Una meta sicura

Dopo aver servito anche Hermione, Harry decise di sedersi e provare il caffé del Malfoy. Seguì le sue indicazioni e vide il liquido bruno iniziare a bollire, per poi addensarsi sempre più.

Draco diede un sorso mentre Hermione imitava Harry, chiedendo con un certo distacco: –L'hai preso da Madama Piediburro?- Era incuriosita anche lei, in modo particolare quando si trattava di magia.

Il Malfoy alzò un sopracciglio, con aria poco convinta. –Ti sembro tipo da Madama Piediburro?-Lei rimase interdetta un secondo e Draco sollecitò: –Aspetti il treno, Potter? Bevi.-

Harry, ricevuto il via libera, obbedì e i suoi occhi sgranarono quando poté sentire al palato il sapore forte e amaro della bevanda. Era molto gustoso. –Wow! Dovresti provarlo, Herm! È veramente...!- Ma si fermò davanti all'occhiata altezzosa di lei. -Cioè... il tuo è davvero buonissimo, anche questo però non è...-

La riccia spostò lo sguardo sulla tazza e provò anche lei l'espresso, rimanendo a sua volta colpita dall'aroma intenso. -Mh.-

-Mh?- domandò ironico il biondo. La ragazza gli rifilò un'espressione noncurante, offrendo al suo orgoglio l'opportunità di non venir calpestato e chiese: –Quindi... dove si prendono queste pastiglie? Funzionano solo sul caffè?- Considerando le loro capacità, potevano rivelarsi utili anche in altri ambiti.

-Queste sì, le ho rese più specifiche. La ricetta generale serve per stringere le pozioni quando non si ha il tempo per farle bollire- spiegò il Malfoy, osservando come era stata brava a glissare sulle sue iniziali reticenze. Si chiese se quello sarebbe stato il suo atteggiamento-tipo.

I due grifoni però erano molto più sorpresi da cosa aveva lasciato intendere il ragazzo, infatti Harry gli chiese: –Cioè... le hai create tu?-

Il Malfoy sospirò con noia e rispose: –Mi sembrava fosse implicito.- Aveva iniziato a spalmare la marmellata sul pane.

La Granger aveva già finito l'espresso, notando che si esauriva in fretta. Si riempì di nuovo la tazza di caffé americano dunque, offrendo la sua personale opinione: –Se sono così efficienti, dovresti brevettarle...-

E Draco si lasciò sfuggire una risata, mentre spalmava la confettura in modo tale che nessun angolo della bruschetta restasse scoperto. –Per qualche milione di galeone in più nella mia camera blindata?-

Hermione, tornata al tavolo con la sua tazza, restò un po' delusa dal sapore annacquato della bevanda. Erano fin troppo diverse. –Se non ti servono, puoi darli a chi ne ha davvero bisogno.- Si ricordò però con chi aveva a che fare solo quando sentì la replica di lui.

–Tipo una povera famigliola come quella di cui, presto o tardi, farai parte? – E liberò una risata piena di scherno. Davvero pensava che uno come lui potesse essere interessato alla beneficenza?

Hermione rimase boccheggiante davanti alla frase cattiva del biondo... ma non restò in silenzio a lungo. -Meglio far parte di una famiglia ricca d'amore, lealtà e fiducia che di una falsa, fredda e inutile come la tua.- C'era parecchio veleno nelle sue parole, ma avere a che fare con persone così strafottenti e avare la disgustava. Si alzò in piedi, facendo per andarsene, ma il Malfoy non le lasciò l'ultima parola.

 –Wow, un senso dell'umorismo impressionante, Granger. Comunque è interessante come le falsità di voi Grifondoro si sciolgano come neve al sole...- Era riuscito a farla arrossire, ma non certo ad ammutolirla.

–Non mi pare di aver mostrato comprensione nei tuoi riguardi, non me ne importa un bel niente dei tuoi problemi!-

-Nessuno ti ha chiesto di farlo e stai certa che mai succederà- le rifilò il biondo, poco intimidito dal fare aggressivo e risentito di lei.

–E chi se ne importa, Malfoy! Se davvero ti fosse solo interessato liberarti di Voldemort, ci avresti dato le informazioni che avevi e saresti corso a nasconderti nel tuo prezioso maniero! Come la serpe vigliacca che sei e sempre sarai!- Batté con forza la mano sul tavolo, aveva gli occhi iniettati di rabbia mentre liberava una perfidia che non era affatto sua.

Harry si allarmò nel vederla presa in quel modo dalla situazione. Solo quando vide il medaglione penzolarle dal collo capì cosa stava succedendo.

–Se è proprio qui che voglio rimanere, magari una motivazione c'è!-

-Hermione, togliti subito il medaglione!- Harry era intervenuto bruscamente nella faida, non lasciando a Hermione il tempo per ribattere. Sentendo l'amico pronunciare quelle parole all'inizio non capì, poi però lo vide tendere la mano, in attesa. La bruna afferrò la catena e si sfilò il medaglione, cedendolo al mago. Quando se ne liberò, perse un po' di stabilità e dovette aggrapparsi al tavolo, tornando a sedersi con espressione allucinata. Stava pensando a tutto quello che aveva detto ed era palese che ne fosse persino un po' atterrita.

-Va meglio?- le chiese il compagno, accarezzandole una spalla e lei annuì appena, con un certo imbarazzo. Spostò lo sguardo dorato e luminoso su Draco.

Il Malfoy sembrava ancora in collera ma domandò, visto che quell'affare era il motivo per cui aveva deciso di fare colazione con loro: –Che succede?-

-Mi dispiace, non dovevo dire quelle cose- si scusò presto la bruna, le si leggeva in viso che era sinceramente dispaciuta.

-È colpa di questo- indicò Harry, mostrando il medaglione a Draco.

Quest'ultimo spostò lo sguardo sull'oggetto con espressione glaciale. –Che roba è?-

-È il medaglione di Salazar Serpeverde, lì dentro c'è un pezzo dell'anima di Voldemort che... influisce sullo spirito di chi lo sta trasportando, incattivendolo- spiegò con rapidità Hermione, sperando che il ragazzo non se la fosse presa troppo, più per una questione di principio che per altro. Lei non era una persona cattiva e detestava sentirsi manipolata da quell'oggetto.

-Che state aspettando a distruggerlo? È un Horcrux, no?- domandò Draco, sempre verso Harry però. Dopo aver ascoltato le scuse della ragazza, aveva smesso di guardarla.

–Non sappiamo come fare.-

Draco alzò lentamente ambedue le sopracciglia, era allibito. –Non sapete come fare? Silente ti ha mandato a distruggere questi affari ma non ti ha detto come?!–

–No.-

Il biondo incrociò le braccia sul petto, continuando a fissare il bruno che aveva ripreso a mangiare pane e marmellata. Dopo qualche istante di silenzio diede il suo verdetto. –Bella merda.-

I due gli lanciarono un'occhiata rapida, poi risposero in coro: –Già.- Era chiara la loro delusione.

Ci fu un nuovo silenzio, che venne di nuovo interrotto da Draco. –In ogni caso dobbiamo andarcene da qui. La soluzione migliore sarebbe quella di spostarci nella foresta di Ashural, quella menzionata dal Ghermidore.- E si levò in piedi, muovendosi verso il proprio letto e afferrando il pacchetto di Magh rosse. La marmellata era buona, ma il pane durissimo: non era riuscito a mangiare più di una bruschetta.

-Questo è vero, non possiamo trattenerci qui. Son passati solo due giorni e abbiamo già incrociato i Ghermidori. Sono ovunque- convenne con lui Hermione, visto che ci aveva già pensato.

-Credevo vi steste muovendo in fretta per evitarli, perché vi siete fermati?- chiese quindi il Malfoy, mentre tirava dalla Magh ed espirava la prima boccata di fumo rossastro.

–È da giorni che ci spostiamo senza sosta. Ron è spaccato, non riesce a smaterializzarsi per il momento.-

Draco sgranò gli occhi, non riuscendo a trattenere il tono di scherno. –Ancora non riesce a smaterializzarsi senza spaccarsi? Wow!-

–È colpa mia, stavamo scappando dal ministero quando abbiamo rubato il medaglione alla Umbridge e... nello smaterializzarci ho spaccato Ron. Gli ho dato dell'essenza di Dittamo ma ancora non si è ristabilito del tutto- raccontò. Si sentiva ancora in colpa.

In quel momento tornò proprio il preso in causa che attirò l'attenzione dei tre su di lui: erano curiosi di sapere di che umore fosse. Il ragazzo arrossì appena ma Draco fu il primo a distogliere lo sguardo e dare una nuova boccata alla Magh.

-Devo tenere io il medaglione, giusto? Herm, tu l'hai tenuto tutta la notte.-

La strega scosse il capo bonariamente e Harry gli mostrò che ce l'aveva lui, approfittandone per chiedergli: –Come stai?-

Il rosso lanciò un'occhiata sfuggente alla grifona. –Ho... schiarito le idee.- E spostò gli occhi celesti su Draco. Il Malfoy stava decidendo cosa mettersi, mentre frugava nella grossa tasca interna del cappotto appeso alla sedia. Di certo non avrebbe rinunciato al suo stile solo perché viveva con tre pezzenti.

-Davvero?- gli domandò speranzosa Hermione, raggiungendolo e sistemandogli i capelli. Gli tolse una foglia secca che vi era rimasta intrappolata, mentre notava dei buchi sul maglione: glieli avrebbe sistemati durante il suo turno di guardia. Il ragazzo annuì, scrutandola dall'alto e lei proseguì: –Abbiamo intenzione di spostarci verso la foresta di Ashural, ne hai mai...-

-Non se ne parla! È pericolosa!- scattò immediato lui. –Tutti i maghi lo sanno!- E lanciò un'occhiataccia verso Draco che a quelle parole era tornato a guardarlo. Immaginava che ci sarebbe stata quella conversazione, c'era molta superstizione anche fra i maghi.

Il Malfoy sentiva lo sguardo dei grifoni addosso, in attesa di una risposta, così gliela offrì con molta naturalezza. -Ci sono stato, dipende dalla zona.-

-Tu sei impazzito, Malfoy! Anzi! Chissà perché non mi sorprende che tu ci voglia portare proprio lì!-

-Non l'ha consigliato lui, l'ha detto quel Ghermidore che...-

-Oh! Certo! Fidiamoci del Ghermidore, allora! Di bene in meglio!- asserì il rosso, interrompendo Hermione con sarcasmo.

-...Che poi ha ucciso- concluse la Grifona, tetra, ma Draco non appariva affatto scalfito dalla sua constatazione.

-Ci stiamo trascinando dietro un assassino! Questa situazione ci porterà solo guai! Ve lo dico io, miseriaccia!- sibilò verso i compagni, con fare catastrofico. Il suo volto era di nuovo arrossato e il respiro affannato. Non sarebbe mai riuscito ad accettare la presenza del Malfoy nel suo gruppo.

Harry, sentendo il peso del verdetto finale addosso, si mosse verso una delle piccole sedie che circondavano il focolare. Draco ruotò sulla sedia e si rivolse a lui: –Se era certo che i Ghermidori non ci avrebbero cercato, c'è una motivazione. Ashural è nota come una delle cittadine più sfortunate della storia, ma...-

-Sfortunate?! Porta iella! A tutti quelli che ci sono stati è successo qualcosa di brutto! È l'ultimo posto dove dovremmo andare!-

–Allora facciamo come volete voi e migriamo a vuoto per tutta l'Inghilterra. Io non ho problemi a levare di mezzo i Ghermidori, siete voi che sperate di cavarvela con qualche fattura Orcovolante...- E scosse il capo, spegnendo la Magh nel residuo di caffé. –Vi sto solo offrendo un'alternativa sicura.-

-Noi sappiamo difenderci benissimo! L'abbiamo fatto per anni mentre Voldemort tentava in tutti i modi di ucciderlo!- Gli fece notare Ron, indicando Harry.

Il bruno rispose con un sospiro pesante mentre fissava con intensità il fuoco. –E infatti ora siamo qui... non ho mai davvero affrontato Voldemort, lo sapete.- Draco li aveva già liberati dall'incantesimo Tabù, anche se Ron era stato molto reticente a subire un suo incantesimo.

–C'è la necessità che accetti di doverlo fare, perché quando verrà il momento e tu non sarai pronto... allora sarà la fine, per tutti noi.- Tenne a fargli notare Draco, con fare piuttosto serio. Era un lato di lui che non conoscevano affatto, infatti ne furono tutti piuttosto sorpresi. Aveva l'espressione di qualcuno che ormai aveva accettato il suo destino e si aspettava che gli altri facessero lo stesso.

–Se userò la maledizione, sarà solo su di lui.-

-Le maledizioni sono tre, Potter- sottolineò Draco.

–Non sono avvezzo alla tortura, né all'obbligare la gente a fare ciò che non vuole- gli fece presente l'occhialuto, alzando lo sguardo su di lui, stavolta.

–Per utilizzare al meglio la maledizione senza perdono, devi saper utilizzare anche le altre... sono disposte su una piramide di apprendimento, dove al vertice, ovviamente, c'è l'Anatema che uccide-

Harry fu sorpreso davanti a quell'informazione. Non ne era a conoscenza, parlare delle maledizioni senza perdono non era cosa comune a scuola. -La Imperius penso di essere in grado di eseguirla...-

Ron non poté resistere all'istinto di assumere un tono accusatorio. –Ma...! Stai scherzando, Harry? Vuoi... vuoi davvero...?-

-Non ho molta scelta, Ron! Non ucciderò Lord Voldemort con un Expelliarmus! Né con un Patronus! Dovrei sperare di ucciderlo con uno Stupeficium? Comunque non mi diverte l'idea, se può esserti di conforto! Sono io che lo devo fare, non tu!-

Ron non riusciva a credere alle sue parole. –Se non fosse venuto lui, non ti saresti mai posto il problema! – E indicò Draco, stavolta. Dai suoi occhi trapelava solo disprezzo per l'intruso. Era lì da poche ore ma stava già cambiando gli equilibri del gruppo.

-Me lo pongo da tempo, invece! Solo che non voglio appesantirvi ancora con i miei problemi! Come sempre mi sarei affidato alla fortuna...- E sbuffò, stanco, spostando lo sguardo altrove. –Quando per una volta vorrei sentirmi più sicuro, visto che per me sarà lo scontro decisivo.-  Cercò di calmarsi, prendendo in mano il medaglione e provando a ignorare il continuo ronzio proveniente dell'oggetto: era davvero penetrante e oppressivo.

-Per diventare abili in un determinato incantesimo bisogna allenarsi, Harry. Su chi hai intenzione di provare le maledizioni? Su di noi, magari?- domandò ironica Hermione, incrociando le braccia sul petto. Era molto sorpresa anche lei. Non pensava che Harry si sarebbe fatto condizionare in quel modo dalle parole di Draco. Anche se non dubitava che qualche pensiero gli fosse già passato per la testa. Avesse avuto la sua responsabilità... probabilmente ci avrebbe pensato anche a lei. Voldemort non si sarebbe fatto alcuno scrupolo con loro.

–Basterà che acquisisca il meccanismo di base del Cruciatus, visto che risulta lo stesso della maledizione senza perdono.-

Harry, ancora pensieroso, era tornato a guardare le fiamme, non sapendo davvero quale fosse la giusta decisione da prendere.

-Non puoi farlo, Harry. Se ti abbasserai al suo livello... diventerai come lui! Una persona malvagia, senza cuore!-

Draco assunse un'aria poco convinta e si volse verso Ron, allibito. –Vivi nelle favolette che ti raccontava mammina da piccolo?-

-Quando si effettua la maledizione senza perdono, l'anima si frammenta, Malfoy! Non è una favoletta!- rimbeccò Hermione, severa.

Draco, ormai stanco di essere stato accusato di nuovo per una cosa, a suo dire, assolutamente necessaria, si alzò in piedi e rispose a Hermione: -Dipende da chi uccidi e dalle motivazioni. Pensi che se qualcuno, un giorno, provasse a uccidere tuo figlio e tu fossi costretta ad anticiparlo, la tua anima si frantumerebbe?! Non è tutto bianco o nero, come piace pensare a voi! Le crepe, inoltre, si rimarginano col tempo, il pentimento o le buone azioni. L'importante è che quei frammenti non vengano depositati altrove. In ogni caso si occuperà di Voldemort quando verrà il momento. Il Cruciatus non dà questo tipo di danno collaterale- concluse il biondo, notando la ragazza serrare la mascella, dato che non si era concentrata troppo sulle maledizioni. La magia oscura non era di suo interesse.

-Danno collaterale!?- berciò Ron, riuscendo a tediare il biondo. Poi si rivolse ad Harry. –Ma lo senti come parla?! È da uno così che vuoi essere... istruito?!-

Il giovane Potter capiva bene il suo disappunto, ma cercò di rassicurarlo. –So quello che sono, Ron, non diventerò cattivo dall'oggi al domani. Mi è già capitato di fermarmi di fronte a lui e quella volta Silente mi ha salvato, sono stato fortunato. Stavolta non ci sarà nessuno a farlo e quindi dovrò essere pronto quando verrà quel momento. Su questo non posso dargli torto.- Si levò in piedi, rendendoli partecipi dei suoi pensieri. -Silente aveva abilità magiche che io non riuscirò mai a sviluppare in questi mesi, non sono in grado di confrontarmi con Voldemort come faceva lui. Ad armi pari.-

Draco comprendeva bene il suo discorso. Era molto più sensato di quelli che facevano i due santarellini. -È per questo che devi pensare a una scorciatoia. Tu sei uno dei buoni, non si aspetterebbe mai che utilizzassi la magia oscura contro di lui.-

-Ci ho già provato, ma non ci sono riuscito.- Decise quindi di rivelargli Harry, spostando lo sguardo su di lui.


Spazio Autore:

Ma siamo state davvero brave allora!! I miei complimenti!! Vedremo se riusciremo a raggiungere ancora un nuovo record! Che ne pensate della scelta che deve prendere il nostro Harry? Meglio prendere lezioni da Draco o no?? Ovviamente cercate di non pensare a come poi è andata alla fine XDXD

Passiamo ai ringraziamenti per le mie quindici commentatrici: Harly00, MarinelaRezi, GiovannaMarongiu, madgirl33, comecartabianca,stel_lina, Noeee0, Liby654, Carietta91, FlaviaYes, Fiorentinasara, InnamorataDiUnRiddle, Annarita_Esposito, _kiki11_, bianchilisa00

Sono davvero contentissima che abbiate partecipato al gioco! Grazie ancora!! Alla prossima ce sarà Sabato, a meno che non raggiungiamo prima il record! Sauu!

Domandina: Torniamo alle serie tv! La vostra preferita senza considerare quelle su Netflix! Anche quelle che non sono serie, tipo Beautiful che, sappiatelo, lo seguo ancora e non me ne vergognoXD. Anche quello è stato d'ispirazione per me XD La mia sarebbe stata Game of Thrones se non consideriamo il finale, anche Lost sarebbe una delle mie preferite per lo stesso motivo, ma se devo sceglierne una che mi è piaciuta sempre, dall'inizio alla fine penso che l'unica sia BigBang Theory, amo Sheldon, ma anche Scrubs, Vikings, the 100 e Dr.House mi sono piaciute davvero tantissimo, insieme a BreakingBad (a meno della 3° stagione che mi ha annoiata moltissimo XD) Ora quella che mi son convinta sarà bellissima è See, con Jason Momoa che amo XD Quindi vedremo se il mio Kal mi deluderà o meno XD E voi?? Avete altre Serie tv preferite??

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