XIII

"Buongiorno Sorellona" scesi le scale e salutai Linda.

"Buongiorno alle 5 del pomeriggio? Comunque, hai intenzione di andare al lavoro?" chiese alzando un sopracciglio.

"Si, non ho febbre da due giorni" alzai le spalle.

"Però promettimi che se ti dovessi sentire male tornerai a casa" mi puntò un dito contro.

"Promesso"

"Lucifer ha chiamato stamattina, è dovuto andare alla centrale perché c'è stato una svolta nel caso"

"Musica per le mie orecchie"

"Linda, è tutto okay?" era un po' strana.

"Sophie domani mattina ho la visita ginecologica, mi potresti accompagnare?" chiese con un po' di timore.

"Ma certo, sarò felice di accompagnarti!" sorrise e mi abbracciò.

"Vado a prepararmi" sorrisi e salii di sopra.
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"Buon pomeriggio Ella" dissi entrando nel laboratorio.

"Sophie!" mi abbracciò sorridendo.

"Stai meglio?"

"Sto meglio signorina Lopez" risi e mi seguii.

"Lucifer e Chloe?"

"Sono andati ad interrogare il sospettato"

"Vado anche io, ho un brutto presentimento"

"Vengo con te e in macchina ti racconto tutto riguardo al caso" prese la giacca ed uscii con me.
Dopo essere salite in macchina, Ella iniziò a parlare.

"... quindi Dan e Maze hanno scoperto l'assassino"

"Ed esattamente come hanno fatto?" chiesi confusa.

"Con la forza, ma questo dettaglio è irrilevante"

"E l'assassino sarebbe l'amico della vittima, Oscar Rives, l'uomo che l'aspettava all'aeroporto?" continuai.

"Esatto"

"E questo in due giorni"

Ella annuì e arrivammo nell'indirizzo che mi aveva indicato.

"Chloe?" chiesi scendendo dalla macchina.

"Sophie! Lucifer si è chiuso dentro con l'assassino!"

"Cazzo!"

Feci il giro della casa, forzai la maniglia della porta del retro entrai

"Tu vuoi che ti punisca... Perché?" sentii dire da Lucifer con tono amareggiato.

"Lucifer!" entrai.

"Detective"

"Mani in alto!" disse Chloe dietro di me.

L'uomo si girò verso lo specchio che c'era nella stanza.

"Ho fallito" iniziò.

"Che dio mi perdoni" si uccise con un pezzo di legno appuntito che era al centro della stanza.

Rimasi bloccata e osservai lo specchio.

"Si rivolgeva a qualcuno" mi avvicinai allo specchio.

"Non riuscirò a mangiare mai più gli spiedini di Manzo" disse Ella guardando il corpo.

Mi girai verso di lei e tornai a guardare lo specchio.

"Deve averlo spaventato qualcosa per aver fatto questo" Ella guardò un'ultima volta il corpo ed uscì dalla stanza.

"Oppure qualcuno" Chloe e Lucifer si avvicinarono a me.

"Che pensi Sophie?" chiese Chloe.

"Io credo che qualcuno stesse osservando Lucifer e il signor Rivas"

"Lo penso anche io"

Notai Ella che mi faceva segno.

"Torno subito"

Mi avvicinai ad Ella.

"Sophie tieni, il fascicolo sul caso"

"Oh grazie Ella, mettilo pure in macchina"

Mi girai per tornare da Lucifer e Chloe ma li notai parlare, mi fermai sulla soglia della porta facendo finta di chiamare qualcuno al telefono.

"Stava accadendo altro qui, qualcosa di strano... Sapeva della mia vera faccia, lui voleva anche che gliela mostrassi"

Faccia? Quale faccia?"

"Perché?" gli chiese Chloe.

"Non lo so"

"Sophie!" mi girai di scatto verso Ella.

"Dannazione Ella!"

"Stavi spiando Chloe e Lucifer?"

"Abbassa la voce" spalancai gli occhi.

"Non li stavo spiando, io li stavo solo... Io stavo solo pensando al caso" inventai.

"Mhmh si come no" rise leggermente e sentii il rumore di qualcosa frantumarsi.

Mi girai di scatto verso Lucifer e mi avvicinai insieme ad Ella.

"Sei forse impazzito!?"

"Ehm quella era una prova e questa è una scena del crimine" Ella si rivolse a Lucifer.

"Non importa" si girò ed uscì dalla stanza.

"Avevi ragione Sophie, qualcuno stava spiando Lucifer e la vittima"

"Erano due" dissi osservando le sedie.

"Volete sapere a chi appartiene la casa?"

"Alla chiesa cattolica?" chiese Lucifer.

"Ma quale chiesa cattol-"

"Si" affermò Chloe interrompendomi.

"Il tuo amico padre Kinley magari ha visto" Lucifer guardò Chloe.

"Kingley ha organizzato tutto questo per arrivare a te"

"Sono leggermente confusa, padre Kinley non è l'uomo che era nel tuo attico l'altra mattina?" domandai.

Si girarono entrambi verso di me.

"Si" rispose Lucifer.

"Ma non puoi capire Sophie" continuò.

Rimasi in silenzio e alzai le sopracciglia.

"D'accordo, ho capito"

"Voi cercate di capire il perché un prete stesse guardando in live un suicidio e forse anche architettarlo, io vado a fare ciò che mi compete"

"Sophie-" iniziò Lucifer.

"No Lus, è tutto okay" sorrisi ed uscii dalla stanza andando verso Ella che era appoggiata alla mia macchina.

"Andiamo?"

"Andiamo"

Salimmo in auto e partii verso la centrale.
Appena arrivati sceso dall'auto ed entrai alla centrale con Ella.

"Ciao Sophie!" mi girai di scatto.

"Jake!" mi abbracciò e sorrise.

"Scusami ieri non sono passato, ho staccato tardissimo"

"Tranquillo Jake, sono crollata sul letto"

Rise e lo seguii.

"Come al solito"

"A quanto pare"

"Comunque io ed Ella abbiamo del lavoro da fare, quindi ci vediamo dopo Jake"

Sorrisi e mi girai entrando in laboratorio.

"Mettiamoci al lavoro" strofinai le mani.

"Mi aiuti a confezionare tutte le prove?"

"Quello è il tuo lavoro splendore, io starò qui seduta a fare il verbale"

"Alcune svolte del caso le hai perse, come farai?" chiese confusa.

"Per questo esisti tu, mi racconterai tutto ciò che è successo quando sono mancata"

"Prenditi meriti che non hai"

"Quanto siamo acide"

Scoppiammo a ridere entrambe e mi alzai dalla sedia.

"Vuoi un caffè? Credo che staremo qui ancora per molto" le chiesi.

"Certo, ti ringrazio Sophie"

"Torno subito"

Uscii dal laboratorio e mi avvicinai al distributore automatico. Presi due caffè e mi girai per tornare in laboratorio quando vidi Chloe entrare con un prete e padre Kinley, che veniva scortato dagli agenti.

"Padre Kinley" mi avvicinai con i due caffè in mano.

"Signorina che piacere rivederla"

Sorrise e lo guardai impassibile.

"Non direi in queste circostanze"

"Lucifer?" chiesi a Chloe.

"Lui è tornato a casa" mi guardò attentamente.

"Ah"

"Porto i caffè ad Ella e arrivo"

"Per oggi abbiamo finito Sophie, puoi tornare a casa" Chloe mise una mano sulla mia spalla.

"Devo finire di scrivere il verbale"

"Se vuoi posso farlo io" si offrì.

"No vai pure a casa, hai lavorato abbastanza" le sorrisi e ricambiò.

"Allora ci vediamo domani Sophie"

"A domani Chloe" mi girai ed entrai in laboratorio con i due caffè.

"Ecco a te" posai il caffè di Ella sul tavolo e iniziai a bere il mio.

"Sei la migliore"

"Lo so"

Sorrise e iniziò a bere il caffè mentre io iniziai a scrivere il verbale.
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"Io ho finito Sophie, vuoi che resti con te?" chiese Ella.

"No vai pure, ho quasi finito" sorrise e mi abbracciò, ricambiai e si staccò.

"Ci vediamo domani detective"

"A domani"

Dopo pochi minuti finii di scrivere il verbale e uscii dal laboratorio. Prima di andare via passai dalle celle, vidi padre Kinley alzare lo sguardo sorpreso.

"Perché lo ha fatto?" chiesi alludendo al suicidio.

"Avrei fatto di tutto per dimostrare che il male cammina tra di noi"

"Si riferisce a Lucifer?"

"Dammi del tu, comunque si. Stia molto attenta signorina, non tutto è oro ciò che luccica"

"Lucifer non è il male"

"Le ha mostrato la sua faccia?"

"La sua vera faccia intendo" continuò.

"Sei responsabile della morte di tre persone, perché lo stai facendo?"

"Sto cercando di salvare delle vite signorina"

"Uccidendone altre?" chiesi ironica.

"Quando il diavolo camminerà sulla terra e troverà il suo primo amore, il male sarà liberato"

"Cosa sta cercando di dirmi?"

"Deve stare molto attenta detective o la profezia si avvererà"

"So badare a me stessa, grazie lo stesso"

"Stia molto attenta"

Lo guardai un'ultima volta ed uscii dalla stanza. Uscii dalla centrare ed entrai in macchina, misi in moto e mi bloccai.

Cosa vorrebbe dire tutto questo?
Perché mai Lucifer dovrebbe essere un male?
Sta forse parlando del suo lato oscuro?

Volevo sapere la verità da una parte, dall'altra avevo paura che tutto ciò sarebbe stato troppo grande per me. Dovevo parlare con Lucifer, al più presto.

Partii verso casa e appena arrivai entrai vedendo Linda dormire sul divano.

"Linda" la toccai leggermente.

"Linda"

"Sophie... Che ora è ?"

"Sono le dieci passate, avanti vai a dormire"

"Domani mattina abbiamo la visita, alle 7 in piedi"

"Agli ordini capitano" feci il segno militare e Linda rise leggermente.

"Buonanotte Sophie" mi baciò la fronte e salì di sopra.

Mi buttai sul divano e sospirai ripensando alla conversazione con padre Kinley

"Cosa diavolo vuol dire -le ha mostrato la sua vera faccia-?"

"Dio che confusione!" continuai a parlare sola.

Rimasi in silenzio e mi alzai dal divano.

"Devo parlare con Lucifer domani" iniziai a salire le scale ed entrai nella mia stanza.

Entrai in bagno, mi struccai e dopo aver messo il pigiama mi buttai sul letto

Linda saprà di questa presunta faccia?
Mi mentirebbe mai?
Ma soprattutto Lucifer mi farebbe mai del male?

Avrei dovuto parlare con tutti loro o sarei impazzita completamente.

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