08- The truth is, I'm surrounded by idiots.

Emily stava seduta in cucina mentre ascoltava le continue lamentele di William e di Chris.

Chris Linwood era un giovane ragazzo, anche se la sua folta barba in verità ci poteva suggerire che nelle sue giornate aspettava miracolosamente la sua pensione seduto su una poltrona in tessuto grigio.

Chris lavorava come dog sitter, infatti era un amante dei cani, un volta portò nella casa della sua migliore amica all'incirca una decina di cani.

"Ma sei tu metti in difesa Luke shaw, al posto di quel pazzo, potremo vincere alla grande!"
Proprese Chris, mentre con le mani faceva dei gesti molto confusi sulle posizione del campo da calcio.

William lo guardava, per poi prendere la ventiquattrore ed andarsene senza dire niente.

"Adesso che ho fatto?" Emy lo guardava mentre con la testa faceva segno di no, ma in verità voleva dire che era solo un'idiota.

"Coglione"

"Puttana" la ragazza gli tirò in mestolo in testa, centrando l'obbiettivo e sorrise soddisfatta.

"Puntato e affondato." si alzò dallo sgabello della cucina e andò in bagno per lavarsi le mani, nel frattempo il suo amico impiccione prese il telefono e lo guardò e cacciò un urlo poco femminile "Ma chi ti scopi?!"

Emily raggionò e corse da lui, Chris stava saltando sui divani cercando di scappare da lei con il suo telefono in mano "Scarto biologico scendi giù e dammi il mio telefono!" il ragazzo allungando le gambe riuscì a salire sul tavolo.

La ragazza gli tirò diversi cuscini, facendo scendere il dog sitter dal tavolo "Io ti ammazzo!" gli saltò addosso iniziando a tirargli dei semplici pugni sul petto così facendogli cascare il telefono

"Chi cazzo è Andrew Emily?!" urlò come se fosse offeso dal suo atteggiamento.

"Senti ciccino mio, devi calmarti io sono liberissima e posso scrivere con chi voglio okay?"
Disse molto irritata dal comportamento del suo amico che la sta riempiendo di domande.

"Dove vive?"

"Polo nord." rispose assottigliando gli occhi, poiché la rabbia le stava salendo.

"Quando è nato?!"

"Io trentuno febbraio del duemila e credici..." Lei sperava che capiva la battuta che gli aveva fatto, incrociò le braccia guardandolo.

"Mh... No fanculo, non esiste il trentuno febbraio!"
Emy rise guardandolo, e andò nella cucina tutta rossa per prendergli una boccetta di un medicinale.

"Cos'è?!"
Chiese rigirando più volte il farmaco nelle sue mani.

"Si chiamano fiori di Bach, servono per calmare degli idioti come te"

"Lo prende tuo fratello vero?" chiese alzando un sopracciglio.

"E certo" disse con una voce senza emozioni.

"Lo sapevo...posso portare uno sharpey qua?"

"Provaci e ti strappò un capello uno per uno"

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Robert stava leggendo un libro seduto su una poltrona in pelle color nocciola, Andrew a suo fianco stava guardando qualche serie sulla prigione, e Luke... Beh Luke si suppone stia studiando, o meglio, si spera.

"Ecco il mio segreto. È molto semplice: si vede solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"
Disse Robert alzando la voce e sorridendo spostando la testa verso Andrew e sorridendo.

"Stai leggendo veramente il piccolo principe?" chiese alzando un sopracciglio.

"Ignorante di un Andrew! Questo libro ha segnato un fenomeno mondiale nel mondo dell'infanzia! Tu invece continua a vedere le tue serie del cazzo, e poi quando ti porterai a letto quella vedremo se vuole uno che è molto informato oppure uno che sta sdraiato su un divano a vedere serie!"

Andrew nel frattempo si era messo le cuffiette, e se ne era fregato abbastanza del suo motivante discorso.

La corrente saltò tutt'insieme, Jamie urlò dalla sua camera "Non ho rete cazzo!" piagnucolò disperata.

"Tranquilla la mia mente ci illuminerà!" urlò Robert per poi correre e sbattere contro il muro.

"Ma vedi danda a fanculo!"

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