Capitolo 10
Era passato qualche giorno dall'episodio della discoteca.Michael sembrava tornato quello di prima,non avevo più visto la rabbia nei suoi occhi e neanche quella dolcezza che mi era piaciuta tanto.Dovetti ammettere che mi dispiacque un po'.Forse ero troppo abituata a Luke,alla sua dolcezza e mi sembrava strana non trovarla in Mickey.A proposito,si stava avvicinando il suo compleanno...forse avrei dovuto organizzargli qualcosa.Di sicuro l'idea non aveva sfiorato minimamente gli altri tre.Chiesi a Bonnie se poteva affittarmi il locale,avevo già la scusa pronta per portare Mike sul luogo.Bonnie mi rispose che dovevo parlarne con suo padre e mi invitò ad andarci quella sera,voleva un consiglio su un pianista che pensavano di assumere per la sera di San Valentino.Mancavano ancora tre mesi,ma volevano avere tempo per trovarne uno bravo.Così quella sera presi l'autobus e andai al Dixie.Mi sedetetti ad un tavolo e Bonnie mi presentò suo padre-Abby,lui è mio padre,Simon.-gli strinsi la mano.-Piacere io sono Abby Flings.-lui mi sorrise e chiese-Bonnie mi ha detto che dovevi parrlarmi,come posso aiutarti?-si sedette di fronte a me.Bonnie sparì perché doveva sostituirlo al bar.-Ecco,tra qualche giorno è il compleanno di un mio amico.Mi piacerebbe preparargli una festa a sorpresa.E vorrei organizzarla qui,se lei è daccordo signnor Simon.-esposi torturandomi le dita sotto il tavolo.-Potrei sapere la data precisa?Sai ho ricevuto altre richieste.-disse aggrottando la fronte.-Mi servirebbe la serata di sabato 20,dopo le cinque.Naturalmente le garantisco che al termine della festa metteremo tutto in ordine,e agli snack penseremo noi.Delle provviste del locale non toccheremo nulla.Ci servirà solo usufruire dei tavoli e dell'impianto stereo.intendo pagare qualunque cifra per l'affitto del locale.-spiegai speramdo che mi concedesse la sala.-Ok,mi sembri una ragazza affidabile.Se dovesse servirvi qualcosa prendete pure.L'importante è che io trovi il locale in ordine il mattino dopo.-acconsentì alzandosi.-Può starne certo,io e miei amici faremo brillare questo posto prima di restituirle le chiavi.-Poi lui si allontanò e sopraggiunse Bonnie con due sprite.-Allora?-chiese porgendomi una lattina.-Ok,basta che metto in ordine.Se vuoi puoi venire anche tu il 20.-la invitai.Lei scosse la testa-No,sono da mia nonna quella sera.UH guarda,ecco il pianista.-disse indicando la porta.Rimasi pietrificata.-Ciao,ragazza del Long Island.-mi sorrise fermandosi accanto a me.-Abby,mi chiamo Abby.-risposi sorridendogli.-Vi conoscete?-chiese Bonnie passando lo sguardo da me a lui.Fece cenno di si prima di scusarsi e salire sul palco.Lo seguì con lo sguardo,curiosa di ascoltarlo suonare.Avvicinò il viso al microfono sopra il piano forte.-Buonasera,io sono Gérome, e questa sera suonerò per voi.Spero la musica sia di vostro gradimento.Il primo brano è Love me di Yiruma-si sistemò sul sedile del piano e cominciò a suonare.L'avevo già sentita con l'Ipod quella canzone,ma sentita dal vivo era tutt'altra storia.Era molto dotato,metteva molta passione in quei tasti neri e bianchi e la trasmetteva anche al pubblico.Sperai scegliessero lui,aveva talento e sapeva emozionare.Andò avanti senza parlare per altri due brani,facendo sentire la propria voce solo per presentarli.Poi si fermò e parlò.Rimasi spiazzata dalle sue parole e così anche la mia amica,che lo guardò strabuzzando gli occhi-Il prossimo brano lo dedico ad una ragazza che,come me,apprezza il fantastico autore dei brani che avete appena ascoltato.Voglio dedicare il brano Hope ad Abby.-spalancai la bocca e lo guardai a metà tra il disagio e lo stupito.Aveva dedicato il suo ultimo brano a me.Ad una perfetta sconosciuta.Mi sentì gli occhi lucidi,mi aveva dedicato la mia canzone preferita di quell'artista.Si fermò a fare un inchino e scese dal palco,senza crogiolarsi negli applausi.Mi alzai e lo raggiunsi,senza sapere cosa gli avrei detto.-Gérome?Grazie per la canzone....ma perchè lo hai fatto?-chiesi trattenendolo per un braccio.Lo lasciai quando fui sicura che avrebbe risposto-Ti ha dato fastidio?-chiese preoccupato-No,affatto.Ma perché?-ripetei io la domanda.Mi infastidiva che cercasse di girarci intorno.-Mi andava di vederti sorridere.Eri sconvolta l'altra sera quando il tuo amico ha fatto....ha minacciato il ragazzo che ti aveva rovesciato il drink addosso.E poi quando ti ho rivista alla cassa avevi la sua camicia e gli stringevi la mano.Ma non è questo che mi ha colpito.Mi è piaciuto il tuo sorriso.NOn ci sto provando con te,sia chiaro,ma mi piaceva l'idea di farti sorridere attraverso la mia passione.-Ora ero senza parole.Vedendo che tacevo,mi salutò e si allontanò.Avevo fatto una pessima figura.
Il giorno dopo a scuola sarebbe stato meglio non andare.Io e Michael venimmo fermati da Drew-Ragazzi,il prof di recitazione vuole che andate a prendergli la cinepresa nel magazzino-Oddio,ma perché quel vecchio sgorbutico doveva mandare proprio me in quel tugurio?Per magazzino intendevano uno stanzino di due metri per tre,pieno zeppo di cianfrusaglie.-Ho saputo che ti hanno dedicato un brano....Gérome,il ragazzo della discoteca,giusto?-chiese mentre entravamo nel ''magazzino''.Non feci in tempo ad avanzare di qualche passo che la porta di chiuse alle mie spalle.Mickey si voltò e cercò di aprirla,ma era chiusa a chiave.Mi appoggiai ad un mobiletto e scivolai fino al pavimento.Annaspai in cerca d'aria,mentre gli occhi si riempivano di lacrime e la mente di ricordi.Cominciai a tremare,sembravo in preda a convulsioni,ma ero semplicemente vittima di un attacco di panico.Tornai al ventitré novembre dell'anno prima e fu come una coltellata.
Michael'sPov
Vidi Abby cominciare a tremare e piangere.Mi chinai accanto a lei e le chiesi se si sentisse bene.Le lacrime scendevano copiosamente dai suoi occhi,nonostante stringesse forte le palpebre.Si tappò le orecchie con le mani e iniziò a ripete-Alex!Alex!Alex,ti prego resta con me.Alex,non mi lasciare,non mollare.Ti prego...Alex......-la voce rotta dai singhiozzi,il tono isterico e disperato.Ripeté la frase un paio di volte,poi sembrò tornare lucida e disse-Claustrofobia-O,merda.Cercai il cellulare e scrissi velocemente a Luke''Magazzino di recitazione.Siamo chiusi dentro e Abby è claustrofobica.Sbrigati''.Abbracciai Abby,stringendola forte al petto,nel tentativo di smorzare i tremori.Tremava ancora molto,così la strinsi di più e lei sembrò tremare meno,ma forse ero io che tremavo con lei senza accorgermene.Le carezzai i capelli e le sussurrai-Va tutto bene,adesso viene Luke e ci libera.Tranquilla,ci sono qui io.Ora arriva Lukey-continuai a ripeterglielo per minuti che mi sembrarono secoli.Non ero certo che Abby mi sentisse,ma dovevo fare qualunque cosa potesse calmarla.Sentì la serratura scattare e la porta aprirsi.Comparve Luke oltre la soglia.Mi alzai di scatto e dissi-Pensa tu a lei.Io vado a cercare Drew-Non gli diedi il tempo di replicare,perché ero già in corridoio.La rabbia mi accecò.
Abby's pov
Mi sentì sollevare in piedi e mi ritrovai tra le braccia di Luke.Respirai a pieni polmoni e mi calmai all'istante.Mi asciugai gli occhi e feci per parlare,ma delle urla provenienti dal corridoio mi distrassero.Uscimmo di corsa per vedere cosa stesse succedendo e quella vista mi fece paura.Una paura tale che i miei piedi presero a camminare da soli,avvicinandomi a quella scena.Michael stava picchiando Drew.La voce mi morì in gola,fermata da un nodo spesso e impossibile da sciogliere.-Brutto bastardo!Hai idea di cosa sia la claustrofobia?-chiese Mike con la voce rabbiosa e gutturale,prima di sferrare un pugno al ragazzo sotto di lui.-Non hai idea del brutto momento che hai fatto passare ad Abby,non ne hai la più pallida idea.-E tirò un altro pugno.Avevo la sensazione che volesse far passare un brutto quarto d'ora a Drew.Quando un rivolo di sangue scivolò dal naso al mento di Drew,la mia voce uscì flebile,ma Michael la udì-No...-Nel momento in cui Michael voltò il viso nella mia direzione,vidi la stessa rabbia che avevo visto in discoteca,solo che amplificata di cento volte.Le ginocchia mi cedettero e temetti di cadere in terra,ma le braccia di Luke mi avvolsero reggendomi.Affondai il viso nel petto nel mio migliore amico,come se questo servisse a far evaporare la scena lì davanti.Michael stava picchiando qualcuno.Michael stava picchiando qualcuno per me.Per quanto volessi chiedergli di smetterla,per quanto ci provassi,ero troppo sconvolta per riuscirci.Non avevo più voce,era stata rapita da un'ondata di terrore.Ma non ero terrorizzata per ciò che stava facendo Michael,ma per cosa avrebbero potuto fare a lui.Una piccola folla di curiosi si era radunata li intorno e c'era chi intimava Drew a rispondere ai colpi,chi incitava Michael a continuare.E poi c'eravamo io e Luke.Io ero stratta a lui,col viso nascosto nella sua maglia,perché vedere le condizioni in cui era Drew mi avrebbe dato un'idea concreta dei rischi che correva Michael.E poi c'era Luke.Era immobile,sembrava una statua.Fissava Mickey picchiare Drew impassibile,con gli occhi freddi e vuoti.Non intervenne,non parlò,non cercò di fermare il suo amico.Lui che era contro la violenza stava fermo a guardare.Intuendo i miei dubbi a riguardo disse-Se li merita tutti quei pugni.Ti ha giocato uno scherzo di pessimo gusto.-la sua voce era fredda come il suo sguardo.La piccola rissa venne interrotta da tre insegnanti,due dovettero allontanare Michael da Drew e il terzo aiutare il ragazzo a mettersi in piedi.Il gruppo di studenti intorno a noi scomparve,come per evitare ripercussioni, e Luke fece cenno di andare anche noi.Guardai impotente gli insegnanti scortare Michael nell'ufficio del preside.Volevo urlargli di fermarsi,dirgli che era colpa di uno scherzo sfuggito di mano e della mia stramaledetta fobia.Volevo spiegare che Michael aveva reagito così a causa della mia claustrofobia e che lui non era un tipo violento,ma venni trascinata via.Ci fermammo sulla scalinata esterna della scuola ad aspettare il verdetto del preside.Mi sentì svuotata di ogni energia e speranza.Michael aveva probabilmente rotto il setto nasale di Drew,e sicuramente il preside avrebbe dimenticato l'esistenza della parola''clemenza''Avrebbe inflitto a Michael una punizione durissima e mi sentì colpevole.Se non fossi stata claustrofobica,tutto quello non sarebbe successo.
Luke mi costrinse a tornare a casa,dicendo che avremmo chiamato Mickey più tardi per sapere come era andata.
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Perdonatemi se ho fatto finire Mickey nei casini,ma nel prossimo capitolo spiego il suo comportamento.Ho fatto venire sensi di colpa giganteschi ad Abby e mi odio per questo.E Luke?Luke che è contro la violenza rimane fermo a guardare.Spiegherò anche questo.So che il capitolo è corto ma ho avuto poco tempo e devo andare a dormire presto che giovedì ricomincia la scuola e mi devo alzare presto per prendere uno schifosissimo treno con degli orari indecenti.Però cercherò di aggiornare tutti i giorni,o al mattino presto o la sera.Scusate ma ho degli orari orribili.Nota positiva del viaggiare in treno è il tempo a disposizione per dedicarmi alla fanfic!Ora basta con le lamentele,che rendono noiosa la storia e annoiano anche me che le scrivo.
Un bacio,alla prossima
OnyxandopalXx
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