V
"Ecco fatto!" dissi finendo di medicare Lucifer.
"Grazie Sophie" disse sorridendo, sorrisi a mia volta e mi appoggiai al bancone.
"Perché credevi di non sanguinare?" dissi confusa.
"Te l'ho detto Sophie" disse diventando improvvisamente turbato.
"La storia del diavolo?" dissi alzando gli occhi.
"Tu non mi credi, quindi è inutile ripeterla o spiegarti" disse sedendosi sul divano accavallando le gambe.
"Hai ragione" dissi imitandolo e mettendomi di fronte a lui.
"Come hai fatto oggi a uscire illeso? Voglio una riposta e non la scusa del diavolo" dissi guardandolo negli occhi.
Stava per rispondere ma le porte dell'ascensore si aprirono e Chloe entrò velocemente.
"Mi dispiace interrompere il vostro appuntamento ma il caso non è concluso" disse seria.
"Che vuol dir-" il mio telefono squillò e fece zittire Lucifer.
"È Ella" dissi rispondendo.
"Ella?"
"Sophie ascoltami è arrivato il referto autoptico finale, le ferite sul cranio di Melinda non sono compatibili con cose tipo sassi... Qualcosa con un angolo retto l'ha colpita"
"Avrà sbattuto sulla banchina quando Kylie l'avrà spinta" disse Chloe in sottofondo.
Misi Ella in vivavoce.
"Ma tre volte? Insomma non sono sicura ma deve essere quadrato, rettangolare magari un mattone"
Guardai Lucifer e Chloe e spalancai gli occhi.
"Ho un'idea e se ho ragione Kylie non è l'assassino, ti chiamo dalla macchina okay?"
Chiusi la chiamata e presi la borsa.
"Andiamo"
"Tu Lucifer resta qui, ti rendo vuln- potresti fare stronzate" disse Chloe correggendosi.
La guardai confusa ma mi ripresi subito e andai verso l'ascensore.
"Detective..." disse Lucifer supplicandomi con lo sguardo.
"No no no, andremo noi" disse Chloe.
"Pensi tu quello che penso io?" disse Chloe uscendo dall'ascensore.
"Il cameraman? Si." dissi seria salendo in auto.
Salì anche lei e misi in moto partendo verso il set del reality.
Arrivammo sul set e Chloe scese.
"Io lo distraggo, tu lo arresti" disse Chloe.
Annuii.
"Andiamo" disse Chloe.
Arrivammo alla casetta di legno in cui c'erano gli attrezzi e le apparecchiature.
Bussò alla porta ed entrò.
"Salve, scusi ma ho un mandato di perquisizione per controllare la sua attrezzatura"
"Non avete già arrestato qualcuno per Melinda?" disse quasi arrabbiato.
"Si ma abbiamo raccolto altre informazioni nel frattempo" disse iniziando a girovagare per la stanza.
"Allora lei è un cameraman giusto?"
"Si" rispose subito
Mi girai sentendo un rumore.
"Lucifer che diavolo fai?" dissi tenendomi la mano sul cuore.
"Il diavolo" alzai gli occhi al cielo e gli feci segno di stare zitto.
"Da quanto lavora in questo show?" disse Chloe continuando.
"Ahh dalla prima stagione, tutte le ventisette stagioni" disse il cameraman incrociando le braccia.
"Tutte e ventisette?" disse Chloe girata di spalle, continuando a controllare.
"Wow! È molto tempo..." disse Chloe continuando.
Il cameraman la guardò e rimase in silenzio, poi si girò prendendo un'ascia.
Guardai Lucifer che era dietro di me ed entrai.
"Fermo o sparo" dissi puntandogli la pistola.
"Se fossi in te non lo farei" disse mettendosi dietro Chloe con l'ascia.
Rimasi in silenzio e abbassai la pistola.
"Ascolta vogliamo solo parlare" dissi con le mani alzate.
"Eri tu ad avere l'alleanza con Melinda" dissi guardandolo.
"Si, avrebbe vinto grazie a me e dovevamo dividere i soldi. L'aveva promesso!"
"Ma poi ti ha tradito" dissi.
"Melinda mi ha mollato per Kylie, quella stupida puttana!" disse arrabbiandosi.
"Ma poi hanno litigato e sai ho pensato che forse tra me e Melinda era come prima, capisci?"
Annuii e continuò.
"Ma quando gliel'ho chiesto quella sera, no" disse scuotendo la testa.
"Io so che non volevi farlo, ma adesso devi fare la cosa giusta altrimenti Melinda vincerà e diventerai ciò che lei ti ha fatto diventare, dammi l'ascia..." dissi tenendo le mani verso di lui.
"Lo sai quanto anni ho dovuto passare a guardare questi imbecilli vincere soldi senza fare niente, stando seduti a mangiare cocco? Mentre io mi facevo il culo tutto il tempo?" disse arrabbiandosi e iniziando a gesticolare.
"Quello che fanno è lamentarsi di quanto sono affamati, non lo sopporto più!" disse, guardai Chloe che venne dalla mia parte velocemente.
Mi girai verso di lei.
"Tutto bene?" spalancò gli occhi e mi girai vedendo il cameraman alzare l'ascia per colpirmi.
"Detective!" arrivò Lucifer gridando cercando di fermare il cameraman.
Lanciò l'ascia e lo sparai alla gamba.
Arrivarono quelli della sicurezza e lo presero di forza.
"Che stai facendo? Mi ha sparato!" disse, ma venne alzato e portato via di forza.
"Vado con loro" disse Chloe, annuii.
Cercai Lucifer e lo vidi con l'ascia vicino al pettorale destro.
"Lucifer!" dissi allarmata.
"Oh mio Dio!"
"Beh questo è un ossimoro..." disse sdrammatizzando come al solito.
Alzai la giacca e vidi che per fortuna non aveva preso il petto.
"È solo la giacca, stai bene" dissi tirando l'ascia e lanciandola a terra.
"Quasi.. È il secondo vestito che rovino in pochi giorni ma si, sto bene" disse amareggiato.
"Sei un idiota" dissi incrociando le braccia.
"Tu stai bene?" disse diventando improvvisamente serio.
"Si, sto bene grazie a te" dissi guardandolo negli occhi.
"Mi hai salvata Lucifer, ti saresti fatto uccidere per me?" continuai sorridendo lievemente.
"Si" disse guardandomi negli occhi.
"Grazie" lo abbracciai e mi strinse forte.
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"Buongiorno" dissi a mia sorella scendendo l'ultimo gradino.
"Buongiorno" disse bevendo il suo caffè.
"Sto andando al Lux" dissi prendendo gli occhiali da sole.
"A quest'ora?" disse guardandomi come se fossi pazza.
"Si, vado da Lucifer" sorrise e ricambiai, le avevo raccontato di ciò che aveva fatto la sera prima, era rimasta scioccata e felice allo stesso tempo. Scossi la testa e presi le chiavi uscendo di casa.
Salii in macchina e partii verso il lux, 15 minuti dopo arrivai.
Scesi dalla macchina e entrai nell'ascensore, si aprirono le porte e vidi Lucifer con un prete.
"Ciao Lucifer, salve..." dissi porgendogli la mano.
"Padre Kinley" disse continuando la frase e stringendomi la mano.
"È bene che lei stia attento signor Morningstar, Dio sa che ha in serbo per lei" gli diede una pacca sulla spalla e venne verso di me.
"È stato un piacere signorina" disse andando verso l'ascensore, le porte si chiusero e mi girai verso Lucifer.
"Su cosa dovresti stare attento" dissi togliendomi il giubbotto di jeans.
"Niente, le solite cose che dice un prete" disse fissando un punto indefinito.
Lo guardai alzando un sopracciglio e mi avvicinai a lui. Ad un tratto scosse la testa e mi guardò.
"Come mai sei qui?" disse riempiendosi un bicchiere di Whiskey.
"Non vuoi? Vado via" dissi incrociando le braccia, non capivo cosa fosse successo per far diventare Lucifer così serio.
"No, non intendevo questo. Intendevo dire che di solito sono io a venire da te" disse sorridendo.
"Stavolta no. Comunque sono venuta perché volevo prendere un gelato, volevo chiederti se volessi venire anche tu con me" si bloccò e si girò sorridendo.
"Mi hai migliorato la giornata, ci vengo volentieri" prese la giacca.
"Lucifer dovresti farmi provare il tuo pianoforte un giorno" dissi prendendo la giacca ed entrando in ascensore.
Mi seguii e schiacciò il pulsante per scendere.
"D'accordo, vedremo se riuscirai a superare il diavolo" disse alzando le sopracciglia.
"Dannazione è vero, non potrei superarti" dissi ridendo.
Si aprirono le porte e mi avvicinai alla macchina.
"No, oggi andiamo con la mia" indicò un auto davvero bella.
"È davvero bellissima" dissi salendo in auto.
"Lo so" alzai gli occhi al cielo sorridendo e misi gli occhiali da sole.
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