Di nuovo con paparino
-Noi abbiamo fatto sesso!-
Benché quella verità fosse stata rivelata nel preciso momento in cui la mano di Ginny aveva rumorosamente impattato sulla guancia di Ron, tutti poterono udirla.
A seguire ci fu il fragore della tazza del tè di cui Hermione aveva appena perso la presa, facendola impattare e infrangersi sul pavimento. Non aveva minimamente pensato a un'opzione simile.
Draco, ancora piegato su Pansy, la liberò subito dalla sua presa, con le palpebre spalancate Temeva che ci fosse dell'altro, che la ragazza nascondesse qualcosa di ben diverso e lasciò cadere le spalle. Si sentiva sollevato e non sapeva se dipendeva solo dal fatto che ancora nessun mangiamorte era a conoscenza della loro posizione. Si mise dritto lentamente, vedendo Hermione spostarsi verso il lato più estremo della cucina, dando le spalle a tutti.
-Sei disgustoso, Ronal Weasley! Vergognati!- gli urlò contro la sorella che già lo aveva schiaffeggiato, forse intuendo prima della dichiarazione di Pansy cosa fosse successo. In quel momento avrebbe voluto riempirlo di insulti.
- È successo solo una volta! Nemmeno me lo ricordo se vuoi saperlo!- rispose l'altro, indietreggiando e preferendo comunque lo sguardo incendiario di sua sorella, piuttoso che quello di Hermione.
Draco indietreggiò fino al tavolo, muovendo la bacchetta e liberando la ragazza dalle corde. -Dovevi essere proprio disperata...-
-Lo ero! Draco, credimi! Quando mi ha trovata in quel pub ero depressa come non lo ero mai stata! Lui... noi abbiamo parlato un po', ci siamo confidati e... ed è stato gentile con me, abbiamo deciso di fare il viaggio insieme e... e sapevamo che quelle scopate erano solo uno sfogo! Non...!-
Draco alzò ambedue le sopracciglia, sgranando gli occhi. Si appoggiò al tavolo.
-"Quelle"!?- berciò piuttosto Ginny, spintonando il maggiore contro la porta e dandogli un nuovo schiaffo. -Ron! Come hai potuto!?-
Pansy, si rese conto della gaffe, ma continuò, sperando di rimediare: -Oh, ti prego, Draco! Non guardarmi così! Tu sei proprio su un altro livello, non siete nemmeno paragonabili! Te lo giuro!-
Le spalle di Hermione tremarono, la ragazza alzò il viso verso il soffitto sperando di far asciugare le lacrime prima che si palesassero a tutti. I singhiozzi le stavano dando il tormento e non aveva idea di come sarebbe riuscita a schiacciare e ammutolire quel dolore. Avrebbe voluto sparire nel nulla, anche solo per pochi minuti, il tempo per sfogarsi.
Draco le lanciò un'occhiata veloce, chiedendosi se avrebbe voluto essere consolata lì, davanti a tutti, mostrare il suo orgoglio completamente schiacciato dall'insensibilità del suo grande amore.
Harry invece non si pose le stesse domande. Lo superò, passandogli davanti e raggiungendo l'amica, facendo per prenderle il braccio, ma lei si distaccò e si chiuse in se stessa, continuando a dare ostentatamente le spalle a Ron, nel disperato tentativo di sembrare forte, di lasciarsi scivolare addosso la cosa.
Draco si schiarì la voce e Harry lo guardò. Il biondo gli fece segno di lasciarla in pace e l'altro lasciò cadere le spalle, decidendo di affiancare la serpe.
Ron nel frattempo cercava di giustificarsi con la sorella e PAnsy gli stava dando retta.
-Io... io le dicevo che... che non volevo, però...-
–È vero, certe volte mi sono dovuta impegnare per convincerlo! Ma lo sai come sono fatta, Draco!-
-Sì, lo so. Infatti non sono sorpreso... di te- non poté proprio evitare di lanciare quella provocazione nell'aria. Ma sebbene fu una frecciata sottilissima, raggiunse il suo obbiettivo proprio nel punto in cui gli faceva più male.
-Non osare aprire bocca, dannato assassino! Sei l'ultimo che può insegnarmi qualcosa sulla moralità!-
Draco però l'aveva ignorato, pensando che il Veritaserum stava ancora facendo effetto. "Che la teina ne abbia prolungato la durata?" A quel punto, sapere cosa avevano in mente quei due era d'obbligo. Era certo che lenticchia non poteva essersi innamorato di Pansy, né poteva aver creduto ai suoi vaneggi. Quindi perché le aveva permesso di unirsi al gruppo? Non era solo un atto di generosità. Lui detestava i Serpeverde e, se aveva ceduto alle avances di Pansy, era stato solo perché era fin troppo brava a sedurre gli uomini.
-Cosa pensa di guadagnarci lui, dalla tua permanenza qui?- Si sorprese di vederla di nuovo tremare sulla sedia. Non osava muoversi, lo fissava con timore reverenziale mentre cercava di combattere la spinta data dalla pozione. "È sorprendente che abbia ancora tutto questo effetto... anche se mi sembra assurdo che nessuno abbia mai avvelenato il tè di qualcuno. Deve aver fatto reazione qualcos'altro..." Avrebbe certamente indagato.
La strega aveva ripreso a balbettare mentre tentava disperatamente di mentire e Ron spostò di lato la sorella, intervenendo appena in tempo: -Adesso basta, Malfoy! Non esiste che...-
-Chiudi quella bocca!- Proruppe altisonante Hermione, sovrastandolo e facendo esplodere tazzine e teiera. L'acqua bollente si riversò su tutto il tavolo. La strega, ansante, si era voltata di scatto, con gli occhi iniettati di rabbia e dolore, invasi dalle lacrime. Se avesse avuto le unghie lunghe di certo si sarebbe ferita i palmi delle mani per quanto li stava stringendo.
Harry non disse niente, ma le poggiò con preoccupazione una mano sulla schiena. Avrebbe voluto abbracciarla e consolarla, ma non voleva calpestare anche lui il suo orgoglio. Cercò gli occhi di Draco e fu sorpreso nel notare il reale dispiacere che leggeva nel suo viso. Non era l'unico a voler proteggere la ragazza.
Draco tornò presto sulla compagna. -Rispondi, forza, o torneranno le corde.-
-Lui... lui sperava che io e te ce ne... che io ti allontanassi da... che noi andassimo...-
Ron aveva iniziato a singhiozzare, poggiandosi al muro e cercando di ignorare l'invettiva della sorella, ma niente avrebbe potuto fargli più male della repulsione di Hermione.
–L'effetto è finito. Spero di aver fatto tutte le domande che servivano- asserì Draco, quando vide la strega iniziare a tossire e smettere di rispondergli, anche se aveva intuito bene cosa i due volessero. Le insicurezze di Weasley avevano fatto un bel macello.
-Non ci ha lasciato a bocca asciutta- fu la risposta glaciale di Harry, che ancora fissava Hermione. Che Ron avesse fatto finta di essere maturato, di aver accettato Draco e aver cercato un modo per allontanarlo da loro era quasi comprensibile, per quanto inacettabile, ma che avesse tradito il tacito legame d'affetto che lo legava a Hermione...
–Herm...- mormorò il rosso, singhiozzante, vedendola tornare a dargli le spalle, portandosi una mano al viso. Ron proseguì a fatica, nel tentativo di giustificarsi: -Ragazzi, io... io mi sono sentito escluso, sentivo che avevate scelto lui, entrambi! Ero... ero disperato, non sapevo come fare... come farvi capire che... che stavate sbagliando a fidarvi di una serpe... lui... lui è...- Guardò con disgusto verso il preso in causa, convinto che la colpa di tutto quello fosse soltanto sua. -Se mi aveste ascoltato...-
Hermione non riusciva a credere alle sue parole. Ora aveva il coraggio di scaricare le sue colpe su Draco!? "Ma come ho potuto innamorarmi di questa persona?!" Si era voltata di nuovo verso di lui, scioccata.
-Non è certo colpa sua quello che hai fatto, Ron!- gli fece notare per l'appunto Harry, additandolo. Voleva stargli lontano fisicamente, perché l'ultima volta era andata molto male.
-Sì, ma è con il suo arrivo che tutto è andato a puttane!
Draco si era acceso un'altra Magh, continuando a dare il profilo a tutti, ignorando persino Pansy che singhiozzava davanti a lui e ogni tanto sussurrava il suo nome con disperazione.
-Adesso basta- li zittì Hermione, che non voleva certo assistere a una nuova rissa. -Ron, sei un ragazzo libero, nessuno di noi dovrà più biasimarti per ciò che hai fatto. Ma il tuo piano di utilizzare Pansy per cacciare Draco è fallito miseramente, questo è bene che tu lo sappia.- Era riuscita a tenere la voce ferma sebbene nasale, ancora era percorsa dai brividi, ma nessun sussulto l'aveva fermata. Tirò su col naso, celando il forte desiderio di lasciar cedere gli angoli della bocca verso il basso e sprofondare fra le proprie lacrime.
Harry le afferrò la mano a quel punto e fu felice di sentirla stringergliela con forza. -Adesso andiamo di là e decidiamo cosa fare.- disse, guardando Draco, mentre Hermione annuiva impaziente.
Il biondo fece lo stesso e ignorò i Weasley, uscendo per primo. Hermione, seguita dalle occhiate ansiose di Ron fu la seconda ed Harry invitò Ginny a seguirli. La ragazza era cupa in viso e si tormentava le mani.
Quando i quattro raggiunsero il salone, Harry esordì: -La prima cosa che dobbiamo discutere è cosa fare di Pansy.-
Draco aveva raggiunto il caminetto, continuando a tirare dalla Magh nera. Si appoggiò alla trave con il gomito e notò Hermione raggiungerlo: fissava le fiamme, pallida e spossata.
-Ne daresti una anche a me?- gli chiese poi atona, alzando il volto su di lui.
Ginny, immobile, li osservava. Vide il biondo assecondarla e aiutarla ad accendere la sigaretta sfregando il pollice sulla punta. Le loro dita si sfioravano con naturalezza, erano fisicamente molto vicini, come se non disdegnassero affatto la cosa. Anche i loro occhi, una volta trovatisi, non si erano staccati un momento, forse desiderosi l'uno dell'attenzione dell'altro. Rabbrividì iniziando a credere che quel feeling che aveva temuto suo fratello, e che lei aveva subito trovato ridicolo, fosse reale. -Prima devo dirvi una cosa.- In ogni caso, quale che fosse la verità, lei non poteva far finta di nulla. -Sapevo del piano di Ron.-
I tre scattarono su di lei, ma solo i Grifondoro apparivano allibiti.
-La mela non cade tanto lontana dall'albero- commentò per primo Draco, perdendo presto interesse e tornando al braciere.
Ginny gli lanciò un'occhiataccia e proseguì: -Ovviamente non avevo idea che fra lui e Pansy, ecco...- andò avanti, evitando lo sguardo di Hermione e cercando quello di Draco, ma lui le dava le spalle. -Ma sapevo che non si fidava affatto di te e che Pansy gli avrebbe permesso di dimostrare che aveva ragione. Era certo che foste innamorati e che lei ti avrebbe convinto a scappare via e a fregarvene di tutto.-
-Bel piano.-
Ginny ignorò di nuovo il suo sarcasmo e, seppur con reticenza, ammise: -Evidentemente si è sbagliato.-
-Beh, avresti potuto pensare che se entrambi avevamo deciso di accettarlo una motivazione, o più di una, potevano esserci, no?- le domandò Hermione con sarcasmo, mentre con la mano tremante stritolava il filtrino della Magh.
La rossa si morse un labbro e guardò a terra, non riusciva a reggere il tono accusatorio dell'amica. -Non l'ho mai visto così, era... è davvero preoccupato per voi. Crede che siate impazziti ad averlo accettato e, nonostante Draco abbia scoperto cosa nascondevano, sappiate che per me questo significa ben poco. Da serpe ha semplicemente capito cosa nascondeva un'altra serpe... perché loro sono fatti così.-
Hermione scosse il capo, ridendo mesta e guardando altrove. Harry avrebbe voluto parlare diverse volte, ma era troppo nervoso, non voleva litigare anche con lei.
-Ora è chiaro che Pansy va cacciata. È una persona di cui non possiamo in alcun modo fidarci e...-
-E proprio per questo dovrà restare qui, rossa- la contraddisse Draco, che ancora non si era voltato.
-Ma è naturale, come potresti mai sopportare di restare a secco?- concluse retorica la rossa, intingendo di repulsione la sua voce e incrociando le braccia sul petto, alzando fiera il mento. Conosceva bene la fama dell'odiato biondastro.
L'altro rise con perfidia. -Non sono certo come il tuo fratellino. Io sono riuscito a convivere con una ragazza per due mesi senza scoparmela.-
-Ovvio! Solo perché non ti avrebbe mai dato corda!-
A quel punto Draco si volse, incredulo. -A differenza di tuo fratello, giusto? Chissà quanto ha dovuto insistere Pansy per succhiarglielo un po'... andiamo, Weasley!- Scosse il capo, mostrando una certa delusione davanti a quel commento. Lo trovava piuttosto ingenuo, e dire che la considerava più sveglia dei suoi amichetti! Era chiaro che quando la famiglia veniva coinvolta, usare due pesi e sue misure risultava la scelta più comoda.
-Possiamo cambiare argomento?- Domandò in un fiato Hermione, con aria sconfitta e desolata, andando a sedersi sull'angolo del suo lettino, rivolta verso il camino.
Draco le lanciò una breve occhiata, ma volle spiegare la sua posizione. -Pansy rimane perché se le dicessi che non la voglio più nel mio letto e la cacciassi si vendicherebbe. È una Serpeverde e noi... siamo così.-
Harry notò che il compagno si era rivolto esclusivamente a lui, segno che non considerava in alcun modo Ginny di un qualche peso nella decisione e, di fatto, aveva ragione. Incrociò le braccia sul petto, ponderando sulle sue parole.
Ginny lo raggiunse e li mise una mano sul braccio. -Ma Harry non... non possiamo tenerla qui, insomma...- Fece un cenno alla schiena chiusa ricurva di Hermione mentre osservava con sguardo assente le fiamme. Non riusciva a sopportare di vederla così. -Potrebbe essere peggio se rimanesse- gli suggerì, a voce bassa.
Draco scosse il capo impercettibilmente, era molto serio. -Ci farà ammazzare.-
La Weasley strinse i pugni furiosa e fece per rimbeccare, ma Harry l'anticipò: -Ha ragione lui. A questo punto è meglio che rimanga qui, con l'illusione che Draco la perdonerà se si comporterà bene con noi.-
-Ma Harry...!-
-Ha già detto che ci tradirà se fosse costretta! Non possiamo permetterci un errore così idiota, Ginny!-
La ragazza arrossì sentendo quel mezzo insulto volare proprio verso di lei. Schiuse le labbra, pronta a dar battaglia, ma vedendo la determinazione nei suoi occhi rabbrividì. Non era abituata a non avere la situazione in pugno con Harry, da quando stavano insieme si era rivelato piuttosto accondiscendente con lei, ma stare in compagnia di quel Malfoy forse l'aveva cambiato. -Io voglio solo proteggere Hermione.-
-E io voglio proteggere tutti noi da Voldemort.-
-Hanno ragione loro, Ginny- intervenne a quel punto la bionda, mettendo la schiena dritta dopo aver preso un lungo sospiro. Si alzò in piedi e la guardò bonaria. -Sappiamo entrambe che è così.-
L'altra sentì gli occhi iniziare a pungerle. -Mi dispiace tanto, Hermione! Nemmeno lo immagini, maledizione!- E si passò una mano sul viso, asciugando una lacrima nervosa.
A quel punto Harry le poggiò una mano sulla spalla e l'avvicinò al suo petto, sorprenendosi di sentirla stringersi a lui in un abbraccio quasi soffocante.
-E mi dispiace di aver tenuto il suo segreto! Non pensavo che... che...-
-Lo sappiamo, tranquilla. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere- la rassicurò il fidanzato, accarezzandole schiena e capelli. -Dovremo pazientare.- E stavolta guardò Hermione, tendendole la mano, invitandola nel loro abbraccio.
La strega gli sorrise debolmente, ma lo raggiunse e si fece includere in quella stretta.
Draco, lontano dal trio, intervenne: -Pansy non sarà un problema. Si dimostrerà rispettosa, se mi è così legata come sostiene.-
Ginny quindi alzò ambedue le sopracciglia, piegando il capo di lato. -Ma davvero? E perché mai dovresti preoccuparti di una cosa simile?-
-Perché, a differenza di tuo fratello, loro due si sono dimostrati oggettivi e comprensivi- asserì, anche se guardava principalmente Hermione. -Non è una cosa che dimenticherò.-
La rossa era appena stata ammutolita. Non si aspettava certo una risposta di quel tipo!
-Se avanzerai questo tipo di pretese, non pensi che potrebbe non considerarti più così appetibile?- gli chiese Harry, immaginando che per Pansy il fascino della serpe risiedeva proprio nel bullismo che faceva a chiunque non fosse un Serpeverde purosangue.
-Pff... non sai proprio che vuol dire far cadere ai tuoi piedi una ragazza.-
-E invece lo sa benissimo!- Ebbe da ridire Ginny, difendendo a spada tratta il fidanzato che la trovò molto tenera e guardò con eloquenza il Malfoy.
Draco si limitò a offrire loro la sua espressione più snob.
A quel punto Hermione si separò da Harry e si mosse verso l'appendino accanto all'ingresso, andando a infilarsi il suo cappotto. -Sentite io... vado a fare una passeggiata, okay?-
I tre non compresero quel rapido cambio di rotta della grifona e si chiesero se non avessero detto qualcosa di sbagliato.
-Va tutto bene, Herm?- le domandò Harry.
Ginny invece si propose, subito dopo: -Vengo con te!-
-N-no! Vorrei stare un po' da sola se... se non vi spiace, okay? E' tutto a posto, però, non preoccupatevi- disse prima ai compagni di casa, per poi soffermarsi un momento in più su Draco.
I due si guardarono intensamente, poi lui annuì appena, iniziando a intuire quale fosse il suo unico bisogno in quel momento. Non ce la faceva più a stare lì. Si disse però che sarebbe andato presto a cercarla, saperla sola fra quei ghiacciai lo impensieriva.
Quando la strega si chiuse la porta alle spalle, dopo aver offerto loro un sorriso smorzato, Draco si gettò sbuffante sul divano, mentre Ginny ed Harry raggiunsero il letto, affiancati.
-Dobbiamo trovare un modo per aiutarla!- sostenne Ginny, rivolgendosi principalmente al fidanzato.
Harry le prese la mano e la posizionò sulla sua coscia, accarezzandola con l'altra libera. –Questa cosa l'ha ferita profondamente, Ginny. Penso non si fiderà più di Ron... io faticherò a farlo, di sicuro.-
Scandì Harry, guardando altrove e scuotendo il capo, arrabbiato. Ginny mormorò –Anch'io sono molto adirata con lui, Harry, anzi, se potessi lo prenderei a schiaffoni ma... non credo risolverebbe la cosa. Ron è un ragazzo molto ingenuo e... è in piena crisi ormonale, oltre al fatto che è molto insicuro e offeso con voi... tutte queste cose l'hanno indebolito, molto più di quanto non fosse già. Lo conosci bene anche tu...-
-Quindi perdoniamolo, poverino. Dopotutto si è solo sfogato un po', che cavolo!- commentò Draco, con fare annoiato –Non è nemmeno fidanzato con la Granger, perché mai si sarebbe dovuto mantenere illibato fino al fatidico giorno in cui finalmente sarebbe riuscito a rivelarle i suoi stucchevoli sentimenti??- domandò con plateale sarcasmo il Malfoy. La Weasley strinse la bocca e replicò –Non... non penso che questi siano affari che...-
-Può dire quello che vuole, Ginny. Lui ed Hermione hanno legato, in questo periodo.-
L'arrivo di Tanis a villa Malfoy era stato accolto con grande affetto e apprezzamento da parte dei padroni di casa. Solo che Gabriel non lesse tutta l'ironia che gli avevano dedicato al suo di arrivo. Non sapevano che lui sarebbe potuto essere molto più pericoloso di Tanis e Voldemort insieme.
In ogni caso, l'Oscuro venne chiamato immediatamente e sebbene avesse l'illusione che finalmente fossero riusciti ormai a trovare Potter, essendo ormai passato anche Natale, quando vide sua figlia, spalancò gli occhi blu aprendo le mani lateralmente -Mia cara!!- e la ragazza gli sorrise rapidamente, raggiungendolo -Padre... siete felice di vedermi?-
-Ma che domande, tesoro mio. E' naturale!- e lanciò un'occhiata funesta verso Gabriel che alzò il mento, con fare superiore.
Voldemort serrò la mascella, ma la figlia gli accarezzò il torace, affettuosamente -Ci siamo innamorati, padre. Dopo la guerra... ci sposeremo.- e guardò quindi Gabriel che non si aspettava quel cambio di rotta da parte della ragazza.
-Ah... davvero? Sei certa che sia la scelta giusta?- le chiese l'uomo-serpente, scendendo a guardarla e vedendola annuire, con un bel sorriso -Sì, ho tante cose da raccontarvi...-
-Allora, facciamo preparare la tavola...?- domandò Lucius, ma Voldemort sentenziò, rapido -No.- e tornò sulla figlia -Sarà un buon momento per me e mia figlia, mentre ancora Potter fugge come un coniglio, per consolidare il nostro rapporto. Ci hanno strappato via fin troppo tempo.- stabilì, non riuscendo ad evitare di lanciare un'occhiataccia a Gabriel. Tanis lanciò quindi un'occhiata verso quest'ultimo, poi domandò al genitore -Vuoi che stiamo da soli, quindi?-
-Non è ancora tuo marito, cosa che onestamente, tesoro, spero osserverai con più attenzione. Del resto anche io avrò il diritto, dopo la guerra, di stare al tuo fianco e, a quanto ne so, questo individuo vuole tornarsene nel suo mondo il prima possibile.-
Tanis fece spallucce e si separò dall'abbraccio dell'uomo -Ci amiamo, vedrete che quando tutto questo sarà finito, riuscirete persino a legare. Magari potreste trovare dei tratti in comune.-
-Improbabile, amore.-
Tagliò corto Gabriel, mentre Voldemort scandiva -Andiamo. Anche io ho molte cose da raccontarti.-
I due sparirono poco dopo, all'interno del mantello nero di Voldemort. Gabriel li imitò immediatamente dopo.
Lucius, vedendo lo spazio vuoto lasciato dai tre intrusi, liberò uno sbuffo e se ne tornò alla sua scrivania.
Spazio Autore
Ed eccoci qua!! La nostra Herm l'ha presa decisamente male, e non a caso, direi! Tanis invece è tornata a casa dal suo paparino... chissà se riuscirà a portare a termine il suo compito :/
Ne approfitto quindi per ringraziarvi tutte! Cavolo! Siete una marea! XD Speriamo davvero di riuscire a crescere ancora un po' prima della fine della storia! Un bacione e alla prossima: MarinelaRezi, Tikitiket, vivalamelaverde, galaxia33, papezzz, ryuk_my_husbando, ledgomma, stlesmyhero, GiovannaMarongiu, MelissaLauriola, Herm_74, _geriii_, Enzagiuffre, comecartabianca, stel_lina, Liby654, angimarry03, Aspasia13_03, noemim97, prongs6, giulia_piglionica_, FedericaGianni7, Carietta91, Fiorentinasara, kekkabuonanno_, blueinfinity25, AyaOuachi, SimonaMonza, RoseTorez, i_love_impossible, bianchilisa00, Fefi162, Giuliettapersempre, petrov4queen, FlaviaYes, _kiki11_
E ora, domandina! Cosa vi fa ridere di gusto?? Recentemente io ho riso guardando LOL ma in generale tutte le battute intrise di mero sarcasmo mi divertono moltissimo! E voi?? Site più da umorismo inglese o magari vi fanno ridere le cose più semplici e immeditate??
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top