Capitolo 32
Luke era partito alle cinque del mattino,Josh poche ore prima.Sentivo la noia opprimermi.Calum era fuori città con Bonnie,Ash non avevo idea di dove fosse e Michael aveva detto che studiava tutto il giorno.Pensai che fare un po di compiti anche io non sarebbe stato male,tanto nessuno era morto di noia.Non ancora.Mi concentrai sui compiti di lingua straniera,in questo caso Italiano.Non avevo problemi,nonostante avessimo cominciato da pochi mesi quella materia.Non mi era mai difficile imparare una lingua e poi mi piaceva la letteratura italiana,gli scrittori moderni e sopratutto mi piaceva l'Italia.Sentivo gli italiani lamentarsi alle volte e mi sarebbe piaciuto capire il motivo di tanta insoddisfazione.Tornando ai compiti,due ore e mezza dopo ero distrutta.Come fosse possibile sopravvivere a tanto sforzo per concentrarsi non lo sapevo.Avrei voluto andare im palestra ma era chiusa per festività.Qualcuno suonò al campanello.Dio grazie!Mi alzai e mi precipitai a vedere chi fosse il mio salvatore.Il mio cuore prese a martellare nel petto appena vidi quegli occhi alzarsi verso di me.Riconobbi la camicia a quadri e i jeans aderenti.-Ciao-suonò la sua voce melodiosa.Mi faceva ancora tremare e le gambe prendevano la consistenza del budino.-Hey-risposi sorridendo.Mi feci da parte per farlo entrare-So che siamo in vacanza ma la ricerca di scienze ci aspetta...-Michael non mi aveva salvata,aveva solo cambiato condanna-Vado a prendere il libro.-feci per allontanarni,ma le sue braccia mi avvolsero i fianchi.-Non mi saluti come si deve?-chiese facendo il labbruccio.-Mhhh si-e gli stampai un bacio sulle labbra,lieve e al contempo intenso,perché se c"era Mike di mezzo non potevi provare semplici farfalle nello stomaco,no.Con lui provavi un intera voliera dentro la pancia.Corsi su per le scale,ma sentì Michael dire-Vestiti studiamo da me-Mmmh era molto strano,come il suo sorriso furbo quando gli avevo aperto.Ma non ci feci caso,ero paranoica.Mi vestì in stile Tumblr,non so perchè.Misi dei leggins neri e una maglia dei Blink-182 e una camicia a scacchi aperta.Infilai l'occorrente per studiare e il portafogli.Recuperai il cellulare e le chiavi e scesi.Mike fischiò al vedermi,che idiota.-Devo preoccuparmi di nasconderti?No perchè mi sarà difficile concentrarmi sulle cellule quando ho te vicino-roteai gli occhi con disapprovazione-Muoviti prima che mi rimetta il pigiama con le renne-lo minacciai-Meglio ancora-Sussurrò accanto al mio orecchio procurandomi numerosi brividi.Mi prese per mano e mi condusse fino in macchina.Stranamente non mise la radio di sottofondo,oggi era proprio fuori dagli schemi.Quando si fermò nel viale di casa sua notai una seconda auto,probabilmente quella del fratello.Mi accorsi di sbagliare solo più tardi.Quando Mike suonò il campanello,la porta venne aperta da una donna bellissima.Gli occhi azzurri e i capelli biondi,i bei vestiti a fasciarle il corpo.-Ciao!Tu devi essere Abby.-Lanciai uno sguardo a Mike.-Ciao mamma.Abby lei è mia madre.-ci presentò.Improvvisamente mi sentì in imbarazzo per i miei vestiti;i miei capelli e ogni singola cellula del mio essere.La signora ci fece entrare.La casa di Mike mi sembrava improvvisamente imbarazzante e mi sentivo fuori luogo.Guardai Michael nel modo peggiore possibile.-Hey.Ciao!Sei cresciuto tanto,Mickey-disse un uomo dagli occhi verdi e un bel completo.-Papà!-esclamò Mike abbracciandolo.-Harry ha detto che sei migliorato con il piano....ci fai sentire qualcosa?-lo spronó la madre.Lui annuì e si diresse nella sala del piano.Si fermò sulla soglia e mi guardò-Vieni?-mi chiese.Feci un timido cenno di no.Lui avanzò verso di me,mi prese delicatamente per il polso e conducendomi nella stanza,già occupata dai coniugi Clifford.Si sedette al piano e cominció a suonare.Le note di When the love falls di Yiruma invasero l'aria,riecheggiando tra le pareti,rimbalzando tra i nostri corpi e insinuandosi sotto pelle.Guardavo Michael incantata,come in trance.Quando la canzine finì fu come essere sbattuti contro il muro con violenza.-Bravo!Sei migliorato tantissimo.Suoni mai per Abby?-chiese Matthew guardandomi-Sempre papá.-rispose Mike arrossendo.Mi fece spazio accanto a lui e accennò a sedermi.Lo accontentai e mise le mani sul piano forte,poggiandone una sopra la mia.Mi guidò a suonare e in quel momento dimenticai tutto.Era come essersi svegliati con un amnesia.Dimenticai i genitori di Michael,dimenticai come ero vestita,dimentica lo spazio e il tempo reale.Esistevamo solo io e lui.Lui e la sua bellissima voce,lui e la sua mano sulla mia,lui e il suo cuore al ritmo del mio.-Heart beats fast.Colours and promises...How to be brave?How can I love when I'm afraid to fall-Cantammo insieme quella canzone così cara per me.All'unisono,io e lui.Certo la mia voce era sovrastata dalla sua volutamente,non osavo sporcare il suo timbro tanto perfetto con il mio.-I have died every day waiting for you-Ero morta ogni giorno aspettandolo,senza saperlo.Lo avevo aspettato in silenzio,senza osare sussurrarlo a me stessa.Con i miei dubbi e il mio allontanare le persone aveco ofuscato i miei veri sentimenti.Quando eravamo quasi al termine della canzone,sfumai la mia voce fino a farla scomparire e lasciare Michael fare un assolo.Gli applausi dei signori Clifford mi riportarono alla realtà,scroscianti e sinceri.Mi svegliai dal mio piccolo sogno ad occhi aperti e avvampai,diventando dello stesso colore delle fragole.-Wow!Siete una coppia fantastica!E poi siete così dolci....-fece la vocina piccola la mamma di Mike.-OOvviamente Abigail ti fermi a cena,no?-mi chiese il papà del mio fidanzato.-Oh,vi ringrazio signor Clifford,ma non vorrei disturbarvi.Insomma...so che vedete poco vostro figlio e non vorrei togliere tempo prezioso a questa riunione familiare-risposi con cortesia.Mi sentivo tremendamente in imbarazzo.-Primo,non darmi del voi che non lo usano più neanche i vecchietti.Capisco la forma di rispetto ma puoi darmi del tu.Secondo non disturbi,anzi.Vogliamo conoscere la ragazza che ha rubato il cuore al nostro piccolino-sorrise nuovamente Matthew.-No,papà.Ti prego,piccolino no!-ridacchiai vedendo l'aria afflitta di Mike.Mi ricomposi un secondo dopo.-Suppongo di non avere scelta,per cui accetto l'invita,se per la signora Clifford va bene.-Mi beccai un colpetto affettuoso di Mike sul fianco.-Smettila di chiamarli col titolo!Non siamo mca sposati!-mi rimproverò,ma si vedeva che era felice del rispetto che mostravo per i suoi genitori-Lo sappiamo che ti piacerebbe,ma sai....credo che sedici anni siano troppi pochi per legarmi a qualcuno per la vita.-risposi io,rendendomi conto solo dopo aver parlato che non eravamo soli.Scoppiarono tutti a ridere,tutti meno che la sottoscritta.Michael mi baciò i capelli sulla tempia.-E' inutile che fai il tenero,sono ancora furiosa con te!Potevi dirmi che avrei incontrato i tuoi genitori,mi sarei resa presentabile!-lo rimbeccai quando fummo lasciati soli.-Oh,come se tu potessi scegliere di essere meno stupenda.-sussurrò sfregando la punta del naso sulla mia guancia.-Smettila!Chissa che pessima impressione ho dato di me!-mi sentivo in colpa,dovevo aspettarmi una pazzia simile da quella specie di unicorno che avevo per ragazzo.-Dai andiamo di la-disse alzandosi e prendendomi per mano.Evitava sempre il discorso quando la bilancia cominciava a pendere dal mio lato.-Mi scuso per il mio aspetto orribile,ma qualcuno non mi ha avvisata....-mi scusai debolmente mentre entravo in cucina.Aiutai michael ad apparecchiare la tavola,mentre tentavo di ricostruire uno straccio di rispettabilità.La mamma di Mike era davvero un ottima cuoca,al contrario del figlio.Sedermi li in quella cucina,mi fece rimembrare la prima volta che ero entrata in quella casa,quando avevo mangiato un cheeseburger seduta su quella sedia e con Mike nella stessa posizione di quella sera.E mi ricordai anche del pigiama di Michael.Del suo profumo sulla mia pelle e tra i miei capelli.E del suo abbraccio mentre dormivamo.Nel sogno eravamo stati noi stessi,eravamo riusciti a giocare a carte scoperte sui nostri sentimenti.Scambiai un rapido sguardo con Michael e capì che pensava le stesse cose,era così facile leggergli negli occhi.-Sai,Mike ci parla sempre di te-iniziò Karen,la mamma di Mike.-Spero siano belle parole.-risposi sentendomi in imbarazzo,chissa cosa diceva di me quel mezzo folle.Doveva per forza essere folle per voler stare con me.-Oh,bellissime.Mi sono fatto una cultura di aggettivi positivi che non immagini.Non sapevo ne esistessero tanti associabili a una persona sola.-constatò Matthew.Abbozzai un sorriso imbarazzato-Michael tende ad esagerare alle volte,soprattutto quando parla di me.Non credo veda molto bene,forse dovrebbe mettere gli occhiali.-risposi sinceramente.-Si,ha parlato della tua infinita modestia.Anche il fatto che ti sia scusata per come sei vestita,gli da ragione-continuò la madre-E arrossisci spesso,non sai quante volte ha detto''Quanto è bella quando arrossisce,dovresti vederla mamma!''-ecco ora si che avevo toccato il fondo.-E' per caso una gara a chi arrossisce di più?-chiese Matthew indicandoci.Guardai Michael e entrambi scoppiammo in una risata isterica,tipica dei momenti imbarazzati-Mamma,papà.Per favore smettetela.La mettete in imbarazzo-finse di farlo per me,in realtà cercava di salvare entrambi.-Ok ok.-rise il padre di Michael.Assomigliava molto alla risata di Mike....-Anche a te piace la musica,Abby?-chiese la mamma di Mike.-Oh,no.O meglio,mi piace ma non la pratico.Diciamo che sono attratta dalle discipline come la lettura e la scrittura e beh...la boxe.-La donna sgranò gli occhi.Avevo mandato tutto a puttane.-Scrivi?-no,ok.La follia era di famiglia.Si era sorpresa perchè scrivevo e non per il pugilato?-Ehm,ancora no.Solo qualche tema per la scuola,ma mi piacerebbe fare la scrittrice...-mormorai.-Bello!Mio figlio legge solo i testi delle canzoni,dovresti prendere esempio,Gordy-lo schernì il padre.Lui sgranò gli occhi e un sorriso malefico spuntò sul suo viso.-Senti caro adorabile Sheridan,ti rispetto e ti voglio tanto bene,ma Gordy non si pò sentire.-Oh,oh.A giudicare dall'espressione del padre,quel soprannome non gli piaceva molto.-Michael.Gordon.Clifford.Non.Osare.Chiamarmi.Così-scandì ogni parola.Pizzicai le guance a Michael.-Ma si dai....Gordy è così carino!Sei tanto dolce e tenero,ci va un nomigliolo adatto.-lo presi in giro provocando le risate dei suoi genitori.-Jen..-si fermò appena la mia espressione si indurì.Sorrisi di nuovo per non destare sospetti,ma ovviamente Karen aveva capito che qualcosa non andava.-Hem...Si è fatto tardi-lanciò un ochhio all'orologio-forse è meglio che l'accompagni a casa-disse rivolta al figlio.-Non ce n'è bisogno,posso andare a casa da sola.-risposi io aiutandola a sparecchiare.-Lascia cara,facciamo noi.Mike,portala a casa-ordinò Matthew.-Davvero,non c'è bisogno.-ripetei io.Una parte piccola ma importante del mio cuore si era spezzata.-Non se ne parla.Non ti lascio andar da sola a quest'ora!Non sono così folle!-Esclamò Michael.-Mike,chi vuoi che mi prenda?Faccio...facevo il pugile ricordi?So difendermi-obbiettai.-Si,può darsi.Ma non sono tranquillo a lasciarti da sola a quest'ora.Su,monta in macchina.-ordinò.Sbuffai.-Hai vinto.E' stato un piacere conoscervi,signori.Spero di incontrarvi nuovamente.-sorrisi ai genitori di Mike porgendo la mano,ma loro mi abbracciarono,lasciandomi basita.Ricambiai l'abbraccio.Uscì di casa in silenzio,sentendo il braccio di Michael avvolgermi le spalle.-Gli sei piaciuta-sussurrò.-Come fai a dirlo?-chiesi poco convinta-Li conosco,sono i miei genitori.Non sono mai stati tanto entusiasti di qualcuno.-rispose sottovoce.Quelle parole mi convinsero in qualche modo.Salì in macchina in silenzio,stringendomi la borsa al petto.Non aveva neanche pronunciato il mio secondo nome eppure avevaa avuto un effetto devastante.Il viaggio verso casa mia trascorse in silenzio,un silenzio opprimente ma troppo denso per essere spezzato da qualunque parola.Quando si fermò sentivo gli occhi bruciare e pizzicare forte,ma non volevo piangere,non potevo farlo sentire in colpa.Mi accompagnò fino alla porta e quando feci per aprire ed entrare,mi strinse forte al petto.-Mi dispiace,non avrei dovuto chiamarti in quel modo.Non me ne sono reso conto.-sussurrò,la voce appena udibile.Mi strinsi a lui con tutte le mie forze.-Non è colpa tua,fa ancora troppo male.-risposi tirando su col naso.-Farà sempre troppo male,non posso chiederti scusa all'infinito.Prendimi a sberle se succede di nuovo.-sussurrò.-Ok,cerca solo di non farlo troppo spesso,potrei farti molto male.-biascicai.Mi baciò sulla fronte e si allontanò solo quando mi chiusi la porta alle spalle.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Scusatemi,è corto e non troppo interessante.Solo che sono troppo amareggiata e non me la sento di scrivere altro.Aggiorno perchè sentivo di doverlo fare,ma sono troppo incazzata.La vita è una merda e credetemi non mi lamento per chissa quale stupido motivo,mi lamento perchè non puoi morire per un incidente del cazzo.Non quando sei così giovane,e neanche quando sei vecchio certo.Ma morire che non hai manco finito la scuola fa rabbia perchè non te la sei andata a cercare eppure la morte se n'è fottuta.Boh scusate il mini sfogo.Mi spiace per la famiglia di quel ragazzo e sopratutto per lui,che ha perso la cosa più importante.Voglio gridare un grandssimo''Fuck you'' alla vita di merda che il destino aveva dato a questo ragazzo.
Con immenso rammarico per quella vita così giovane,
Onyxandopal
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