capitolo 63

Capitolo 63
Ero sdraiata sul mio letto con Erick accanto, abbracciati. Ero appoggiata al suo petto mentre chiacchieravamo. Era facile stare con lui, faceva di tutto per metterti a tuo agio. Ed era davvero bravo in questo.-Secondo me, dovresti tagliarti i capelli. Dico sul serio. Sono lunghi quasi quanto i miei-Mi lamentai indicando la lunghezza dei miei capelli. Erano cresciuti, volevo tagliarli di nuovo. -Abby, a me piacciono così!Cosa c'è di male?-. Alzai un sopracciglio-Che sembri una ragazza senza tette?-Scoppiai a ridere-Ah si?Vogliamo vedere chi è la ragazza qui?-Disse alzandosi e sculettando per la stanza. Risi. Mi alzai a mia volta e lo imitai, impegnandomi al massimo-Sembri più una papera-Mi riprese ridendo. Gli tirai un pugno sul braccio-Hey!Sei una papera bellissima!-Si lamentò massaggiandosi il punto dolente-Si certo. Erick ringrazia che sei il mio ragazzo, rischieresti la vita altrimenti.-Lo minacciai. Mise il broncio e si piazzò davanti a me. Fece gli occhioni dolci.-Ohw smettila. Non sei il gatto di Shreck- lo ripresi dolcemente.-posso baciarti?- chiese con il labbruccio. Sospirai prima di prendergli il viso tra le mani e baciarlo a stampo-Mh, pensavo a qualcosa di meno rapido,Flashy-Mi additò. Scoppiai a ridere-Le papere posso fare solo questo-. Gli feci la linguaccia. Per un momento immaginai al suo posto Michael, e mi dissi che sarebbe stato l'opposto. Lui non era come Michael. Scossi la testa per scacciare quei pensieri. Mi piaceva molto Erick, mi faceva sentire quasi bene. Quasi. E a quando stavo con lui mi tagliavo meno e mangiavo di più. Faceva maledettamente freddo in quel periodo, e i maglioni larghi mi permettevano di nascondere il mio corpo e i tagli. Stephy era stata super entusiasta di me ed Erick, mentre con Luke non parlavo da tre giorni. Mi mancava moltissimo. Era difficile alzarsi e non trovare i suoi messaggi, le sue chiamate in rubrica e le sue note vocali su Whatsapp. Era davvero una merda. Inconsciamente sfiorai il mio braccio, dove avevo tatuato il suo nome. -Ti manca vero?-Mi chiese Erick prendendomi tra le sue braccia. Affondai il viso nel suo petto e mormorai-Da vivere-. Mi strinsi maggiormente a lui.-Lui pensa che stia correndo con te,ma se io sto bene, perchè aspettare?Tanto non mi cambia fidanzarmi ora o tra due mesi. Michael non mi ha mai amata! Perciò, se io trovo qualcuno che mi fa sorridere posso amarlo. E quel qualcuno sei tu- stavo sfogando qualcosa che non sapevo di provare. -Piccola io capisco Luke.-Mormorò accarezzandomi i capelli. Mi scostai per guardarlo in viso.-dopo quello che hai passato, penso abbia ragione a stare sulla difensiva. Ti vuole solo proteggere,lo sai?E lo farei anche io. Guardati. Sei a pelle e ossa e con le cicatrici per colpa di michael. Anche io avrei paura a lasciarti con qualcuno che conosco a mala pena. Capisci che intendo?-Lo guardai in silenzio un paio di minuti. -Sei bello, intelligente e pure giudizioso. Non so, sei pure parente di Katy perry?- sorrise-Katy Perry?No. Mi spiace. Ma sai ho una ragazza molto meglio della perry-Disse con un sorriso sincero-Ah si?Chi sarebbe?-. Mi coprì gli occhi con una mano e con l'altra mi fece voltare verso lo specchio. Poggiò entrambe le mani sulle mie spalle e mi presentò-Abby ti presento la ragazza più bella e fantastica di questo universo. Abby, questo è il tuo riflesso.-. Gli sorrisi grata e mi appoggiai a lui. Aveva fatto un gesto semplice, mettendomi davanti allo specchio eppure mi aveva fatto sentire in pace con me stessa. -Erick. Questo è il motivo per cui sto con te. Mi fai stare bene. Tanto bene. E guarda,sonk davanti ad uno specchio solo per te.-. Gli diedi un bacio sulla guancia. -Oh si è fatto tardi, devo andare al lavoro. A dopo piccola- mi baciò sulle labbra. Prese il labbro inferiore tra i denti e lo tirò leggermente,per poi lasciarmi andare. Sorrisi e lo accompagnai  alla porta. Appena la chiusi, la voce di Nathy mi richiamò. Mi voltai nella sua direzione senza sapere che cosa aspettarmi.-Abby, posso parlarti un attimo?-Annuì,seguendola nel salotto-Tu stai giocando con Erick,vero?-. Spalancai la bocca esterrefatta-Cosa?No!Perché dovrei?-Lei sorrise-Sei arrivata qui innamorata persa del tuo ex, e ora sei qui che stai con mio fratello. Due domande me le sono fatte-. Mi sistestamai una ciocca di capelli dietro le orecchie e dissi con fermezza-Tu fratello mi piace molto. Mi fa stare bene e io cerco di restituirgli al meglio i sentimenti. Non gioco con le persone, per quello esiste The sims- risposi. -Va bene. Grazie-
Erano due settimane che Luke non si faceva vivo, ma sapevo come stava grazie ad Ash. Poverino, gli telefonavo sempre per chiedergli di Luke. Di sicuro si era stufato, anche perché alle volte non mi rispondeva. Era difficile, perchè Luke mi mancava sempre di più. Avevo cercato più volte di sfogarmi su me stessa, ma Erick mi aveva sempre fermato dal farlo. Era diventato molto più attento ai miei movimenti, non mi lasciava sola un attimo. Pensavo fosse opprimente, ma lo faceva per me.
Quel pomeriggio uscimmo con Stephy, perchè lei insisteva che io e lui eravamo troppo carini e doveva vederci assolutamente. Quindi ora eravamo in un bar con la stravagante mora seduta davanti a noi-Erby, Arick, Abrick?-Stephy farneticava strane combinazioni da circa dieci minuti-Odio le otp, smettila-La fermai prima che le scoppiasse il cervello. -Ma Arick era carino- si corrucciò, mettendo il muso. Sbuffai-Senti, mi spieghi cosa ci trovi di tanto particolare in noi?-Chiesi indicando me ed Erick.-Siete davvero dolcissimi, ho sempre pensato che sareste stati insieme un giorno!-Disse come se fosse normale. Erick rise-E io ho sempre saputo di avere una sorella. Cosa centra che lo hai sempre saputo?-. Erick mise a tacere Stephy senza nemmeno impegnarsi-In ogni caso siete carini-.Alzai gli occhi al cielo-Cosa pensate di fare ora che è finita la scuola?Lavorerete o andrete all'università?-Chiese allegramente.-Io lavorerò!Voglio smettere di pesare sui miei fratelli-. Ammirai Erick per la sua voglia di fare,io invece volevo dormire e svegliarmi quando mi sarei dimenticata di Michael per sempre.-Io penso starò un po senza far nulla, poi mi cercherò un lavoro-. Volevo prima aggiustarmi prima di andare a lavorare. Rischiare di crollare mentre lavoravo non era un lusso che mi potevo permettere. Poi, non ero nemmeno maggiorenne.
Camminammo per un po in compagnia di Stephy, poi Erick mi disse che aveva una sorpresa per me.Mi portò a casa e mi fece indossare un vestito color polvere e delle ballerine nere.  Mi fece mettere una benda sugli occhi, per poi farmi salire in auto. Guidò per circa trenta minuti.Si fermò e mi tolse la benda.'Regent Theater'. O cavoli. Perché mi aveva portata a teatro?Lo guardai interrogativa ma lui sorrise . Mi fece scendere e mi prese per mano. Mi accorsi che aveva indossato una giacca nera sulla t-shirt grigia. Entrammo nel maestoso teatro e una ragazza ci fece strada verso la platea.-Mi spieghi cosa ci facciamo qui?-Domandai sotto voce a Erick-. Lui mi fece cenno di tacere. Ci accomodammo sulle nostre poltroncine e tenni lo sguardo sul palco. Le luci si abbassarono e il sipario si aprì. Sgranai gli occhi-Goditi Yiruma piccola-Mormorò erick sorridendo. Stavo per scoppiare in lacrime. Erano anni che sognavo un suo concerto!Ed in quel momento lui era li, davanti a me mentre suonava. Ero esterrefatta. Era davvero qualcosa di speciale, magnifico. Le sue note risuonavano leggere per tutto il teatro, allietandoci.
Io ed Erick eravamo sdraiati sul mio letto e stavamo parlando della sera prima-Ieri è stato.... oh mio Dio non posso usare una parola per descriverlo.-Asserì sorridendo. Lui mi baciò e poi disse-Eri bellissima-. Scoppiai a ridere-Io ti parlo di Yiruma e tu mi dici che ero bellissima?-Lui annuì, per poi affondare il viso sul mio collo. Prese a baciarlo lentamente. Percorreva ogni centimetro della mia pelle, salendo pian piano verso il mio viso. Le nostre labbra si scontrarono, mentre le mie mani correvano ai suoi capelli. In quei momenti il mio cervello si spegneva, smettevo di pensare. Chiese l'accesso alla mia bocca, e glielo concessi. Le sue mani si intrufolarono sotto la mia maglia, stringendo i miei fianchi. La sua bocca tornò al mio collo, mordendo e succhiando la pelle. Michael non si era mai spinto a tanto, nonostante ci conoscessimo da più tempo.-Erick, Erick. Fermati perfavore.-Non ero pronta a quello. Non volevo correre. Lui so staccò e mi baciò sulla guancia-Scusa-Mormorò. Mi accoccolai al suo petto. Bussarono alla porta-Vieni Sam- dissi. -All'anagrafe sono Lucas Robert, ma per te faccio un eccezione-Mi fece l'occhiolino.-Luke!-Urlai saltando giù dal letto. Abbracciai Luke più forte che potei, stringendolo a me-Magari non rompermi le costole-Rise stringendomi.-Mi sei mancato tanto-Mormorai, staccandomi-Ti spiace se te la rubo per qualche ora?-Chiese ad Erick, che ci guardava sorridendo-Basta che non te la porti a Londra, puoi tenertela anche per due giorni-Sapeva quanto io stessi male per il litigio con Luke, perciò era così consenziente-Grazie. Mettiti le scarpe Biggie-Ordinò. Infilai le converse alla velocità della luce, per poi uscire di casa con Luke.-Mi sei mancato tantissimo-Dissi stringendolo da dietro. Lui mi avvolse le mani con le sue e disse-Anche tu. Penso di aver fatto impazzire Niall a furia di ripetergli che sono un coglione-Rise.-Povero. La loro prossima canzone so chiamerà"Non parlate a Luke Hemmings"-Esclamai scherzando-peggio per te, dato che verrò a sfogarmi qui!-Mi minacciò.-Scusa, non avrei dovuto dirti quelle cose. Sono stato un coglione-Biascicò guardandomi.-Luke, hai ragione. Forse sto correndo troppo, ma ho bisogno do stare bene. E Erick mi fa stare meglio. Sta davvero facendo di tutto per salvarmi e questo ci ha uniti molto.-Il suo sguardo si fece serio-Non voglio che tu soffra. Sei sicura di non stare con lui per dimenticare Michael?Questo distruggerebbe sia te che Erick-. Non sarebbe stato corretto-No. Io gli voglio davvero bene, credimi. Non starei con lui solo per dimenticarmi di Michael. -Camminammo a lungo, chiacchierando.Ad un certo punto ricevé una video chiamata da Niall.-Ciao Niall!-Lo salutò con un largo sorriso-Hey Luke!Ma lei è la famosa Biggie?-domandò indicandomi-Sono abby, piacere. Scusami se Luke ti ha assillato,si colpevolizza sempre troppo-Mi scusai, anche perché era colpa mia se Luke aveva stressato il povero Horan.-Oh tranquilla. Finalmente ti conosco!Come stai?-Chiese sorridendo. Ma cosa avevano tutti da sorridersi sempre?-Bene. Tu?-Luke si schiarì la voce-Ah già. Sai Lucas è geloso. Non vuole che parli con le altre ragazze. Lukey sai che il mio cuore è solo tuo-Gli scoccò un bacio virtuale-Che idiota!Comunque. Grazie per avermi spedito qui da Biggie-Scoppiai a ridere-Ma fate sempre così?No perchè posso solo immaginare la povera Liz cosa passa con voi-Mi finsi sconsolata-Liz?Ma se la più scatenata di tutti è lei!-Rispose Niall.-Comunque ora vi lascio, é stato un piacere conoscerti Abby!-  sorrisi-Anche per me Niall, grazie per aver convinto Luke a venire a Melbourne -.Luke sbuffò, di certo non voleva passare il pomeriggio in video chat.- Tanto tra qualche settimana vi vedete dal vivo!-Sbraitò. Chiusimo la chiamata e gli chiesi-Tra quaalche settimana?Vuol dire che ci sarà un concerto qui?-Lui sorrise- Abbiamo tre tappe qui, perciò ti tocca seguirci. Una qui, una a Sydney e un'altra non ricordo dove- Scoppiai a ridere-Il solito smemorato.-

Le ore con Luke volavano, aveva il volo la mattina dopo e il tempo insieme praticamente terminò prima di rendercene conto. Lo salutai all'aeroporto e ogni volta era un dejà-vu. Non era facile, faceva schifo la distanza, ma dovevo tenere duro. Prima o poi mi sarei abituata, sapevo bene che le cose non sarebbero mai e poi mai tornate come prima. Se adesso che non erano poi così famosi faticavamo a vederci, quando avrebbero avuto successo-e ne avrebbero avuto- vedere Luke e gli altri sarebbe stato impossibile.

Le settimane che mi separavano dal rivedere Ash, Cal e Luke passavano in fretta, cercavo di tenermi sempre occupata in modo tale da non tenere il conto delle ore che mancavano.Intanto Erick era partito per gli Usa, aveva dei vecchi documenti da ritirare e alcune cosa da recuperare nell'appartamento in cui viveva fino a qualche mese prima.
Un pomeriggio, ero in camera mia e stavo guardando la televisione quando sullo schermo apparvero loro.-Bene ragazzi, passiamo alla prossima domanda.-I quattro annuirono e la giornalista sorrise-Avete qualcuno di speciale qui in Australia, oltre alle vostre famiglie?-Vidi Luke sorridere apertamente, per poi rispondere-Qui c'è la mia Bi... Abby-Si corresse. Scoppiai a ridere-Luke, se l'avessi chiamata con quel soprannome in diretta probabilmente avremmo dovuto trovarci un altro biondo per la band.Sai che lo odia-Rise Calum-Hey, è la mia miliore amica, non mi farebbe mai una cosa del genere!-Si lagnò. Possibile che dovessero comportarsi in quel modo?Si susseguirono altre domande, alcune davvero intutili, per esempio''Siete felici di questa oportunità?''. No guarda volevano suicidarsi! Alzai gli occhi al cielo. -Bene... passiamo ad una domanda un po privata....siete fidanzati o innamorati?- I ragazzi si scambiarono un'occhiata delle loro, di quelle che dicono tutto. Prese per primo parola Ashton- Si, devo davvero dire grazie alla mia Georgia, senza la quale avrei probabilmente già ucciso Calum prima di ogni concerto. E' sempre nervosissimo!- Calum gli lanciò un'occhiata di fuoco, e mi aspettai di vedere Ashton bruciare. Fortunatamente non successe. Doveva assolutamente raccontarmi di Geo!- Io, passo. Amo tutte le nostre fan e per ora mi basta così!Davvero, loro sono le migliori, ragazze vi amo tutte!Grazie mille del supporto-. Mi parve di sentire migliaia di cuori scalpitare in migliai di petti. Il sorriso di Luke probabilmente rispecchiava quello di moltissime ragazze.Calum disse qualcosa, ma mi sfuggì. Venne il turno di Michael, ne fecero un primo piano. Parve pensare alla risposta da dare e quando aprì bocca, il mio cuore si fermò. La mia mano corse veloce e sicura alla lametta ed essa arrivò al mio braccio.- Amo le nostre fan, ma c'è una ragazza di cui sono follemente innamorato da mesi.-Smise per un attimo di parlare.Lui mi aveva mentito, non mi amava. Non mi amava alla festa di Luke, voleva solo un bacio. La rabbia e la tristezza mi travolsero.-Lei è davvero bellissima e molto dolce, simpatica e intelligente. Insomma, può sembrare come una qualsiasi ragazza, ma è davvero speciale. Non è da tutti sopportarmi- Rise e io mi sentì morire. I suoi capelli rosa shock divennero sfocati alle lacrime. Mi accorsi solo dopo qualche secondo che il metallo era affondato troppo in giù nella mia pelle. Spalancai la porta della camera e gridai aiuto. Urlai più forte che potei.In quell'esatto istante il campanello suonò. Sam venne e mi prese in braccio.

Michael's pov

Prima di arrivare a casa di Abby, dopo l'intervista, ci erano volute tre ore. Avevo dovuto rubare lindirizzo dal cellulare di Luke, e poi inventare una scusa per uscire da solo. Avevo girovagato per la città e qualche fan mi aveva fermato. Ero stato trattenuto e quando finalmente vidi il campanello di casa sua mi sentì in paradiso e all'inferno insieme. Suonai e venne ad aprirmi la sorella di Sam- Michael, non credo sia il caso... o mio Dio!-Urlò quando Sam le intimò di spostarsi dalla porta. La ragazza si scansò e il mio cuore smise definitivamente di battere. Abby era inerme tra le braccia di Sam, con un braccio fasciato, la cui benda era grondante di sangue fresco. I suoi occhi si posarono su di me, erano socchiusi. Un leggero sorriso le si formò sulle labbra prima di perdere i sensi del tutto.- Michael vattene!-. Mi ribellai e Presi in braccio Abby-No, vengo con voi. Non voglio perderla!-La strinsi forte a me, e Nathy mi aprì la portiera. Sistemai Abby in modo che fosse seduta in braccio a me, con la testa appoggiata alla mia spalla.-Amore mio, tranquilla. Ci sono io qui ora. Non ti permetterò di lasciarmi ancora una volta.-Le accarezzai i capelli stringendola a me. Il suo profumo mi inebriò. Una lacrima solcò la mia guancia, ma la ignorai.- Abby, ti prego guardami. Sono qui. Non lasciarti andare,resisti- Le presi il viso tra le mani e sperai che mi guardasse. Nulla. Le sue palpebre erano serrate e leggermente incrostate di lacrime-Hai anche pianto piccola mia?Perché hai fatto una cosa simile?Chi è quel mostro..- Mi fermai rendendomi conto che il mostro ero io. Strinsi la mascella odiandomi e strofinai il mio naso con il suo.-Abby, resta. Se lo fai, giuro che faccio tutto quello che vuoi. Sparisco dalla tua vta, sarà come se non fossi mai esistito, o tornerò da te se me lo chiederai. Solo, resta. Per te, per Luke, per tutti quelli che ami. E se mi odi, lo capisco. Ma resta anche per me.Non posso perdere anche te.- Non sapevo più che fare, il traffico ci bloccava. Cominciai a canticchiarle The only reason nell'orecchio, con la voce spezzata e lansia a bloccarmi il respiro. Quando arrivammo in ospedale, portarono subito Abby in rianimazione.Il mio cellulare suonò nella tasca dei jeans e con la mano che tremava risposi-Dove diamine sei?Sono ore che ti cerco!-Urlò Luke-Luke è successo un casino.Vieni in ospedale....io... Abby..Insomma corri!-Lui chiuse la telefonata e mi strfinai la faccia facendo andi rivieni lungo il corridoio. Sam stava seduto e mi fissava in cagnesco, mentre Nathaly smanettava al cellulare, probabilmente per avvisare qualcuno. I minuti passavano e nessuno ci diceva nulla. Alcuni passi veloci riecheggiarono e mi voltai. Le sagome scure di Ash,Cal e Luke spiccavano contrastando il biano asfissiante di quel posto. Lo sguardo di Luke era terrorizzato, probabilmente come il mio. Pochi secondi dopo arrivarono anche Liz e Georgia. In quel preciso istante un medico uscì dalla stanza e ci osservò-I parenti?-chiese-Sono il tutore legale, loro i suoi amici-Rispose Sam alzandomi-Mi dispiace, ma la ragazza è in coma- Quattro lettere. Quattro lettere come Abby, ma anche come Coma. E quelle due parole non dovevano stare nella stessa frase. Crollai in ginocchio con lo sguardo basso, mentre le lacrime mi allagavano la faccia e correvano al collo. Il fiato ormai era andato a farsi benedire. Negai con la testa mormorando-Non può essere. Non è vero!-Il medico mi appoggiò la mano sulla spalla e disse-Mi dispiace, so che è dura. Ma dovete essere forti per lei.Potete vederla, uno per volta.-Alzai lo sguardo e guardai Luke-Vai pure. Lei ha bisogno di te-Era vero.Abby necessitava assolutamente di Luke.Lui annuì ed entrò- Mi alzai e cominciai a camminare nervosamente per il corridoio. Alla fine ero stremato. Abby, la ragazza che amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo, era in coma e lottava per vivere. Mi sedetti su una sedia in plastica e mi presi la testa fra le mani. Ashton e Geo parlavano, Ashton stava spiegando perché io rispetto agli altri fossi devastato. Geo si alzò e mi venne vicina, poi mi abbracciò-Mi dispiace,non doveva essere così che l'avresti rivista-mormorò. Lei non sapeva di tutto ciò che io e Abby avevamo passato, non sapeva tutto quello che sapeva la band. Luke mi chiamò e mi alzai. Varcai la soglia della stanza e giuro, avrei preferito morire che vedere la mia piccola in quelle condizioni. Era circondata di fili e macchinari per le funzioni vitali. Fragile, piccola, immersa in lenzuola che sapevano di disinfettante e in un letto troppo grande per lei. In confronto a quell'immensa e complessa ''struttura'' che la teneva in vita, lei sembrava un minuscolo stralcio di umanità che lottava per vivere. Era pallida, i capelli corti le incorniciavanoil viso magro. Ora che era vestita come tutti gli altri pazienti, notavo quanto peso avesse perso. Ed io l'avevo ridotta così. Io che le avevo promesso amore, felicità,protezione.Io l'avevo distrutta. Barcollando mi sedetti accanto al letto. Le presi la sua mano nella mia e la guardai. Era immensamente piccola, eppure così forte. Così pericolosa che aveva causato la sua permanenza forzata lì. Passai il mio sguardo sul suo braccio quasi del tutto nudo e contai mentalmente le numerose cicatrici. Alcune erano molto leggere, ma erano li. Balzai gli occhi verso l'altro braccio, ma per fortuna era pulito. Liscio ed immacolato. Al suo polso però non c'era il bracciale. Lo notai appoggiato su un tavolino dall'altra parte della stanza, così mi alzai e lo afferrai, mettendolo poi al posto in cui doveva stare. Anche il bracciale dimostrava che Abby aveva perso peso,,le cadeva leggermente sul dorso della mano immoBile. Era davvero bella, nonostante stesse male la sua bellezza non era cambiata. Parte del viso era coperta dalla mascherina pEr  l'ossigeno, senza la quale non poteva respirare. Le scostai una piccola ciocca dalla fronte e vi lasciai un bacio leggero. era fredda la sua pelle, il suo Battito Cardiaco  era piú lento del solito. Non mi accorsi nemmeno di star piangendo-Perchè?- le chie, che se non poteva rispondermi. Tiraib Su con Il naso-Lo sai che hai fatto male anche a noi?Perchè? Cosa ti hanno fatto loro ?Capisco io, ma Luke?-Lui, esattamente come me era devastato. Quella stanza divenne improvvisamte troppo piccola, era come se i sen di colpa si fosse stretti in una morsa attorno a me. Lasciai la stanza e mi incamminai per il corridoio.
Ashton's pov
Entrai al posto di Michael e mi sedetti.-Ciao Cangurina. Mi sento in colpa sai? Come honfatto a non accorgermene? Anche io lo facevo e non mi sono accorto di niente. Perché ti sei fatta questo?-
Mikey's pov
Avevo comperato tutti i libri di Nicholas Sparks e li avevo portati in ospedale da Abby. Da che ero tornato dalla libreria, non mi ero più mosso dalla sedia davanti alla sua stanza. Anche quando non mi permettevano di stare dentro, o quando entravano gli altri, io mi piazzavo li fuori e leggevo i libri che stavo leggendo ad Abby. Le leggevo un capitolo per volta, dopo averlo letto quattro volte io. Volevo che la mia lettura fosse scorrevole e precisa. Non avevo mai letto tanto in  vita mia, ma volevo ripagare Abby del male che le avevo fatto. E nel frattempo pregavo che lei si svegliasse, perchè altrimenti saremmo andati alla deriva. E poi c'erano i momenti come quello, in cui la visitavano ed io stavolla sedia in corridoio a capo chino, pregando che dessero buone notizie. Luke seduto accanto a me fissava il soffitto con sguardo assente per poi sbloccare il cellulare  e guardare foto e video con Abby. Alcuni passi pesanti e furiosi riecheggiarono tra le pareti del corridoio.-Lurido bastardo!È tutta colpa tua se lei è qui!-mi urlò qualcuno venendomi contro. Mi sollevó per il collo dekka camicia guardandomi carico di odio.-calmati Erick! Innervosirti non servirà a nulla! Un po di rispetto siamo in un ospedale- Luke l allontanò da me-Luke, lui ha ragione, è tutta colpa mia- biascicai accasciandomi sulla sedia, lo sguardo sulle scarpe. Erick entrò nela stanza di Abby e luke mi chiese-Devi reagire Mike, devi essere forte per lei. Questo lo sai?-Lo guardai e rosposi-È facile parlare. Non sai quanto fa schifo vedere la ragazza che amin bilico tra la vita e la morte-. Lui abbassó lo sguardo e mormorò-Credimi, in questo momento lo so benissimo quanto fa schifo-. Non avevo neanche voglia di elaborare ciò  che aveva detto. Liz ci chiese di mangiare qualcisa, che non potevamo digiunare. Il mio stomaco però era chiuso. Quando quel pomeriggio entrai nella stanza d'Abby, c'erano i medici che le mettevano medicine per guarirle le cicatrici. Sbottai-Non sapete un czzo, la imbottite di farmaci e non saoete che i tagli veri non glieli guarirete mai-Un'infermiera  mi guardó e chiese-Quali tagli?- sorrisi amaramente e risposi -I  tagli sul cuore-. La donna restò nella stanza anche quando i medici uscirono.-La ami davvero tanto, eh?-. Mi scese una lacrima-La amo così tanto ch l'ho persa per una cazzat. E ora lei è qui per colpa mia,rischio di perderla per sempre.-Singhiozzai, mentre lei mi abbracciava-Sono sicura che si sveglierà, tu e i vostri amici le siete stati vicinissimi, e so chelei lo avverte. Non la perderai-Mi aggrappai a quella fkebile speranza-Me lo promette?-Lei scosse la testa abbatuta-Purtroppo il mio lavoro  mi impone di non creare false speranze, ma io credi in lei esoprattuto in te. Sono certa che troverai il modo di farla svegliare.-Uscì lasciandomi solo. Mi inginocchiai vuicino al letto di Abby, poggiando la  fronte sulla sua mano. Poi alzai lo sguardo sul crocifisso appeso alla parete e pregai.-Lo sta consumando. Probabilmente dovranno comprarne uno nuovo-Mormoró Luke appoggiato allo stipite della porta.-_Tu non preghi mai per lei?-chiesi e lui portò le braccia lungo i fianchi-Ogni secondo della mia vita- si avvicinò emi mise una mano sulla spalla-C'è bonnie qui fuori, facciamo stare lei per un po qui-Mi alzai,baciai la mano e la fronte di Abby e uscì. Assieme a Bonnie 'era un ragazzo, su diciannove anni forse venti. Lo guardai in cagnesco e salutai la bionda. Lei entrò nella stanza e io mi limitai rinchidermi nel mio mondo, eggendo il capitolo dieci di "I passi dell'amore"
Bonnie"s pov
Mi sedetti sulla sedi accanto a Abby. Era bellissima, tanto quanto fragile-Hey. Cosa mi combini.?-Le chiesianche se sapevo che lei non avrebbe risposto-Sai....ultimamente mi ero staccata da tutto e tutti, ma ho un motivo. Io... Ho lasciato Cal-Soppesai le mie parole-Ti ricordi quando ti ho detto che ero un po giù?E ti ho raccontato del nuovo  barista?Beh ho lasciato Calum per lui. Gabriel mi è stato sempre vicino, e piano piano me ne sono innamorata. Lo so, sono orribile. Ma lui mi fa stare bene, mentre io hofatto stare male Calum.-Le raccontai tutto quello che era accaduto nei mesi in cui lei era stata a Melbourne. Ad un certo punto Gabriel entrò nella stanza-Hey,piccola.Dobbiamo andare.-
Michael's pov

Passavano i giorni, poi le settimane. -Dovresti organizzare la tua festa dei 18, non stare qui sul letto-le dissi accarezzandole i capelli. Nel corso dei giorni i suoi capelli avevano pian piano ripreso il loro colore naturale, alla radice erano castani mentre alle punte erano neri/blu. Più la guardavo, piu capivo che la mia decisione era quella giusta. Entrò Luke e ci misimo a parlare sotto voce.-Senti... non per farmi gli affari vostri. Ma siete mai andati oltre?-Scossi la testa sorridendo e presi la mano di Abby con la mia-No. Abby è una di quelle persone che riescono a farti sentire completo gia solo respirando. Non mi ha mai fatto sentire il bisogno di... andare oltre. Cioé, non che mi dispiacesse l"idea di noi insieme sotto quel punto di vista, ma non l'ho mai vista una necessita. Lo immaginavo come qualcosa che sarebbe semplicemente successo quando entrambi saremmo stati pronti. E forse lei era quella più pronta, è sempre stata un km avanti a me. È dovuta crescere troppo in fretta e guardala.-Le carezzai la fronte-È diventata la mia piccola guerriera con mezzo sguardo. Sai... la prima volta che l"ho vista ho avuto paura. Aveva tanta di quella forza nello sguardo, tante di quelle battaglie sulle ciglia che sapevo mi avrebbe travolto e distrutto.- e così era stato. Sospirai. -Luke scusami- lui mi guardò interrogativo-Stai rischiando di perdere Abby per causa mia!Io ti avrei già ammazzato di botte-Lui ridacchiò-Non ti picchio per lei. Altrimenti gia saresti morto!-Mi spintonò con la spalla. D'improvviso si alzò e uscì, per poi tornare dentro con una chitarra. Me la appogiò sulle gambe e fece l'occhiolino.-Cantale qualcosa, secondo me le piacerebbe-Mi lasciò da solo. Presi la chitarra e l'abbracciai. La accordai-Ti ricordi quando mi prendevi in giro per come tengo il plettro?O per come cambio espressione mentre canto?Quante risate ti sei fatta su di me. Mi mancano quelle prese in giro.-Presi a suonare the only reason. Ad ogni nota una lama nel petto e una lacrima sul viso. Pensai di morire affogato con le mie stesse lacrime. Le cantai anche le nuove canzoni, per poi chiudere con Teenage Dream. Lei era una Katycat e quella canzone significava molto. -Sai, mi ricordo quando hai visto il biglietto per Katy. Avevi un sorrisone, eri dannatamente felice e bella. Non so cosa farei per tornare indietro a quel periodo.-Sentì un coro di voci fuori dalla finestra, così mi affacciai con ancora la chitarra in mano. Erano delle fans. C'era un gruppo di fans che gridava"Get well soon" Fuori dal"ospedale, con heartbreak girl di sottofondo. In quel momento mi ricordai, che da quando era trapelata la notizia che eravamo in quell'ospedale, io avevo smesso di twittare. Presi il cellulare, scattai una foto delle fan all'entrata dell'ospedale e  la postai ovunque. Scrissi''Grazie ragazze del supporto!''. Non appena terminai di caricarla su twitter, venni inondato di messaggi.-Abby, le senti?Sono qui per te, mi hanno chiesto di dirti che starai bene e che sono con te-mi sedetti sul letto accanto a lei, vicino alle sue ginocchia. Le presi delicatamente la mano con la mia e cominciai a massaggiarla.-Sai, spero che abbiano ragione.Voglio davvero che tu stia bene, non ce la faccio a vederti così!Com'era quella canzone di Katy?- Pensai bene alle parole.... le avevo sulla punta della lingua ma proprio non mi venivano. Chissa quante volte l'avevo ascoltata insieme ad Abby, ma ora proprio non mi veniva nulla. Chissa quanto mi avrebbe deriso se fosse stata sveglia. Il mio battito cardiaco era rallentato leggermente nell'ultimo periodo, ma era velocissimo in confronto a quello di Abby. Guardai il suo viso, sembrava stesse sorridendo.-Ah così sorridi?Guarda che le amnesie sono cose serie!Se a diciotto anni scarsi soffro di amnesia, immaginati tra cinquanta o sessanta anni!Non ricorderò nemmeno il mio nome- Improvvisamente mi ricordai- Ah si, Self Inflicted! I can’t stop Don’t care if I lose Baby you are the weapon I choose These wounds are self inflicted I’m going down *in flames* for you Baby you are the weapon I choose These wounds are self inflicted One more thing I’m addicted too-Non riuscivo a smettere di amarla, per quanto ci provassi.Non mi importava se stavo perdendo pezzi del mio cuore, non mi nteressava. Stavo lentamente scendendo all'inferno, mi stavo ferendo. Ma queste ferite erano auto inflitte, ero fottutamente drogato di lei. Mi venne in mente un strofa, la seconda o la terza che era perfetta per lei, sotto il suo punto di vista.-With each scar there’s a map that tells a story what a souvenir of Young love's like jumping out An airplane riding a tidal wave on an ocean of emotion My heart rips me wide open - Dietro ogni cicatrice, ogni taglio c'era una storia da raccontare, il racconto di un amore giovane è come saltare da un aereoplano e calvalcare l'onda dei sentimenti. Tutto questo era stato troppo per lei evidentemente, e volevo che lei si svegliasse anche solo per mandarmi a fanculo. Una parte importante di me rivoleva Abby, la mia piccola forza della natura, la mia pugile dolce e forte, rivoleva i suoi baci e i suoi abbracci, che mi mancavano tanto. L'altra però, sapeva che non potevo tornare con lei. Se volevo la sua felicità, dovevo sparire dalla sua vita per sempre. Certo, con la fama sarebbe stato difficile, ma prima ci avrei provato, prima ci sarei riuscito. E quella era la volta decisiva che la lasciavo andare.-Senti io.... ho capito una cosa Abby. Io voglio la tua felicità e per ottenerla, devo lasciarti andare. Se sei qui, è colpa mia e io non tollero che tu soffra per me. So che sembra io ti stia abbandonando, ma non è così. Devo lasciarti andare. Non sai quanto male questo mi faccia, perchè io ti amo moltissimo, ma devo andare. Perciò addio amore mio. Ti auguro di essere felice con Erick.-Posai le mie labbra sulla sua fronte e una lacrima le solcò il viso. Sperai che fosse un segno, qualcosa che mi dicesse che mi ha sentito. La guardai ancora per un attimo, poi con la sua immagine ben impressa nella mia memoria, mi avviai alla porta.-Michael.- la sua voce flebile mi chiamò. Scossi la testa, desideravo a tal punto che si svegliasse da immaginare la sua voce.-Sono impazzito- Mormorai.-Michael, avvicinati- A quel punto mi voltai, giusto per avere la conferma che ero del tutto pazzo. E invece no. Non ero  pazzo. Ero .... felice. Abby era sveglia! Abby si era svegliata! A grandi falcate la raggiunsi e lei sorrise debolmente.-Oh mio Dio. Grazie, grazie davvero Dio. Ti sono debitore. Grazie per averla salvata- piansi guardando il crocifisso. Mi alzai e corsi fuori urlando-E' sveglia!- In corridoio c'erano solo i ragazzi della band e Geo, perciò potemmo entrare tutti insieme- Oh mio Dio. Biggie, oddio non sai quanto mi hai fatto preoccupare. Non ti azzardare mai più a fare una cosa simile ok?-Tutti si parlavano sopra e a raffica-Ragazzi lasciatela respirare. E' sveglia da tre minuti, datele il tempo di riconnettersi alla realtà!- Li sgridai. Dovevano calmarsi, o Abby sarebbe sul serio impazzita. Non le avevamo chiesto niente per controllare che si ricordasse di noi. Qualche minuto dopo, tutti uscirono lasciandoci soli.-Abby, io ti saluto. Addio, piccola. Devo andarmene per la tua felicità-Non... farlo- era stanca e parlava a tratti, come se non ce la facesse.-Se ti chiedessi di essere felice, lo faresti?-Domandai-Se ti chiedessi di restare, rimarresti?-

*Tre anni dopo*

Abby's pov

Non potevo credere di stare per sposarmi. Era davvero incredibile che finalmente la mia vita avesse trovato stabilità e fermezza. Ero così felice, che quasi non ci credevo. Ma sentivo che prima di gridare al mondo la mia felicità, dovevo aspettare la fine della cerimonia. Mi rimirai nello specchio, il bellissimo abito bianco mi fasciava perfettamente, i capelli impeccabili e il trucco più bello della storia. Dondolai il peso da un piede all'altro, testando la sabilità dei tacchi.- Non ci credo ancora che la mia piccola Biggie si sposa- Disse Luke guardandomi allo specchio, con le mani appoggiate sui miei fianchi. Non poteva avvicinare il viso più di tanto per non rovinare il fantastico lavoro di trucco e parrucco. Risi- nemmeno io ci credo-Lui sospirò-Sei bellissima, probabilmente lo sposo muore prima che arrivi all'altare- Risi. Il suo sguardo era molto dolce. Poggai la mano sulla sua, il mio dito medio ornato dall'anello di fidanzamento, e la carezzai.- Che hai?Sembri quasi malinconico-Lui sorrise-E' che mi sembra di essermi perso le tappe importanti della tua vita, non ti ho vista crescere e ora mi ritrovo qui, in smoking pronto per consegnarti al tuo futuro marito.- Mi girai lentamente, spostando il vestito. Gli presi il viso tra le mani-Luke, tu non ti sei perso le tappe importanti della mia vita, hai vissuto quelle importanti della tua. E io non potrei chiedere di meglio. Secondo te, c'è di meglio che il proprio matrimonio per una ragazza?- Lui scosse la testa-Immagino di no-Luke era bellissimo in smoking. Mi chiedevo se finalmente se ne rendesse conto, o se credesse ancora di essere il brutto anatroccolo.Sentimmo bussare- Ragazzi, venite prima che ci scappi il morto. Il signorino è super in ansia. Vieni prima che pensi che lo  hai mollato all'altare.-Era Stephy. Bonnie non era potuta venire, ed io avevo il sospetto che fosse per Gabriel. Lui non era molto ben accetto nel gruppo e poi oggi c'era anche Cal. Sorrisi e presi in mano il bouquet, per poi prendere sotto braccio Luke. Ci scambiammo un'occhiata e -Luggie?-Sorrisi annuendo-Luggie-

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OOOOOK DON'T KILL ME. Oh oh, ecco che tronco di nuovo il capitolo sul più bello. Secondo voi con chi si sposa Abby?Ditemelo!!!!Spero vi piaccia, vado a nascondermi.

Alla prossima Cakers

CakeXx
Ps qui di scopre il perchè del titolp della storia

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