Capitolo 7
" They were crying when their sons left, all young men must go,
He's come so far to find the truth, he's never going home,
Welcome to the soldier side, where there's no one here but me,
People all grow up to die, there is no one here but me"
🎵"Soldier Side" - System Of A Down
BRENT
🗓️24 Agosto 2023
🕒8:30 del mattino
Quando il bus finalmente si fermò non me ne accorsi nemmeno, il tempo era passato molto velocemente insieme ai miei amici, era da tanto tempo che non ridevamo così spensierati. Scendemmo tutti insieme ringraziando l'autista, il paesaggio che si stagliava davanti a noi era bellissimo: possenti montagne facevano da sfondo ad un'agglomerato di case che si espandevano per chilometri lungo la valle mentre un fiumiciattolo passava veloce in lontananza, questo posto sembrava uscito da un libro di fiabe.
Un grande cartello acanto a noi recitava la scritta: " Benvenuti a Riverwood, tra fiori e montagne troverai la tua casa", il villaggio di Riverwood, su cui avevo fatto qualche ricerca, era famoso per il festival dei fiori che si teneva ogni anno di questo periodo, la sua comunità viveva tra queste montagne da secoli ed erano da sempre abili coltivatori delle più disparate varietà di fiori e piante.
Tutti davanti a me guardavano estasiati il paesaggio tranne Ridley che aveva la mascella contratta e lo sguardo basso, questo posto probabilmente evocava molti ricordi in lui. Stavo per avvicinarmi a lui per provare a tranquillizzarlo ma Maddy gli mise una mano sulla schiena delicatamente e le sue spalle si rilassarono.
"Dai forza, mettetevi davanti al cartello vi faccio una foto" esclamò la mia amica per allentare la tensione agguantando la macchina fotografica che aveva al collo. Sky sbuffò, "Tesoro, proprio ora?", Mia la prese per il polso e la trascinò davanti alla fotocamera di Maddy senza farle proferire altra parola. Ci mettemmo tutti davanti all'obiettivo, Chic fece la linguaccia, Ridley il simbolo della pace, Boe prese Sky sulle spalle, che non mancò di protestare sonoramente, io mi avvicinai a Mia, che mi abbracciò affettuosamente da dietro.
"Siete pronti?", ci chiese Maddy alzando la telecamera. La conoscevo da molti anni ormai e da sempre amava immortalare i momenti dai più importanti ai più semplici, con il suo obbiettivo, era convinta che le fotografie fossero tra i nostri beni più preziosi e alcuni dei pochi oggetti che col tempo non perdono valore, ritratti che rimangono immutati nel tempo, dove i cuori rimangono integri, dove gli occhi brillano ancora, e dove i legami non si spezzano.
Nella sua stanza avevo visto i modelli di fotocamere più disparati, da quelle vintage, appartenute a suo padre, come le vecchie polaroid, a quelli più moderni che la sua famiglia usava per lavoro.
I suoi genitori erano due fotografi molto abili e che facevano il loro lavoro con passione, le poche volte che ero stata a casa di Maddy prima che morissero, avevo visto i corridoi tappezzati di foto di ogni tipo, guardandole più da vicino si intuiva l'occhio attento di chi le aveva scattate, tutto l'amore che ci aveva messo, non erano solo ritratti di famiglia o di una piccola Maddy intenta nelle attività più varie, ma anche scene di vita o paesaggi naturali come un ragazzo che suona per strada la fedele chitarra, un tramonto su un paesaggio montuoso, una coppia di anziani che si prendevano per mano.
Il flash della fotocamera mi riportò alla realtà facendomi vedere tutto nero per un'istante, sbattei gli occhi un paio di volte e la figura di Maddy che si stava avvicinando a noi si fece più chiara, questa volta fece per girare la telecamera per fare una sorta di selfie.
Mentre vedevo i miei amici che sorridevano e si mettevano in posa, una sensazione di calma mi pervase, avevo fatto la scelta giusta, avevo regalato a tutti loro un momento di tranquillità, ma allo stesso tempo dovevo liberarli dalle catene che li attanagliavano.
Non potevo andare via prima di vederli davvero felici.
Sperai vivamente che Ridley non mi avrebbe odiato per averlo praticamente costretto a tornare qui.
"Rid, Ridley Watson sei tu?" una voce un pò stridula mi arrivò alle orecchie prima che Maddy riuscisse a scattare la foto. Tutti ci voltammo verso la fonte che si rivelò appartenere ad una ragazza dai lunghi capelli biondi, era insieme ad altre due giovani della nostra età, tutte e tre avevano lunghi vestiti a motivi floreali e corone di margherite tra i capelli.
La bionda venne verso di noi a lunghe falcate, era molto alta e da qui riuscivo ad intravedere grandi iridi azzurre. Ridley si staccò dal gruppo e le andò incontro.
"Lily, che bello rivederti" disse il mio amico salutandola con un bacio sulla guancia, "Anche per me, dopo che non ti ho visto la scorsa estate ho pensato che i tuoi avessero venduto la casa, non ho più avuto tue notizie. Come stanno ? il piccolo Tyler invece? E Colin sopratutto, come sta andando il servizio militare?", un brivido mi pervase dalla testa ai piedi nel solo sentire quelle parole.
Ridley rimase in silenzio per qualche secondo e poi tirò fuori uno dei suoi soliti mezzi sorrisi agendo come suo solito, con sarcasmo e la sua dolce timidezza.
Mise una mano dietro alla testa e fece una risatina, " Beh, mio padre era troppo impegnato a sistemare gli articoli del negozio in ordine di colore per poi farseli distruggere in due secondi dalla squadra di football per poi prendersela con me, mia madre a stare dietro a Tyler che combina un guaio dopo l'altro e Colin..." Ridley fece una piccola pausa dove deglutì così visibilmente che sembrò stesse cercando di ingoiare un peso enorme, il suo pomo d'Adamo che si alzava e si abbassava ripetutamente.
" E' ancora in missione, devoto al dovere come sempre", e nel dirlo fece un'altra risatina imbarazzata, si comportava sempre in quel modo anche quando l'argomento non lo spaventava, come se avere la completa attenzione di una persona lo imbarazzasse e trovasse in ogni modo una strada per sdrammatizzare.
Lily sorrise, " Capisco. Senti al sargente Watson non piacciono ancora le storie che scrivi non è vero?" disse scherzando anche lei riferendosi al padre di Ridley, col tono di chi vuole rivangare il passato. Lui sorrise ancora più tiratamente, " Oh si, non si azzarda nemmeno a dargli un'occhiata, forse se sapesse quello che scrivo mi manderebbe direttamente al fronte già da adesso", Lily rise chiaramente ricordando i toni duri del signor Watson con leggiadria ed ironia come Ridley li faceva sembrare ogni volta.
Tutti gli Watson erano soldati da generazioni, ogni membro si era arruolato quando era arrivato il proprio turno e si era distinto per i servizi resi in battaglia richiedendo di fare lo stesso alle future generazioni.
Ridley ci aveva raccontato molte volte delle numerose riunioni di famiglia dove tutti i suoi cugini si divertivano a giovare a baseball e raccontare aneddoti sull'esercito mentre lui avrebbe preferito stare chiuso in stanza con un buon libro. Ovviamente suo padre disapprovava e lo considerava la pecora nera della famiglia attribuendo l'amore per i libri e la scrittura ad una fase giovanile che avrebbe superato presto.
"Comunque state tutte benissimo, andate al festival dei fiori?", cambiò discorso, gli occhi di Lily si illuminarono, "Si, oggi c'è la cerimonia di apertura ti sei già dimenticato? Hanno allestito un grande tendone nella piazza dove ci sarà un banchetto, balli e giochi di vario tipo, dovete assolutamente venire, l'entrata è gratuita", lei alzò lo sguardo verso di noi che fino a quel momento non ci eravamo mossi, "Ah si che stupido che sono. Lily, loro sono Brent, Boe, Mia, Teddy, Chic e ti ricordi di Maddy?" tutti noi salutammo con un sorriso, anche Maddy che però era visibilmente infastidita dalla presenza della bionda; due estati fa era venuta a Riverwood con Ridley e sicuramente le due si conoscevano.
"Ma certo! E' un piacere rivederti" nel dirlo si lanciò su Maddy stritolandola in un abbraccio. La mia amica fu costretta a ricambiare anche se scettica, quando si avvicinò un delicato profumo di fiori mi arrivò dritto alle narici, io risi divertito, Maddy era così espressiva che era chiaro come il sole quando qualcosa o soprattutto qualcuno le piacesse oppure no.
Lily si staccò da lei e poi si rivolse a noi"Ho sentito molto parlare di voi da Rid, non vedevo l'ora di conoscevi! Loro sono Molly e June, le mie migliori amiche", e si voltò ad indicare le due ragazze, una mora e l'altra biondo cenere, che erano rimaste in disparte a pochi metri da lei.
"Dovete assolutamente venire tutti a casa mia a prepararvi per la serata, ho abiti a tema e corone di margherite per tutti, non si può entrare senza", i miei amici rimasero stupiti dall'insolita proposta, Sky fece un'espressione visibilmente disgustata all'idea, Boe mi rifilò un'occhiata poco convinta, Teddy rivolse gli occhi a terra imbarazzato solo all'idea, mentre Mia le sorrise benevola, "Sarebbe un piacere", Sky la guardò di sottecchi, Chic ovviamente le diede corda, faceva spesso il Don Giovanni con le belle ragazze ma sempre mantenendo il suo stile giocoso e non essendo mai volgare.
"Oh sarebbe davvero un piacere, soprattutto se lo chiede una ragazza così gentile come te" sentenziò facendo un passo avanti, Boe gli tirò una gomitata senza farsi vedere, Chic protestò ma la sua voce fu coperta da Lily che aveva accolto con gioia la notizia, Ridley nel mentre era rimasto impalato là davanti a lei. "Allora ci vediamo più tardi, sai dove trovarmi intanto" Lily sorrise di nuovo per poi sparire lungo un sentiero fiorito a pochi metri da noi con le amiche al seguito.
Finalmente il mio amico dagli occhi verdi si tolse la felpa e se la legò alla vita rivelando una maglietta bianca a maniche corte, sopra alla stoffa era visibile una collana di ferro dalla quale pendevano due piastrine identificative di metallo."Dai mie prodi compari andiamo verso la piazza, comunque avevate ragione, portare la felpa ad Agosto è insopportabile"
BRENT
🗓️24 Agosto 2024
🕒9:30
La piazza di Riverwood era in festa. Festoni di peonie rosa pastello si intrecciavano sopra le nostre teste dai tetti delle case, decorazioni di margherite e primule pendevano dalle porte delle dei negozi insieme a graziose ghirlande di rose, un ampio tendone giallo accesso padroneggiava sulla piazza tenuto su da spessi fili adornati di Lisiantus violacei.
Le persone intorno a noi portavano abiti fioriti e fiori tra i capelli proprio come Lily e le sue amiche, sembrava di essere entrati in un mondo incantato. Una bambina dai lunghi capelli rossi vestita di rosa si avvicinò a Sky porgendole una rosa dalle tinte bluastre, "Si intona con i tuoi occhi, le diamo a tutti per il festival", aveva una voce dolce e da vicino il piccolo viso era punteggiato da lentiggini come quello di Teddy.
Sky imbarazzata si accovacciò verso di lei e la prese, "Ehm, grazie piccola", le fece un sorriso, "Taglia il gambo e mettitela tra i capelli" continuò lei poi senza muoversi di un millimetro, tra di noi scoppiarono delle risatine, era molto divertente vedere la mia amica dai capelli rosa vestita di nero e con gli occhi cerchiati dall'eye-liner imbarazzata per il regalo di una dolce bimba adornata di fiori.
"Intendi ora?" chiese imbarazzata, la bimba annuì, " E una anche per te sei molto bello, sembri un principe azzurro", porse una rosa stavolta bianca a Boe.
"miei amici si guardarono come se non avessero assolutamente idea di cosa fare, "Amici sono rose non bombe, rilassatevi" aggiunse Chic avvicinandosi ad una giovane vestita di viola e prendendo altre rose dal suo cesto ringraziandola con un inchino, " Finalmente l'occasione giusta per ritirare fuori la mia camicia con i fiori hawaiani", nel dirlo spezzò una rosa gialla e se la mise dietro l'orecchio facendo l'occhiolino alla ragazza, Mia andò in soccorso di Sky e spezzò la rosa blu che le faceva risaltare l'azzurro degli occhi come aveva detto la piccola.
Un calore piacevole mi avvolse, l'amicizia tra Mia e Sky era sempre stata fatta di momenti dolci e delicati alternati da litigate e differenze di opinioni a causa del carattere forte di entrambe, le due però avevano sempre trovato un modo per riappacificarsi e rafforzare la loro amicizia, tranne per l'incidente di un mese fa. Dopo l'accaduto le due avevano iniziato a parlare sempre meno poiché Sky, per quanto considerasse sbagliate le azioni di Boe, difendeva il mio amico, mentre Mia era fermamente convinta di non poterlo perdonare.
Non vederle più insieme come quando eravamo bambini aveva scavato un vuoto nel mio cuore che faticavo ad ammettere, da sempre odiavo lasciar andare le cose, anche se non mi riguardavano. Il fatto che Mia e Sky non si parlassero più e che i miei amici uscissero insieme sempre meno, stava recidendo il filo di speranza che mi teneva in piedi.
Per fortuna stavo riuscendo in qualche modo a sistemare tutto, pezzo dopo pezzo.
Aiutai Boe a posizione la rosa a mia volta, lui e Sky si sorrisero imbarazzati e scoppiarono a ridere, non erano proprio i tipi ad andare in giro con un fiore tra i capelli. Alzai lo sguardo e vidi i miei amici tutti con un fiore dietro l'orecchio, non riuscivo a contenere la gioia che sentivo crescere nel mio ventre, un peso togliersi dai miei polmoni, gli occhi puntati su quella miriade di colori intorno a me.
La piastrina identificativa brillava sulla maglietta bianca di Ridley illuminata dalla luce del sole mentre sistemava la rosa gialla dietro l'orecchio di Maddy. Decidemmo di fare un giro per la cittadina per ammirare la sua bellezza, Mia si avvicinò a me e cominciò a camminarmi accanto.
"Che c'è ti sei incantato?" mi tirò un piccolo buffetto sulla fronte quando si accorse che la stavo guardando , "E' che le rose ti donano", risposi sogghignando, in realtà mi ero soffermato ad ammirarla, mi piaceva molto osservare i dettagli delle persone che amavo per poi poterli riprodurre al meglio nei miei disegni.
"Signor Martins non se la caverà tanto facilmente sono ancora arrabbiata con lei" mi disse con finto tono autoritario per poi farmi la linguaccia. Io le presi la mano e la feci avvicinare a me, poi mi tolsi il fiore blu da dietro l'occhio e lo misi dietro il suo insieme al suo di un bel rosa candido, il suo colore preferito. " Non riuscirà a rimanere arrabbiata con me per cosi tanto tempo signorina Lewis, nemmeno se lo volesse", le feci l'occhiolino e lei alzò gli occhi al cielo fintamente spazientita.
Ci avventurammo per la via principale di Riverwood, le alte montagne sullo sfondo ci salutavano avvolgendo tutto il villaggio nel loro abbraccio punteggiate di verde. Stavo per fare un passo avanti verso Ridley, per chiedergli più informazioni su questo posto, quando qualcuno mi superò di corsa andando verso il mio amico. Intravidi una ragazza dalla lunga chioma rossa, ma poco mi bastò per riconoscerla.
Lei gli mise una mano sulla spalla e tutti quanti ,incluso Ridley, si voltarono all'istante. La ragazza aveva un ampio sorriso sul volto e, poco prima di guardare in faccia il mio amico, aveva pronunciato flebilmente una sillaba che però io avevo sentito benissimo: "Co-".
Ma appena furono faccia a faccia si bloccò immediatamente non terminando la frase , come se l'incantesimo che era su di lei si fosse spezzato all'improvviso. Ridley strabuzzò gli occhi decisamente sorpreso come se avesse appena avvistato un orso polare nel deserto, "Laura!" esclamò poi abbracciandola quando il suo cervello riuscì a processare quello che aveva davanti. Laura si lasciò travolgere dall'abbraccio e lo strinse forte a sé a sua volta come se si stesse aggrappando a lui per stare in piedi.
Mi ricordavo molto bene di lei: un turbine dai lunghi capelli rossi e gli occhi scuri, dalla figura slanciata e il sorriso sempre sul volto, sempre dalla battuta pronta e super competitiva. Ogni volta che ero a casa di Ridley finivamo per sfidarci a qualche gioco da tavolo che lei puntualmente vinceva rendendo Mia furiosa.
Laura si staccò dall'abbraccio sempre rimanendo vicina a Ridley, poi gli mise una mano tra i capelli e provò a metterli in ordine facendo un mezzo sorriso, in ogni suo movimento si percepiva la delicatezza e la dolcezza quasi da sorella maggiore. "Certe cose non cambiano mai eh", aggiunse guardando la felpa annodata attorno alla vita di Ridley, lui rise e si mise una mano tra la folta chioma scura scompigliandola di nuovo, e rendendo vano ogni tentativo di Laura di sistemarla.
"Lo sai, per portare-" iniziò lui, "I beni di prima necessità, come snack e libri lo so", terminò lei ridendo. Tutti gli altri erano rimasti a fissarla sorpresi come se avessero visto un fantasma, Maddy non riusciva a guardarla nemmeno negli occhi, e notai che anche Ridley molto spesso distoglieva lo sguardo, cosa che però faceva sempre dopo un contatto visivo troppo prolungato con una persona.
Laura era la fidanzata di Colin, il fratello maggiore di Ridley, e per questo passava molto tempo a casa Watson, tutti la conoscevamo molto bene, soprattutto Maddy. Ci fu un secondo di silenzio dove nessuno disse nulla, "Ragazzi è un piacere vedervi", aggiunse lei poi voltandosi verso di noi, tutti gli altri in quel momento sorrisero non riuscendo a nascondere bene l'imbarazzo che si era creato.
Conoscevo bene quell'espressione che avevano sui volti, era la stessa che molte persone purtroppo rivolgevano a me per i corridoi della scuola e nelle sale d'aspetto dell'ospedale, quegli occhi sconsolati che sembrano aver davanti una stupenda opera d'arte rovinata da secoli e che non tornerà più come prima.
I miei amici non lo avevano fatto apposta, era solo un riflesso involontario dovuto da tutti i ricordi che la presenza di Laura ci conferiva. "Anche per noi", dissi io sorridendo, Ridley si passò nuovamente una mano tra i ciocche ricciolute.
"Comunque ora che ci penso, cosa ci fate tutti quanti qui? Ci sono anche i tuoi e Tyler?" chiese guardandosi intorno, Rid puntò lo sguardo a terra, " No, siamo da soli, è una lunga storia. Ci tenevo a vedere il festival dei fiori..." un'ombra passò sul viso di Laura a quelle parole, "Anche io, era il suo preferito", nei suoi occhi era così evidente il velo di tristezza che si nascondeva dietro ai suoi sorrisi e alla luce delle sue iridi castane.
Giocò nervosamente con un bracciale di perline verdi che aveva al polso destro, poi fece un gran respiro e prese delicatamente il polso del mio amico avvicinandosi a lui, "Rid, senti mi dispiace essere sparita dopo il funerale, tu e la tua famiglia siete stati così disponibili, ma io... non riuscivo a stare lì senza di lui, tu poi gli assomigli così tanto", avevano entrambi gli occhi leggermente lucidi, e la mano di lei tremava visibilmente intorno al polso di Ridley.
Il resto dei miei amici aveva cambiato espressione ed ora era palpabile la nostalgia e la tristezza nei loro sguardi, Maddy in particolare continuava a tenere gli occhi fissi su Ridley come fosse indecisa se avvicinarsi o meno.
"Lo so, non mi devi spiegare niente, farai sempre parte della famiglia", nel dirlo alzò finalmente gli occhi e li puntò in quelli di Laura per poi stringerle la mano destra. Lei in tutta risposta le allungò il pugno sinistro e Ridley batté il suo contro quello di lei come gli avevo visto fare sempre in passato.
In quel momento, senza dire nemmeno una parola, stavano comunicando in un modo che era comprensibile solo a loro, ed io pensai che fosse proprio vero il fatto che le persone che ti conoscono meglio non abbiano bisogno di parole per comprenderti.
Lei poi fece un passo avanti verso Ridley prendendo delicatamente la targhetta identificativa che aveva al collo tra le mani rompendo l'intreccio delle loro dita, da più vicino lessi finalmente il nome di suo fratello scritto in lettere in rilievo: "Colin Watson", con sotto una serie di numeri.
Laura ricalcò i contorni delle lettere con il polpastrello guardandole come assorta in un trance, "Mi ricordo quando te l'ha data. Era il suo compleanno, tuo padre aveva fatto quel barbecue fenomenale che faceva sempre e tua madre aveva sfornato quella torta al cioccolato pazzesca, era il giorno prima che si arruolasse...", Ridley sorrise perso nella memoria di quel giorno, ormai entrambi erano su un pianeta completamente diverso dal nostro
Perché alla fine i ricordi sono la nostra forza più grande, quei piccoli involucri di momenti e giorni passati che resteranno immutati per sempre, attimi di realtà che conservano gli odori, le parole, le sensazioni per sempre, e che a volte costituiscono tutto quello che ci resta di una persona.
Ed era per questo che l'avventura che avevamo intrapreso era importante: serviva a creare ricordi.
"Prima pensavi fossi lui vero?" commentò Ridley con un sorriso amaro, Laura gli prese il viso tra le mani, " Te l'ho detto, gli assomigli molto", lui ci pensò su un attimo, " Io sono più bello però ammettilo, ho il naso più dritto", Laura rise e poi finse di esaminargli il viso, "Decisamente molto più dritto".
Mi accorsi di star ridendo senza nemmeno accorgermene insieme ai miei amici, "Comunque, qualsiasi cosa stiate facendo io mi fido di voi, ma state attenti, mi raccomando" e nel dirlo ci rivolse uno sguardo severo degno di una madre. "Ho più fiducia in voi ragazzi che in lui" continuò lei scherzando, "Puoi stare tranquilla lo terremo fuori dai guai.", aggiunse Maddy abbozzando un finto tono cospiratorio, lei e Laura si lanciarono uno sguardo d'intesa, poi Laura si voltò nuovamente verso di lui.
"Rid, ho una cosa da darti, me l'ha data Colin tempo fa ma non ho mai avuto il coraggio di consegnartela, me la porto sempre dietro da allora. Verrò anche io ovviamente al festival stasera, sono venuta apposta-" si interruppe un attimo come se pronunciare il resto della frase le procurasse estremo dolore, notai con la coda dell'occhio che stava ancora continuando a punzecchiare le perline del suo bracciale.
"Volevo sentirmi un pò più vicina a lui. Vediamoci stasera così finalmente riuscirò a dartele, e potremmo passare un pò di tempo insieme se vi va", tutti noi annuimmo, Ridley rimase un attimo interdetto ma poi annuì.
"Certo sorellona", Laura sembrò colta alla sprovvista da quelle parole ma dopo un attimo un'espressione di gratitudine le si dipinse sul viso, nei suoi occhi e in quelli di Ridley si vedeva di nuovo brillare la luce, tra di loro l'aria era elettrica, come se un campo di forza si fosse creato fra i loro corpi, un filo invisibile li univa e li rendeva gli unici abitanti di un mondo dove noi non potevamo entrare del tutto.
Speravo che Ridley avrebbe incontrato qualcuno legato al suo passato e a Colin, qualcuno che sarebbe riuscito a fargli pensare di nuovo a suo fratello sorridendo.
Laura mise la targhetta identificativa sotto al colletto della maglietta, "Senti c'è un'altra cosa importante che ti devo dire", le guance gli si arrossarono quando pronunciò quelle parole come se fosse stata travolta improvvisamente da un milione di sensazioni tutte insieme. Lui le fece segno con la testa di andare avanti.
Lei stava per rispondere quando improvvisamente si portò una mano alla testa come se stesse avendo un mancamento e si piegò leggermente verso Ridley appoggiandosi a lui con entrambe le mani.
Tutti noi scattammo immediatamente nella loro direzione mentre il nostro amico le cinse i fianchi con le mani per aiutarla a reggersi. Prima che qualcuno potesse pronunciare una parola Laura fece un sorriso amaro,"Scusami, qualche volta capita", tutti noi restammo pietrificati sul posto, Ridley aveva le pupille dilatate e il volto contratto un'espressione di paura.
Per un attimo nessuno si mosse, poi Laura si rimise dritta in piedi, i lineamenti ora completamente rilassati. Con un movimento delicato poi prese la mano di Ridley e la posò sul suo ventre, tutti gli altri strabuzzarono gli occhi mentre lui aveva tutto il volto distorto dallo shock. "Laura..." fu l'unica cosa che uscì dalla bocca di Ridley, lei annuì mentre una lacrima le solcava il viso.
"Sono incinta", Quando pronunciò quelle parole il tempo si congelò in un istante, gli occhi di Ridley fissi sul ventre di Laura, "Colin lo sapeva Rid, voleva fare un grande annuncio davanti a tutti voi quando sarebbe tornato, ma poi non è più successo e io non ho avuto il coraggio". Lui rimase lì a guardarla per un secondo, per poi stringerla di nuovo in un abbraccio a cui si abbandonò completamente, come se da esso dipendesse la sua stessa vita.
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SPAZIO AUTRICE🩵✌🏻
Ciao a tutti amici di Wattpad e beventi a questo nuovo capitolo!
Finalmente l'avventura è iniziata con il primo punto dedicato al nostro Ridley. Dato che il gruppo è numeroso ho deciso che ogni luogo sulla mappa sarà incentrato sulla storyline di un personaggio specifico, un pò come il piano di Brent( senza fare spoiler).
Per ora questo è solo un assaggio delle tematiche che voglio portare con il personaggio di Ridley che ovviamente verranno approfondite e spiegate più chiaramente nei prossimi capitoli.
Come vi è sembrato il personaggio di Laura? E come continuerà il festival dei fiori? Ci sono altri segreti dietro a Colin, il tanto amato fratello di Rid?
Spero di avervi spinto a continuare, come sempre, se il capitolo vi è piaciuto lasciatemi qualche stellina e dei commenti, sapete che per me significano molto!
Fatemi sapere sopratutto se sono riuscita a differenziare un pò i personaggi e a dare delle caratteristiche tipiche soprattutto a Ridley.
E se ne avete voglia lasciate tanto amore per Ridley (che ne ha bisogno dopo lo shock) con dei cuori verdi💚💚💚💚💚💚💚
NB: Comunque le immagini non erano esattamente quello che avevo in mente ma per ora ve le lascio per darvi un'idea delle location e alcuni personaggi poi troverò cose più accurate
Alla prossima.
- Vitty🌟
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