Se precedentemente abbiamo trattato tre categorie maggiori degli strumenti delle streghe, adesso entriamo nella parte più pratica, quella degli strumenti essenziali per i rituali, sto parlando di:

IL LIBRO DELLE OMBRE
Il Libro delle Ombre è il manuale di un Wiccan, un vero e proprio diario di ciò che è stata finora la sua vita, le sue esperienze, le sue conoscenze e perchè no, anche i suoi errori. E' qualcosa di privato ed estremamente intimo, perchè riflette ciò che è stato appreso da un Mago nel lungo percorso della sua vita. Al Libro Delle Ombre è correlato un DIARIO SPECCHIO, all'interno del quale, si appuntano tutti gli avvenimenti che accadono durante la giornata per poterli poi analizzare di sera.

L'ALTARE
Dove vengono consacrati gli strumenti? Ma sopra un altare naturalmente. L'altare è un qualsiasi oggetto con una superficie piana. Spesso la sua forma è rotondeggiante, ma vi sono streghe che lo preferiscono quadrato o rettangolare. Un ceppo di albero, un tavolo, un semplice ripiano, moltissimi oggetti si prestano come altari,voi dovete solo decidere quello con cui vi trovate meglio, quello che vi fa sentire streghe...
Solitamente viene allestito rivolto verso Est o verso Nord, ma in mancanza di spazio potete posizionarlo ovunque.
Ogni altare è completamente individuale.
Su ogni altare vengono posizionati tutti gli strumenti che possono servirci durante ogni pratica rituale. Ricordatevi, l'altare è parte integrante del nostro cammino, senza di esso, i nostri incontri con il Dio e la Dea sono pressoché inutili!

L'ATHAME
L'athame è un pugnale, uno qualsiasi, basta che vi faccia sentire a vostro agio. Ve ne sono di più comuni, come quelli dal manico nero a lama singola, e altri con il manico adorno di pietre e cristalli e lama doppia.
E' d'uso comune levigare la lama poichè esso viene usato solo nei rituali e solo per fendere l'aria, mai per TAGLIARE!!
L'uso che se ne fa è quello di preparare, aprire e chiudere i circoli magici, ma il più importante è senza dubbio quello di fruire come canalizzatore di energia.
L'athame rappresenta l'elemento del fuoco ed è un simbolo maschile. Spesso viene inciso con dei simboli o rune che possano propiziare ai rituali.

LA BACCHETTA
La bacchetta è l'elemento dell'aria per eccellenza, considerata di genere neutro sebbene in molti ne vedano riflesso quello maschile. Serve anch'essa a canalizzare le energie, sebbene sia utilizzata solo per quelle di richiesta e invito.
La bacchetta solitamente è fatta di legno, che può variare a seconda dell'uso che ne facciamo, ma anche quelle di metallo e di pietra non vanno sdegnate poichè adatte a più scopi.
Anche sulla superficie della bacchetta è possibile incidere simboli e rune, e talvolta è piacevole adornarla con pietre e fili.

Sopra il calice di Baphomet
IL CALICE
Il Calice o la Coppa, il simbolo della Dea e dell'elemento acqua.
Spesso è riempita con nettare di frutta, talvolta con vino. Il nettare solitamente viene poi, alla fine del rituale, sotterrato e donato alla Dea Madre; nel caso in cui si tratti di vino, invece è preferibile berne almeno un po', o semplicemente bagnarsi le labbra, per ringraziare la Dea.

IL PENTACOLO
Esso è il simbolo della magia per eccellenza. Viene descritto come un moto infinito che mostra la reciproca relatività di tutto quello che esiste. Viene racchiuso in un cerchio che simboleggia l'infinito, senza un inizio ne una fine.
La stella a cinque punte racchiusa in un cerchio è chiamata pentacolo, la stella da sola è chiamata pentagramma.
Nella punta in alto risiedono le forze dello Spirito, che controllano i quattro elementi.
Le origini del Pentacolo si perdono nei meandri della storia, basti pensare che le prime stelle cerchiate, sono state trovate su alcuni vasi dell'antica Cina e che i seguaci di Pitagora la usavano come simbolo poichè incarna in segreto matematico noto come "sezione aurea".
La costruzione del pentacolo
Dalla punta in alto tracciate una linea verso l'angolo in basso a sinistra, da qui segnate una riga che porti all'angolo in alto a destra.
Ivi tracciate una riga orizzontale fino al punto opposto.
Da qui (angolo in alto a sinistra) tracciate una nuova linea che arrivi in basso a destra, infine tornate al punto di partenza e circondate la vostra stella con un cerchio.
Se avete svolto correttamente i passaggi adesso, avete un pentacolo...
Il pentacolo è il simbolo della terra e solitamente è considerato di genere femminile.
Spesso è fatto di rame, ma qualsiasi materiale o metallo va bene.

L'INCENSIERE
L'incensiere è solitamente un piccolo contenitore usato per bruciare erbe. Il fumo purifica l'aria dagli incantesimi effettuati e elimina gran parte delle energie negative.
Rappresenta, chiaramente, l'elemento dell'aria e viene utilizzato per innumerevoli scopi.
Per prima cosa, come detto, allontana le energie negative, e una volta allontanate le mantiene all'esterno del cerchio magico.
Secondo, è forse il metodo più semplice per innalzare le proprie preghiere al Dio e alla Dea.
Terzo, è un ottimo conduttore di energie positive.
L'incensiere viene solitamente riempito, per metà con del sale, per evitare la rottura del contenitore per il troppo calore, e per il resto con l'incenso scelto.
Osservare la danza del fumo è un ottimo metodo per guadagnare uno stato di coscienza alterato e facilitare così il viaggio astrale.

IL BOLLINE
Il coltello a manico bianco, più semplicemente Bolline, è usato, al contrario dell'Athame, per tagliare e per qualsiasi fine pratico.
Il suo utilizzo è esteso anche all'incisione e al taglio di erbe e per questo spesso ha la forma di una falcetta.

LA SCOPA
Connessa all'elemento acqua, la scopa viene utilizzata prima e dopo i rituali per liberare lo spazio dalle energie e per purificare lo spazio.
La scopa viene anche utilizzata come protezione, difatti mettendola davanti all'ingresso di casa si evita che persone indesiderate vengano da voi.

IL CALDERONE
Simbolo femminile, rappresenta tutti e 4 gli elementi.
Viene, oggi come nel passato, utilizzato per cucinare pozioni e per bruciarvi all'interno delle erbe.
Al suo interno vengono adagiati dei fiori durante matrimonio o funerali.
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