La Diagnosi
Una settimana dopo il loro ritorno in città, qualcosa iniziò a cambiare. Claudia cominciò a lamentare una strana stanchezza. All'inizio sembrava solo un po' di affaticamento, forse dovuto alla vita frenetica o al cambio di clima. "Forse ho solo bisogno di riposare," ripeteva spesso, minimizzando ogni preoccupazione. Ma con il passare dei giorni, la stanchezza divenne sempre più opprimente.
La mattina faceva fatica ad alzarsi dal letto, le palpebre pesanti, il corpo dolorante come se avesse corso una maratona. Le semplici commissioni quotidiane, come fare la spesa o salire le scale, diventavano imprese faticose che la lasciavano senza fiato.
Il suo colorito, prima roseo e luminoso, assumeva una sfumatura sempre più pallida, quasi trasparente. A volte, durante la giornata, era costretta a fermarsi improvvisamente, appoggiandosi a un muro o a una sedia per riprendere fiato, sentendo il cuore battere all'impazzata nel petto.
Una mattina, Nicolas la trovò seduta sul letto, il viso pallido e gli occhi stanchi. "Claudia, stai bene?" chiese preoccupato, avvicinandosi a lei. Lei gli sorrise, ma c'era una nota di debolezza nel suo sorriso. "Sì, sto bene. Solo un po' di febbre. Forse ho preso freddo."
Nicolas non poté fare a meno di preoccuparsi. "Forse dovresti vedere un dottore," suggerì, ma Claudia scosse la testa. "Non serve, sono sicura che passerà," rispose, cercando di rassicurarlo. Ma non passò.
Anzi, i giorni seguenti la situazione peggiorò. La tosse comparve, secca e insistente, che le scuoteva il corpo e la lasciava esausta. La febbre divenne una costante, alternando momenti di brividi intensi a vampate di calore che la facevano sudare freddo.
Il cibo perdeva sapore, e anche i profumi più delicati le davano fastidio, nauseandola. Le occhiaie sotto gli occhi si facevano sempre più profonde e scure, e il suo corpo diventava sempre più magro, i vestiti larghi e fluttuanti.
Nicolas, vedendo che Claudia non migliorava, insistette affinché vedesse un medico. Con riluttanza, Claudia accettò, sapendo che non poteva più ignorare quei sintomi. Il dottore la visitò con attenzione e ordinò una serie di esami per approfondire la situazione. "Potrebbe essere solo un'influenza," disse con tono rassicurante, ma l'espressione del suo viso tradiva una preoccupazione che non osava esprimere apertamente.
I giorni in attesa dei risultati furono pieni di ansia. Daniel si fece più presente, offrendo il suo aiuto pratico e il suo sostegno emotivo, telefonando spesso a Nicolas e venendolo a trovare per sincerarsi delle condizioni di Claudia. Nicolas cercava di mantenere un atteggiamento positivo, ma ogni giorno che passava vedeva Claudia peggiorare. Il suo viso perdeva colore, il suo corpo diventava più fragile, e la sua energia sembrava evaporare. Anche Claudia, che aveva sempre affrontato tutto con coraggio, iniziava a cedere alla preoccupazione, anche se cercava di nasconderlo per non allarmare Nicolas.
Una sera, mentre Nicolas le leggeva un libro per distrarla dal dolore, Claudia si interruppe improvvisamente, portandosi una mano al petto. "Nicolas," sussurrò con voce flebile, "ho paura." Quelle parole, così semplici e dirette, spezzarono il cuore di Nicolas. La paura, per la prima volta, si era insinuata tra loro, rompendo la fragile barriera di speranza che avevano cercato di costruire.
Quando i risultati arrivarono, la realtà si rivelò molto più dura di quanto avessero temuto. Claudia era affetta da una malattia rara e aggressiva. Il medico parlò in modo calmo e misurato, spiegando le varie opzioni di trattamento, ma il suo tono tradiva la gravità della situazione. Nonostante gli sforzi, sapevano che la strada sarebbe stata lunga e difficile, e l'esito incerto.
Nicolas rimase in silenzio per un lungo momento, incapace di accettare ciò che stava sentendo. Guardò Claudia, sperando in una sua reazione, ma lei sembrava serena, quasi rassegnata. Quella notte, mentre tutto sembrava crollare intorno a lui, Nicolas non riusciva a dormire. Si rigirava nel letto, tormentato dai pensieri.
Il ricordo del sogno fatto durante il loro weekend in montagna tornò prepotentemente alla sua mente. Le parole dell'ombra che gli aveva detto nel sonno: "Soffrirai, soffrirai... e poi sarai felice. Vedrai una stella." La sofferenza era arrivata, senza avvertimento, sotto forma di una malattia che stava portando via la persona che amava di più. Il sogno non era stato solo un incubo, ma una profezia.
Incapace di tenerlo dentro, Nicolas si alzò dal letto e guardò Claudia, che dormiva serenamente, nonostante tutto. Il suo viso era pallido, ma il suo respiro era regolare. Con il cuore pesante, la svegliò dolcemente. "Claudia, devo dirti una cosa... qualcosa che mi sta tormentando."
Lei aprì lentamente gli occhi, confusa ma attenta. "Cosa c'è, Nicolas?" sussurrò, preoccupata dal tono della sua voce.
Nicolas esitò per un momento, cercando le parole giuste. "Durante il nostro weekend in montagna... ho fatto un sogno. Era strano, come se una voce dall'ombra mi parlasse. Mi ha detto: 'Soffrirai, soffrirai... e poi sarai felice. Vedrai una stella.' Non ci avevo dato peso, ma adesso... adesso sento che si sta avverando."
Claudia lo guardò per un lungo istante, assorbendo quelle parole. Il silenzio che seguì fu carico di emozione, ma poi un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra. "Nicolas, non devi pensarla così," disse con una voce tranquilla. "Non lascerò che questa malattia mi prenda. Ce la farò. Lotterò, e supereremo tutto questo insieme."
Nicolas si sentì sopraffatto dall'ottimismo di Claudia, dalla sua forza. Anche in quel momento, quando tutto sembrava così incerto, lei riusciva a trasmettergli speranza.
Le sue parole erano una luce nella sua oscurità, e lui si aggrappò a quella speranza come a un'ancora. Claudia lo guardò negli occhi, con quel sorriso dolce che nonostante tutto non aveva perso. "Grazie," sussurrò, stringendogli la mano. "So che ce la farai. So che non mi lascerai mai sola."
Quelle parole lo colpirono con una forza inaspettata. Non l'avrebbe mai lasciata sola, nemmeno nei momenti più difficili. Ma dentro di lui sapeva che la battaglia sarebbe stata lunga e dolorosa. Eppure, se Claudia credeva nella sua forza, anche lui avrebbe dovuto crederci. E così, il loro cammino insieme prese una svolta inaspettata.
Da quel momento, la loro vita divenne una lotta contro il tempo, contro la malattia che cercava di portar via tutto ciò che avevano costruito. Ma l'amore tra di loro rimaneva intatto, forte come sempre, e ogni momento passato insieme divenne ancora più prezioso.
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