Intervento Demoniaco

L'estate era ormai trascorsa ed era il momento di tornare a scuola, al settimo e ultimo anno. Così sarebbe stato per buona parte degli studenti, almeno.

Harry, Ron ed Hermione avevano deciso di non frequentare Hogwarts e di partire alla ricerca degli Horcrux, anche se per il momento erano riusciti a trovare solo il medaglione di Serpeverde.

Lontano da dove si erano rifugiati c'era Malfoy Manor, che nei fine settimana ospitava solitamente un gran numero di Mangiamorte.

Chi però cercava ormai di evitarli, se l'Oscuro Signore non era presente, era Draco che, con la scusa del dolore causato dagli allenamenti, riusciva spesso nel suo intento.

-Se continui a bere in quel modo, cuginetto, dovrò dire che non hai più intenzione di scendere e salutare gli ospiti di tuo padre.-

Draco Malfoy, che ingurgitava Whisky Incendiario come fosse acqua di sorgente, sbuffò e si accese una Magh. -Sei del tutto certo delle tue informazioni? Non torneranno a scuola, quegli idioti?! Possibile che non si tengano in contatto con i loro sciocchi amichetti? Persino io, Draco Malfoy, so che vogliono creare un fronte contro le istituzioni! È allucinante, cazzo!-

Sdraiato sul suo elegante letto matrimoniale c'era Gabriel: si stava rigirando fra le mani la riproduzione di un boccino, uno dei preziosi ninnoli che occupavano la bacheca subito a fianco all'ingresso. Scanalata sulla superficie dorata c'era una scritta: "Al più bel cercatore che si sia mai visto". Era uno dei tanti doni ricevuti dalle sue fans, gli aveva detto. Anche se si chiedeva come un tipo così spocchioso potesse avere delle ammiratrici. -Ritengono più saggio non presentarsi a scuola quest'anno. I mangiamorte hanno le mani anche sul ministero che, ora che Silente è morto, ha il controllo su Hogwarts, lo sai bene. Sarebbe stato molto stupido da parte loro andare proprio lì.-

Draco ingurgitò un nuovo bicchiere di Whisky Incendiario, iniziando il suo solito andirivieni per la stanza. La stupidità dei Grifondoro lo infastidiva ancora di più ora che seguiva costantemente le loro mosse. –Nessun posto è sicuro, se dobbiamo dirla proprio tutta! Scommetto che pensano di distruggere quegli affari così, a caso!- E scosse il capo, disgustato, fermandosi poi d'improvviso. -Anche se forse, con un bacio di Lenticchia potrebbero riuscirci!- E scoppiò a ridere della propria battuta.

Gabriel com'era ovvio non mosse un baffo, si era ormai abituato alla lingua sferzante del ragazzo, anche se la perfidia che offriva al prossimo era aumentata da quando la sua vecchia vita era ormai solo un ricordo. Non sarebbe mai riuscito a ricucire il rapporto con suo padre dopo il modo in cui aveva accettato di forgiarlo. Tutto quel sarcasmo celava un disagio ben più profondo, seppure mai lo avrebbe ammesso.

-Oh, ne sono convinto...- liberò Gabriel, con la solita condiscendenza e sostituendo la statuetta che teneva fra le mani con una a forma di serpente. La scritta incisa sopra era ridicola tanto quanto la precedente. Nessuno che avesse il coraggio di dirgli la verità?

Sentendo quel tono, Draco storse la bocca, inasprito. Gabriel non era solito ridere delle sue battute, ma era difficile separarsi dall'abitudine di essere sempre quello più idolatrato, all'interno di un gruppo. –Cos'è quella faccia?-

________________________Gabriel alzò gli occhi chiari su di lui, con fare piuttosto serio. –Tu volevi tornare a scuola solo per unirti a loro, Draco. Come farai ora?-

Il biondo alzò lentamente le sopracciglia, ben poco convinto. –Che stai dicendo?! Bevo io e ti ubriachi tu?-

La reazione del ragazzo prese in contropiede il mezzodemone. -Beh, ne avevamo già parlato, mesi fa... sai che unirti a Potter è l'unico modo per...-

-Farò fronte con loro solo quando ci sarà la guerra! O al massimo cercherò di distruggere qualche Horcrux! Non ho la benché minima intenzione di... di raggiungerli! Oh, Salazar!-

Gabriel schiuse la bocca, allibito. Non si aspettava certo quel cambio di registro! -Ma... fai sul serio!? Perché pensi che ti abbia allenato?! -

-Per uccidere mangiamorte a occhi chiusi! Cosa che sta' certo farò!- gli rispose immediato l'altro, guardandolo con decisione. -Non permetterò che quel mostro senza naso ridicolizzi ancora la mia famiglia, è chiaro!? Siamo dei Malfoy e nessuno più di noi merita l'assoluto rispetto!-

Gabriel sospirò, appesantito davanti alla consapevolezza di non essere tutt'ora riuscito a strappargli di dosso quel ridicolo attaccamento che aveva verso il buon nome di famiglia.

Lo sentì proseguire, mentre riprendeva a camminare: avrebbe lasciato i solchi sul quel prezioso pavimento marmoreo. –L'altro giorno ha quasi spiaccicato la testa di mio padre sul piatto, è stato davvero... denigrante. Come lo sono tutte le sue dannatissime riunioni, d'altronde.- 

Gabriel fece spallucce, decidendo di lasciar perdere i ninnoli del Malfoy: erano quasi più noiosi della sua boria. –Beh certo, povero Lucius, con tutta la parsimonia che impiega a piastrarsi i capelli...- E rise appena, ricordando la scena e non potendo evitare di considerarla buffa. Ma solo perché, nel tempo, con il padre del ragazzo gli attriti erano aumentati, soprattutto da quando era a conoscenza del loro rinnovato rapporto padre-figlio. Era l'ultimo a poter giudicare i padri degli altri, considerando quello che era capitato a lui, ma un simile cambiamento non l'avrebbe mai immaginato da parte di Lucius. Draco d'altronde, nonostante le violenze che stava subendo, continuava a difendere il genitore e questo perché, allo stesso modo, non demordeva nel voler esaltare e proteggere il buon nome di famiglia. Essere l'erede di casa Malfoy era forse l'unica cosa che gli era rimasta e si era aggrappato a essa con forza.

-Divertiti pure, come al solito. Certe volte mi chiedo davvero cosa tu ci faccia qui, se ci detesti tanto.-

Gabriel non fu sorpreso da quel commento, aveva ormai capito che Draco non era uno che andava molto per il sottile. Si mise seduto, stiracchiandosi un momento prima di alzarsi in piedi. -Sai bene perché lo faccio. Come sai altrettanto bene che i nostri patti erano ben altri.-

-Hai capito male.-

-...O forse sei tu ad averlo fatto- scattò dispoticamente, per la prima volta dopo moltissimo tempo. Lo sguardo eloquente non lasciava alcuno scampo.

Draco si fermò, interrompendo la sua incessante camminata ansiosa. -Adesso sei incazzato?-

-Nessuno mi prende per il culo, ragazzino. Devi inciderlo a fuoco in quella testolina bionda... o ci penserò io- sostenne il mezzodemone, additandolo.

Draco serrò la mascella, cercando le parole giuste per rispondergli. -Credevo... dopo questo anno passato ad allenarci che, magari, ti fosse balenata in testa l'idea di partecipare a questa cosa. Insieme saremmo in grado di...-

-Non ho bisogno di nessuno per smaterializzarmi dal vostro verdognolo padroncino e fargli esplodere la testa. Ma non sarà questo il ruolo che avrò nella guerra che ci aspetta e non sarà nemmeno il tuo.-

Draco guardò altrove, scuotendo il capo con stanchezza e incrociando le braccia sul petto, in segno di chiusura e offesa. -Quindi non hai nessuna intenzione di aiutarmi.-

-Certo non puoi dire che sia proprio rimasto con le mani in mano- sottolineò l'altro con toni severi, avvicinandosi. Vedeva il profilo duro e segnato dalla fatica che stava sopportando per cambiare le sue abitudini. Non era abituato ad allenarsi e a studiare così intensamente e ora, vedendo la sua possibilità di essere solo un informatore, o un semplice soldato, sparire nel nulla... si sentiva atterrito e indisposto, non di meno. Doveva sapere, in cuor suo, che lui non sarebbe mai intervenuto come ancora sembrava sperare. Glielo aveva ripetuto centinaia di volte.

Draco però non appariva propenso ad approfondire l'argomento, per cui decise di cambiarlo e di spostarsi. Con le sue parole il mezzodemone era in grado di rendere la responsabilità affibbiatagli ben più pressante. –Immaginavo che Potter, la prima donna della scuola, avrebbe tentato di fare l'aspirante suicida, come suo solito, decidendo di sbattere il suo muso proprio contro quello del nostro Voldemort, ma speravo che la Granger lo avrebbe fatto ragionare! Ce n'è uno anche a scuola di Horcrux! Perché diavolo non se ne va lì!? Almeno come infiltrato! I suoi amichetti lo proteggerebbero e anche la McGranitt! Non può non saperlo!-

Quindi immerse le mani fra i capelli, riprendendo la sua passeggiata. Gabriel decise di dargli corda, ma il ragazzo non sarebbe riuscito a evitare il troll nella stanza. Doveva capire cosa fare, ora che i suoi piani erano stati infranti. –Beh, suppongo ne abbia trovati altri, fuori. E non è facile scappare da scuola, una volta che sei all'interno delle mura, per cui ha avuto ragione a nascondersi, come abbiamo già detto. Magari nel frattempo sta organizzando un piano d'azione con la Granger.-

Draco scosse il capo, ancora incredulo per come la situazione stava volgendo a suo sfavore. Credeva di aver toccato il fondo accettando di affiancarsi ai dannati Grifondoro, non pensava che avrebbe iniziato a scavare. –Non sanno nemmeno lanciare una fottuta maledizione, che diavolo pensano di fare?! Sono degli idioti patentati!-

Gabriel cominciava ad avere il mal di mare per colpa del ragazzo, così si avvicinò alla sua scrivania, notandone l'ordine puntiglioso: i libri erano in gran parte situati nella libreria, quelli assenti erano sul tavolo, disposti uno sopra l'altro, in ordine di grandezza. Anche penne e inchiostro erano posizionati con cura, nel tentativo di mantenere le assi centrali dei diversi oggetti in linea fra loro, paralleli o perpendicolari. –Beh, l'unica opzione è attuare il mio piano- disse, dopo alcuni istanti di silenzio.

Quando Draco lo sentì concludere in quel modo chiuse gli occhi e si fermò. Gli dava le spalle, ma già sapeva cosa lo aspettava. -E sarebbe?-

Gabriel intuì che ci fosse una certa mania ossessiva dietro tutto quell'ostentato ordine. Da quando lo conosceva era peggiorata. Probabilmente era il suo modo di compensare... anche se nell'arte dell'alchimia, attività su cui si stava concentrando da tempo, era necessario essere persone precise e ordinate. -Ti porterò via da qui con una scusa. Non desidero affatto che il mio adorato cuginetto rischi la vita per colpa di sciocche baruffe con le quali non ha nulla a che fare.- E gli lanciò un'occhiata intrisa di falso calore affettivo.

Il biondo si era quindi voltato verso di lui, ammorbidendo lo sguardo nel sentire quelle parole. Non era affatto scalfito dalla sua ironia, anzi, con quella scusa scappare da lì sarebbe stato molto semplice. Inoltre, sapere che per la prima volta il mezzodemone si sarebbe messo in gioco... l'aveva sorpreso. Forse non era poi così disgustato da lui.

Per la prima volta, per giunta, Gabriel avrebbe dato il suo primo vero contributo alla causa. Anche se era vero, non era certo rimasto con le mani in mano in quei giorni.

-E poi?-

-E poi vai da Potter, è ovvio!- rispose l'altro, incredulo davanti a quella domanda.

Draco ci aveva sperato fino all'ultimo, ma immaginava che sarebbe finita così. -Vuoi davvero unirti a quei tre idioti?-

-Ormai è l'unica opzione che ti rimane, Draco. Sarà molto meglio così, non dovrai essere sottoposto al doppio gioco come l'anno scorso. Con le nostre conoscenze avranno molte più informazioni e tu potrai insegnargli a combattere seriamente. Sarai fondamentale in questa guerra, sei molto diverso da loro.-

-Questo senza dubbio.-

-Quindi è un "sì" definitivo?- lo incalzò il mezzodemone, ruotando verso di lui e ricordandogli come ne aveva approfittato per tirarsi indietro, da brava serpe quale era.

Draco roteò gli occhi, sentendo di nuovo quella pressa di responsabilità che iniziava a soffocarlo. Non era fatto per certi impegni. –Guarda che non sarà così semplice. Voldemort mi vorrà a Hogwarts per informarlo di ogni novità...-

-C'è già Piton che si occupa di questo e poi non ha fatto lo stesso il tuo amico Zabini? Lui è andato via, perché tu non puoi?-

Draco fece spallucce, andando poi verso l'anta del proprio armadio e riflettendosi sullo specchio, sistemandosi i capelli. –La sua famiglia si era trasferita qualche anno fa in Inghilterra, non avevano niente che li trattenesse qui. Io sono un Malfoy, Gabriel. Lui non mi permetterà di...-

-Mi imporrò io, allora- dichiarò l'altro, tagliando corto.

Il giovane smise di sistemarsi. Rimase immobile un momento, poi parlò con distacco: –Interverrai, dunque? Hai detto sempre che...-

-So come desidero che questa guerra finisca, ma non posso usare il mio potere per fare sì che ciò avvenga, non voglio farlo. Tuttavia, non mi farò alcun problema ad abbaiare un po' se sarà per spingerti nella direzione giusta, e che tu conosci molto bene. Tom sa di non avere speranze con me, per cui rinuncerà volentieri a una pedina miserabile e inutile come lo sei stato tu, fino a ora. Non gli sei stato di nessun aiuto, com'era giusto. Hai mantenuto quel profilo che volevi mostrare perché sei una persona acuta e furba, Draco. È bene che tutti sappiano che non sei, veramente, quello spocchioso ragazzino di una volta.-

-Mi piaceva essere quello spocchioso ragazzino...- commentò nostalgico il giovane, tornando vanesio ai suoi capelli.

–Peccato non piacessi a nessun altro, oltre che a te stesso.-

Al Malfoy nemmeno sfiorò quell'osservazione. –Punti di vista. Chiedi pure al mio letto.- E cercò il suo riflesso nello specchio, sorridendogli vittorioso.

Gabriel fu tutto meno che impressionato però. –Davvero? Stiamo parlando di questo? Pensi che se fossi stato un poveretto come Ron Weasley, anche una sola ragazza sarebbe entrata lì dentro?-

-Beh, io sono bello, affascinante, diver...-

Ma Gabriel non si lasciò certo interrompere. -...E poi, vogliamo davvero parlare delle femmine che ti circondano? Una più rincoglionita dell'altra e non solo per le frasi ridicole che ti dedicano... mi chiedo se non sia la tua odorosa colonia a rincretinirle.-

Il Malfoy a quel punto si volse, dopo aver subito lo sfogo dell'uomo. Gli bruciava tanto che fosse così popolare? –Hai finito, adesso? Sempre meglio le mie che la stopposa Granger!- E scoppiò a ridere sonoramente.

Al sentire quel commento, Gabriel non poté che apparire stralunato. –Io la trovo molto graziosa invece, oltre che ha più cervello di te e tutti gli invitati con la puzza sotto il naso che ci sono al piano di sotto.-

–Blablabla... Guardare la Granger è ben lontano da qualunque pensiero mi sia mai passato per la testa.-

E Gabriel sbuffò, gettando un'occhiata al pavimento con un certo sconforto. –Con questo atteggiamento non andrai lontano. Ti cacceranno via ancora prima di riuscire a dire "Draco Malfoy è un coglione" e non ci vuole tanto- sottolineò, sperando di fargli capire che doveva assumere un atteggiamento più pacifico, se desiderava muovere le cose nella direzione giusta.

Così il ragazzo lo guardò, stava iniziando a irritarsi. Doveva già sottostare a quell'assurda imposizione di unirsi agli odiati grifoni, non poteva essere anche gentile! –Non porterò loro una scatola di api frizzole, né gli offrirò delle scuse.- Rabbrividì al solo pensiero. -Spiegherò le mie motivazioni e saranno liberi di scegliere se mi vogliono in squadra o meno. Se sono poco meno stupidi di quanto credo, accetteranno, non hanno scelta.-

-E se in squadra non ti volessero? Sebbene sia poca, hanno comunque la possibilità di riuscirci da soli.-

Draco scrutò con attenzione il compagno e, dopo aver pensato rapidamente a una soluzione, rispose: –Gli farò notare la loro stupidità nel cacciarmi via pur conoscendo la loro posizione.-

-...Che potranno cambiare un secondo più tardi.-

-Non se ne catturo uno e nel mentre attivo il marchio- asserì divertito e con sguardo crudele, fronteggiandolo.

I due si scrutarono per un breve silenzio, poi Gabriel scosse il capo con delusione. –Ora più che mai sono convinto che non ti accetteranno, non in questo modo, Draco. Non puoi provare a essere un po' più furbo? Non dico buono e gentile, non vorrei che ti venisse uno shock anafilattico.- Il Malfoy alzò gli occhi al soffitto, stremato da quella lunga ramanzina, ma Gabriel non demordeva. –Perché dovrebbero volerti con loro? Saresti solo un peso morto, oltre che un vero scassa palle.-

-Io sono simpaticissimo. Sono loro che mi annoieranno a morte con i loro insulsi discorsi su quanto è sveglia la Granger, su quanto è coraggioso Potter e su quanto... vale poco Weasley... ah no, aspetta, forse questo potrebbe persino coinvolgermi- concluse con una risata mentre Gabriel continuava a guardarlo dolente.

–Non puoi comportarti così, Draco... capisci che se non ti tappi un po' la bocca e accetti di scendere a patti, non andrai da nessuna parte? Hanno sempre avuto la meglio, su Voldemort, perché loro si aiutano a vicenda, si vogliono bene e sono pronti a proteggersi l'un l'altro. Se giochi da solo... non hai speranze e devi rendertene conto. Sii più morbido, più accondiscendente e magari potrai sperare in una vita migliore, rispetto a quella attuale.-

Draco a quel punto si mosse verso la finestra e riempì un nuovo bicchierino di Whiskey Incendiario. –Le so tutte queste cose, Gabriel, sto scherzando, cavolo. Se ho accettato il tuo piano è solo per questo motivo. So come vorrebbero che mi comportassi, quindi cercherò di non sfottere nessuno e sarò ragionevole. Non mi sto spaccando la schiena dalla mattina alla sera per mandare tutto a puttane- ultimò e buttò giù l'alcolico, rinfrancato dalla sensazione di calore. Appoggiò il bicchiere vuoto sul tavolo, tornando a guardare il suo istruttore. –Ora non ci resta che chiedere udienza a Voldemort. Sei sicuro di poterlo contrastare? Non ti ho mai visto davvero all'opera.-

Gabriel si lasciò sfuggire una risata compiaciuta e replicò –...E spera di non vedermi mai, ragazzo. Andiamo...-



Spazio Autore:

Eccomiii! Domani devo postare dai Titani per cui ho anticipato questo, anche perché voglio arrivare rapidamente alla parte in cui Draco si unirà al trio dei miracoli, poi vedremo con quale frequenza aggiornerò, dipenderà da quanta voglia avrete di leggere il capitolo successivo, a questo punto XD

Passiamo ai miei ringraziamenti per tutte coloro che hanno avuto la pazienza sia per commentarmi il capitolo che partecipare al mio giochino: katnissgreypotter, comecartabianca, Carietta91, Liby654, Mlizzie23, bianchilisa00, Want_To_Love, Enzagiuffre, Fiorentinasara, Harly00, MarinelaRezi, FlaviaYes. Siamo già cresciute e non potrei esserne più felice! Grazie di cuore! PAssiamo alla domandinaaa!

Allora, passiamo alla sezione hobbies! Avete uno sport o un'attività fisica preferita? La praticate?? Io ho fatto latino americano per 8 anni e continua a essere la mia attività preferita, ma amo molto anche lo yoga! Infatti d'estate è l'unica attività che riesco a seguire, il resto dell'anno bradipo(Voce del verbo "bradipare" che chiaramente ho appena inventato XD). E voi?? Che mi dite?? Meglio il divano?? XDXD

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