II

Dopo aver legato i capelli in una coda, misi un po' di mascara e lucidalabbra.

"Sophieee, scendi!" sentii gridare mia sorella, alzai gli occhi al cielo.

"Arrivoooo!" gridai a mia volta e misi le Jordan bianche, nere e rosse.

Scesi di sotto ed entrai in sala da pranzo.

"C'era bisogno di gridare così tanto?" dissi alzando gli occhi al cielo.

Guardai mia sorella e notai Lucifer, Chloe, Amenadiel e una ragazza di carnagione scura, molto bella.

"Ciao, tu devi essere Sophie. Io sono Mazikeen, per gli amici Maze" disse presentandosi.

"Sophie, ma questo lo sai già" dissi sorridendo.

"Ci incontriamo di nuovo" disse Lucifer guardandomi dalla testa ai piedi.

"A quanto pare" dissi sorridendo lievemente.

"Bene, sediamoci" disse Linda.

Mi sedetti e Lucifer capitò di lato a me insieme a Maze, mentre Amenadiel era accanto a Chloe, Linda come al solito a capotavola.

Finita la cena, Chloe iniziò a parlare.

"Bene Sophie, come mai ti sei trasferita?" disse Chloe guardandomi negli occhi.

"Vedevo Linda 1 volta all'anno, così quando mi hanno proposto di venire qui non ci ho pensato due volte" dissi pulendomi con il tovagliolo.

"Sembri giovane per fare questo lavoro, quanti anni hai?" disse Amenadiel.

"21" risposi, iniziai a ridere guardando le loro facce.

"Da quanto sei in polizia?" continuò Chloe.

"Detective che cos'è un interrogatorio?" le chiese Maze con sguardo di rimprovero.

"No no, va bene. È normale essere curiosi" dissi sorridendo a Maze.

"Comunque sono in polizia da 2 anni"

"Sophie è sempre stata la prima della classe, si impegnava molto in qualsiasi cosa, soprattutto nel suo lavoro e nel canto" disse Linda sorridendo fiera, strabuzzai gli occhi alla parola canto.

"Canti?" mi chiese Lucifer che non aveva fatto altro che guardarmi.

"Si, da quando avevo 7 anni" dissi imbarazzata.

Mi sorrise e Linda guardo Lucifer in modo strano.

"No Linda, non funziona con lei e non so perché..." disse Lucifer con un sorrisetto divertito.

Mia sorella spalancò gli occhi e mi guardò.

"Non lo trovi attraente?" disse guardandomi scioccata.

"Che razza di domande sono?" dissi alzando un sopracciglio.

"Di solito le donne trovano Lucifer un uomo attraente perché-"

"Perché sono il diavolo" disse Lucifer convinto.

Li guardai seria.

"Davvero? Cioè tu sei il diavolo?" dissi osservandolo.

"In carne ed ossa" disse fiero.

"Allora vi rivelerò un segreto..." dissi seria, Linda alzò un sopracciglio.

"Io sono Wonder Woman!" scoppiai a ridere e mi alzai.

"Questa era bella! Il diavolo! Oh mio dio" dissi prendendo il telefono.

"Mio padre non vorrebbe essere nominato" disse Amenadiel.

"Voi continuate pure con i vostri discorsi infernali, io vado a chiamare Alexis" dissi uscendo nel terrazzo.

Composi il numero e aspettai.

"Pronto?"
"Ciao Lexa, sei tornata a casa?"
"Si Sophie, ti stavo per chiamare"
"Ti ho preceduta!"
"Allora, com'è andato il primo giorno?"
"Bene, ho solo fatto un giro alla centrale"
"Comoda la tua vita, e dimmi hai conosciuto qualcuno?" disse con la voce maliziosa.
"Si, ho conosciuto tre amici di mia sorella. Due credo lavorino alla centrale" dissi ridendo al suo sbuffo.
"E ragazzi??"
"Lexa lo sai che non sono interessata" dissi, mi girai e sobbalzai notando Lucifer dietro di me.
"Lexa ti devo lasciare, ci sono persone a cena. A domani bitchy"
"A domani stronzetta"

"Mi hai spaventata" dissi mettendomi una mano sul petto sorridendo.

"Perché non credi sia il diavolo?" disse appoggiandosi alla ringhiera con le braccia e girandosi verso di me.

"Perché non esiste, o almeno non qui sulla terra" dissi sorridendo lievemente.

Spalancò gli occhi e mi appoggiai anche io alla ringhiera con la schiena.

"Cioè tu non credi in Dio? E nemmeno nel diavolo?" disse facendo quel sorrisetto irritante.

"Non ho detto questo, credo esistano entrambi, solo che sono ognuno nel loro posto"

"Posso farti una domanda?"

"Certo" dissi annuendo.

"Colore preferito?"

"Rosso" dissi guardandolo negli occhi.

"Sei fidanzata?" continuò.

"No"

"Esci con me?"

Spalancai gli occhi e scoppiai a ridere.

"Domande a trabocchetto? Per farmi uscire con te? Poi non era una domanda?" dissi continuando a ridere.

"Tesoro, sono il Diavolo, che ti aspettavi" disse pizzicandomi il mento con le dita.

"Allora non dovrei accettare" dissi guardandolo dritto negli occhi. C'era qualcosa in lui che mi attraeva.

"È solo una cena per conoscerti meglio" disse sorridendo e accendendosi una sigaretta.

"D'accordo, ma non cose troppo eleganti, odio quel genere di cose"dissi entrando in casa sorridendo.

"Linda io vado o Trixie mi ucciderà, buonanotte e grazie della cena" disse abbracciando mia sorella e Amenadiel.

"Detective, con te ci vediamo domani mattina" feci un segno militare e sbadigliai.

"Bene ragazzi, credo sia l'ora di andare a nanna" dissi guardando Linda e Amenadiel seduti sul divano.

"Sei giovane e dovresti essere più attiva a quest'ora" disse Linda mentre Lucifer raggiunse lei e Amenadiel sul divano, mettendosi comodo.

"Ho avuto 5 ore di viaggio in aereo, posso essere anche io stanca?" disse agitando le braccia.

"Non ti agitare piccola peste, sto scherzando" disse Linda, spalancai gli occhi a quel soprannome e si mise a ridere.

"Ti ha chiamata piccola peste" disse Amenadiel sorridendo. Che tipo strano.

"Da piccola combinava sempre casini. A 16 anni ha preso la macchina senza patente e ha sbattuto contro l'albero fuori casa nostra"

"Dovevi proprio?" dissi alzando gli occhi al cielo.

"Non avresti dovuto combinare tutti i danni che hai fatto così io non avrei potuto parlarne" disse ridendo.

"Buonanotte nonnetti" dissi ridendo.

"Nonnetto a chi?" disse Lucifer con una faccia sorpresa.

"Hai sentito bene!"

Salii le scale ed entrai in camera, misi il pigiama e mi buttai sul letto cadendo in un sonno profondo.

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*sveglia*

"Buon primo giorno di lavoro anche a te" mugugnai e mi alzai dal letto sbadigliando, entrai in bagno e mi lavai.

Uscita dal bagno, mi vestii (mettendo distintivo e pistola) e misi gli anfibi. Mi truccai come al solito e scesi di sotto a fare colazione, di Linda non c'era traccia ciò vuol dire che era già andata al lavoro.

Dopo aver fatto colazione con latte e cereali, presi gli occhiali da sole ed uscii di casa, salii in auto e partii verso la centrale.

Arrivata alla centrale, scesi ed entrai.

"Buongiorno" dissi vedendo Lucifer e Chloe già lì.

"Detective Martin" dissero in coro.

Tolsi gli occhiali da sole e guardai in laboratorio.

"Ella?" dissi confusa.

"È già sulla scena del crimine"

"Benissimo, che abbiamo?" dissi mettendo le mani sui fianchi.

"Hanno ucciso una concorrente di un reality-show, the cabin e-"

"Buongiorno Chloe, Lucifer e..." arrivò un uomo.

"Sophie" dissi sorridendo.

"Dan" ricambiò il sorriso.

"Bene, andiamo?" disse Lucifer prendendomi da un braccio e spingendomi fuori.

"Potresti mollarmi?" chiesi confusa.

"Scusami" mollò la presa e presi le chiavi della macchina.

"Sali" dissi salendo in auto, Lucifer mi seguì e misi in moto partendo verso il set del reality-show.

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