È una sera d'estate come tante, le cicale non smettono di cantare e il caldo è asfissiante.
Dalle finestre aperte sento che tutti si stanno preparando a cenare; c'è il rumore delle forchette che sbattono contro i piatti e il ticchettio del timer che i bambini trovano eterno.
Per tutti la vita continua come sempre, nonostante tutto non smettono di mangiare, respirare,  ridere, muoversi, amare.
Io invece sono immobile, senza forze, persa nella vita e nel tempo che non hanno intenzione di rallentare.
Sono bloccata dal giorno in cui sono scappata da te.
Ah che idiota sono stata.
Avevo paura, paura di come mi facevi sentire, di quello che mi succedeva allo stomaco ogni volta che i nostri occhi si incrociavano o che sentivo il tuo odore.
Il modo in cui mi guardavi, come se potessi leggermi l'anima mi terrorizzava, mi terrorizza. Perché io sono buio, ho segreti tanto profondi quanto indicibili.
Tutti credono io sia luce ma la mia natura è oscurità.
I miei sorrisi nascondono urla e rabbia.
Le mie parole coprono i mille silenzi della mia anima.
La verità è che sono terrorizzata da me stessa e non volevo farti del male.
Io sono pericolosa, piena di insidie, di tempeste e di frane.
Io ti ho allontanato perché ti amo più di me stessa.