•1•

Mi sveglio per i raggi del sole che filtrano dalla finestra, guardo l'orologio sono le sette e mezza!

Oh merda ! Sono le sette e mezza! Devo sbrigarmi !

Mi alzo e corro in bagno a fare la doccia, sono in ritardo come al solito.

Finita la doccia torno in camera e decido di indossare un jeans chiaro strappato sulle ginocchia con una maglia nera con la scritta "kiss" in bianco, pettino i miei lunghi capelli castani, metto un po' di correttore e mascara che risaltano i miei occhi verdi, e sono pronta.

Scendo le scale, arrivo in cucina e trovo i miei genitori e mio fratello fare colazione, saluto tutti con un bacio sulla guancia, apro il frigo e prendo la mia colazione, spremuta d'arancia, una volta finito, saluto i miei genitori con un bacio sulla guancia, dò un piccolo schiaffo sulla nuca a mio fratello Alan e dico: Sbrigati o faremo tardi !

Prendo la borsa e seguita da Alan ci avviamo verso l'auto.
Mio fratello ha diciotto anni e frequenta la mia stessa scuola, ha da poco preso la patente, è un anno più grande di me ed è un rompipalle unico, nei miei confronti molto protettivo e geloso. Andiamo abbastanza d'accordo.

Arrivati a scuola scendo dall'auto saluto Alan e vado dalle mie due migliori amiche, Ginevra e Elisa, entrambe bellissime. Ginevra ha dei lunghi capelli lisci biondo scuro e gli occhi castani, ha un carattere particolare orgogliosa, un po' permalosa, ma molto molto dolce e divertente. Elisa ha i capelli mossi neri, e gli occhi azzurri e un carattere solare è una ragazza meravigliosa, dolce, disponibile e sempre sorridente.

"Ciao Ragazze" le saluto con un bacio sulla guancia

Driiin Driiin
Il suono odioso della campanella, entriamo e ci dividiamo, io e Ginevra andiamo nell'aula di matematica, mentre Elisa invece ha storia dell'arte.

Suona la campanella.
Finalmente la lezione sembrava non finire mai, e la cosa peggiore è che non ho ascoltato una sola parola, ma è più forte di me non ci capisco niente io e la matematica siamo su due rette parallele destinate a non incontrarsi mai.

Usciamo dall'aula e vengo completamente travolta e mi ritrovo con il sedere a terra, ahi che male!

"ma che cazz ?!" alzo la testa e mi ritrovo due meravigliosi occhi azzurri su di me e rimango quasi incantata da quel sorriso, mamma mia che Figo !

Ma che ti prende ti sei rimbambita alzati e digliene quattro a questo cafone...
Eccola è arrivata, vi presento la mia vocina interiore! È una rompipalle ma devo ammettere che questa volta ha ragione, che mi prende ?!

Mi alzo e mi ritrovo quel divo che ride
"Cretino ma vuoi stare più attento impara a guardare dove vai quando cammini ?"
"Sei tu che ti sei messa in mezzo bambola" sorride.
E che sorriso, ma quanto è bello ?!

Riprenditi, ti ha chiamato bambola, ripeto bambola, digliene quattro avanti
Mi riprende la mia vocina interiore.

"Bambola ci chiami tua sorella non a me, cafone"
Tiro Ginevra per un braccio e ci avviamo verso la mensa.
"Ma hai visto che porco" mi dice Ginevra mentre raggiungiamo la mensa
"Hai visto che coglione?" Ribatto io
"Si ma non puoi negare che sia bellissimo"
"Mmm... si diciamo che non è male"

Ma a chi vuoi prendere in giro per
poco non sbavavi quando l'hai visto.
Zitta tu
" si si come no, ti credo" mi risponde Ginevra
È vero è bellissimo ma non l'ammetterò mai, era solo un antipatico, presuntuoso che probabilmente non rivedrò mai più.

Arriviamo alla mensa e raggiungiamo subito Elisa seduta al tavolo con il resto del gruppo:
Giovanni, il ragazzo di Ginevra e
Caleb, il migliore amico di Giovanni.

"Ciao ragazzi "
Li salutò con un bacio sulla guancia e mi siedo accanto a Elisa.
Mangiamo e parliamo del più e del meno, quando due mani mi oscurano la vista
"Chi sono ?"
"Mmm...Fratello-rompipalle-Alan"
"ahahah spiritosa"
"Lo so, è un dono di natura 😊"

Ero talmente presa a parlare con Alan da non accorgermi di chi c'era con lui
"Ciao, ci rivediamo Bambolina" mi saluta con un sorriso, alzo gli occhi al cielo per quel soprannome

"Giuro che se mi chiami ancora in quel modo ti stacco le dita a morsi"

"Vi conoscete già voi due ?" domanda Alan

"Si,abbiamo avuto un piacevole incontro" risponde il Dio greco

"Io direi uno spiacevole scontro"

"Sofi, ero venuto a dirti che ci vediamo all'uscita. Torni a casa con me ? Giusto ?"  Mi chiede Alan
"Si"

"Okay! A più tardi allora" mi bacia la fronte, saluta i ragazzi e si allontana con il presuntuoso.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top