IX

*suoneria iPhone*

Aprii un occhio e sbuffai cercando con la mano il telefono sul comodino, lo trovai e risposi senza guardare chi fosse.

"Pronto?" dissi con voce assonnata.
"Befana non mi hai più chiamata!" Lexa.
"Scusami Lexa, sono stata impegnata e non ho scus-"
"Ehy Sophie, tranquilla... Nemmeno io ti ho chiamata, qui in centrale abbiamo molto lavoro da fare" disse ridendo.
Risi anche io e guardai l'orario, le 6:00 del mattino.
"Alexa Marie Parker sono le 6:00 del mattino, io ti uccido!" dissi alzando di poco la voce, Lucifer dormiva accanto a me.
"Scusami idiota ma c'è il fuso orario" disse ovvia.
"Più tardi ti devo raccontare alcune cose, ora vado a dormire però" dissi sbadigliando.
"Ma soph-"
"Ho dormito poco e tra 2 ore suona la sveglia, ti prego lexa"dissi pregandola.
"D'accordo ma non scappi, a dopo bitchy"
"Idiota" dissi chiudendo la chiamata.

Posai il telefono sul comodino e misi la testa sul cuscino, notai che Lucifer era girato verso di me però dormiva ancora.

"Quanto sei bello?" dissi sorridendo.

Effettivamente quanto era bello?
Zitta idiota che l'hai detto ad alta voce.
Dorme cretina.

Alzai gli occhi al cielo per l'inutile conversazione avvenuta con me stessa e chiusi gli occhi cercando di addormentarmi.
________________________________
"Detective" sentii una voce ovattata.

"Detective" continuò.

"Sophie" aprii gli occhi e li stropicciai, subito vidi la faccia di Lucifer.

"Buongiorno Lus" dissi sbadigliando.

"Buongiorno Sophie, dormito bene?" disse con tono provocante.

"Benissimo, tu?" dissi alzando un sopracciglio sorridendo.

"Molto bene" disse sorridendo.

Sentii un profumino e sorrisi chiudendo gli occhi.

"Pancake!" esclamai saltando letteralmente dal letto.

Scesi i tre scalini che portavano al soggiorno e sorrisi vedendo i pancake sul bancone dietro il pianoforte.

"Sei stato di parola!" dissi iniziando a mangiare, dannazione erano davvero buoni.

"Sono davvero buoni" dissi mangiando l'ultimo boccone.

"Sono contento ti siano piaciuti" disse sorridendo.

"Soprattutto fatti da una persona bella come me" disse guardandomi.
Spalancai gli occhi.

"Tu eri sveglio?!" dissi imbarazzata.

"Oh io non ho detto niente detective, stai dicendo tutto tu" disse ridendo e allargando le braccia.

Ridussi gli occhi a due fessure.

"Stronzo!" dissi a bassa voce.

Mi alzai e mi stiracchiai.

"Sophie..." disse Lucifer fissandomi.

"Che c'è?" dissi abbassando le braccia.

"La camicia..."

Lo guardai confusa e mi guardai, merda la camicia era rimasta alzata e si vedevano le mutande.

Lo guardai imbarazzata, mi guardò e sorrise.

"Scusa..." dissi abbassando imbarazzata la camicia.

Mi guardò e lo guardai torturando i bordi della camicia per il nervosismo.

"Vado a vestirmi, vieni con me a casa mia dopo? Mi lavo, mi cambio e poi andiamo al lavoro insieme" dissi sorridendo.

"Si" sorrisi lievemente e mi girai salendo le scale, presi i vestiti sulla sedia e salii le scale, entrai in bagno e tolsi la camicia di Lucifer.

Dopo essermi vestita uscii dal bagno e scesi di sotto, non vidi Lucifer così lo cercai.

"Lucifer?" dissi entrando in soggiorno

"Dimmi Sophie" era davanti il divano a petto nudo che stava scegliendo una camicia. A petto nudo, ho detto tutto.

"Emh vuoi molto?" dissi guardandomi intorno, cercando di non guardare il suo corpo.

"Perché non mi guardi Sophie?" lo fissai senza dire niente.

"Ti sto guardando" dissi sorridendo lievemente.

"Prima no" disse avvicinandosi con un sorrisetto furbo.

"Lucifer..." dissi alzando lo sguardo sulla sua faccia.

"Che c'è Detective?" sorrise provocandomi.

Posai una mano sul suo petto e mi avvicinai alle sue labbra.

"Questo giochino non funziona con me" dissi sorridendo lievemente.

Lo guardai negli occhi e lo baciai, Lucifer intensificò il bacio.

Mi staccai e sorrisi, Lucifer sorrise e mi abbracciò.

"Sono felice che tu sia entrata nella mia vita" disse baciandomi la fronte.

"Anche io" lo strinsi in un abbraccio e mi allontanai prendendo la camicia viola.

"Metti questa" mi guardò alzando un sopracciglio.

"Hai buon gusto" disse mettendo la camicia.

"Avevi dubbi?" dissi guardandomi e facendo una giravolta.

Rise e iniziò ad abbottonare la camicia.
"Dammi faccio io" dissi bloccandogli le mani, iniziai ad abbottonare la camicia e appena finii gli aggiustai il colletto.

"Ecco fatto!" dissi battendo le mani sulle sue spalle.

Lucifer rise e prese la giacca.

"Che ragazza prodigio" disse facendo un inchino.

Scoppiai a ridere e lo presi per mano.
"Andiamo" andai verso l'ascensore e Lucifer mi seguii guardando le nostre mani, sorrisi e ricambiò.

Entrò nell'ascensore e schiaccio il pulsante.

________________________________
"Buongiorno" disse Lucifer.

"Buongiorno Lucifer" disse Chloe.

"Buongiorno ragazzi" dissi entrando dietro di lui.

"Buongiorno Sophie" dissero in coro Ella e Dan.

"Detective" disse Chloe facendo un cenno con il capo.

"Ehi Ella, ti senti meglio stamattina?" dissi osservando il cadavere.

"Meglio di questa povera ragazza..." disse sospirando.

"Susan Ochoa, 29 anni. Una vera scienziata missilistica alla brody Aereospace... Il vicino ha visto il corpo sul pavimento e ci ha chiamati" disse Ella con la macchina fotografica in mano.

"Quella sarà l'arma del delitto" disse Chloe indicando il coltello conficcato nella schiena della ragazza.

"Il classico coltello nella schiena" disse Ella osservando il cadavere.

"Un vero stereotipo" disse Lucifer ironizzando.

"Lucifer!" dissi sbattendomi una mano sulla fronte.

"Che c'è?" alzai gli occhi al cielo e Chloe si guardò intorno.

"Non c'è stata effrazione... Due bicchieri, hanno portato dei fiori. Conosceva il suo aggressore" disse ovvia, indicando i fiori e i bicchieri.

"Sono quelli che meno ti aspetti, quelli di cui ti fidi di più a farti del male..." disse Ella e Lucifer guardò Chloe, lo guardai confusa.

"Aspettano che abbassi la guardia e poi bam!" continuò Ella gridando alla fine, saltai e Lucifer distolse lo sguardo da Chloe saltando dallo spavento.

"Nel mio caso è stata la tequila" concluse.

"Affascinante" disse Lucifer con un tono strano.

"Testimoni?" dissi prendendo parola per la prima volta.

"Nessuno, ma l'amico della vittima sa qualcosa" disse indicando qualcuno dietro di me.

"Oscar" mi girai e lo guardai.

"Bene andiamo ad inter-"

*suoneria iPhone*

"Scusate, è il mio" dissi prendendo il telefono, mia madre?

"Devo rispondere"

"D'accordo, lo interroghiamo noi" disse Chloe.

Annuii e uscii fuori.

"Pronto, mamma?" dissi preoccupata.
"Sophie, scusa se ti disturbo ma Linda non rispondeva al telefono"
"Oh tranquilla, è successo qualcosa?" dissi alzando le sopracciglia.
"Volevo solo avvertirvi che il prossimo weekend siamo insieme a casa, venite?"
"Dovresti chiamare Linda, non so se lavora o no. Io mi libererò" dissi guardando le mie scarpe.
"D'accordo Sophie, allora ci sentiamo"
"Si..."
"A presto" disse mia madre triste.
"Papà come sta?"
"Sta bene... Magari quando vieni qui parliamo anche di questo, non voglio che il nostro rapporto rimanga così, vorrei tornasse come prima" sorrisi.
"D'accordo, allora ci vediamo la prossima settimana" dissi felice.
"A presto piccola mia" sorrisi e chiusi la chiamata.

Io e i miei non andavamo d'accordo da quando avevo deciso di andare via di casa per fare le mie esperienze, ma ovviamente rimarranno sempre i miei genitori.

"Detective!" spuntò Lucifer alle mie spalle, mi asciugai velocemente le guance e mi girai.

"Si?" dissi sorridendo, Lucifer mi guardò confuso.

"È tutto okay?" disse avvicinandosi, mi prese per i fianchi e mi guardò negli occhi.

"È tutto okay" dissi a bassa voce.

"Mi dai un abbraccio Lus?" dissi appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Certo piccola" disse abbracciandomi.

"Quando torniamo a casa mi dici cos'è successo se vuoi, okay?" disse Lucifer.

"Mhmh" dissi continuando ad abbracciarlo.

Alzai la testa e mi baciò.

"Lucifer!" disse Chloe alle sue spalle.

"Sophie!" disse Ella.
La guardai e fece una faccia maliziosa indicando me e Lucifer, mi staccai e sorrisi.

"Quindi, che abbiamo?" dissi alludendo al testimone.

"È un amico della vittima, l'aspettava all'aeroporto ma non è mai arrivata" disse in breve Lucifer.

"Torniamo alla centrale ad analizzare tutto" disse Ella.

Annuii e uscii dalla casa, salii in macchina mettendomi dalla parte del passeggero e Lucifer mi seguì silenziosamente.

"Che è successo Sophie?" disse Lucifer.

"Niente di importante, guidi tu?" dissi guardando fuori dal finestrino.

"Si" disse arrendendosi.

"Devo passare da tua sorella" disse Lucifer.

"D'accordo" mise in moto e partii verso lo studio di mia sorella.

Appena arrivati, scese dalla macchina e mi guardò dallo sportello aperto.

"Non vieni?" disse confuso.

"Tra poco ti raggiungo, devo chiamare un attimo Lexa" dissi prendendo il telefono per chiamare Alexa.

"D'accordo" disse chiudendo lo sportello.

Schiacciai il contatto e aspettai, dopo 3 squilli rispose.

"Pronto?" disse con voce assonnata.
"Ciao lexa" dissi felice di sentirla.
"È tutto okay Sophie?" disse preoccupata.
"Si, volevo solo sentirti"
"Sei sicura?" disse.
"Mi ha chiamata mia madre, per andare nel weekend da lei" dissi sorridendo.
"Ah, ecco cos'hai" disse capendo.
"Sophie è ora che tu e i tuoi chiariate, alla fine è da 2 anni che sei andata via di casa, i tuoi ti amano ugualmente. Sono pur sempre i tuoi genitori." disse calma.
"Lexa sono felice di andarci, ma ho paura che siano cambiate tante cose in due anni" dissi seria.
"Stai tranquilla Sophie, okay?" disse, la immaginai sorridere.
"Ti amo" dissi sorridendo.
"Tranquilla Sophie... Per altro tutto okay?" disse ammiccando a Lucifer.
"Ci siamo baciati e ieri sera stavamo per fare altro" dissi sorridendo lievemente.
"Brutta stronza! Ahhhhhhh!" Disse urlandomi nell'orecchio.
"Io comunque vorrei vederlo, commentiamolo insieme" disse sognante.
"Lo vedrai prima o poi, piuttosto quando vieni?" dissi ridendo.
"Visto che nel weekend sei occupata, il prossimo weekend?" disse e sorrisi.
"Si! Mi manchi un sacco cogliona!" dissi ridendo.
"D'accordo Sophie, allora ci sentiamo dopo, mi hai svegliata alle 5 del mattino!" disse lamentandosi.
"Sorry baby" dissi ridendo.
"A domani Sophie"
"A domani Lexa" dissi sorridendo.

Scesi dalla macchina ed entrai nel palazzo, cercai lo studio di mia sorella.

"Sophie non sa niente, vorrei dirglielo io" sentii dire da Linda, mi fermai dietro la porta.

"Potrebbe odiarmi per averle mentito" disse Lucifer, arricciai il naso ed entrai.

"Mentito su cosa?" dissi incrociando le braccia sotto il seno.

"Sophie!" disse Linda sorridendo nervosa.

"Avanti Linda, dimmi ciò che devi" dissi guardandola seria.

"Sophie..." disse Lucifer prendendomi per un braccio.

"Stanne fuori" dissi tirando il braccio.

Guardai mia sorella e lei sospirò alzando le braccia e abbassandole sbuffando.

"Sono incinta" disse velocemente.

Rimasi bloccata e spalancai gli occhi.

"Sophie? Sophie mi dispiace io volevo dirt-"

"Yeeeeeeeeeee! Sarò zia!" dissi iniziando a saltare, mi avvicinai a Linda e le diedi un abbraccio veloce, iniziò a ridere.

"Luci sarò zia!" dissi con le lacrime agli occhi.

"Anch'io" disse sorridendo.

"Luci noi non stiamo insieme, o almeno non ancora, cioè tu mi piaci e anch'io ti piac-"

"Calma tigre, è il figlio di Amenadiel" disse Lucifer ridendo.

Spalancai gli occhi e guardai mia sorella.

"Tu, brutta bugiarda che non sei altra!" dissi puntandole il dito contro.

"È successo solo una volta" disse mettendosi dietro la scrivania.

Assottigliai lo sguardo e iniziai a ridere.

"Non importa, Amenadiel è un gran fico, anche se è strano" dissi facendo spallucce.

"Più fico di me?" disse Lucifer indicandosi.

"No Lucifer" disse Linda guardandolo per alcuni secondi.

"Linda!" dissi alzando gli occhi al cielo.

"Nessuno è più figo di te Lucifer" dissi alzando gli occhi al cielo.

"Detective, è un complimento?" disse con quel suo sorrisetto.

"Non montarti troppo la testa" dissi sedendomi sul divano.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top