Capitolo 13

Quella mattina mi svegliai con il cellulare che suonava,Luke come al solito telefonava a orari indecenti del mattino.-Sono le 7 di domenica mattina,Luke.Cosa c'è?-chiesi con la voce impastata dal sonno.-Noi scendiaamo in spiaggia,vieni?-chiese lui con voce squillante.Cosa avesse da agitarsi tanto poi....-Mmmmh,ok.Il tempo di resuscitare dal sonno e arrivo.-risposi strofinandomi gli occhi-Invita anche Bonnie,dille che passa Ash a prenderla.Sono sicuro che Cal apprezzerà!-disse lui prima di chiudere la chiamata.Cercai il nome di Bonie nella rubrica e avviai la chiamata-Pronto?-rispose con voce allegra-Ash viene a prenderti alle otto e mezza,andiamo al mare!-dissi io cercando di svegliarmi del tutto.-Ok,a dopo.-Chiusi la chiamata e andai a fare la doccia.Mi avvolsi nell'accappatoio e tamponai i capelli con un asciugamano,per farli asciugare prima.Accesi l'asciugacapelli e asciugai la mia chioma.Avevano un colore strano,castano cioccolato misto al castano chiaro.Erano indecenti e sperai prendessero una colorazione migliore stando al sole.Mi infilai il costume e misi gli shorts.Cercai una canotta decente da mettere.Ne vidi una bianca con delle stampe di baci,ognuna con fantasia diversa.Sei tipi di fantasia in un unica maglia.La infilai e presi la borsa per il mare.Inforcai gli occhiali da sole,presi le chiavi e uscì di casa.Trovai Luke ad aspettarmi seduto sul solito muretto,in compagnia di due caschi.-Andiamo in moto?-chiesi retoricamente,lui mi sorrise e disse-Si,Biggie.Andiamo al Luggie in moto.-Sorrisi ricordando il pomeriggio in spiaggia,a giocare a pallavvelenata aspettando il tramonto.Presi il casco e me lo infilai,riuscendo ad'allacciarlo.Luke applaudì e io alzai gli occhi al cielo.Montai in sella e mi strinsi a lui.Attraversammo la città in poco tempo e arrivammo in spiaggia prima di Ashton.Parcheggiò la moto e scesimo.Mi accomodai su una panchina e lui si mise accanto a me.-Ci credi nell'amore tra migliori amici?-chiese di punto in bianco.Ci riflettei e poi parlai-No,voglio dire:non puoi innamorarti del tuo migliore amico.Si,può darsi che lo ami,ma come fratello non come un fidanzato.E poi non vedo ragione di risschiare l'amicizia per un sentimento così vulnerabile.-Avrei voluto un bene dell'anima a Luke,ma ciò non voleva dire che me ne sarei innamorata,e neanche lui lo avrebbe fatto.Non si sarebbe innamorato di me,ero la sua migliore amica e ciò andava oltre ogni tipo di sentimento amoroso.-In effetti credo che le persone confondano l'affetto profondo e l'amicizia per amore.Non si può innamorarsi della persona più cara che si ha.I migliori amici esistono per telefonargli alle tre del mattino se stai male,per ridere e scherzare,per fare stronzate e cercare di ripararvi...Sono qualcosa di troppo prezioso per rischiare di perderlo.-replicò lui.-Mi da fastidio che tutti credano che tra noi ci sia amore.Io ti voglio bene ma da qui a stare insieme....E poi sei troppo importante perché io possa immaginare di perderti.La sola idea mi uccide.-Disse guardandomi negli occhi.-Tu!Abigail Flings!Io ti ....ti ti ti uccido!-Urlò Bonnie venendoci incontro.-Che ho fatto?-chiesi con finta innocenza.-Mi hai mandata in macchina da sola con Calum.E Ash e Michael non la smettevano di fare battutine!-disse guardandomi male.Scoppiai a ridere e raggiunsi gli altri,che stavano montando gli ombrelloni.Ero tallonata da Bonnie,che fingeva di avercela con me.-Mi spalmi la crema sulla schiena?-le chiesi porgendole il tubetto.-Si,anche se ti meriteresti un'ustione!-sbuffò.Quando terminò mi sedetti a guardare i ragazzi che si schizzavano in acqua.Non avevo molta voglia di raggiungerli,avevo un brutto presentimento.Ad un certo punto non vidi più Michael.Si era appartato accanto agli scogli,sapevo che li era facile impigliarsi e anche se toccava si stava alzando la marea.Senza pensarci scattai in piedi e sentì Bonnie farfugliare qualcosa,ma non sentì le parole precise.Corsi sugli scogli e mi tuffai,aprendo gli occhi e cercando Michael.Lo vidi,era alle prese con un alga che gli si era aggrovigliata alle caviglie e non lo lasciava libero.Tirò la testa fuori dall'acqua per prendere aria e tornò a combattere contro il vegetale.Nuotai verso si lui e mi spinsi fino ai suoi piedi per vedere in che condizioni era l'alga.Feci attenzione a non impigliarmi anch'io,presi un bel respiro e tornai giù.Cercai di sciogliere il groviglio ma non riuscivo a muoverlo di un millimetro.Mi guardai il costume e vidi una specie di applicazione in metallo,era leggermente affilata,avrebbe potuto tagliare quella cosa verde.Riemersi e parlai a Michael,che annaspava , venendo tirato sempre più giù.-Ora ti libero,ma cerca di non muoverti ok?-Lui fece di si con la testa per risparmiare aria.Staccai il ciondolino e mi tuffai nuovamente.Cominciai a sfregarlo sul bordo dell'alga e dopo un po' quuesta si spezzo,lasciando andare Mickey.Nuotai fino a riva e mi stesi sullo scoglio caldo,tirando un sospiro di sollievo.Bonnie mi raggiunse e mi portò il telo mare per asciugarmi.In quel momento il terrore mi investì furioso,attanagliandomi.Lo avevo respinto mentre liberavo Mickey e ora si prendeva ciò che gli spettava.Mi poggiai due dita sul collo e sentì la vena pulsare forte,il cuore pompava di paura.Presi un paio di respiri profondi e raggiunsi Michael.-Sei impazzito?Che diavolo sei andato a fare la?Non sai che è superfacile che succeda quello che è capitato a te?-Parlai a mitraglietta,dando sfogo alla mia preoccupazione-Si,lo so.Ho fatto una stupidagine.Ma dovevo prendere una cosa che c'è solo lì-spiegò.Spalancai le braccia,esterrefatta.-E cosa?-lui mi mostrò una conchiglia.Era bianca con sfumature azzurre,rosa e lilla.Dietro aveva uno strato di madreperla,era bellissima.A seconda di come la colpiva il Sole,i riflessi e le sfumature cambiavano.-E' per te-disse poggiandomela sul palmo e chiudendolo a pugno.-Io...Grazie,ma non farlo mai più.Non avresti dovuto tentare questa follia.-Gli diedi un bacio sulla guancia veloce e mi andai a sedere sotto l'ombrellone.Nel frattempo si era fatta l'ora di pranzo e i ragazzi decisero di prendere una pizza nella pizzeria più avanti.-Io vado a prendere le pizze,Biggie vieni?-chiese con uno sguardo che diceva''io e te dobbiamo parlare''.Infilai i pantaloncini e mi diressi con lui a ordinare.-Buongiorno,ragazzi.Cosa prendete?-chiese una ragazza sui 23-25 anni.-AAllora,due margherite,una vegetariana e due Venus.Ah e una Furia-la ragazza scrisse velocemente e disse-Dovete aspettare un po'.Ve le faccio mettere nel cartone quando sono pronte?-Ashton annuì e ci sedemmo ad un tavolino.-Che sta succedendo Abby?-chiese incastrando i suoi occhi nei miei.-Che intendi?-sostenni il suo sguardo,non sapendo che aspettarmi.-Che state combinando tu e Mickey?-specificò.Mi parve di sentire un tuono e quella musichetta da film horror agghiacciante.Mi sentì avvampare da quelle insinuazioni celate nella domanda.Notando il mio tacere mi esortò a parlare-Allora?-Lo guardai e dissi-Niente.Non stiamo combinando niente.-mi sentì una stretta allo stomaco e il magone incastrato nela gola.-Prima ho notato che siete usciti insieme dall'acqua e che poco dopo gli hai quasi urlato contro.-Indagò.Quella conversazione stava prendendo una brutta piega.-Quell'idiota si è immerso in mezzo alle alghe per prendermi una conchiglia ed è rimasto incastrato.Io non sapevo perché si fosse immerso e quando mi ha dato questa sono rimasta sconvolta.E' quasi annegato per prendermi una conchiglia.-dissi mettendo la conchiglia sul tavolo davanti a lui.Lui sgranò gli occhi e  fece per parlare,ma se parli del diavolo ci vuole poco che spuntano le corna.Michael si avviò verso di noi e disse-Abbiamo dimeenticato di dirvi le bibite.DUe monster,tre cocacola e una fanta-mi lanciò uno sguardo dicendo l'ultima parola.Rimisi la conchiglia in tasca.Non volevo perderla,non dopo che Mike aveva rischiato tanto per regalarmela.L'avrei custodita come un tesoro prezioso,tra i più preziosi che avessi.La ragazza arrivò con le scatole della pizza in mano e le chiesimo le bibite.Tornò due secondi dopo con un sacchetto con dentro le bibite e il conto.Pagammo e ci dirigemmo nuovamente verso l'ombrellone.Distribuì le bibite menrìtre Ash e Mickey davano le pizze.Mi sedetti accanto a Luke e cominciai a mangiare.Bevvi un sorso di Fanta e notai Ash far scivolare lo sguardo da me a Michael,da lui a Luke e poi dinuovo alla sottoscritta.Gli lanciai un'occhiata di rimprovero e feci il gioco della linguetta della lattina.-a,b,c,d.....-Ma che lettera poteva mai uscire?la M!Per fortuna avevo contato tra me e me,così la infilai in tasca senza parlare.Passato il tempo necessario a digerire,i ragazazzi tornarono in acqua.Mi sdraiai al sole,chiudendo gli occhi per via della luce accecante.bONNIE ascoltava la musica,sdraiata accanto a me.Cominciavo a sentire caldo,mi sentivo scottare e....aprì gli occhi di scatto quando qualcuno mi sollevò.Era Michael che con me in braccio si avvicinava all'acqua.-Mollami immediatamente!-urlai aggrappandomi al suo collo per paura di cadere-Ti tieni stretta per essere una che vuole scendere!Ok ti accontento-e mi lanciò in acqua.Riemersi e feci per urlargli contro ma Luke intervenne-Gli ho chiesto io di farlo.-rise e io mi fiondai su di lui.Gli poggiai le mani sulle spalle e feci pressione,mandandolo sott'acqua.

Luke's pov

Riemersi e le spruzzai dell'acqua in faccia.Lei si avvinghiò a me abbracciandomi-Te la sei cercata,Lucas Robert Hemmings!-Il mio nome per intero era adorabile pronunciato da lei.Le punte dei nostri nasi si sfiorarono,sentì il suo respiro caldo soffiare leggero sulle mie labbra.Il mio cuore perse un paio di battiti.No,Luke!Wait a moment!Respira e prima di fare stronzate allontanati.Mi spiaceva sciogliere l'abbraccio così contai fino a tre e immersi sia me che lei in acqua.Immediatamente si allontanò e quando tornai con la testa fuori dAll'acqua,scoppiai a ridere-Tu...Sei un chitarrista morto!-mi minacciò.Cominciai a nuotare verso riva e poi corsi per la spiaggia.Diamine se era veloce....Mi fu subito alle calcagna.Mi voltai quando fui a due passi dall'asciugamano.Pessima idea.Inciampai in qualcosa,stupide infradito di Michael!,e finì steso sul tessuto colorato.Lei si inginocchiò accanto a me e cominciò a farmi il solletico.-Ahahahah....ti...prego,Biggie....ahahaha...smetti....la-cercai di dire tra una risata e l'altra.-Senti,vorremmo che continuassi a torturarlo,ma così gli scoppia il diaframma!E ci serve il suo diaframma per la band!_Esclamò Ash.Mi ricomposi e risposi-Grazie eh!Begli amici!-feci il labbruccio e Abbry mi scompigliò i capelli umidi,sorridendo-E dai,non te la prendere!Sai che sei il nostro pinguino coccoloso preferito.-si alzò e recuperò il pallone.-Beach Volley?-chiese alzandolo un po.Annuimmo e ci misimo in posizione.Cominciammo a giocare,ma più che volley da spiaggia sembra un frullato di calci e tiri casuali.Verso le sei ci rivestimmo e tornammo a casa.Nel tragitto dalla spiaggia a casa,notai una strana sensazione all'altezza dello stomaco.No,Luke.Ti stai confondendo,sei solo felice del pomeriggio al mare.

23 Novembre

Abby'sPov

Quella mattina il cielo era grigio,come il mio umore.Nubi dense e scure,minacciando una pioggia torrenziale,oscuravano il cielo solitamente terso di Sidney.Mi alzai controvoglia,cercai qualcosa da mettere nell'armadio.Optai per una maglia neraa e un pantalone dello stesso colore.Legai i capelli in una treccia laterale,anche loro sembravano più scuri.Non cercai neancche la voglia di mettere un po' di matita e fondotinta,non la avrei trovata.Infilai le vans e uscì di casa prendendo l'ombrello.-Ciao!Oggi ci prendiamo il bus,Ash è senza macchina e non mi sembra il caso di usare la moto...-disse Luke venendomi incontro.Biascicai un assenso e ci dirigemmo verso la fermata.Pochi minuti dopo arrivò il bus,e mi sedetti di fronte a Luke.Lui mi guardava preoccupato,con la fronte aggrottata e gli occhi a due fessure.-Cosa c'è che non va,Biggie?-chiese.Lo guardai per un attimo,incerta su cosa dirgli.Non volevo mentirgli,ma non mi andava di spiegare la vera ragione.-Non mi sento molto bene.-In effetti,non mi sentivo bene per niente.Una mezza verità era meglio di una bugia,no?-Ok,ma se non ce la fai torni indietro,intesi?-chiese rilassandosi un poco.-Si,ok-Il viaggio continuò in silenzio,guardavo fuori dal finestrino la pioggia leggera picchiettare sul vetro.In quel momento,avrei voluto essere una nuvola.Mi sentivo scavare dallo sguardo azzurro di Luke.Per fortuna il bus si fermò e scesimo.Corremmo fino al porticato,con i cappucci sulla testa.-Maledetta pioggia!-sentimmo lamentarsi Calum alle nostre spalle,ci voltammo e lui salutò.Luke ricambiò a parole,io con un cenno del capo.Non avevo nessuna voglia di essere li.La giornata la passai taciturna,rispondendo per monosillabi alle domande dei ragazzi e di Bonnie.Volevo solo tornare a casa,affondare la faccia nel cuscino e urlare per ore,fino a perdere la voce e farmi esplodere le corde vocali.Rischiavo di crollare da un momento all'altro.

Al ritorno,Luke non parlò.Forse aveva capito che non era giornata,forse stava pensando a tutt'altro.Scesimo alla nostra fermata e mi avviai verso casa salutando luke con un semplice ciao.Lui mi fermò e mi abbracciò velocemente-Vai a riposarti,che non sopporto il tuo faccino triste.Sei troppo stupenda quando sorridi,per essere triste.-Sorrise facendo spuntare le fossette.Dove trovasse tutta la mia bellezza proprio non lo sapevo.Entrai in casa e gettai la borsa per terra.Andai in salotto e presi tra le  mani la cornice che avevo portato quando mi ero trasferita.Era stupenda quella foto.Me la strinsi al petto,chiudendo forte gli occhi per impedirmi di piangere.Non volevo sentire l'acqua salata seccarmi le guance,faceva troppo male.Mi sdraiai con la foto al petto e fissai il soffitto.Non mi sembrava ancora vero,sentivo l'eco lontano della sua risata.Dio come mi mancava quella risata.Sospirai e mi concentrai sul bianco opaco del soffitto.Era assurdo che fosse successo proprio a noi.

Luke'pov

Entrai in casa e mi sedetti sul divano.Tre secondi dopo mi alzai,cominciando a camminare avanti indietro per il salotto,da una poltrona all'altra.Biggie aveva detto di non sentirsi bene,ma il suo umore non era dovuto ad un malessere fisico.No,no,no,no.Ero sempre più convinto che ci fosse sotto qualcosa di più grand,qualcosa di infinitamente distante da un maldi testa.Mi passai nervosamente una mano tra i capelli.-Vuoi scavare il pavimento?-chiese ironico Ben.-Ben sta zitto!Non ho voglia di sentire le tue battute idiote.-risposi acidamente.Dovevo fare qualcosa per lei.Era un pensiero forte e chiaro.Lui mi guardò e disse-Ah,gli adolescenti.Chi li capisce!-che voglia di strozzarlo.-Dove sono le chiavi della moto?-chiesi trafiggendolo con lo sguardo.-Cosa!?!Sta dilluviando!Vuoi ammazzarti per strada?-chiese strabuzzando gli occhi e allargando le braccia.Spazientito ripetei-Dove sono le chiavi?Devo fare una cosa urgente.-Lui roteò gli occhi e -Cosa?-chiese.-Biggie-risposi avvicinandomi a lui.Mi porse le tanto agoniate chiavi e presi il cAsco.Mi misi la giacca e salii in sella.Accesi il motore e partì.Dovevo fare presto,Biggie aveva bisogno di me.Odiai la pioggia,che mi stava rallentando moltissimo.Mi fermai nella gelateria migliore di Sidney ed entrai.-Salve,come posso aiutarti?-chiese la ragazza al banco.O almeno credo fosse una ragazza,neanche la guardai.Avevo in testa un insegna luminescente che gridava''Biggie''.-Un chilo di gelato pistacchio,crema e biscotto per favore.-Lei si girò a prendere una vaschetta e la riempì.La pesò e la chiuse.La infilò in un sacchetto di plastca e fece lo scontrino.Pagai e afferrai il sacchetto-Arrivederci-dissi correndo fuori.Dovevo aver fatto una figura di merda,ma chissene frega.In ballo c'era la mia migliore amica e tutto passava in secondo piano.Tornai a casa e misi la moto in garage.Uscì con il sacchetto in mano e mi diressi verso casa di Biggie.Suonai e aspettai che mi aprisse.Quando mi vide spalancò gli occhi.-Che ci fai qui?-presi fiato e dissi-Aspetto che la mia migliore amica mi faccia entrare,nel frattempo faccio la doccia.-lei si spostò e io entrai,dirigendomi in cucina.-Che fai?-chiese guardandomi poggiare il sacchetto sul tavolo e tirare fuori la vaschetta.-Ho portato il siero della felicità.Vuoi raccontarmi cos'hai?-risposi sorridendo.Le tacque per un po,guardandomi con in mano la vaschetta bianca.-Aspetta qui,i cucchiai sono li dietro di te,terzo cassetto.-ordinò.Presi due cucchiai e l'aspettai,sedendomi a tavola.Riapparì con una cornice in mano.La posò sul tavolo,girata a metà cosiche potessimo vederla entrambi.Prese un po di gelato e cominciò a raccontare.*Ora scrivo in ''corsivo''E' il racconto di Abby,sennò dopo un paio di righe vi dimenticate chi sta parlando.Alla fine torno a scrivere normale e sarà il Luke'pov*

Mio padre si chiamava James Flings,era un avvocato.Un avvocato eccellente.Richiesto in molte cause e spesso era costretto a rifiutarne per evitare un sovrapponimento.Passava più tempo in tribunale che altrove.Era comunque un padre molto presente.Ci faceva giocare,ridere e divertire ogni secondo che lo vedevamo.La mattina ci accompagnava a scuola e il pomeriggio veniva a prenderci qualche volta.Un giorno lo chiamano per una causa importante,un processo decisivo.Aveva promeso che dopo quell'impegno così importante avrebbe preso un semestre di vacanza.Niente cause o lavoro per sei mesi.Lo aveva già detto al capo e lui aveva risposto che poteva fare come voleva,dato che era il migliore e le ferie se le feritava.Fatto sta che comincia a lovorare al processo.La causa non si sarebbe svolta a Londra,ma a NY,quindi sarebbe volato in america per qualche settimana.Avolte capitava che un processo venisse sospeso e rimandato di qualche giorno,così volle evitare di fare andirivieni.Salì sull'aereo per NY.Ci salutò con un bacio e dicendo-Fate le brave,che quando torno papà è tutto vostro per sei mesi.Vi stancherete di vedermi in giro per casa-.Che assurdità,stancarci di lui.Mi prese in braccio e gli dissi-Non mi stanco di te,ti voglio tanto beene papà-.Partì per NY e noi tornammo a casa.Mi sembrava strano che papà fosse così lontano.Paasarono qualche ora,non ricordo quante e il telefono della mamma suonò.Era un messaggio di papà.Diceva-Tesoro,l'aereo ha un problema.Sta precipitando.Vi amo tanto,bacia le bambine per me-Mamma andò nel panico,camminava per casa tirandosi i capelli e ripetendo che non era possibile,pregando il Signore che salvasse nostro padre.Dieci minuti dopo il messaggio tutti i canali trasmettevano un tg speciale:l'aereo si era schiantato.Si faceva gìà la conta dei morti,si presumeva che fossero pochi o nessuno i sopravvissuti.Stavamo attaccate al telefono,sperando in una telefonata.Infatti arrivò,ma non era quella che speravamo.Il comandante della polizia addetto al crollo del veivolo ci chiamò verso le nove e mezzo di sera.Non so le parole precise che disse alla mamma,sentivo solo una flebile eco della cornetta.Ci disse che avevano trovato i documenti e gli effetti personali di James Flings,ma lui era disperso.Sospettavano che lui come molti altri fosse stato sballottato da qualche parte durante lo schianto.L'aereo si era spaccato in due ed era probabile che qualcuno fosse stato slanciato altrovve dal colpo.Il corpo di papà non lo trovarono mai.Un anno dopo smisero di cercare e archiviarono il caso.Mamma si era gettata a capofitto nel lavoro,voleva avere poco tempo per pensare.Viveva solo perché c'eravamo io e mia sorella.Lei era tanto innamorata di papà.Aveva tappezzato ogni angolo di sue fotografie,piangeva di nascosto,aveva perso la speranza.Io avevo sette anni e non capivo.Capivo solo che volevo il mio papà,perché aveva promesso che sarebbe tornato e lui le promesse le manteneva.Volevo che un giorno il campanello suonasse e ci fosse lui alla porta sorridente e pronto per le vacanzeEro triste e arrabbiata,perché qualcuno si era portato via il mio papà.Mi iscrissi ad un corso di boxe,a papà piaceva come sport e io avevo ereditato.In poco tempo ero diventata bravissima.A dieci anni ero una macchina da guerra.Battevo qualsiasi avversario,anche quelli con più anni di allenamento alle spalle.Mi consideravano un prodigio.Se solo avessero saputo...tutta quella forza,la grinta...erano causa di una rabbia e tristezza enorme.Aveo il cuore ferito,avevo perso papà,ma avrei lottato sempre.Lui ripeteva che non importa quanto crudele sia la vita,bisogna trovare la forza di reagire.In onore a quelle parole io avevo reagito.Ma alla ita non importava.Mamma si ammalò di cancro,stadio avanzato,e morì un anno dopo.Mia sorella aveva abbandonato gli studi appena la mamma aveva dovuto smettere di lavorare.Era stata assunta in un pub.Era bravissima con i cocktail,precisa e attenta.Erano praticamente perfetti.La richiedevano ovunque e lei accetava di fare qualche serata qua e la se la paga era buona.Una sera aveva conosciuto un ragazzo:Sam.Lui si era mostrato gentile e interessato a lei.Era dolcissimo,frequentava tutti i bar dove veniva assunta.Si innamorarono dopo due settimane.Lui era già maggiorenne,così venimmo affidate a lui.Alex era fantastica.Era la mia migliore amica.Chiunque si avvicinasse a me doveva vedersela con lei se mi faceva male.Quando Louis mi ha lasciata lei lo voleva prendere a sberle.Per fortuna però Sam la calmò.Sai stavano progettando di sposarsi e mettere su un'attività tutta loro.Volevano che Alex si stabilizzasse e facesse succeso con il suo dono di barlady.Avevano già trovato un locale che volevano comprare.La sera del 21°compleanno di Alexandra,Sam ci portò al ristorante.Mangiammo e ci divertimmo moltissimo,fummo felici per davvero.Quella sera Sam non bevve alcolici,doveva guidare e Alex non aveva la patente.Devi sapere una cosa di Alex:lei odiava l'alcol.Non ostante ci lavorasse con gli alcolici lei era astemia e odiava anche tutte le droghe.Uscimmo dal ristorante e per raggiungere la macchina dovevamo attraversare sulle strisce.Sam era già dall'altra parte e io stavo attraversando.Alex era rimasta indietro perche aveva perso una scarpa e si era fermata a rimetterla.Stava arrivando un'auto ad alta velocità.Non me ne accosi.Mi senti spigere in avanti e caddi,voltandomi a vedere cosa fosse successo.Alex venne presa in pieno.Si era fatta investire per salvarmi.Il ragazzo alla guida continuò per la sua strada,senza fermarsi.Sam chiamò l'ambulanza.Questa arrivò nel giro di due minuti e caricò Alex.Salì con lei e la trasortarono in ospedale.Era codice rosso,così la portarono d'urgenza in sala operatoria.Sam ci stava raggiungendo in auto,non lo avevano fatto salire.Alex aveva tre costole fratturate,un'emorragia interna e un polmone perforato.L'ascensore si bloccò.Chiusi in pochi metri quadri di spazio la situazione di Alex peggiorò gravemnte.RRischiava di morire,ma quel affare non voleva ripartire.I edici tentarono di intervenire aspettando che l'ascensore ripartisse.Restò fermo quattro minuti e ventisei secondi,ma bastò.L'ultima frase di Alex fu''Abby,ricorda che ti amo.Sam ti vuole bene,sono sicura che starete bene.I have loved you for a thousand years,i'll love you for a thousand more.Capito?Ascolta Thousand years e pensa a me,te la dedico amore mio.Ora e per sempre.''La sua vita di spense in quella gabbia di metallo il ventitré novembre dell'anno scorso.

Abby aveva chiuso gli occhi già quando l'aereo del padre si era schiantato.Doveva essere doloroso parlarne e io l'avevo costretta a farlo.Mi sentivo una vera merda.-Come fai a non crollare?-non riuscì a non chiederle.-Io crollo,solo che lo faccio cinque volte l'anno.Compleanni e morte di James Flins,Astra Ericks Flings e Alexandra Jenice Flings.-rispose amaramente.Mi alzai e feci il giro del tavolo.Mi fermai dietro al suo sgabello e le circondai la vita conun abbraccio.Le dissi-Ora ci sono qui io e non me ne vado finche non ti senti megli,ok?Quindi se vuoi piangere o urlare fallo,ci sono io a farti compagnia.Fai ciò che ti senti.-lei poggiò la testa e la schiena contro il mio busto.-Canti Thousand Years per me?-Mi schiarì la voce e cominciai a cantare e lei a piangere.Pianse moltissimo,per tre ore senza fermarsi.Mi venne in mente l'oceano.Neanche lui,con tutta la sua immensità sarebbe stato capace di contenere tante lacrime.Mi chiesi come il corpicino minuto ed esile di Biggie riuscisse nell'impresa senza spaccarsi.Sentì i muscoli di Biggie rilassarsi e il respiro farsi regolare.Forse stava trovando un pò di pace.La presi in braccio a mo' di principessa e salì le scale.La portai in camera sua e la sdraiai sotto le coperte,gliele rimboccai e mi sdraiai accanto a lei.La guardai dormire,sembrava così in pace.Il mio telefono vibrò e lessi il mesaggio''Devo preoccuparmi dellaa luce accesa in camera di Biggie e della tua presenza li?-Ben''.Che rabbia.Come poteva pensare certe cose?''Coglione non chiamare Biggie così,solo io posso.Secondo non ti fare film mentali,sto consolando la mia migliore amica.Idiota-Luke''Rimisi il telefono in tasca e sentì la vce di Biggie-Non andartene Lukey,per favore.-sembrava così supplichevole.Doveva avere l'inferno dentro e non riusciva neanche a dormire quando era allo stremo delle forze.-Tranquilla-la strinsi a me e le carezzai piano i capelli,in un gesto ripetuto e tranquillo.Sperai che servisse a farla stare un pò meglio.-Sei speciale -disse lei nel sonno,dicendo poi il mio nome.Era così tenera....Anche lei era speciale,aveva una forza unica.Eppure sotto quella corazza forte si nascondeva una debolezza incredibile.In quel momento decisi che non avrei permesso mai a nessuno di ferirla,aveva già sofferto troppo.Avrei ammazzato chiunque le avesse fatto del male,era una promessa.Non riuscì ad addormentarmi,dovevo vegliare sulla mia migliore amica.Continuai a stringerla a me e accarezzarla tutta la notte,finquando la luce del mattino filtro dalle tendine colorate.

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Allora,inanzitutto mi scuso se con questo capitolo ho urtato la sensibilità di qualcuno di voi.Non era mia intenzione.

Poi,so che è parecchio deprimente come capitolo.Ho creato una vita del c]]]]] per Abby e mi sento in colpa.

Mi sono accorta che siete in tanti ad aver letto la storia.Ringrazio di cuore tutte quelle 81 anime buone che hanno letto la mia ff,siete dei tesori. ♥ ♥ ♥Lunedi probabilmente non riuscirò ad aggiornare perchè faccio laboratorio esono abbastanza sicura che sala e bar mi stncheranno parecchio.

Spero vi piaccia quello che finora ho scritto e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate,magari con un piccolo commento.Fa sempre piacere ad una scrittrice sapere cosa pensano i suoi lettori,e sono ben accette critiche.Grazie a chi commenterà(Silvia non dubito che lo farai)

Un bacio,alla prossima

onyxandopalXx

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