IV
<<Mh…>> mugugnò Tsurumaru, aprendo lentamente gli occhi e trovandosi stretto tra due braccia muscolose.
<<Che cosa?!>> esclamò successivamente.
Quella non era assolutamente la sua stanza, lui non dormiva mai tra le braccia di qualcuno!
<<Cosa c'è, Mikazuki?>> sentí domandare e, a quelle parole, alzò il viso, incrociando lo sguardo con Kogitsunemaru.
<<Kogitsunemaru?! Com'è possibile che io sia tra le tue braccia?>> urlò Kuninaga, allontanandosi e mettendosi seduto.
<<Non capisco…dormiamo tutte le notti così. Stai bene?>> il grigio lo guardò preoccupato.
L'altro si portò le mani tra i capelli, trovandoli più corti del solito.
<<Ho bisogno di uno specchio.>> mormorò, alzandosi in piedi e iniziando a mettere a soqquadro la stanza.
Si fermò solo quando ebbe trovato lo specchio, che per poco non fece cadere, dato che sul vetro non c'era la sua figura ma, bensì, quella di Mikazuki.
<<Ci siamo scambiati di corpo?>> sussurrò Tsurumaru.
<<Non sto capendo nulla…>> disse, invece, Kogitsunemaru, che l'aveva affiancato.
<<Diciamo che io sono il tuo ragazzo solo d'aspetto. Sono Tsurumaru.>> spiegò Kuninaga, posando lo specchio.
<<OK…? Non so come sia possibile questa cosa, ma troveremo un modo per risolvere il tutto, no?>> Kogi cercò di comportarsi nel modo più normale possibile, non poteva mica reagire male.
<<Devo andare a vedere Mikazuki che si trova nel mio corpo.>> affermò Tsuru, prima di uscire dalla stanza, seguito a ruota dall'altro.
Quando arrivarono davanti alla porta della camera del bianco, la spalancarono senza troppe formalità.
<<Ichi!>> esclamò Tsurumaru, ma si bloccò sul posto, sorpreso di trovare Munechika, nel suo corpo, ridere di buon gusto con il suo ragazzo.
<<Cos'è successo qui?>> domandò, sorpreso.
<<A quanto pare, loro due non hanno preso male il vostro scambio di corpi…>> commentò Kogitsunemaru, guardando il suo fidanzato o, per meglio dire, il corpo di Kuninaga.
<<Almeno, se ne sono resi conto?>> il membro della Dategumi indicò i due, che si voltarono a guardarli.
<<Kogi.>> disse Mikazuki, alzandosi ed andando incontro al suo ragazzo.
Il grigio l’osservò in silenzio, prima di fare un passo indietro.
<<Cosa c'è che non va? Non mi vuoi abbracciare?>> chiese Munechika, un poco sorpreso.
<<Non è questo il problema. Vorrei abbracciarti, ma…>> fece per rispondere Kogitsunemaru, ma si zittí, perché il corpo del blu si frappose tra i due.
<<Già mi sono svegliato abbracciato a Kogitsunemaru…per favore, non stringerlo mentre sei nel mio corpo.>> affermò Tsurumaru.
<<Io stavo abbracciando Ichigo Hitofuri, questa mattina.>> disse Mikazuki, ridacchiando.
<<Lo immaginavo…>> boffonchiò Tsuru.
<<Tsuru, chiediamo a Yagen se ha idea di cosa possa essere successo?>> si fece avanti Ichigo, poggiando una mano sulla spalla del corpo del blu.
<<Va bene, anche se non penso che questa sia una cosa molto scientifica.>> rispose la katana di Date, incrociando le braccia al petto.
Successivamente, i quattro raggiunsero l’infermeria, aprendo la porta e trovando Yagen, intento a preparare una nuova medicina.
<<Ichi-nii, qualcuno di voi sta male?>> domandò il Toshirō, tirandosi su gli occhiali con l'indice destro.
<<Diciamo di sì…Mikazuki e Tsuru si sono scambiati di corpo.>> spiegò il fratello maggiore.
Il corvino lo guardò scioccato, facendo seguire a quelle parole qualche attimo di silenzio.
<<Puoi fare qualcosa per noi?>> chiese Tsurumaru, quando si accorse che la cosa stava diventando imbarazzante.
<<Beh…non ho mai sentito di due persone che si scambiano un corpo…>> mormorò il dottore, passando lo sguardo dal corpo del blu a quello del bianco.
<<Quindi, Mikazuki rimarrà sempre nel corpo di Tsurumaru?>> Kogitsunemaru sembrava depresso e scoraggiato.
<<Io sono sempre qui con te, anche se in un corpo diverso.>> affermò Munechika.
<<Ma non provate a baciarvi, visto che quello è il mio corpo…>> si intromise il membro della Dategumi.
<<Provo a vedere se trovo qualche libro in merito a questa faccenda. Voi potete pure rimanere qui.>> disse Yagen, uscendo dall’infermeria di corsa.
<<Se non potessi più tornare nel mio corpo, come farei con te, Ichi?>> chiese Kuninaga.
<<Non è da te deprimerti. Vedrai che mio fratello troverò una soluzione, non temere.>> lo incoraggiò il verde acqua, posandogli una mano sulla spalla.
Tsurumaru lo guardò e annuì.
Avrebbe tanto voluto avvicinarsi di più a lui e baciarlo, ma era nel corpo di Mikazuki e non avrebbe permesso a nessun altro di anche solamente sfiorare le labbra del suo ragazzo.
<<Ragazzi! Ho trovato qualcosa!>> esclamò Yagen, un'ora dopo, rientrando nella stanza.
<<Davvero? Qualche libro di medicina parla della loro situazione?>> domandò Kogitsunemaru sorpreso.
<<In realtà, è un libro fantasy…>> rispose il corvino, facendo nuovamente cadere il silenzio in quella camera.
<<Non importa, basta che ci possa aiutare. Cosa dice?>> intervenne Hitofuri.
<<Basta colpire in testa uno dei due per farli tornare nei rispettivi corpi.>> spiegò Toshirō.
Il dottore, insieme a Mikazuki, Kogitsunemaru ed Ichigo, si voltarono in contemporanea verso Tsuru.
<<Perché mi guardate così? Volete colpirmi? Ma equivarrebbe a colpire Mikazuki, non è conveniente…>> cercò di scamparla Tsurumaru.
<<Beh, qui dice che ci vogliono almeno dodici ore per tornare nel proprio corpo. Quindi, il dolore potrebbe cessare prima e Mikazuki non soffrirebbe nulla.>> affermò Yagen.
<<Che bravi amici che siete…>> mormorò Kuninaga, sospirando.
<<A te piacciono le sorprese, no? Non è sorprendente essere colpito nel corpo di un'altra persona?>> il verde acqua sorrise dolcemente.
<<Sei veramente l'unico in grado di rigirarmi come vuole…e va bene, colpitemi pure.>> disse la katana di Date, aprendo le braccia.
Senza dire nulla, Yagen prese una mazza.
<<Ma quella da dove ti è uscita!?>> esclamò Tsuru.
<<Me l'ha data Hasebe. Il nostro maestro ce l'aveva in stanza e lui l'ha portata qui.>> spiegò il corvino, prima di porgerla a Ichigo.
<<Prego Ichi-nii, a te l'onore.>> affermò, mentre il maggiore tra i due fratelli prendeva in mano l'oggetto, puntandolo contro il suo ragazzo.
<<Solamente, non fargli troppo male…>> si raccomandò Kogitsunemaru, dato che era pur sempre il corpo di Mikazuki.
Hifoturi annuì, prima di far cadere la mazza addosso a Tsurumaru.
-
Tsurumaru aprí gli occhi, mettendosi seduto e guardandosi intorno.
Si trovava nella sua stanza e aveva vicino a sé Ichigo, che dormiva con la testa poggiata sulle sue gambe.
<<Ichi.>> lo chiamò dolcemente, rendendosi conto di avere la sua solita voce, non quella del blu.
Il verde acqua si stropicciò gli occhi, per poi puntare lo sguardo sul suo ragazzo e sorridere.
<<Come mi hai chiamato?>> domandò, inclinando lievemente la testa di lato.
<<Ichi.>> ripetè Kuninaga.
Il sorriso sul viso di Hitofuri si ampliò e lui si gettò tra le braccia del bianco.
<<Sei tornato.>> sussurrò, mentre il più alto ricambiava il gesto, stringendolo a sé.
<<Già.>> rispose Tsuru, poggiando una mano dietro la nuca del suo ragazzo.
Successivamente, Ichigo si allontanò un poco dal corpo del suo fidanzato, per poterlo guardare in volto.
Gli accarezzò la guancia destra e gli lasciò un bacio sull'altra.
Tsurumaru sorrise dolcemente, facendo combaciare le sue labbra con quelle dell'altro.
Sì, era decisamente tornato.
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