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Avevo 28 anni, anzi ancora 27 in realtà, quando questa storia iniziò.

Era una sera di inverno e fuori c'era una bufera, cosa molto rara nella nostra zona in realtà.

Stavo cucinando tranquillamente più o meno, dopotutto avevo dei fantasmi che giravano per casa, alcuni mi ignoravano altri cercavano di parlarmi ma li ignoravo io.

Poi.... Il fantasma di un ragazzo, mai visto prima, mi apparve davanti attraversando i fornelli ed impedendomi così di vedere la padella.

Rimasi per qualche secondo ad osservarlo, pareva essere morto molto più o meno alla mia età e aveva molti lividi ovunque, uno in particolare era attorno al collo e parevano due grosse mani, probabilmente qualcuno lo aveva strangolato.

<scusa, ti puoi togliere? Vorrei finire di cucinare e se stai davanti non vedo> dissi tranquillamente mentre sul volto del fantasma era apparsa un'espressione sorpresa ma si spostò lo stesso ed io tornai a cucinare.

<tu... Mi vedi?> domandò dopo essersi ripreso dallo stupore, erano davvero assurda alcune reazioni dei fantasmi, sembrava quasi che fossi io lo spirito a volte.

Sospirai, spensi il fuoco e mi voltai verso di lui <sì, ti vedo e ti sento, in questo schifo di villaggio c'è sempre una persona con questa capacità, sfortunatamente al momento sono io e così sara finché non morirò>

<"sfortunatamente"?> mi domandò confuso.

<lasciamo perdere> dissi sospirando arresa.

<senti..... Forse è una richiesta strana ma.... Potresti... Seguirmi? C'è qualcuno che ha bisogno di aiuto>

<non sono la persona giusta a cui chiedere una cosa simile, tutti i vivi che mi stanno attorno.... Sono destinati a morire sempre più presto, invece se ti riferisci ad un morto.... Non sono un'esorcista, non ho alcun potere se non quello di vedervi> dico scocciata, voglio restare da sola, anche se continuo a soffrirne ora non riesco neanche più a stare con qualcuno.

<ma se non lo aiuti morirà comunque, ti prego> la sua espressione supplichevole alla fine mi fa cedere.... Perché?

<e va bene, mi copro e ti seguo> dissi sospirando.

Mi misi dei vestiti più pesanti e presi un paio di occhialetti per proteggere gli occhi dal vento e dalla neve, poi mi misi anche un berretto e coprii il viso con una sciarpa.

A quel punto uscii seguendo il fantasma che mi fa strada restando vicino per non farsi perdere di vista.

Dopo qualche minuto trovai un ragazzo a terra mezzo coperto dalla neve e privo di coscienza, senza dire nulla lo caricai in spalla, non pesava molto o forse erano gli anni che ho passato ad arrangiarmi da sola ad avere irrobustita me, dopotutto mi dovevo tagliare la legna da sola.

Lo portai in casa e raggiunsi la mia camera, lo buttai sul letto, gli tolsi i vestiti ormai bagnati lasciandolo in mutande e lo coprii con una coperta.

Lo osservai per qualche secondo, aveva i capelli castano chiaro e il suo viso mi ricordava quello del fantasma, ma senza lividi, forse erano fratelli.

Uscii dalla camera e andai a mangiare con il fantasma che mi guardava in silenzio, ormai ero abituata a sentirmi osservata e poi... Dopotutto i fantasmi solo quello possono fare.

Finito di mangiare lo guardo a mia volta <quando la bufera sarà finita, se è ancora vivo, lo porterò dal medico va bene? È tutto quello che posso fare> gli dissi con tono freddo.

Mi guardò stupito <sei parecchio acida eh?>

<più che altro non voglio gente viva attorno a me, altrimenti la uccido.... Piuttosto.... Tu seguivi quel ragazzino? Perché?>

<è mio fratello minore, è fuggito di casa dopo la mia morte e io l'ho seguito per poterlo aiutare ma...>

<non è come nei film, i fantasmi non hanno alcun potere terreno>

<già...>

<a tale proposito.... Se tuo fratello finirà di nei guai NON venirmi a cercare, questo sarà l'unico aiuto che vi darò> dissi sottolineando il "non".

<e perché?>

<ti ho già detto che la mia presenza accorcia la vita della gente, non so neanche se tuo fratello si sveglierà>

<capisco... Quindi vivi qui da sola? E la tua famiglia?>

<io non ho alcuna famiglia da quando avevo cinque anni> con tale affermazione lo zittisco e me ne andai a dormire sul divano.

Ovviamente non era vero che non ho una famiglia ma da quando hanno scoperto che ero la maledetta... Era come se fossi orfana.

Poco dopo mi addormentai.

Continua.

Seirin: spero che la storia vi stia piacendo :3

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