1.
Per lui era come vivere costantemente rinchiuso in una bolla, era brutto: vedere e non riuscire a sentire.
Ma non si era mai arreso, aveva fatto quella sua debolezza il suo punto forte e non gli era mai interessato dei pregiudizi delle persone. Lui le affrontava con la testa alta e il sorriso sulle labbra.
Rengoku Kyoujurou, era questo il suo nome. Viveva solo con suo fratello minore, aveva deciso di andare via di casa dopo la morte di sua madre e quando suo padre era diventato, invece, un alcolizzato violento.
Aveva iniziato ad alzare le mani anche addosso a suo fratello e, dopo l'ultima volta, aveva preso quella decisione di portarlo via con sé.
Tanto era abbastanza grande da garantirsi da vivere per lui e per il minore. Non aveva mai avuto bisogno di suo padre, anche se era difficile, per Kyoujurou, sostenere entrambi, tra lavoro e scuola. Infatti, si era limitato a fare un part-time nel pomeriggio, mentre la mattina andava a seguire.
Suo fratello, invece, rimaneva in casa. Era abbastanza adulto, nonostante fosse il minore, e sapeva badare bene alla casa e alla cucina.
Kyoujurou era un grande mangione e suo fratello, Senjiuro, sapeva cucinare molto bene.
'Ti piace ?'
Mimò il più piccolo con i gesti.
L'altro lo guardò, con il boccone in bocca, e annuì con forza.
Il sorriso che non abbandonava mai le sue labbra.
Aveva sedici anni e gli voleva un bene dell'anima. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, persino rischiare la vita. Era il suo punto di riferimento, il suo tutto. Il suo piccolo fratellino che voleva proteggere.
Dopo aver mangiato, fece un cenno con la testa in segno di ringraziamento e lo aiutò a sparecchiare il tavolo. Poi andò in camera e si spogliò, mettendosi il pigiama.
Doveva riposare, il giorno seguente sarebbe dovuto andare a scuola e già, i suoi professori, gli aveva accennato che sarebbe arrivato un ragazzo nuovo nella loro classe.bkon vedeva l'ora di consocerlo. Aveva pochi amici: Mitsuri Kanjori era una delle più strette, con la quale si confidava e poi c'era anche Tengen Uzui, molto eccentrico ma di buon cuore.
Gli altri invece, della sua classe, lo evitavano e lo prendevano sempre in giro per la sua invalidità. Ma a lui non dispiaceva affatto, non si abbatteva e affrontava tutti con il sorriso sulle labbra. Era questo Rengoku Kyoujurou: un fronte guerriero che distruggeva tutti con un semplice gesto di gentilezza.
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