Sembrava e basta.
Sapevo che Tyler fosse una persona davvero crudele, certe volte, ma non pensavo che potesse avere così tanta influenza su Beth. Già che aveva fatto, l'aveva completamente mandata fuori di testa. Non faceva altro che pensare ad un modo per fargliela pagare, perché certamente se lo meritava, ma allo stesso tempo, quando lui le scriveva o cercava di riavvicinarla, lei era sempre lì, disponibile a fare qualsiasi cosa pur di accontentarlo. Non mi piaceva per niente quella situazione, e ogni volta che cercavo di intervenire, Beth mi chiedeva di non mettermi in mezzo e di lasciare che fosse lei ad occuparsi di quella situazione. Ma come potevo rispettare una tale richiesta? La mia migliore amica stava sbagliando, e io non potevo fare nulla.
"Ma guardalo! Pensa se la foto cominciasse a girare per la scuola... Immagina che scandalo."ridacchiò Beth, continuando a guardare quella stupida foto. Sì, era diventata la sua ossessione. Non smetteva di guardarla e di ridere.
"Quella foto non dovrà mai girare per la scuola, ci siamo capite? Non posso rischiare." mi lamentai.
"Rischiare? Cosa?"domandò lei.
"Tyler mi ha minacciata. Ha detto che se vede quella foto in giro, dirà tutta la verità a Dylan."
"E cosa ci sarebbe di male? Non credi che sarebbe ora di dirgli la verità? Manca un mese a fine scuola! Poi ci sono le vacanze estive, poi l'università. Non vi rivedrete quasi più." spiegò Beth.
"Anche se decidessi di dirgli tutto, vorrei che lo venisse a sapere da me, non da Tyler. Chissà cos'altro potrebbe inventarsi quel cretino per mandare a quel paese la nostra amicizia"non ebbi nemmeno il coraggio di immaginare. Tyler era conosciuto soprattutto per il suo modo di sapersi inventare storie così reali, da essere credibile. Ero più che sicura che al 'Lucy ha una cotta per te', avrebbe aggiunto qualcosa di suo. Non potevo rischiare.
"Dovresti muoverti, Lucy. Dovresti perché non... "cominciò a farmi uno dei suoi soliti discorsi ai quali io non prestavo mai attenzione proprio perché sapevo già a memoria ogni singola parola che sarebbe uscita dalla sua bocca. Piuttosto, preferii concentrarmi sul ragazzo dai capelli scuri ricci e gli occhi verdi che in quel momento stava chiacchierando felice con i suoi amici a qualche tavolo di distanza dal nostro.
L'ultima volta che ci eravamo visti avevamo discusso sul nostro rapporto, mi aveva chiesto di riflettere bene sulla situazione e di prendere la mia scelta. Bene, la scelta l'avevo presa... Dovevo solo dirglielo, in qualche modo. Certo, scoprire che Dylan in passato aveva provato ciò che stavo provando io in quel momento mi aveva messo un po' di confusone in testa, ma non mi aveva di certo fatto cambiare idea riguardo al mia decisione di andare avanti. E per 'andare avanti' intendevo farmi un vita in cui Dylan era solo il mio migliore amico.
Ero pronta, dovevo solo alzarmi da quella sedia e chiede a Daniel di poter parlare con lui per qualche minuto. Sembrava un gioco da ragazzi, ma sembrava e basta.
Una ragazza del nostro corso di letteratura inglese si avvicinò a Daniel con un gigantesco sorriso in volto. Capii subito che quella non era la prima volta che si parlavano, bastava osservare lo sguardo di Daniel. Sembrava davvero felice di vederla...
Rimasi seduta sulla mia sedia, attenta ad osservare ogni singola mossa tra quei due. Quando aveva avuto il tempo di pararle e di farci amicizia?
"... E tu, come al solito, non mi stai ascoltando. Penso che tornerò a farmi i fatti miei su Twitter. Aspettare che Harry Styles twitti qualcosa è più interessante che parlarti e vedere che non mi ascolti" borbottò Beth, afferrando il cellulare e tornando a guardare le sue cose sui vari social network.
"Scusa... è che tutto sta andando a rotoli. Mi spieghi da quando Daniel e Alyce si parlano?" domandai.
Beth si voltò curiosa indietro e rispose:" Non ne ho idea e non mi interessa. Stavamo parlando di altro"
"Con chi vai al ballo di fine anno?"chiesi.
"Non lo so... Dovevo andarci con Tyler, ma dopo quello che mi ha fatto e dopo tutti i nostri tira e molla, credo che ci andrò da sola."
"Ci andremo insieme allora. Sarà una serata tra amiche, è deciso" conclusi tutto e mi alzai per andarmene via. Non mi andava di continuare a vedere Daniel e Alyce che si scambiavano occhiatine, perciò me ne andai finalmente dalla mensa. Non appena fui fuori, mi sentii decisamente meglio. Ma il peggio doveva ancora arrivare...
Sapevo fin da quando mi ero alzata che la giornata sarebbe andata molto male. Quando Ricky si alzava prima del previsto alla mattina, allora ero sicura al cento per cento che qualcosa ti terribile sarebbe successo, quel giorno speravo che con Daniel la mia sfortuna si sarebbe conclusa, ma a quanto pare il mio destino aveva previsto altro.
Quando arrivai in anticipo a lezione di francese, la seconda persona ad entrare fu Caroline. C'eravamo solo noi due. No, non era questa la sfortuna, più o meno.
"Lucy, oh mio Dio, non ci crederai mai... Dylan ha accettato di venire al ballo con me!" mi disse emozionata, accomodandosi sulla sedia davanti al mio banco. In quel momento la ragazza mi stava dando così tanto fastidio che nella mia testa non potei fare a meno di pensare 'E a me perché dovrebbe importare?', ma riuscii a trattenermi dal far uscire quelle parole dalla mia bocca.
"Ma è grandioso!" risposi cercando di metterci un po' di emozione nella voce, ma non ce la feci.
"Tutto questo è solo grazie a te, Lucy. Io... Volevo ringraziarti con tutto il mio cuore. Grazie per avermi incoraggiata a continuare a provare a farmi notare da lui e grazie anche per aver accettato di non andare al ballo con lui. Ti devo un grandissimo favore" fu così dolce e così gentile che non riuscii neanche a crederci di nutrire così tanto odio nei suoi confronti.
"Non ce n'è bisogno" mi limitai.
"Invece sì. Avanti, dimmi con chi ti piacerebbe passare la notte del ballo scolastico. Sono amica di quasi tutti i ragazzi qua a scuola, perciò sarà facile trovare quello più adatto a te" fece l'occhiolino.
Peccato che l'unico ragazzo che volevo era... 'No, Lucy. Non lui. è tuo amico.' mi ripresi. L'unico ragazzo che volevo era Daniel. Mi sarebbe davvero piaciuto passare l'ultimo ballo con un ragazzo dolce e carino come lui, sapevo che mi sarei divertita e che soprattutto mi sarei ricordata quella serata per il resto della mia vita.
"Non ce n'è bisogno, davvero. Caroline, apprezzo davvero la tua proposta ma ho già deciso che passerò la serata con la mia migliore amica."spiegai.
"Se cambi idea, fammi un fischio. Ma per la scelta dell'abito da sera, è d'obbligo che ci sia anche io, va bene? Passeremo una giornata intera a fare shopping."certo, insisteva, ma non potei fare a meno di sorridere e di accettare la sua proposta.
In quel momento, il resto degli studenti cominciarono ad entrare in classe, pronti ad affrontare una delle ultime lezioni di quella pesantissima giornata, e tra questi anche Daniel. Distolsi subito lo sguardo, non volevo in alcun modo farmi beccare ad osservarlo.
Si sedette al posto accanto al mio banco e sentii solo la sua voce profonda e allegra sussurrare:" Continua pure ad evitarmi, signorina"
Mi voltai e vidi subito quel sorriso così caloroso e così bello che fu impossibile rispondergli in modo sgarbato, nonostante la sua affermazione mi avesse parecchio infastidita:"Ho avuto da fare"
Quando finii di pronunciare quelle parole, tutti i cellulari in classe cominciarono a squillare, e quello voleva dire solo una cosa.
"Sì, questo fine settimana Clarisse organizza un'altra festa" canticchiò una ragazza alzandosi in piedi per comunicarlo a tutti.
Fantastico! Un altra festa a casa di Clarisse... Pensavo che l'ultima volta le fosse bastato da lezione, eppure mi sbagliavo, come sempre. Quella ragazza era più decisa e testarda di quanto potessi credere.
"Ci andiamo insieme" decise Daniel. Mi fece ridere, davvero.
"E chi ti dice che ci voglio andare, soprattutto con te?" risposi.
"Dai, sarà divertente! Poi, avremo occasione di passare la serata insieme, per poterci conoscere meglio e per farti anche vedere quanto ci si diverte stando in mia compagnia" fece l'occhiolino. Continuò a sorridere per tutto il suo discorso e tornai a concentrarmi sul mio foglio già scarabocchiato, nonostante la lezione non fosse ancora cominciata. Sì, scarabocchiare mi faceva stare davvero bene. Colorare i quadretti bianchi, riempire gli spazi vuoti delle lettere e disegnare strane figure agli angoli delle pagine mi aiutavano a sfuggire per qualche secondo dalla realtà o anche di poter riflettere con più attenzione su alcuni argomenti che tormentavano. Tipo Daniel e Dylan...
Le lezioni passarono in fretta e quando mi trovai a respirare l'aria fresca fuori da scuola, cominciai a sentirmi decisamente meglio. Le ultime due ore scolastiche le avevo passate davvero bene... Daniel non aveva fatto altro che fare battute e prendermi in giro, e con così poco era stato in grado di farmi tornare il sorriso dopo una giornata davvero pesante.
"Allora ci vediamo domani, Sanders. O quando vuoi, sono sempre disponibile per te" ridacchiò guardandomi negli occhi.
"Oggi sei più scemo del solito, lasciatelo dire" gli tirai un pugno sul braccio.
"Sono di buon umore, tutto qui. Ho passato la notte a pensare a quali potessero essere i miei obiettivi da raggiungere entro fine scuola, e alla fine ne ho trovato uno solo." spiegò serio.
"Ossia?"domandai.
"Tu" rispose sorridendo.
Il mio cuore cominciò a battere velocemente mentre sentii le mie guance quasi bruciare a causa dell'imbarazzo. Che diamine era preso a quel ragazzo?
"Sei carina quando arrossisci. Preparerò altre frasi dolci per rivederti ridotta in questo stato." lasciò un bacio sulla mia fronte e si allontanò allegro, mentre io rimasi senza parole, immobile, in mezzo al giardino scolastico mentre gli studenti si dirigevano stufi verso casa.
Fu solo grazie a mio fratello Ricky che riuscii a tornare con la mente sulla terra.
"Lucy, che diamine hai visto? Sembra ti sia appena passato davanti un fantasma" passò la mano davanti al mio volto.
"No, nulla... Solo... Nulla. Andiamo a casa." dissi.
Entrambi ci avviammo verso casa, eppure quella giornata non era ancora finita. Qualcuno lassù voleva a tutti i costi farmi perdere la pazienza, o semplicemente farmi prendere un grandissimo colpo. Una macchina nera cominciò a seguirci, rallentò e proseguì a nostro stesso passo. Quando il finestrino si abbassò, il volto di mio padre mi fece quasi gridare.
Volevo scappare, ma non potevo di certo lasciare Ricky da solo con lui. Mio fratello strinse subito i pugni e la rabbia si fece evidente sul suo volto. Allungò un braccio davanti a me, come volesse in qualche modo difendermi da quell'uomo.
"Salite in macchina. Dobbiamo parlare" ordinò papà.
N/A:
Family ❤️ Volevo solo dirvi che il 30 Giugno uscirà in tutte le librerie 'Estate Batticuore', un libro dove ci sarà all'interno anche 'I love you, goodbye', la storia che presto renderò pubblica anche su Wattpad! Come vi avevo già detto in precedenza, potrebbe considerarsi come una specie di 'Mini- seguito' di mdiy 3, poiché le vicende si svolgono a tre mesi dall'incontro tra Cris e Cameron a Los Angeles.
Farò la presentazione e il firmacopie del libro l'uno luglio alla libreria Ubik di Mestre (Via Poerio 6) alle 17,30 🙊 Vi aspetto tutti per parlare insieme della storia e per avere anche qualche piccolo spoiler ;)
Love you ❤️
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