Capitolo 8: Lettera da una scintilla

Se Miranda si sentiva sommersa dall'imbarazzo dopo quel momento, il ragazzo dai capelli blu era appena andato nel panico.

Nonostante fossero passati ben cinque anni dal mondiale grazie a cui aveva conosciuto quella squadra stupenda e ritrovato sé stesso, era riuscito a legare con tre persone: Nosaka, Nishikage e Inamori.

Quando si trattava di queste cose, Nosaka diventava un idiota. Già lui stesso non riusciva ancora a capire come fosse riuscito a piacere ad Anna.

Già, dopo cinque anni aveva ancora il dubbio.

Nishikage non avrebbe detto nulla se non avesse sentito prima l'opinione dell'imperatore delle tattiche.

E si rifiutò categoricamente di chiedere aiuto ad Inamori per qualsiasi cosa, da quando il ragazzo baciato dal sole gli disse di essere terrapiattista.

L'unica persona che sarebbe stata più adatta in questa situazione... era scomparsa senza lasciare traccia.

Da circa un anno e mezzo.

La mattina seguente, il ragazzo, ancora dubbioso sul da farsi, decise di andare a fare una corsetta per schiarirsi le idee.

Essendosi svegliato davvero presto per i suoi canoni, alle 5:15, gli sembrava la cosa migliore da fare, non riuscendo più a prendere sonno.

Dopo essersi cambiato, uscì dalla stanza.

'Non penso ci sia qualcuno sveglio a quest'ora. Beh, meglio. Non mi va proprio di fare conversazione.'

Ma, ironia della sorte, si scontrò con qualcuno. E proprio con la giovane cameriera dai capelli viola.

Si scusò immediatamente, ma non l'aveva ancora vista.

《Scusami Hikaru. È colpa mia, ero davvero distratta...》

Il ragazzo aveva sempre tenuto lo sguardo basso e lo alzò solo dopo aver sentito il suo nome.

La osservava mentre si scusava.

《Ti stanno bene i capelli.》disse.

Gli venne naturale dirlo. E non era neanche una pettinatura particolare, aveva semplicemente due ciocche di capelli tirate indietro e tenute con un fermaglio. Il resto dei capelli era lasciato sciolto. Erano ondulati, non più lisci come spaghetti.

Pensava a quanto mai avesse potuto metterci per farli diventare in quel modo, ma in realtà la ragazza era andata a dormire dopo averli legati in una treccia.

La ragazza arrossì al complimento e lo ringraziò sorridendo.

Si sentiva piuttosto imbarazzata, non era quasi mai soggetta a complimenti all'infuori del suo lavoro principale.

《Ah, me ne stavo quasi per dimenticare! È arrivata questa per te.》

《Una lettera? Chi me la manda?》

《Non lo so, è una lingua che non conosco.》rispose porgendo la busta al ragazzo.

Il blu la prese e la girò e rigirò.

Ringraziò la ragazza, si recò verso l'uscita della struttura che lo ospitava e si sedette sulla panchina.

Continuava a contemplare la busta, sprecando tempo.

Manco a dire che stesse osservando la magnifica alba che aveva davanti.

No, neanche quella guardava.

E non aveva la minima idea di chi avesse potuto mandargli quella lettera.

Un fan? Un parente che non sapeva di avere? Colui che sarebbe stato il suo futuro datore di lavoro?

L'avrebbe scoperto solo leggendo.

Quindi aprì la busta con la delicatezza di un elefante in un negozio di porcellana.

I suoi dubbi svanirono una volta riconosciuta la calligrafia del mittente.

(Signore e signori, osservate come verrò smentita nel giro di tre episodi!
Già stamattina mi sono dovuta correggere dopo aver visto l'episodio 35, daje così)

"12 giugno 2019

Привет Hikaru!
Come stai? Spero tutto bene. ^^

So già che ti starai chiedendo che fine abbia fatto per tutto questo tempo.

Ebbene, invece di studiare economia all'università come ti avevo detto quando eravamo al liceo insieme (Ti ricordi, no? Io ero in terza e tu in seconda), sono andato a fare leva militare a Mosca. :D

Come sai, oggi per noi è festa nazionale dell'indipendenza ed è stato l'unico giorno che ci hanno concesso per tornare a casa.

Il servizio finirà a settembre, per cui se questa lettera ti arrivasse prima, probabilmente sarò ad imbracciare un fucile da qualche parte. :P

Ora ti dirai "Ma mandarmi un messaggio sarebbe stato più semplice  e veloce."

Sì. Sì, lo sarebbe stato.

Ma ormai mi sono abituato a stare senza e sinceramente mi sento più leggero.

Ed anche più hippy.

Pe non ti preoccupare, non pensare che abbia intenzione di continuare a scappare dalle mie responsabilità. uwu

Il fatto di ereditare l'intero business che gira intorno ad Orion mi ha sempre spaventato. Poi mio fratello disse che sarei stato più adatto io a continuare a gestirla.

Mi è stato detto dopo la vostra vittoria al mondiale.

Lì per lì ci rimasi di sasso, la moglie di mio fratello era incinta in quel periodo (Sì, sono diventato zio!), era la cosa che proprio non rientrava nei miei piani per il futuro.

A quindici anni l'idea mi spaventava e non poco.

Insomma, ci sarebbe la possibilità che io mandi all'aria tutto il lavoro di mio nonno, mio padre e mio fratello negli ultimi novant'anni.

Mi sembrava tutto più grande di me.

E nonostante la leva, ancora mi spaventa. Ho imparato a maneggiare armi e come sopravvivere se mi trovassi da solo in un qualsiasi luogo possa trovarmi ma non credo possa ritornarmi utile se dovrò trattare di soldi ed affari vari. LOL

Ma comunque ora mi sento molto più sicuro di me e a settembre inizierò l'università. Mi sono iscritto, tranquillo.

E grazie mille per il videogioco che mi hai regalato! Penso sia ora di insegnare al piccolo Bronislav (Nome orribile, lo so. Io avrei optato per Svyatopolk) qualche parola nuova. UwU

Ci sentiamo a settembre!
Stammi bene,

Froy"

Notò poi una foto nella busta della lettera.

Una polaroid che ritraeva Froy e suo nipote seduti su un divano.

Gli occhi del bambino e i tratti del viso erano quelli di Bernard. Aveva i capelli corti biondi.

Gli venne da ridere immaginando  Bernard maledire Froy dopo aver sentito qualcosa come "сука блять", dal piccolo Bronislav.

E si chiese cosa avrebbe potuto pensare quando Bernard gli avrà detto per la prima volta "Fischiare fischia via i soldi, quindi non farlo."

'Certo però che ne hanno di credenze strane Froy e Bernard.' Pensò ricordando quando li conobbe.

La prima volta che mise piede in casa loro, Froy lo placcò prima che potesse rimuovere un telo dalla parete.

La sua motivazione fu "Morirai se ti guardi allo specchio!".

Poi scoprì che in Russia coprivano per tre giorni gli specchi dopo la morte di una persona perché c'è la credenza che l'anima del morto vaghi per la casa tramite gli specchi in questo arco di tempo e se lo si vede appunto nello specchio, si muore.

Il silenzio di quel momento venne interrotto dallo stomaco del ragazzo.

Controllò l'orologio, erano le 7:00.

'Sono stato qui a non fare letteralmente niente per un'ora e mezza?!'





























Coin auteure

Capitolo che con la storia non c'entra quasi un emerito nulla ma che volevo troppo scrivere.

Però Froy farà la sua apparizione in futuro, tranquilli. uwu

Per quanto riguarda invece gli strani modi di gestire certe situazioni dei fratelli Girikanan... queste usanze sono (o erano-) davvero molto diffuse in Russia.

Insieme ad altre cose strane come sedersi e contemplare la porta di casa prima di partire per un lungo viaggio.

Vi giuro, dopo aver scoperto queste... usanze? (Non so manco io come definirle-)
Sto ridendo da più di un'ora AHAHAH

Commentate e lasciate una stellina!💫
Al prossimo capitolo,
Sil⚘

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