"Mi piacciono le tue labbra..."
Non sapevo esattamente come sarebbe andata quella serata, ma speravo solo di poter tornare a casa il prima possibile. La mia voglia di divertirmi era proprio pari a zero e in più, a peggiorare la mia situazione c'era Ricky che sembrava parecchio emozionato per questa festa. Ero sicura che avrei passato la serata a tenerlo d'occhio per fargli evitare di bere chissà quale strana schifezza che Clarisse metteva a disposizione degli invitati.
Sentivo già che mia madre avrebbe scoperto tutto e che la colpa sarebbe ricaduta su di me, ma cercai di allontanare questo pensiero per evitare di portarmi sfortuna da sola.
Ricordavo perfettamente com'era andata l'ultima volta che provai quella strana bibita della quale non mi ricordavo nemmeno il nome, ma sapevo anche che aveva lasciato un gusto in bocca che era insopportabile.
"Sento già che sarà una serata perfetta per me e Tyler. Sai, penso di aver fatto davvero colpo su di lui"mi disse Beth mentre stavamo andando a piedi in direzione della casa di Clarisse.
Non riuscivo a credere che Beth stesse veramente pensando di contare qualcosa per Tyler. Lui la stava solo usando, e lei non riusciva ad accorgersene. Nonostante tutte le volta che continuavo a ripeterle 'Beth, stagli lontano. Quel ragazzo ti farà del male', insisteva nel voler continuare questa folle e inesistente storia con lui.
"Beth..."cercai di ripeterle per la millesima volta che per Tyler tutta quella relazione era solo una specie di gioco, ma mi bloccò, avendo previsto tutto.
"Lo so, Lucy. In realtà lui è un antipatico. Mi sta prendendo in giro! Bla bla bla"mi prese in giro e fu in quel momento che capii di dovermi arrende e lasciare che fosse lei ad accorgersi del grandissimo errore che stava facendo.
"Poi non dire che non ti ho avvertita"conclusi il discorso con questa semplice frase e, per fortuna, bastò per farle cambiare argomento.
"Spero per te che ci sia Daniel. Ancora non riesco a crederci che mi sono persa il vostro bacio!"si lamentò.
Ricky si fermò di scatto e mi guardò confuso:"Hai baciato il novellino?"
"E che novellino! È un ragazzo bellissimo! Hai visto che occhi che ha?"rispose Beth.
"Si, le mie compagne di classe non fanno altro che dire 'Oh mio Dio! Voglio sposarlo' oppure 'Dici che se uso la tattica dei libri che mi cadono, mi chiederà il numero, come nei film?'"Ricky imitò la voce delle sue compagne di classe e non riuscii a trattenermi dal ridere. Non l'avevo mai visto fare le imitazioni, ed era parecchio bravo!
Non avevo fatto molto caso alle ragazze che gironzolavano attorno a Daniel. Non sapevo nemmeno che fantasticassero così tanto su di lui!
Al contrario, sapevo perfettamente quali ragazze sarebbero state disposte a fare qualsiasi cosa pur di conquistare Dylan. Lui stesso me l'aveva detto. Molte di queste gli avevano lasciato strani bigliettini con frasi ambigue sotto al banco, o dentro la tasca della giaccia, o dentro l'armadietto. Erano davvero determinate!
"Ecco, tua sorella ha avuto l'onore di sfiorare quelle belle e,sicuramente, morbide labbra!"commentò Beth con sguardo sognante.
Non sbagliava. Erano davvero così, come Beth le aveva descritte... Per un attimo, mi sembrò di sentire di nuovo le sue morbide e fredde labbra sulle mie, di respirare il suo profumo alla menta e di percepire il leggero e dolce tocco della sua mano sul mio volto. Ero talmente persa in quel ricordo che mi sembrava di essere tornata in quel corridoio scolastico e di sentire gli sguardi delle persone puntati su di me. Solo che, nel momento in cui immaginai di allontanarmi e di rivedere quegli occhi chiari, il mio cervello modificò l'immagine, e al loro posto comparvero gli occhi profondi e scuri di Dylan...
Bastò per farmi tornare con la testa sulla terra!
"Eccoci arrivatiii!! Pronti per il divertimento?"domandò Beth emozionata.
Decisi di starmene zitta per evitare di rovinare tutto quell'entusiasmo e mi limitai a forzare un sorriso..
Lei corse dentro quella casa piena zeppa di persone già ubriache, mentre io rimasi fuori qualche secondo prima e stranamente anche Ricky.
"Fingi almeno di essere felice di trovarti qui."mi suggerì. "Lasciati andare per una volta e divertiti!"
"Ricky, non ci provare! Ti terrò d'occhio per tutta la serata"dissi spegnendo la scintilla di speranza che si era accesa nei suoi occhi.
"Potrò almeno bere qualcosa!? O provarci con qualche ragazza?"domandò.
Decisi di non dargli ascolto e di concentrarmi sul ragazzo dai capelli scuri, accompagnato dal suo migliore amico, che sorpreso dalla mia presenza si stava avvicinando nella nostra direzione. Era più bello del solito quella sera : i capelli scuri erano più scompigliati del solito, la camicetta bianca con i bottoni aperti sulla parte superiore scoprivano leggermente la pelle dei suoi pettorali e i pantaloni neri stretti sulle caviglie gli davano quel tocco in più. Sarebbe stato in grado di far cadere ai suoi piedi tutte le ragazze presenti alla festa.
"Lucy, ti cola la bava dalla bocca"disse mio fratello avvicinandosi per sussurrarmelo all'orecchio, facendomi tornare con la testa sulla terra.
Gli tirai una gomitata per rimproverarlo.
Non potevo farci niente! Dylan poteva essere sinonimo di perfezione.
"Lucy! Che ci fai qui?"domandò Dylan sorridendomi.
Sapevo già che questa sarebbe stata la sua reazione! Era sorpreso di vedermi a una festa alla quale, la normalissima Lucy, non ci avrebbe messo piede dentro neanche sotto tortura.
"Sono stata obbligata da Beth" e poi ero sicura che ci saresti stato anche tu, aggiunsi mentalmente.
"C'è Beth?"domandò Tyler con un sorriso malizioso.
"Si..."
"Allora che ci facciamo ancora qua fuori? C'è una ragazza che mi aspetta là dentro"rispose camminando a passi molto ampi e rapidi per raggiungere il prima possibile la mia migliore amica.
Il suo comportamento mi infastidì parecchio e Dylan lo notò:"Gli ho parlato di nuovo e mi ha promesso che terrà in considerazione l'idea di prendere sul serio Beth". Speravo solo che non me l'avesse detto per tranquillizzarmi.
Mi limitai a sorridere e mi voltai per dire a Ricky di non allontanarsi troppo da me, ma capii di essere finita nei guai non appena notai che dietro di me non c'era più nessuno. Mio fratello se n'era andato senza dirmi niente! Ci avrei messo un'eternità a trovarlo.
"Oh no, Ricky se n'è andato"dissi disperata.
Dylan appoggiò la mano sulla mia spalla e con un confortante sorriso sussurrò:"È grande, Lucy. A sedici penso sia abbastanza responsabile da capire cosa vada fatto e cosa no. E poi, sarà sicuramente dentro a godersi la festa"
No, Ricky purtroppo non era così. Nessun ragazzo presente a questa festa lo era. Nemmeno Dylan. Ma per qualche strano motivo, decisi di fidarmi del mio fratellino e di lasciare che si divertisse senza la mia continua supervisione.
Ci dirigemmo verso l'entrata di quella casa e senza volerlo, il mio sguardo di posò sul punto esatto in cui Daniel mi rivolse la parola per la prima volta. Ricordo di aver pensato che fosse un ragazzo davvero antipatico e fastidioso! Per mia fortuna era tutto il contrario. 'Ci sarà anche lui questa sera?' Mi domandai, e sinceramente speravo di sì. Dylan si sarebbe sicuramente unito al gruppetto di Tyler e avrebbero passato la serata a parlare di ragazze e delle varie tecniche che usano per conquistarle, argomenti di cui non mi importava proprio nulla. Sapevo invece che Daniel mi avrebbe fatto compagnia.
Entrammo in quella casa e fummo investiti da un'ondata di aria calda quasi irrespirabile. 'Davvero le persone hanno il coraggio di passare delle ore in un posto del genere?' chiesi tra me e me.
"Prendi un po' di questo, ti sentirai meno tesa"disse Dylan passandomi un bicchierino con chissà quale schifezza dentro. Rifiutai e lui per fortuna non commentò. Per fortuna, mi conosceva abbastanza da sapere che se per me la risposta era 'no', difficilmente sarebbe diventata 'si'.
Il mio rifiuto non sembrò dispiacergli molto, anzi, riuscì a bersi da solo quei due bicchierini.
"Andiamo a ballare?"mi chiese.
"Certo"
Riuscimmo ad intrufolarci in mezzo a tutti quei ragazzi appiccicati e sudati e ballammo, per quanto fosse possibile farlo. I movimenti che si potevano fare erano minimi e dopo un po' cominciava a mancare aria! Ma a me non importava. C'era Dylan davanti a me che sollevava le braccia e cantava a squarciagola la canzone che stavano riproducendo. Sembrava un Dio sceso in terra. Il modo in cui sembrava così rilassato e divertito lo rendeva ancora più affascinante e a quanto pare non ero stata l'unica a notarlo, dato che c'era un gruppo di ragazze accanto a noi che non riuscivano più a staccargli gli occhi di dosso. Lui non sembrava dar loro alcuna importanza. Pensava a divertirsi e a godersi quegli attimi di felicità e tranquillità.
Ballammo per un bel po' anche perché a noi si aggiunsero Beth e Tyler, che non la smettevano di baciarsi e di toccarsi, cosa che mi fece quasi salire il vomito.
Mi allontanai per un po' per riprendere aria e fu proprio mentre stavo uscendo dalla casa che andai addosso a Daniel. Lui stava entrando, mentre io stavo uscendo.
Scoppiò a ridere quando mi vide:"Sei venuta a provare un altro Sex On The Beach. O questa volta opti per una semplice birra?"
"Non sei simpatico"dissi allontanandomi da lui per uscire da quella stanza piena di sudore.
L'aria fresca mi fece stare così bene! Non avevo mai sentito così tanta necessità di respirare aria pulita.
"Non è una festa adatta a te. Che ci fai qui?"mi seguì Daniel.
"Mi hanno obbligata. Odio questo posto"spiegai.
"Immagino. Non sembri una che ha molta voglia di divertirsi"disse sedendosi su una poltroncina posizionata all'esterno della casa.
"Guarda che ho ballato fino ad adesso! Mi sono divertita"
"Si... Immagino "ridacchiò.
Decisi di andare a sedermi accanto a lui e di cercare di dimenticare per qualche secondo di trovarmi veramente in quel posto.
"Non c'è Caroline questa sera. "Notò Daniel.
"Meglio "dissi. "Ci mancava solo lei per rendere questa serata uno schifo"
"Non è così male quella ragazza. Anzi, è dolce, simpatica, gentile ed è anche molto carina"commentò Daniel.
"Ed è proprio per questo che non la sopporto. È la perfezione ed è ciò che Dylan vuole da una ragazza. Io non potrò mai essere come lei!"spiegai.
Daniel mi guardò per qualche secondo e osservò con attenzione il mio volto, poi sussurrò:"Non hai bisogno di essere lei. Sei perfetta così come sei"
'Digli qualcosa. Dai, digli qualcosa' il mio cervello continuava ad insistere. Le mie labbra sembravano paralizzate e i miei occhi non riuscivano a staccarsi dai suoi.
"Lucy, credo che Dylan stia poco bene"arrivò Beth a salvarmi da una epocale figuraccia.
Mi alzai subito dalla poltrona e la seguii. Dylan era seduto su un divano e aveva gli occhi chiusi. La preoccupazione cominciò a farsi spazio nella mia testa e prese il pieno controllo di me quando vidi il suo volto pallido.
"Cos'è successo?"chiesi a Clarisse, che si era avvicinata per controllare.
"Avrà bevuto un po' troppo. Portalo al piano di sopra e mettilo in camera mia. Fallo stendere sul letto e lascialo dormire un po'."disse Clarisse passandomi la chiave della sua stanza.
Grazie a Tyler, riuscimmo a mettere in piedi Dylan e a portarlo nella stanza di Clarisse.
Mi lasciarono da sola con lui nella stanza.
Era strano vederlo ridotto in quel modo. In un certo senso, lo trovavo buffo...
Di giorno era il tipico ragazzo perfetto, di notte si lasciava andare al massimo.
Decisi di sedermi sul bordo del letto, accanto a lui, e allungai la mano per spostare una ciocca di capelli fuori posto. Fu in quel momento che aprì improvvisamente gli occhi e cominciò a guardarsi attorno.
"Devo fare la pipì " fu l'unica cosa che disse prima di alzarsi dal letto e di andare nel bagno privato della stanza di Clarisse.
Quella ragazza era davvero fortunata. Aveva una casa enorme e la sua stanza era davvero bella, decorata con mobili ultra moderni.
Qualche secondo dopo, Dylan tornò e si sedette accanto a me. Sentii i suoi occhi puntati su di me e quando mi voltai, mi immersi in quel castano scuro. Mi fissava intensamente, così sicuro di sé, mentre io ero sicura che sarei svenuta a momenti.
Si leccò lentamente il labbro inferiore e, con voce roca, sussurrò:"Mi piacciono le tue labbra..."
Il suo voltò si avvicinò lentamente al mio, fino a quando non sentii il suo respiro sulla mia pelle.
Pensavo fosse solo un sogno, ma quando le sue labbra fredde si appoggiarono sulle mie, capii che quella era realtà. Dylan mi stava baciando.
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