capitolo 66
Capitolo 66
Per tutto il viaggio i ragazzi avevano insistito affinché io restassi a casa loro durante il mio soggiorno a L.A., alla fine avevo ceduto perché sapevo che sarebbero stati capaci di disdire il mio hotel e rapirmi. Inoltre Luke mi aveva fatto il labbruccio, facendo leva sul fatto che dovessi aiutarlo con Silvia. Quel ragazzo sembrava dolce e carino, in realtà era un piccolo e diabolico genio del male.
Dovevano certamente ridimensionare il concetto di casa quei quattro, perché la loro mega villa era ben più di una casa. Era enorme, per usare un eufemismo mastodontico. Le pareti esterne erano colorate di bianco, mentre gli infissi e il portone, così come i balconi, erano neri. Il tetto aveva le tegole di colore scuro, che spiccava sul candore della pittura. Il giardino intorno alla grande struttura era curatissimo e ben arredato, conoscendo il gusto dei quattro si erano affidati ad un designer. Era impossibile che sapessero mettere insieme tanti elementi così bene. Spalancai la bocca, o forse lo avevo già fatto-Chiudi la bocca che entrano le mosche-Ridacchiò Michael abbracciandomi da dietro-Ti piace?-Sussurrò mentre gli altri avanzavano verso l"interno-Non si giudica un libro dalla copertina-Lui mi baciò la guancia dondolandoci-Beh allora apri il libro e giudica con i tuoi occhi-Lo guardai per qualche secondo-Devo prendere un taxi per andare da una parte all'altra della casa?-Lui scoppiò a ridere e mi spinse scherzosamente-No... direttamente un auto della Ferrari. Hai un pilota a tua disposizione che ti aspetta-Stavolta lo spinsi io-Idiota!-Mi prese per mano e mi condusse all'interno. Mi fece fare un giro veloce della casa, dovevo ammettere che se ci avessi provato, non mi sarei mai immaginata nulla di più bello. Al piano interrato c'era la sala prove e quella di registrazione, con tutti gli strumenti. Scoprì che avevano più bassi, chitarre e pezzi per la batteria che capelli in testa. E non erano di certo calvi. Ridacchiai all'idea di Mike pelato e della sua reazione. Oltre al "piccolo" spazio dedicato al lavoro, c'era una cucina ed una sala da pranzo che avrebbe potuto ospitare tranquillamente otto o dievi persone. Naturalmente vi erano anche i servizi igienici.
Ai piani superiori scoprì esserci quattro appartamenti, da un piano l"uno. Michael, ovviamente il meno egocentrico di tutti, insisté per farmi vedere prima il suo. Come avrei potuto benissimo immaginare, aveva dedicato un"intera stanza per la cura dei capelli e la tinta, essa era adiacente al bagno. Una sorta di cabina armadio con salone di hairstylist compreso. Non mi sorprese, era risaputa la fissa del ragazzo per i capelli. La cucina era bellissima, incontrava perfettamente il mio gusto. Ricordai che una volta avevo immaginato insieme a Michael la casa dei sogni e avevo descritto la mia cucina esattamente in quel modo. Michael era qualche passo indietro rispetto a me, fermo sullo stipide della porta scorrevole. Mi voltai a guardarlo, scorrendo il piano della cucina con un dito, come per raccogliere i pensieri- Te ne sei ricordato-Mormorai e lui sorrise teneramente-Certo!Come avrei potuto dimenticare una cucina in cui mi ero immaginato con te a fare colazione, o pranzare?-Gli occhi mi divennero lucidi-Allora non sei stordito come sembra-Scoppiò a ridere-Così pare...Dai ti mostro il resto- attraversammo il corridoio, mi mostrò ogni singola stanza descrivendo il perchè l'avesse progettata in quel modo. C'era una stanza vuota, diceva che voleva lasciarla libera in caso di necessità. Magari un giorno gli sarebbe venuta la fissa di dipingere e avrebbe trasformato quei metri quadri vuoti nel suo laboratorio.-Magari evita di fare il pittore... non è la tua vocazione-. L'unica stanza che non mi mostrò, destò la mia inguaribile curiosità. Mi chiesi che cosa ci fosse oltre quella porta, ma mi imposi di lasciare che fosse Mike a portarmi all'interno della stanza misteriosa.-Pronta per la camera da letto?-Mi misi una mano sulla mascella, picchiettando l'indice sul mento-Mi aspetta l'apocalisse di vestiti in stile She looks so perfect?-Domandai accigliata, ma lui spalancò la porta mostrandomi la camera più ordinata che avessi mai visto. Sfortunatamente mi voltai verso la parete che ospitava la porta e la mascella toccò il pavimento. Sgranai gli occhi alla vista di un comò la cui superficie era coperta di unicorni e pony colorati. Mi voltai sconvolta verso il ventunenne che frequentavo con aria interrogativa-Avevi detto che la mia stanza doveva essere più incornosa, no?Mi sono fatto accompagnare da Luke in un negozio qualche tempo dopo la nostra rottura. Dovevi vedere la sua faccia quando li ho sistemati in camera mia a Sydney.-Ridacchiai. Andai ad abbracciarlo-Quanto sei dolce.-Gli lasciai un bacio sulla guancia e il suo sorriso illuminò maggiormente la stanza già esposta a sud. Le tende erano chiare e permettevano che la luce filtrasse nella stanza, ma quando la dentatura perfetta di Mikey uscì allo scoperto mi sembrò di essere stata al buio fino ad allora. Mi abbracciò-Sono felice che tu sia qui. Non ci avrei sperato fino a qualche settimana fa-Mormorò per poi poggare il mento sulla mia testa.-Nemmeno io-Risposi affondando il viso nella sua camicia a quadri. Ci staccammo dopo un po, intrecciammo le nostre dita uscendo dalla stanza. Lentamente venni condotta davanti alla stanza misteriosa. Mikey pescò una chiave dalla tasca posteriore dei jeans e la infilò nella toppa, facendo scattare la serratura. Era l'unica stanza della casa a non avere la porta scorrevole. Mi mise una mano sugli occhi prima di aprire la porta. Mi guidò per qualche passo, poi chiese-Pronta?-sorrisi e annuì, successivamente la mano calda di Michael si spostò dai miei occhi, per posarsi sulla mia spalla. Guardai ciò che avevo davanti. Una grande vetrata mostrava un panorama mozzafiato, che si poteva osservare tranquillamente seduti ad una scrivania posta proprio davanti alla grande finestra. Sulla scrivania vi era un laptop e u n plicco di fogli, un porta penne carico di biro di ogni colore in commercio, matite e gomme per cancellare. Vi era anche uno scomparto per le graffette,uno per gli elastici gialli, uno per i post-it e un porta nastro adesivo. Vi era anche una spillatrice e diverse scatoline di puntine, oltre che un temperamatite elettrico. C'era anche una stampante e fogli da stampa di vari formati. Sotto i tre cassetti a destra della sedia c'erano un cestino e un tritadocumenti. La parete più lunga era occupata da una libreria piuttosto ricca, ma un ripiano era occupato da soli quattro libri. Mi avvicinai ad essi e notai che fossero i miei romanzi. Negli scaffali al di sotto c'erano tutti i miei autori preferiti, poi libri di vario genere. Alcuni di essi mi incuriosivano molto e alcuni li avevo sentiti nominare seguiti da molti complimenti. Altri erano descritti dalla critica come libri spettacolari,carichi di significato e degni di nota. Ovviamente una nota positiva. Un'altra parete era decorata con delle fotografie. Guardandole mi accorsi che erano degli anni passati, tranne quella che avevo messo su instagram il giorno prima. C"era ancora molto spazio-Così ci metti le foto che vuoi tu- Spiegò Michael. Aveva appeso anche nostre vecchie foto, prima della rottura. Tra tutte la migliore restava quella che aveva scattato Bonnie. Era infatti quella che occupava maggiore spazio. Mi misi una mano sul cuore e l'altra davanti alla bocca.- Michael è..... è bellissimo.- Mormorai. Mi venne vicino e mi prese per mani, costringendomi a guardarlo. -Ok, allora... lo so che avevamo promesso di fare con calma e che sto per affrettare le cose. Ma Abby, io non ce la faccio a non averti vicina a me. Ho progettato questa stanza pensando a come sarebbe potuta piacerti. Solo per dirti che mi piacerebbe che tu venissi a vivere con me. Hai visto, ci sono tre camere da letto, perciò non saresti obbligata a dormire con me.-Prese un respiro-Questa stanza la gestisci tu, è tua e solo tua. Potrai lavorarci e rilassartici. Ti vorrei chiedere.... si insomma. Verresti a vivere qui, con me?-Nei suoi occhi lessi tutta la speranza di questo mondo moltiplicata per mille. Qualcosa dentro di me urlava di accettare, perché lui si era impegnato a fondo per riconquistarmi e aveva pensato ad ogni particolare di quella csa per farmi sentire a mio agio. Il silenzio che riempiva la stanza lo rendeva ansioso, potevo percepirlo dalle mani che tremavano leggermente tenendo le mie. Sospirai. -Sei cosciente che dovresti sopportarmi ventiquattro ore al giorno, vedendomi sclerare o piangere nei momenti di blocco,vedermi stressata per lo scadere di una consegna?Che dovrai sentirmi parlare da sola farneticandi cose prive di senso logico,solo perché sto scrivemdo?-Lui mi accarezzò la guancia-Starei anche in un manicomio per starti accanto-. Rispose. E quella risposta fu la causa della mia-Bene. Allora preparati ad avere una scrittrive sclerata in casa tua per tutto il tempo.-. Non avevo mao visto Michael così felice. Mi prese in braccio a mo" di principessa e mi fece fare qualche giro insieme a lui. Scoppiai aa ridere aggrappandomi saldamente al suo collo-Posso entrare o state già riproducendo il genere umano?-Domanò Calum entrando con un solo piede nella stanza-Se così fosse non ti lascerei libero accesso alla casa. Idiota-Mi depositò a terra, tenendomi leggermente dietro di sé. Cal sorrise soddisfatto della risposta del mio ragazzo. -Volevo chiedervi se scendete a mangiare in giardino con noi o preferite chiacchierare da soli?-. Guardai Michael-Beh... abby dovrebbe sistemare le sue cose negli armadi.....-Calum annuì-Capisco.... no aspettate. Cosa?-. Michael scoppiò a ridere fragorosamente e mi strinse a se poggiando il mento sulla mia spalla-Beh..... Abby si trasferisce da me-Esclamò fiero.-Oh mio Dio. Ragazzi sono felice per voi! Se riesce a sopportarti tutto il giorno tutti i giorni allora ti ama seriamente questa ragazza. Tienitela stretta.-Mi fece l'occhiolino-Non strizzare l'occhio alla mia ragazza Calum Thomas voglioesserepestato hood- Sorrisi-Dai Mickey. Sai che vedo solo i tuoi occhiolini-. Michael mi fece l'occhiolino e Calum esordì-Non flirtate davanti a me. Grazie. Sono sensibile io-. Alzai un sopracciglio-Sensibile tu?Mi prendi in giro spero.-Lui si portò una mano sul cuore con fare ferito-Mi fa male ciò che dici.-Corsi ad abbracciarlo-Oh povero orsetto. Dai che ti voglio bene. Lo sai.....-Mike scosse la testa-Abby trovagli una ragazza. Mi sa che senno si deprime. Ora che anche Luke ha trovato la sua bella, Cal si sente incompreso.-Improvvisamente mi ricordai di Luke.-Oh santa Armentrout. Devo parlare con Luke!- Gridai precipitamdomi fuori dall'appartamento e correndo per le scale. Trovai Luke seduto sul divano e mi buttai accanto a lui, facendolo trasalire.-Lucas Lucas Lucas....-Lui si voltò verso di me-Non prometti nulla di vuono quando mi chiami Lucas-Disse fissandomi con i suoi occhi color cielo estivo.-Uhm.... se ti dicessi che vengo a vivere con Michael?-Lui spalancò la bocca e gli occhi -Cosa?-Io feci cenno di si.- oh cielo. Sono felice per te piccola!-Mi prese tra le braccia facendomi sedere in braccio-La mia piccola Biggieche va a convivere..... sto invecchiando.-Gli diedi un buffetto sulla spalla-Ma smettila. Sei ancora giovanissimo. Hai solo qualche capello bianco qui e una rughetta li-Lui sbiancò e tirò fuori il cellulare osservamdosi attentamente-Scherzo scemo. Sei sempre bellissimo e perfetto. Il solito giovane hemmo-Gli diedi un bacio sulla guancia.Sospirò sollevato e mi abbracciò. Le cose con Luke non erano mai cambiate, mi faceva sempre sentire bene tra le sue grandi braccia e quando mi guardava con quei suoi occhioni azzurri mi convincevo che sarebbe andato tutto bene. Il fatto che torreggiase su di me con la sua altezza rendeva i nostri abbracci comici. Un gigante e una gnoma vicini. Il suo cellulare cominciò a suonare ed io mi alzai andando in cucina, dalla cui finestra si vedeva l'esterno della casa. C'erano Ash e Geo, insieme ad altri che non conoscevo. O meglio li conoscevo di vista per le foto di Luke su Instagram. Michael arrivò alle mie spalle e mi abbracciò-Vieni ti faccio conoscere la mia seconda famiglia-Mi prese per mano e mo condusse in giardino. -Ragazzi, lei è Abby la mia fidanzata-Mi presentò con un sorriso fiero cingendomi i fianchi con un braccio per stringermi a se-Piacere-Mormorai imbarazzata-Ma guardalo come sorride fiero!Io sono Jhon e questi sono i miei figli. Lei è Marion, mia moglie-Porsi loro la mano e me la strinsero-Abby, mi faresti una mano?-Chiese gentilmente Georgia-Certo geo-Sorrisi a Michael e alla famiglia di Jhon,per poi allontanarmi con Geo. La aiutai a portare le pirofile con sentro la pasta sul tavolo in giardino e a porzionare le pietanze.
Finito pranzo mi andai a cambiare per andare alla conferenza sul mio libro. Indossai una camicia rosa pallido e un jeans grigio, abbinati a delle decolleté nere. Lasciai i capelli sciolti sulle spalle. Scesi le scale, Michael mi aspettava in sala prove.-Andiamo?-Chiesi affacciandomi alla porta-Certo. A dopo ragazzi-Si alzò e mi raggiunse-Buon giorno-Salutai per poi salire in macchina con Mike. Guidò per le strade di LA con estrema sicurezza, doveva aver girato parecchio quando stava qui senza di me-Gira da dietro, entro da li-Gli comunicai. Stavamo in silenzio, non avevamo molto da dire e dovevo concentrarmi su quello che avevo da dire alla conferenza-Ci vediamo dopo.-Lo salutai, ma mi fermò per il polso-Bacio?-Chiese con il labbruccio-Ah ti odio quando fai il labbruccio-Gli diedi un bacio veloce e scesi dall'auto. Quando feci il mio ingresso la sala era già occupata da diversi lettori e per un attimo mi spaventai, poi feci un bel respiro e sorrisi caldamente. Un applauso si alzò e mi sentii in imbarazzo-Buon giorno a tutti.Possiamo darci del tu?-Chiesi, mi sarebbe stato più facile dialogare così. Annuirono.-Bene, cominciamo. Io sono Abigail Flings, la scrittrice di I tagli sul cuore. Qualcuno di voi lo ha già letto o vorrebbe farlo?-Chiesi. Si alzarono diverse mani-Per chi lo ha letto,come vi è sembrato?-Domandai ancora. Si alzarono diverse mani così diedi la precedenza alle ragazze-Tu, con la maglia viola. Poi la ragazza con la coda e il ragazzo con la camicia a quadri.-.Mi sistemai meglio sulla sedia e dedicai la mia attenzione ai miei lettori- Abby, quando hai cominciato a scrivere ti aspettavi che venisse fuori un libro così bello?- Domandò la prima ragazza, bionda con i capelli corti- Beh, grazie per il complimento. Sinceramente, quando ho scritto il primo vero libro, non pensavo nemmeno di pubblicarlo. Figuriamoci se credevo che vi sarebbe piaciuto tanto- Sorrisi- Hai mai ricevuto critiche che non consideravi giuste?- Guardai per un secondo le mie mani e poi negli occhi la ragazza che aveva parlato- Accetto ogni critica che ricevo, d'altronde siete voi a leggere e a vedere per la prima volta la mia storia. E' ovvio che a me piaccia, altrimenti non la scriverei. Coloro che danno un giudizio al mio lavoro, lo fanno secondo il proprio gusto e non si può piacere a tutti. Certo, a volte è un po' deludente vedere il proprio lavoro ''sminuito'', ma bisogna accettare prima le critiche e poi i complimenti- Il ragazzo con la camicia mi aveva chiesto il motivo del titolo e io avevo risposto- Il titolo è dedicato ad una persona speciale, che ha detto questa frase durante un momento davvero brutto per una persona a lei cara. Mi è rimasta impressa e ho deciso di scrivere un libro con quel titolo.- Spiegai con un sorriso malinconico. Quella persona speciale era il mio ragazzo, ma non volevo dirlo, era una cosa nostra. Volevo che quel piccolo frammento dei ricordi sul mio coma restasse solo mio. Ero parcolarmente gelosa di quel periodo della mia vita, poichè avevo avuto da Michael la conferma che lui ci sarebbe stato se avessi voluto, ma che se ne saree andato se ciò era il meglio per me. Aveva scelto che sarei stata meglio senza di lui,ma lo aveva fatto con le lacrime agli occhi e il cuore a pezzi- Che cosa vi aspettate dal libro, voi che non lo avete letto?- Mi interessai- Mi aspetto che mi lasci senza fiato come gli altri tre, mi piace tanto come scrivi- Disse una ragazza con i capelli scuri lunghi fino alle spalle. Si sentiva che non era americana o inglese, aveva un accento strano.- Spero di non deluderti, mi piace sapere che apprezzate il mio lavoro-.
Il tempo volò tra chiacchiere e domande e venne il momento delle dediche sui libri-Ok, devo essere sincera. Di solito sono i miei migliori amici a fare queste cose, non sono abituata. Abbiate pietà se non farò delle belle dediche-Cominciai a chiedere i nomi e a scrivere dediche, firmandole infine. Purtroppo quando ero a metà dei presenti mi chiesero di smettere perché il tempo a mia disposizione era finito-Se me lo aveste detto prima avrei parlato meno e fatto più firme!-Esclamai. Mi arrabbiai, infondo quelle persone erano li per me. Mi sentì come si sentiva Michael quando non poteva incontrare un fan. Non era giusto, ma non potei ribellarmi. Jackson aveva fatto di tutto, ma evidentemente aveva già tirato la corda abbastanza. Mi segnai mentalmente di parlare meno al prossimo incontro.Uscì da dove ero entrata e mi misi ad aspettare Michael. Dopo qualche minuto una ragazza mi chiamò-Abby?-Mi voltai verso di lei-Ciao-La salutai-So che magari non hai voglia e se mi dici di no ti capisco ... solo che ti adoro e prima non sono riuscita a farmi firmare il libro-Parlò velocemente, quasi non capivo cosa diceva-Hey tranquilla. Dammi pure la tua copia-Presi il libro dalle sue mani-Come ti chiami?-Lei per poco nom si mise a saltare-Ilaria-Rispose. Aprì la prima pagina del libro e passai la penna sulla superficie bianca. Scrissi "A Ilaria, con immensa gratitudine. Abby Flings xx" le ridiedi il libro, ma lei guardava alle mie spalle. Mi voltai-Ciao Cal-Lo salutai e lui ricambiò. Vidi passare un bus e la ragazza chiese sconsolata-Era il 207, vero?-Annuì e lei cercò il cellulare nella borsa-Mio fratello mi ammazza-Mormorò. Guardai Calum e lui fece cenno di si-Ila, vuoi un passaggio?Se mi dici dove abiti ti accompagnamo. Non voglio che tuo fratello si arrabbi per colpa mia-Lei sgranò gli occhi e la bocca le si aprì leggermente con il labbro che tremava-Grazie... oddio. Io... tu
... Calum. O MIO DIO!La mia scrittrice preferita mi ha chiesto se voglio un passaggio e con lei c'è il mio bassista preferito!O mio Dio-Ridendo le andai accanto-Su vieni-. In macchina accesi la radio-Perchê non è venuto Mike?-Chiesi allacciandomi la cintura-Ha avuto.... mh un problema con la tinta-Ridacchiò. Alla radio cominciò una loro canzone e io cambiai stazione radio-Non essere egocentrico Thomas-Lo additai.-Ow daiiiiii-Mi implorò-Ho detto no-Guardai Ilaria che dietro di me se la rideva silenziosamente e le sorrisi. Calum le lanciava occhiate dallo specchietto retrovisore e devo ammettere che quello sguardo non glielo avevo mai visto. Nemmeno con Bonnie. Gli pizzicai il braccio e lui distolse lo sguardo. Mi lanciò uno sguardo di fuoco e io risposi con una linguaccia-Ti odio Abby-Disse acidamente Cal. -Nooooo. Ila aiuto!Mi ha friendzonata!-Piagnucolai. -Hai capito te questa!Voleva sia il gattino che l'orsetto lavatore!-Rise Ilaria. Mi voltai verso di lei guardandola stranita e lei scosse la testa-Scherzo... tranquilla non lo dico a Michael-Mi fece l'occhiolino-Meno male sennò quello mi ammazza con le corde del basso-Risi forte insieme a Ilaria-Dai, lo sai che scherzo. Non esiste sulla faccia della terra coppia più bella dei Mibby-Esclamò Ilaria-Scherzo anche io. Non potrei mai prendere in giro Michael-Confessai. Purtroppo eravamo quasi arrivati e vidi Calum rabbuiarsi. Sorrisi diabolicamente e lui sussultò-Cosa stai macchinando????-Domandò-Oh nulla... mi stavo immaginabdo Michael disperato per la tinta-finsi angelicamente. -E io sono babbo natale-Rispose. Poi guardò Ilaria e le sorrise-Ila, qual è casa tua?-Ila si sporse in avanti e gli indicò una casa bianca con le scale nere-Quella-Vidi Cal trattenere il respiro. Mmmh, c"è odore di cotta nell'aria ...; pensai. Risi tra me e me, finalmente quello sguardo acceso e pieno di vita negli occhi di Calum. -Eccoci qui...-Disse Calum fermando l'auto. -Uhm... grazie mille ragazzi. Ancora non ci credo. Se mi metto a saltare per la strada non fateci caso ok?-Scoppiai a ridere-Ok-risposimo all'unisono io e l"orsetto lavatore.
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Hell(o) people!Scusate sono in fissa con le parentesi... vabbe!Anyway eccomi qui con questo capitolo che boh, idk da dove esce. Sorry :"( lots of tears... allora Dedico il capitolo a @HeadphonesInTheHeart e grazie a tutti quelli che leggono. Now... una domanda di VITALE importanza.
Su chi vorreste la prossima fanfic?Tranquilli dei Mibby ne avrete ancora per una decina di capitoli. Però vorrei portarmi avanti con la prossima, ho già idee che mi frullano per la testa, ma se so chi preferireste mi concentro solo su quella storia. Prima di cominciare a pubblicare quella nuova vorrei avere pronti almeno venti capitoli, dato che lavorerò quest'estate e non avrò molto tempo per scrivere. Quiiiiindi. Ecco le proposte. NON AGGIORNO FINCHÈ UNA DELLE PROPOSTE NON AVRÀ ALMENO CINQUE VOTI A FAVORE!
-Just a Dream-Luke Hemmings
-Circle the drain-Ashton Irwin
-La ragazza del ghetto-Calum Hood
-No wings-5Sos
-Why we are 5Sos-5Sos*che fantasia*
L'ultima penso sarà una os o una short story comunque.
Votate sennò niente capitolo nuovo u.u
Cake xx
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