Categoria: Coriandoli
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Evy guardò il trasportino rosa appena ritirato dalla toelettatrice e fece una smorfia. Odiava i cagnolini piccoli composti dal 90% di rabbia e dal restante 10% di paura e odiava doversene prendere cura quando poteva fare qualcosa di molto più utile. Non pensava che diventare la segretaria di una grande stilista come Sharon Becky avrebbe significato diventare la schiava di Kiky il cane. Era una Shish Tzu con la pelliccia più lunga e curata di tutte le modelle di Sharon. Quest'ultima spendeva sempre una fortuna per far risaltare la bellezza di Kiky, che portava un pedigree degno di una nobildonna.
La ragazza aprì la porticina e rimase allibita quando si rese conto che quella non era Kiky. I colori, il collare... tutto diverso! Senza pensarci, scattò fuori dall'ufficio e corse al piano terra ignorando l'ascensore (in certi momenti, le scale sono molto più veloci!).
Appena raggiunse il negozio dall'altro lato della strada vide la vera Kiky scappare tra le macchine e partii al suo inseguimento.
La cagnolina salì spaventata sul montacarichi di una ditta di traslochi, che conduceva direttamente all'ultimo piano dell'alto grattacielo dove lavorava Evy con Sharon.
La ragazza attraversò rischiando di essere investita e corse dentro, salendo velocemente le scale. In quel momento, però, Kiky stava già saltando, spaventata, sul cornicione. Abbaiò terrorizzata, prima di scivolare e cadere in una grossa grondaia messa in diagonale per far defluire meglio l'acqua. Scivolò davanti alla sala riunioni dove stava lavorando Sharon -che si voltò sentendo ululare ma non vide nulla di strano- e percorse tutto l'edificio fino al piano terra, dove il tubo di rame terminava bruscamente. La cagnolina volò direttamente davanti alla porta automatica, che si aprì, e corse dentro. Sgusciò nell'ascensore dalle pareti di vetro prima che le porte si chiudessero e salii con i passeggeri divertiti. Mentre saliva, Evy scendeva le scale e i loro sguardi si incrociarono per un attimo.
La ragazza sospirò e riprese a correre nel verso opposto. Raggiunse la cagnolina, che abbaiava disperata davanti alla porta dell'ufficio di Sharon, proprio poco prima che quest'ultima aprisse la porta.
<Kiky, tesoro!> esclamò prima di chinarsi per prenderla in braccio e tornare a lavorare. Ignorò completamente Evy, che stava cercando di sistemarsi i capelli arruffati dalla corsa.
La cagnolina la guardò da sopra la spalla della proprietaria e sembrò sorridere divertita.
Adesso condividevano un piccolo segreto.