XI
Aprii la porta e Jake passò con le pizze in mano.
"Ecco le pizze!" disse Jake entrando in casa.
"Finalmente! Credevo vi foste persi!" disse mia sorella venendomi in contro.
"Stai bene?" disse quando Jake si allontanò.
"Sto bene" la guardai.
"So che è successo tra te e Lucifer, ti ricordo che sono la sua psicologa. Perché non provi a parlare con lui e lasciarlo spiegare?" Mi guardò attentamente.
"Perché lo stai difendendo?" risposi leggermente irritata.
"Perché io ho ascoltato ciò che aveva da dire"
"È rimasto in silenzio quando gli ho detto che stava per baciare Chloe"
"E tu gli hai chiesto perché è rimasto in silenzio?"
"No"
"Ho ripetuto le stesse parole che ha detto lui: chi tace acconsente" continuai massaggiandomi le tempie, il mal di testa stava diventando insopportabile.
"Parla con lui"
"Mi ha detto che se fossi uscita da quella porta con Jake avrei chiuso con lui e inoltre ha fatto una scenata di gelosia" alzai gli occhi al cielo.
"Non credi che se abbia fatto una scenata vuol dire che ci tiene a te?" disse sedendosi sul divano.
"Sei stanca?" mi buttai sulla poltrona davanti a lei.
"Si ma non cambiare discorso. Siamo solo io e te Sophie, con me puoi parlare"
Sospirai e presi un respiro profondo.
"Io non lo so Linda! Lui... Lui è così... Argh non mi viene nemmeno la parola! Non può pretendere che io rimanga indifferente se lo vedo sul punto di baciare la sua ex quando sono stracotta di lui, dannazione! Mi fa salire il nervoso quest'uomo"
"Sophie perché dovresti stare così, che ti costa ascoltarlo?"
La guardai in silenzio e mi sorrise.
"Ho capito che hai... Sei orgogliosa e hai paura che possa finire come con Jake, anche se non precisamente come sia finita con lui"
Alzai la testa di scatto e sorrisi.
"Non te l'ho raccontato, ho avuto tanti pensieri in questi giorni che ho dimenticato di dirti una delle cose più importanti"
"Ma a quanto pare nonostante ciò che è successo tu l'hai perdonato"
"Si, prima di partire per le vacanze a Dubai mi aveva spiegato tutto ciò che era successo e poi durante il viaggio ci ho pensato. Nel momento in cui l'ho rivisto oggi, ho capito che tutto l'odio che provavo per lui, nel tempo era svanito."
"Cos'è successo?" disse mia sorella guardandomi attentamente.
"Mi ha evitata per 2 mesi, non sapevo nemmeno se stessimo ancora insieme, fino a quando una sera venne a casa mia e mi spiegò il perché mi avesse allontanata: alcune gang sapevano chi fosse e non voleva rischiare che mi facessero del male, cosa molto improbabile visto che facevo parte anche io della polizia" dissi semplicemente.
"E avete rotto per questo?"
"Abbiamo rotto perché si è comportato da stronzo facendomi credere di aver sbagliato nei suoi confronti. Per due mesi sono stata malissimo, non chiudevo occhio, Jake rifiutava le mie chiamate, si vociferava fosse tornato con la sua ex e si era fatto spostare pure di turno per non stare con me" dissi raccontando come se fosse capitato ad un'altra persona.
"E tu l'hai perdonato" sorrise leggermente.
"L'ho evitato per tre settimane prima di partire con Lexa per due settimane a Dubai. Quando ha saputo del mio trasferimento Lexie mi ha detto che sembrava davvero depresso e a me non interessava sinceramente, pensavo di odiarlo leggermente"
"Ma..?" disse mia sorella aspettandosi la fine.
"Ma mi sono resa conto di aver sbagliato, avrei dovuto parlare con lui prima di partire per le vacanze estive, non il giorno stesso"
"È venuto a casa mia mentre stavo preparando le ultime cose per il viaggio ed abbiamo chiarito" continuai vedendo la faccia di Linda confusa.
"Jake sembra un bravo ragazzo" disse mia sorella sorridendo.
"Lo è" ricambiai il sorriso.
"E i motivi potranno sembrare pure stupidi, ma nonostante tutto ci tengo a lui" dissi alzandomi dalla sedia appena sentii dei passi.
"Siamo pronti per mangiare venite?" sentii la voce di Jake.
"Arriviamo" disse Linda iniziando a camminare verso la sala da pranzo.
"Tutto ok?" mi chiese Jake.
"Tutto ok" sorrisi e iniziai a camminare verso la sala da pranzo.
Appena varcai la soglia della sala da pranzo, Lucifer e Maze si girarono a guardarmi, evitai i loro sguardi e mi sedetti a capotavola. Jake si mise alla mia destra, mentre Lucifer capitò alla mia sinistra con affianco Chloe e Maze, mentre Amenadiel era alla sinistra di mia sorella e vicino a Jake.
"Buon appetito" disse Linda iniziando a mangiare.
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Avevamo appena finito di mangiare, quando a Jake squillò il telefono.
"Scusatemi" si alzò dal divano e uscì nel balcone.
"Carino il tuo amichetto" disse Maze ghignando.
"Sei sempre la solita!" dissi ridendo.
"Un bel ragazzo merita dei complimenti" alzò le mani.
"Concordo con te" risposi ridendo.
Mi arrivò un leggero calcio sotto il tavolo, spalancai gli occhi e mi girai verso Amenadiel, mi indicò Lucifer che stava parlando con Chloe.
Feci spallucce e alzai gli occhi al cielo.
"Stronzo" sussurrai.
"Dici qualcosa Sophie?" chiese Amenadiel sorridendo.
Tutti si girarono verso di me e arrossii.
"Dicevo che la pizza era molto buona" inventai.
Amenadiel che aveva sentito il mio commento precedente, scoppiò a ridere e risi anche io lievemente.
Jake tornò al suo posto e si girò verso di me.
"Domani passo a prenderti e andiamo insieme al lavoro?" sorrise.
"A che ora devi essere al lavoro?" stavo giocherellando con il bicchiere.
"Alle 08:00 e tu?"
"Alle 09:00" risposi.
"I vantaggi di essere detective" risposi facendo spallucce e alzando le sopracciglia.
"Quindi domani salta" continuai.
Mi sorrise leggermente e spostò lo sguardo alla mia sinistra, mi girai anche io e vidi Lucifer che ci fissava.
"Hai qualcosa da dirmi?" dissi girandomi verso di lui.
"Niente da dirti" continuò a guardarmi.
"Allora se tu la smettessi di guardarmi sarebbe la cosa migliore, una foto dura di più" sorrisi falsamente e mi girai dall'altra parte.
"Io devo andare" mi sussurrò Jake alzandosi dal divano.
"Devo andare, ho un sacco di scatoloni da disfare e in più non ho nemmeno sistemato la valigia" si rivolse a Linda e gli altri che lo fissavano confusi.
"Sei sempre il solito Jake" scoppiai a ridere.
Sorrise e prese la giacca, mi alzai e mi avvicinai a lui.
"Ti accompagno alla porta" dissi vedendo il suo sguardo confuso.
"È stato un piacere" si rivolse a Linda e gli altri.
"Anche per noi Jake" rispose Linda sorridendo.
Maze, Amenadiel e Chloe sorrisero, mentre Lucifer fece un cenno con il capo.
Iniziò a camminare e lo seguii a mia volta, arrivati alla porta Jake la aprì e si fermò.
"Ci vediamo domani Sophie"
"D'accordo Jake, a domani" sorrise e ricambiai.
Chiusi la porta e tornai in salone da mia sorella e gli altri, mi buttai sul divano massaggiando le tempie.
"Sophie?"
"Si?"
"Stai bene?"
"Sto bene Linds, ho solo un po' di mal di testa" chiusi gli occhi stringendo i denti.
"Riposa un po', quando andranno via gli altri ti chiamo e andiamo a letto "
Annuii e mi girai dall'altra parte chiudendo gli occhi.
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"Sophie" sentii la voce di Linda.
"Sophie"
"Sophie!" aprii gli occhi e mi alzai di scatto.
"Sophie" la guardai confusa.
"Che è successo?" chiesi senza forze.
"Sento quando gli umani stanno male" rispose Amenadiel.
"Stai male ragazzina?" parlò Maze per la prima volta.
Li guardai confusa e chiusi gli occhi per il forte mal di testa, Linda si avvicinò e mi toccò la fronte.
"Sophie tu scotti!" spalancò gli occhi e prese il termometro.
"Sto bene" mi alzai e cercai di andare in cucina ma ebbi un capogiro.
"Sophie!" Lucifer mi prese prima che cadessi a terra.
"Mettila sul divano e misurale la febbre, vado a prendere una bacinella. Voi due venite con me!" ordinò mia sorella uscendo dalla stanza insieme ad Amenadiel e Maze.
"Avanti misura la febbre" Lucifer mi porse il termometro e lo presi sistemandolo sotto l'ascella.
"Vi sembro una bambina?" chiesi ancora tra le braccia di Lucifer.
"Si" sussurrò Lucifer.
"Mollami!" mi dimenai quando mi accorsi di essere ancora tra le sue braccia e Lucifer rise.
"Non ti sei fatta alcun problema fino ad ora e gentilmente stai ferma altrimenti non misuri bene la febbre"
Trattenni un sorriso e nascosi la faccia nel suo petto.
"Ti odio" affermai tenendo gli occhi chiusi.
"Non è vero" sorrise.
"Domani possiamo parlare?" Continuò.
"D'accordo" cedetti e mi strinse forte.
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