Jonathan ✔

Le mie mani ben presto iniziano a tremare e i brividi si arrampicarono velocemente lungo la schiena.

State indietro non fatevi vedere per nessun motivo la voce di Lizzie suona forte e decisa attraverso il microfono.

-Perché hanno mandato anche lui?- mormora Jesse senza staccare lo sguardo dalla fessura -Mi sembra esagerato per il tipo di missione. E ha pure uno sguardo spietato, sembra voglia uccidere sul serio qualcuno-

Non so cosa sta succedendo ma voi non attaccate, limitatevi ad osservare risponde prontamente Liz.

Dopo un respiro profondo mi volto e mi decido a guardare. Mi sento morire quando lo vedo. Il mio cuore si stringe fino a diventare un granello di polvere. Vorrei correre da lui e abbracciarlo per risentire il suo profumo, il suo calore e la sua presenza.

Ma quando osservo il suo volto un nuovo brivido di terrore mi invade i sensi. E' rigido, freddo e distaccato. I suoi occhi un tempo pieni di emozione ora sono vuoti e cupi, persino la sua pelle sembra più bianca. Cammina in testa al gruppo con una mano stretta sulla cintura, le dita la stringono con così tanta violenza che le nocche sono bianche.

Non lo riconosco. Non sembra più il mio Jace ma solo un suo spettro più cupo.

-Per l'amor del cielo- mi porto una mano davanti alle labbra e mi volto appoggiando la schiena sul muretto -Jesse non sembra neanche lui, è...diverso-

Scrolla le spalle con ovvietà -Lui tiene molto a te da quel che ho capito e nella sua testa sei morta. Sta solo reagendo al lutto-

Mi porto le mani sui capelli tirando leggermente -Devo dirglielo, lui potrebbe fare delle sciocchezze-

Jesse mi afferra una spalla -Lya manderai tutto a monte. Tutto quanto, tutti i sacrifici che i tuoi hanno fatto per tenerti al sicuro-

Stringo di più la presa sui capelli -Lui mi aiuterebbe...-

-Lui non ti ha detto niente su come funziona questo mondo Lya. Ti ha tenuta dentro una bolla e adesso ti ritrovi dentro a una realtà che ignoravi completamente. Non metto in dubbio il fatto che ti ami davvero ma finché non saprai che ruolo ha in tutta questa faccenda non puoi mandare allo scoperto tutti noi. Devi farlo per te ma anche per tutti quelli della base- mi prende la mano in modo da allacciare i miei occhi con i suoi -Cerca di mantenere la calma, ti stanno diventano gli occhi viola-

Sfilo la mano dalle sue dita -Non mi ha tenuta dentro una bolla Jesse, lui è stato l'unico ad aprirmi gli occhi e a non dirmi un mare di stupidaggini. Lo so che potrebbe aver mentito su alcune cose ma io mi fido di lui e lo amo-

E' la prima volta che lo dico e non so perché ho voglia di urlarlo a tutto il mondo. Lo amo, non come pensavo di amare Steven ma come non ho mai amato nessuno prima d'ora. Almeno, non in questa vita. E solo ora che siamo in due barricate diverse capisco il legame che prima cercavo di ignorare per paura di come mi avrebbe fatta sentire.

-Scusa, non dovevo dire così. Mi dispiace. Questa situazione mi innervosisce- Jesse si passa una mano sul volto con frustrazione.

Lasciate i vostri dilemmi d'amore per dopo, per favore borbotta Lizzie mentre io me la immagino alzare gli occhi al cielo e sforzarsi nel dire quel fatidico "per favore".

Restiamo qualche altro minuto ad osservarli prima che la voce allarmante di Liz si faccia sentire Hanno dei sensori che rivelano il calore! Ritirata!

-Cosa? Da quando? Non l'hanno mai usato cazzo!- impreca Jesse facendomi cenno di strisciare lentamente dalla sua parte.

C'è un grosso problema. Oltre il muretto dietro di noi c'è una distesa di edera e sporcizia. Niente che ci possa nascondere.

Va bene, mantenete la calma. A qualche metro alla vostra destra c'è una casa, potete rifugiarvi lì e poi correre a sinistra, giù lungo la strada. Le macchine si trovano ad appena cinquecento metri di distanza.

-Liz come facciamo a raggiungere la casa? Ci vedranno- le faccio notare io osservando con ansia il punto in cui dovremmo arrivare.

Vi serve un diversivo, Yunny usa il tuo elemento. Sarà azzardato ma è l'unica possibilità.

Yunny annuisce e quando abbasso gli occhi noto sul polso il triangolo verde.

Quello che succede dopo però non era previsto.

Abbiamo agito troppo tardi e appena hanno rilevato delle fonti di calore non hanno esitato ad attaccare.

-Merda!- urla Jesse osservando il braccio ferito dai detriti del muretto. Mi prende una spalla e mi abbassa -Lya, resta qui dietro. Verremo a prenderti-

-State attenti- sussurro con apprensione portandomi una mano sulla tempia. Noto che c'è del sangue, qualcosa deve avermi colpita ma non me ne sono neanche accorta.

Striscio dietro all'unico pezzo di muro rimasto integro e ci appoggio la testa pulsante. Faccio qualche respiro prima di sporgermi per vedere la situazione.

E' un tripudio di polvere e oggetti volanti, urla e lamenti. Tutti usano al meglio il proprio dono facendo scattare massi di terra, onde di vento, schegge di ghiaccio o vampate di fuoco.

-No,no, no ti prego no- singhiozzo appoggiando la testa sul ginocchio. Devo mantenere la calma perché so come andrà a finire se non lo faccio.

Quello che comanda questo piccolo esercito è proprio Jace con il suo volto marmoreo. Non sembra importargli della piccola tragedia che si sta svolgendo sotto i suoi occhi, lui non ne prende neanche parte, si limita ad osservare.

Prende di nuovo il sensore e assottiglia gli occhi mentre guarda lo schermo. Poi alza la testa nella mia direzione e inizia a camminare a passo spedito.

Mi rannicchio su me stessa e mi alzo il cappuccio. Non pensavo sarebbe capitato tutto così, non volevo succedesse in questo modo.

-Non mi piacciono le persone che si nascondono dalla battaglia, sai- afferma con voce grave -E' alquanto spregevole-

Mi pentirò di quello che sto per fare lo so.

Con uno scatto lo afferro per le spalle e lo butto giù bloccandolo sotto di me con il mio peso e nascondendoci alla vista degli altri. Nel farlo il cappuccio mi scivola ma non ha più importanza ormai.

-Cosa stai facendo Jace?- sussurro con le lacrime che mi rigano il volto.

Lui resta pietrificato, gli occhi che fino a quel momento non mostravano alcuna emozione ora traboccano di paura e confusione.

-Ferma tutto questo prima che sia troppo tardi- continuo stringendogli le spalle quasi con disperazione.

-Lyssa- sussurra con un filo di voce ancora sconvolto.

-Non sono morta Jace, sono ancora qui ma ho dovuto farlo. Ti spiegherò tutto ma tu devi fermare questa battaglia-

-Lyssa, la mia Lyssa- sembra non ascoltare le mie parole mentre mi accarezza il volto con una delicatezza immane.

Mentre le lacrime continuano a sgorgare annuisco e appoggio il volto sulla sua mano -Sono qui Jace. Sono qui-

-Non sto sognando?- mi passa il pollice sul sopracciglio, sotto gli occhi, sul profilo del volto e infine sulle labbra.

Appoggio la fronte sulla sua -No, mi dispiace di aver fatto ciò che ho fatto ma lì non ero al sicuro-

Lui infila una mano tra i miei capelli -Accanto a me sarai sempre al sicuro. Non sai quanto sono stato male Lyssa, volevo morire. Non aveva più senso vivere, non in un mondo senza di te-

Annuisco e lo bacio con delicatezza -Jace io ti amo, più di ogni altra cosa ma devi fermare tutti loro o sarà un massacro-

-Mi hai detto ti amo?-

Gli do un altro bacio prima di annuire -Si, ti amo- mi siedo sulle sue gambe raddrizzando anche lui -Ora ascoltami. Fermali, per favore-

Lui sembra ritornare appena con i piedi per terra -Stai con loro? Con le Cappe d'Argento?-

-Si, mi proteggono. Mi tengono al sicuro e io mi fido di loro- gli passo una mano sul collo guardandolo con fermezza.

-Non ti dirò che sono dei traditori perché non so neanche io da che parte sta girando il mondo ma te l'ho già detto, farei qualsiasi cosa per te- afferma posando le labbra sull'angolo delle mie, guardandomi ancora come se non fossi reale.

-Grazie- lo abbraccio inspirando il suo profumo e la sua essenza -E dai un calcio nelle palle a Steven da parte mia-

-Che ha fatto? Non che io non lo faccia lo stesso più che volentieri-

-E' una dannata spia del governo, mi stava solo usando- borbotto incrociando le braccia al petto.

Lui si irrigidisce -Quel dannato pezzo di merda, giuro che lo faccio a pezzi. Quando lo...-

Gli appoggio un dito sulle labbra -Con garbo, tu devi far finta di non sapere. E ora ferma la battaglia prima che sia troppo tardi-

Si alza in piedi e mi osserva -La prossima volta che ti vedo ti do una bella stringata per ciò che mi hai fatto fiorellino. Ora l'emozione ha avuto la meglio-

Accenno un sorriso -Allora non vedo l'ora. Sai come trovarmi?-

Scrolla le spalle con un sorriso sbarazzino -So sempre come trovarti. Ovunque tu vada-

-Jace aspetta!- esclamo quando lo vedo voltarsi -Baciami-

Non se lo fa ripetere due volte prima di ritornare alla mia stessa altezza e darmi un bacio urgente e pieno di sentimenti travolgenti. Il mio cuore sembra battere all'unisono con il suo.

-A presto- gli accarezzo i capelli incidendomi il suo volto sotto le palpebre.

-A presto Lyssa-

I minuti successivi sono confusi, sento molto rumore e poi il nulla assoluto. Vorrei essere contenta per ciò che io e Jace abbiamo instaurato ma so che dall'altra parte del muretto le cose potrebbero essere ben peggiori di quanto mi aspettassi.

Striscio fuori dalla mia tana e rimango di sasso nel vedere i feriti e il sangue che ricopre il terreno.

Brenda corre verso di me -Oh Lya! Stai bene? Sei ferita?-

Scuoto la testa -No, penso di no o almeno niente di grave- non riesco a staccare gli occhi dalle persone riverse a terra -C'è...qualche morto?-

Brenda guarda dietro di sé verso lo scenario disastroso -No, ci sono solo alcuni feriti-

-Ehi ragazzi! C'è qualcuno qui! Non è dei nostri e sembra...morto- esclama un uomo mentre osserva un cumulo di macerie.

Aspettiamo che gli altri battano in ritirata prima di correre tutti in quella direzione e quando vedo il corpo crollo a terra mentre mi porto una mano sul petto. Il mondo sembra piombarmi sotto i piedi e per un istante mi sento svenire. Qualcuno cerca di rialzarmi ma io mi divincolo per strisciare verso di lui.

Mi fiondo in avanti e appoggio due dita sul suo collo.

Aspetto con ansia e con il respiro pensante e poi lontano un suono debole mi giunge riluttante. Il battito del suo cuore.

-Lo conosci?- mi chiede Jesse.

Annuisco mentre lacrime di paura e sollievo mi sormontano le guance -Si, è Skit Anderson-



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