L'Horcrux inaspettato
Hermione chiamò il suo migliore amico con orrore quando vide il cadavere in decomposizione della vera Bathilda e, insieme a Draco, raggiunsero di corsa il piano superiore.
Harry, cercava di farsi scudo con il fondo di una sedia, ma il forte slancio della serpe lo aveva spinto all'interno della casa accanto, nella camera luminosa di un neonato. Harry sapeva che doveva scappare, non poteva rimanere alla mercé di quella creatura, così, mentre cercava di distrarla lanciandole giocattoli e libri per bambini, si mosse verso il buco, cercando di tornare nel salotto di Bathilda, ma la serpe lo aggredì alle spalle, spingendolo a terra.
Strisciò sul pavimento, all'indietro, cercando di calciarla via e divincolarsi, mentre le sue mani cercavano spasmodicamente qualcosa per colpirla... e la trovarono. Prese uno dei mattoni venuti fuori dalla parete a seguito dell'impatto e colpì la bestia con tutte le forze che aveva, quindi scappò.
Fece appena in tempo a notare l'arrivo di Draco ed Hermione, fiondatisi di corsa su per le scale, che Nagini lo attaccò ancora, ma la prontezza di spirito di Hermione lo salvò da un attacco alle spalle. L'incantesimo di schianto prese in pieno la bestia che finì in uno squarcio sul pavimento che dava al piano inferiore.
I tre rimasero a fissare ansanti e attoniti il grande buco, dove si notava la bacchetta di Harry, proprio sul bordo.
Non sarebbe stato saggio recuperarla e, infatti, quando Hermione in un rapido scatto la raccolse, Draco le lanciò un'occhiataccia, anche se lei non poté vederlo.
-Andiamo via, prima che si risvegli...- mormorò la ragazza quindi, allungando una mano verso Harry e l'altra verso Draco ma, non appena si sporse per afferrare il primo, ancora riverso sul pavimento, Nagini sbucò fuori a fauci spalancate, diretta verso la strega.
Chi stavolta mostrò i suoi pronti riflessi fu Draco, che spintonò la bionda su Harry e gridò: –Incarcero!- e l'animale venne presto intrappolato in un groviglio di catene d'acciaio e liane in nylon, resistentissime. Il biondo scavalcò la coppia stesa in terra, senza perdere di vista il suo bersaglio e disse:–Avada Kedavra.- Un lampo di luce verde lucente colpì la bestia, la superficie del suo corpo venne escoriata ma si ricompose velocemente mentre l'animale si dibatteva con maggiore impeto. –Non ha funzionato. Questo significa colo una cosa...- iniziò il Malfoy, storcendo la bocca con espressione disgustata e infastidita.
Ed Hermione finì per lui, sorpresa quanto Harry, mentre si rimetteva in piedi. -È un Horcrux anche lei- disse mentre aiutava l'amico ad alzarsi, poi proseguì, dopo aver guardato gli amici: –Non... possiamo permetterle di tornare da lui.-
-Già, dovremmo tenerla e aspettare di avere un'arma per distruggerla- optò Harry, cercando consenso dagli altri, anche se faticava a non guardare l'animale davanti ai suoi piedi.
Draco concordò con lui: –Sì, ma dobbiamo tornare a casa per farlo. Le mie catene la terranno a bada ancora per poco...-
-Forse... ho una cosa che fa al caso nostro- intervenne a quel punto Hermione, prendendo la sua borsetta a perline e tirando fuori quello che appariva un semplice sacco di cuoio.
Al vederlo, Draco non riuscì proprio a trattenere il suo sarcasmo. -Cavolo, come ho fatto a non pensarci?-
Stavolta fu lui a beccarsi l'occhiataccia della compagna. –Se avessi studiato di più, sapresti cos'è... Ron!- sottolineò stavolta, cercando di ricordargli il ruolo che gli era stato affibbiato.
Quello lanciò gli occhi al cielo e sviò: -Che diavolo è?-
Hermione afferrò un lembo della sacca con due mani e poi gli diede una scrollata, come si fa a un lenzuolo per stenderlo sul letto. La borsa si aprì, distendendosi sopra l'animale. La strega lasciò quindi il bordo, e quello parve insinuarsi fra le pieghe della bestia aggrovigliata, circondandola e cercando di rinchiudersi, unendo tutti i bordi attorno ad essa con dei fili apparsi dal nulla. L'animale iniziò a rotolarsi da una parte all'altra, cercando di sfuggire alla presa ma, quando anche gli ultimi contorni vennero cuciti insieme, la palla di cuoio si immobilizzò.
Harry fece per avvicinarsi, ma Hermione tese la mano davanti a lui. La pelle stava cambiando: da marroncino chiaro si stava scurendo verso un nero sbiadito, mentre si riempiva scaglie e di irregolarità globose.
-Pelle di Drago incantata?- domandò sorpreso il Malfoy, volgendo lo sguardo sulla strega.
–Sì, me l'ha regalata tuo fratello lo scorso Natale. È resistentissima: riuscirebbe a trattenere un drago stesso se fosse abbastanza grande. Inoltre isola da qualsiasi conversazione mentale o diretta. Infine riduce peso e dimensioni.-
Le sopracciglia di Draco, rossicce nel corpo di Ron, si sollevarono insieme, mentre Hermione s'inchinava a raccogliere la sacca. -Ora dobbiamo andare via. Immagino saranno previsti dei rinforzi davanti a un suo mancato rientro.- E prese dal bordo della gonna la bacchetta di Harry, tendendogliela. –Mi dispiace... ci sono caduta sopra- mormorò, vedendo il ragazzo assumere un'aria delusa.
La ragazza non aveva tutti i torti, per cui Draco afferrò il suo braccio e la spalla di Harry. –Leviamo le tende.- E li smaterializzò al Salice, prendendo il sacco dalle mani di Hermione e mettendoselo in spalla. –Forza, ci vorrà una mezz'ora di camminata...-
I due Grifoni lo seguirono e si lanciarono un'occhiata, sapendo di non averlo ancora ringraziato per averli salvati.
-Draco...- iniziò quindi Harry.
Il biondo si volse e alzò un sopracciglio con stizza. –Che vuoi?-
L'altro, davanti al suo solito atteggiamento da snob, ebbe il primo impulso di tirargli tutti quei bei capelli che lui vedeva platinati, ma si morse la lingua e gli disse: –Grazie per prima.-
Malfoy temporeggiò un momento prima di rispondergli. –Beh, Potter, inutile dire che mi servi vivo e in forma, quindi non ti esaltare, anche se quella che ho salvato, non sei esattamente tu.- E gli sorrise con falso candore, non preoccupandosi troppo di cambiare genere al pronome.
Hermione, presa in causa, non apprezzò molto la sua provocazione. –Non è tuo solito elemosinare ringraziamenti, anche se sai che ti sono grata per quello che hai fatto... volente o nolente.- L'avrebbe ringraziato subito dopo Harry, ma il suo fare accusatorio le aveva fatto passare la voglia.
Draco le lanciò un'occhiata furba e replicò, mentre apriva il cappotto: –Infatti non è mio solito...-
Hermione storse la bocca e rimbeccò, levandosi il berretto: –Ron non è così!-
E l'altro annuì, dandole la vittoria dei fessi. Non aveva voglia di dibattere, era piuttosto stanco.
Furono presto a casa, fortunatamente, nel tragitto si erano tolti gli indumenti più caldi, visto che le temperature si erano alzate almeno di quindici gradi. Erano quasi le tre di notte.
Harry cosciente di avere il turno di notte da concludere, insieme a Hermione, si rivolse alla ragazza: –Preparo i giacigli per queste ore. Okay?- Gli angoli laterali degli occhi erano piuttosto bassi, si vedeva che era provato dalla giornata.
La strega rispose in un sospiro, passandosi la mano fra i ricci e chiudendo gli occhi mentre massaggiava la nuca. –Sì...-
-Ci penso io a prendervi la roba, non potete rientrare finché non sorge il sole... e vedete di non addormentarvi, le riconosco quelle facce svogliate!- li apostrofò senza pietà.
I grifoni annuirono, un po' sconfortati e gli consegnarono i cappotti che tenevano piegati sul braccio. Poi lo sentirono concludere, prima di entrare in casa: –Io sistemerò questa stronza da qualche parte...- Entrò in casa, quindi, evitando di guardarsi allo specchio e lanciò i giubbotti sul divano, pensando subito all'Horcrux.
Si guardò intorno, pensando a quale fosse il posto più giusto dove inserirla e pensò accanto al camino. Raggiunse il piccolo piedistallo in legno su cui sostava un bel vaso in vetro e spostò quest'ultimo dall'altro lato del camino. Una volta liberata la mezza colonna, prese la sua bacchetta di larice e liberò un incantesimo: –Cristallium.- Sul piano iniziarono iniziarono ad aprirsi dal centro, verso l'esterno, delle piccole stalagmiti, le punte erano rivolte verso l'esterno, come a voler accogliere qualcosa e Draco non tardò ad occuparsene. Prese la sacca e la posizionò al centro, vedendo le spine allinearsi intono alla sacca, e avvolgerla come una sfera. Si mossero poi fino all'apice, incuneandosi fra loro e incrociandosi come fanno le dita di due mani, delineando una scultura scintillante.
-Bene- decretò, poggiando poi la punta della bacchetta sul cristallo. –Sonorus maximum.- quindi indietreggiò e liberò un sospiro. "Devo testarlo, che seccatura..."
Tendenzialmente l'incantesimo di amplificazione vocale si poteva lanciare solo sulle persone, non sulle cose, quindi doveva metterlo alla prova.
Allungò la mano verso la sfera e ci batté l'indice con delicatezza, ma fu costretto a incassare la testa fra le spalle e a fare un balzo indietro quando il tintinnio si diffuse altisonante per tutta la casa... e anche all'esterno.
Hermione ed Harry accorsero, spalancando la porta, ma rimanendo all'esterno, non certi di poter entrare. Non sapevano che quel clamore aveva certamente spaventato i piccoli Chick. -Draco!- gridò la strega, atterrita e il Malfoy, con le mani alle orecchie si volse verso i due.
-Che cosa è successo!?- gli chiese Harry, invece, subito alle spalle della strega.
Draco liberò il fiato, cercando di calmarsi e rispondendo ai due: -Sto bene, visto che ci sento ancora... miseriaccia.-
Hermione respirava in maniera irregolare, anche le sue mani stavano tremando, cosa che cercò istintivamente di nascondere. Si era spaventata più di quanto probabilmente avrebbe ammesso. –Sei sicuro di stare bene?! Si può sapere cosa è stato!?- domandò, persino con una nota di irritazione nel tono.
Draco la vide seriamente in apprensione e decise di scombussolarle i riccioli. –Rilassati, Granger... ho solo messo in gabbia la serpe.-
-Beh, potevi anche avvertirci!- lo sgridò, allontanando la sua mano con un gesto secco.
Il Malfoy ne fu un pelo sorpreso, ma non lo diede a vedere. -Non ero certo avrebbe funzionato e...-
-Ma almeno non ci saremmo presi un colpo! Non ci hai pensato, genio!?-
Oh, ma era sarcasmo quello? Si domandò Draco, non riuscendo proprio a trattenere un sorrisino. Si era davvero spaventata per lui fino a quel punto?
Hermione lesse rapidamente il linguaggio del suo corpo e arrossì appena, ma lo anticipò: -Se perdiamo quella dannata serpe, è la fine! Probabilmente anche per la tua copertura!- gli ricordò, riuscendo a far sparire quel sorrisino odioso dalla sua faccia.
-Puoi star tranquilla, e la sacca inizierà a cedere, cosa che spero non succeda mai, la gabbia ci avvertirà. I serpenti sono molto sensibili al chiasso e alle vibrazioni, non riuscirà a muoversi durante l'allarme e potremmo tentare di intrappolarla di nuovo, impedendole di scappare.-
La bionda strinse la mascella e, ancora a pugni serrati, si affacciò per vedere l'oggetto. -È il Cristallium, la variante del Pietrificus?- chiese poi, con voce atona.
Draco ignorò il suo fare distaccato, anche se non era sorpreso di sentirla fare la saccente. -Sì, poi ho amplificato i suoni prodotti con il Sonorus maximum.-
-Meglio, considerando anche l'incantesimo di incarcerazione, speriamo la tenga buona per un po'- decretò, portandosi una mano alla fronte, con aria improvvisamente affaticata. L'adrenalina del momento la stava abbandonando facendole sentire quanto era stanca.
Draco spostò gli occhi argentei anche su Harry, era appena tornato al braciere, mentre lo rianimava, la sua espressione sembrava dolorante. Sicuramente lo scontro con la serpe non doveva essere stato un volo in scopa.
-Glià, inutile dire che non dovete neanche pensare di sfiorarla.- E tornò a rivolgersi alla bionda, che, ormai palesemente di malumore, replicò: -Già, inutile. Ci porti le coperte?- Gli domandò dopo avergli dato le spalle e raggiungendo l'amico, offrendosi di aiutarlo con gli incantesimi di cura. Per fortuna non era stato morso.
Il Malfoy guardò i due dall'interno e sbuffò, capendo che godersi il suo turno di riposo, quel giorno, forse sarebbe stato un po' troppo egoistico. Certo, un tempo non ci avrebbe pensato due volte a mollarli, ma... le cose erano cambiate e non poteva proprio ignorarle. Guardò la propria bacchetta con intensità, poi rientrò in camera propria, deciso a cambiarsi. Quando uscì indossava di nuovo i suoi abiti, anche se gli stavano piuttosto stretti. Si sentiva un ciccione, anche se di nuovo ricco... e per il momento se lo fece bastare. Prese le coperte dei ragazzi e uscì fuori, lanciandogliele quando li raggiunse.
Harry lo ringraziò, mentre Hermione rimase in silenzio, anche se, come l'amico, fu molto sorpresa di vedere la solita poltrona di Draco ergersi dal terreno, per poi venir occupata dal suo creatore. Che intenzioni aveva? Dormire lì con loro?
-Che fai?- gli domandò il Grifondoro.
-Mungo i Goblin, secondo te?- gli domandò retorico il biondo, lanciandogli poi un pacchetto di Magh e la pipa. -Aprine due, riempi la pipa e fai meno domande idiote- gli ordinò, infine, sedendosi sul suo giaciglio dopo averlo sistemato con la solita attenzione certosina.
-Hai cambiato idea?- gli chiese quindi la bella Hermione che, stranamente, aveva ammorbidito la propria espressione.
-Sì, non mi fido- tagliò corto lui, stringendo le palpebre quando vide il suo di sorrisino trattenuto.
-Okay, posso sedermi lì anche io?-
Draco alzò un sopracciglio davanti a quella provocazione bella e buona, credeva davvero di poter fare il suo stesso gioco? -Certo, se la pianti di gongolare.- Se lo sognava.
La strega, che voleva solo metterlo alla prova, si alzò in piedi e lo affiancò, il tutto davanti allo sguardo intontito di Harry. Il mago non aveva capito cosa fosse successo e non aveva davvero voglia di indagare. –Credo di non saperlo fare...- asserì, indicando quindi pipa e Magh.
Draco sbuffò snervato e si sporse, riacciuffando il suo regalo e le sue sigarette. Rapidamente ricaricò lo strumento magico, lo accese e lo passò prima di tutto alla Granger. Quando però la bionda espirò, il fumo non era verde, ma di un giallo arancio lucente.
Harry schiuse le labbra davanti alle scintille dorate che scoppiettavano nell'aria. -Oh, bello...- e si vide porgere la pipa, mentre Draco, in un improvviso puf, tornò delle proprie sembianze. Erano le tre in punto.
–Finalmente, ora posso anche andare a pisciare...- e corse in casa, seguito dalle risatine dei ragazzi. Nel frattempo anche Harry stava tirando, consigliato dalla ragazza, ma tossì comunque.
-Secondo te si è sentito in colpa nel lasciarci qui a fare l'ultimo turno da soli?-
Harry non era abbastanza lucido per fare supposizioni. -L'hai sentito, non si fida di noi... e fa bene. Io sono davvero stanchissimo, non sono certo che resisterò fino all'alba.-
La strega annuì appena, anche se non era del tutto d'accordo. Ripensò a come l'aveva protetta dai coltelli, quella mattina e poi poco prima con Nagini... forse era stata eccessivamente brusca? Tirò dalla pipa, distrattamente, espirando nuovo fumo dorato, ma venne distratta dal ritorno del Malfoy.
-Da' qua, Granger.- La incitò, tendendole la mano prima di sedersi.
Hermione gli tese la pipa, ma tenne la mano salda intorno ad essa, stringendo le palpebre minacciosa e in silenzio.
Draco stirò un breve sorrisino e arrochì la voce -Per favore...-
La bionda arrossì appena e gli offrì il suo profilo, liberando lo strumento magico e rabbrividendo quando lo sentì afferrarlo, ma accarezzarle la mano in un gesto che non era assolutamente necessario. Ritirò la presa immediatamente, stringendo le braccia al ventre sembrando infreddolita.
–Beh, abbiamo preso un altro Horcrux... non ci è andata male, no?-
Alla lecita domanda del Malfoy, poco avvezzo al portare a termine missioni così pericolose, Harry gli sorrise, apparendo poco meno soddisfatto. –Sì, anche se sarebbe stato meglio se avessimo trovato la spada, ci saremmo potuti liberare di questo...- e indicò il medaglione che ora era al collo di Hermione.
Draco cacciò gli occhi argentei verso il cielo notturno. –Il miglior modo per godersi i risultati, è festeggiare!- stabilì perentorio, tirando fuori una fiaschetta personalizzata e buttando giù diversi sorsi. Poi, una volta dissetato, passò la fiasca ad Harry. -Coraggio, Potter, non fare lo sfigato, come al solito!-
Il bruno afferrò con titubanza il contenitore in argento, notando le diverse decorazioni che incorniciavano la grande "M" dei Malfoy. Quella era una delle tante volte in cui aveva notato la grande lettera, la si poteva scorgere incisa in diversi punti della casa, come sullo schienale delle sedie, su almeno uno degli angoli d comodini, tavoli e banconi, oppure sui dosatori di docce e lavandini... erano davvero ovunque se si offriva la giusta attenzione.
-Lascialo perdere, Harry- intervenne Hermione, con fare di sufficienza mentre incrociava le gambe e si riprendeva la pipa.
-Già, meglio non rischiare che tu possa diventare divertente...-
-Siamo molto divertenti, anche senza alcolici!-
-Se te lo dici da sola ha ben poco valore, sai?-
-Come fai tu, intendi?-
I due iniziarono presto a battibeccare, ma il portentoso rutto fiammeggiante che liberò Harry dopo un bel sorso, li immobilizzò con lei strettasi dalla paura al torace del Malfoy, le cui braccia erano andate istintivamente a stringerla a sé.
-Oh, Godric! Ma che roba è!?- imprecò il giovane Potter, spostando gli occhi allucinati e arrossati sulla coppia. I due si allontanarono in un istante ed Hermione tirò dalla pipa, rossa in viso.
-Whisky incendiario?- gli domandò retorico il biondo, per poi spalancare gli occhi. -Non dirmi che voi bevete ancora roba tipo Idromele e Burrobirra?!-
La faccia nauseata di Harry fu la risposta e l'altro sbuffò: -Ah, Salazar...- e si riprese la fiaschetta, pulendo poi il bordo con un fazzoletto. -Siete senza speranza, solo la prima volta che si beve i rutti prendono fuoco- spiegò, mentre scuoteva il capo con delusione, ma l'attenzione dei ragazzi venne attratta dal nuovo fumo espirato dalle labbra di Hermione. Era di un verde brillante.
I tre si lanciarono degli sguardi sorpresi e la strega chiese: -Pensate sia cambiato qualcosa?-
-Verde è notoriamente il colore della mia casa e oro il vostro... ma non è diventato verde dopo che ho fumato io.-
-No, infatti... l'ultima volta che eravamo da soli però è rimasto verde, benché io sia una Grifondoro.-
Draco si fece cedere la pipa e diede un nuovo tiro, espirando poi fumo dorato. -Non ha senso questa cosa...-
Hermione lo imitò, cercando di capire se magari il colore poteva essere correlato anche a qualcos'altro. Liberò nuovo fumo dorato. Il verde sembrava sparito. -In effetti, no...-
-Potter, ci sei?- disse però Draco, perdendo facilmente interesse per la questione.
-Mi gira un po' la testa... forse dovrei camminare un po'.- E fece per alzarsi.
Draco scosse il capo e gli tese la pipa. -Adesso passa, non frignare... tira, su...-
-Mh... non mi...-
-Dai, non fare la femminuccia!-
Ed Hermione liberò una sbuffata, sentendolo liberare quel commento sessista. Harry obbedì mentre Draco tornava alla strega -È solo un modo di dire, Granger, non c'è bisogno di prendere tutto sul personale! Ho incontrato ragazze che reggevano anche più di me, se può farti piacere!-
-Non me ne frega una Piperilla.-
Il fumo verde liberato da Harry fermò ancora una volta la loro discussione imminente.
-Di nuovo verde...- commentò Hermione, cercando di percorrere a ritroso i vari passaggi di mano.
Draco espirò a sua volta, sostituendo la nuvoletta verde a una dorata e fece per passare la pipa alla strega, che sembrava piuttosto distratta, ma lo sorprese vedere Harry tendersi per acciuffare lo strumento magico. -Con calma, Potter. Ti ho appena sverginato, dopotutto...-
E quello, scocciato, commentò con grande naturalezza: -Bah, lo so io chi vorrei svergi...- Spalancò gli occhi, portandosi la mano alla bocca dopo il pensiero indecente che si era lasciato sfuggire. Com'era potuto accadere!?
Hermione aveva del tutto perso interesse verso i suo conti, trattenendo rumorosamente il fiato. E avrebbe certo rimbrottato l'amico se Draco non le avesse tappato la bocca anzitempo.
Il biondo aveva un sorriso sconcertato in viso e non avrebbe permesso alla grifona moralista di interrompere il flusso di coscienza di Potter! Forse per la prima volta sarebbe uscito qualcosa di interessante dalla sua bocca!
Spazio autore
Ahhh sembra sia arrivato il momento delle confessioni! Cosa ci rivelerà di piccantino il nostro Potter?? L'ho detto che ci sarà anche un pizzico di Hinny in questa fic? Beh, lo dico adesso XDXD
Passiamo ora ai miei ringraziamenti, siamo arrivate a 25 stavolta! Spero di vedervi sempre così numerose! Grazi davvero a tutte!: noemim97, stlesmyhero, Carietta91, tikitiket, Annarita_Esposito, GiovannaMarongiu, Liby654, Herm_74, Giuliettapersempre, Fiorentinasara, MarinelaRezi, stel_lina, angimarry03, Enzagiuffre, IHaveSomeDream, RoseTorez, Mlizzie, Aspasia13_07, comecartabianca, ledgomma, bianchilisa00, apyanna, Sirius Balck, galaxia33, FlaviaYes (25)
E ora domandonaaa: esistono gli alieni?? Secondo me sì, ma più che altro perché penso che sia impossibile che in un universo infinito le condizioni di vita siano state soddisfatte solo e soltanto sulla Terra XD Quindi il mio è un discorso prettamente matematico, anche se dubito enormemente che siano fra noi...
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