendo.
"Quando vieni?" continuai guardando Lucifer e Linda che erano attenti alla mia conversazione.
"Non lo so Sophie, qui siamo molto impegnati..."
"Cercherò di venire io allora"
"Noo Sophie, tranquilla. A Los Angeles hai il tuo boy, tua sorella e non puoi mica lasciarli così"
"Ma-"
"Niente ma Sophie, appena posso vengo, promesso"
"D'accordo stronza"
Sentii delle voci in sottofondo.
"Ora devo andare Sophie, a domani"
"A domani Lexa"
"Era la tua migliore amica Alexis?"chiede Linda.
"Si"
"Verrà qui?" la guardai confusa sedendomi un'altra volta.
"Non può al momento" iniziai a mangiare e Linda annuii.
"Come mai siete così silenziosi?"
Lucifer alzò lo sguardo e guardò Linda per poi spostare lo sguardo su di me.
"Allora?" li guardai e Lucifer scosse la testa.
"Niente detective davvero" non mi convinceva ma sorrisi lo stesso.
"D'accordo Lus"
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Ero appena arrivata sulla scena del crimine, mi guardai intorno e mi avvicinai a Chloe e Lucifer.
"Buongiorno Sophie" sorrisi a Chloe e mi girai verso Lucifer.
"Buongiorno detective" mi diede un bacio sulla fronte e sorrisi.
"Hola Sophie"
"Buenos días"
"Perché state parlando lo spagnolo?"
Ci girammo entrambe a guardare Lucifer.
"Perché forse sappiamo la lingua?"
"Come fai a conos-"
"Ho studiato un anno in Spagna"
"Mi sorprendi sempre di più detective"
"Spero non in negativo"
"Questo mai" mi guardò con uno sguardo indecifrabile e sorrisi lievemente.
"Che abbiamo Ella?"
"Megan Murphy, 34 anni, una-"
"Delle gemelle Murphy" Ella venne interrotta da Chloe.
"Sono delle celebrità, le conoscono tutti" continuò prendendo il volantino.
"Abbiamo sospettati?" chiesi guardando il volantino.
"La gemella, in realtà. Moira. Era sul posto con il martello in mano, è fuggita quando l'hanno vista. C'è un mandato di cattura ma non l'hanno trovata"
"Chi ha trovato il corpo?"
"La minore delle gemelle, Beth"
"E ha dichiarato che non sapeva se ci fossero tensioni tra loro" disse Chloe leggendo sul rapporto.
"A volte l'oscurità giace sotto la superficie" Lucifer parlò per la prima volta.
Lo guardai e notai che indossava i guanti.
"Lus perché hai i guanti?"
"Io-"
"Una brutta psoriasi" rispose Ella guardandolo preoccupata.
Lo guardai confusa e alzai un sopracciglio.
"Ne riparliamo più tardi"
"La pomata non ha fatto effetto?"
"Quale pomat-"
Sentimmo il rombo di una moto e ci girammo tutti nello stesso momento.
"Voi ne sapete qualcosa?"
"Non ne ho idea"
La moto si fermò e da essa scesero Eve e Maze.
Alzai gli occhi al cielo vedendo Eve e mi girai verso Lucifer.
"Seriamente?" gli diedi uno schiaffo sul braccio e mi guardò spalancando gli occhi.
"Detective per la prima volta non c'entro niente"
Scoppiai a ridere e mi guardò male.
"Ok scusami, è solo che sei buffo"
"Io? Sono il dia-"
"Ho saputo che c'è una sospettata in fuga" Maze parlò mentre si avvicinarono.
"Noi la prenderemo subito" continuò.
"La prenderemo? Voi due lavorate insieme?"
chiese Lucifer mettendomi un braccio intorno alla vita. Adoravo quando lo faceva.
"Si, siamo partner" guardai Maze e guardò il braccio di Lucifer.
"Siete tornati insieme?"
Eve parlò prima di Maze.
"Ottima intuizione" sorrisi falsamente e Lucifer rise sotto i baffi.
"Eve ha un talento naturale per cacciare le taglie"
"Non ti serve una taglia per farlo?" Chloe parlò per la prima volta.
"Perché al momento non c'è niente" continuò e io risi leggermente.
"Cosa c'è da ridere Sophie?" Maze mi guardò con un sorrisetto divertito.
Alzai le spalle e sorrisi.
"Sophie ho bisogno di te, vieni un attimo?"
guardai Lucifer confusa e mise una mano sulla schiena per poi spingermi dentro la casa.
"Che succede?"
"Credo di avere un problema Sophie"
"Un problema? Che stai dicendo Lucifer?"
"Credo che Linda e Chloe avessero ragione, la catarsi diabolica si è rivoltata contro di me"
"Catarsi? Ma che diavo-"
Mi bloccai appena Lucifer si tolse il guanto.
"Oh cazzo!"
Lo guardai e gli presi la mano.
"È come diventa la tua faccia?"
"Si"
"Sebbene mano diabolica non è certo attraente" continuò.
"Detective, non mi era mai successo prima"
"Andrà tutto bene, la risolveremo e-
Chiama Chloe, vado a prendere la macchina"
"Sophie è iniziato con una macchia e ora si sta espandendo..."
Lo guardai e deglutii. Per la prima volta avevo paura, ma non per me, per Lucifer.
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