14. La prossima vittima

Pov Sherlock
Inspiro.
Espiro.
Ancora.
Mi concentro sul silenzio intorno a me, sulla signora Hudson al piano di sotto, sulle auto fuori in strada che continuano a passare. Il perché delle sue azioni mi sono ormai chiare in testa, uccide chi ha ucciso. Dirlo ad alta voce non ha senso, ma è così. Magari a causa di un trauma? O magari per giustizia, ma non è così che si fa giustizia.
Ma uccidendo persone che a loro volta hanno ucciso qualcuno non ti rende di conseguenza uguale a chi hai ucciso? E quindi anche lui dovrebbe essere ucciso.
Questo caso non ha senso, i casi senza senso sono i più difficili: non sai mai quando potresti avere ragione e su cosa hai torto, perché nulla di quello che esamini ha senso. Non so nemmeno se quello a cui sto pensando è giusto o meno.
Passi pesanti salgono le scale, è Lestrade.
-sappiamo chi è la vittima.-
È affannato, ha corso, è a piedi.
Perché è a piedi?
-e come mai sei qui invece che a fermare l'assassino?-.
Mi alzo dalla mia poltrona e sbatto un paio di volte le palpebre a causa della luce che, fino a quel momento, non mi aveva raggiunto.
-è.... Morto-
- Dannazione!- alzo la voce, questo caso mi sta facendo impazzire.
-Sherlock calmati, lo prenderemo.-
Annuisco e sospiro.
...
-22 anni, maschio, bianco, era qui con la famiglia in vacanza. Ha vissuto qui per 35 poi è partito per lavoro, questa è la prima volta che tornava dopo 5 anni...-
-...ed è morto- concludo io per Lestrade, lo sguardo rivolto al cadavere e i pensieri torturati nella mente.
John, che aveva insistito tanto esserci, poggia una mano sulla mia spalla. Non ricordavo che fosse così difficile, ma devo farcela o altre persone moriranno.
-controlla il codice, cerchiamo almeno di salvare la prossima vittima.- Lestrade annuisce con lo sguardo basso ed esegue le mie indicazioni.
Volto lo sguardo a John, che ancora ha la mano poggiata sulla mia spalla. Mi sorride e mi fa cenno di non mollare, nonostante sia lui quello che soffre di più per questa storia.
-Sherlock...abbiamo un problema-
Mi volto verso Lestrade, inginocchiato vicino al corpo, in attesa che mi dia la brutta notizia.
-il codice non... Non c'è sulla lista-
Interdetto e confuso mi avvicino al cadavere di corsa strappando la lista dalle mani dell'agente.
-non è possibile!- la mia attenzione torna su John, con la paura negli occhi di entrambi.
Non è lui.
Quante possibilità ci sono?
Poche.
È troppo.
Mi alzo e riconsegno il foglio a Lestrade e,  agitato come non mai, comincio a dare ordini.
-decodificate quel codice immediatamente, continuate con le ricerche su quel pazzo che uccide la gente, controllate le registrazioni delle telecamere di sicurezza, torturate i vicini se necessario, devo sapere chi è quel bastardo-
-Sherlock- John -stà calmo, lo prenderemo-
'Non sono io' questo mi dice con gli occhi, con quell'oceano in cui mi perdo ogni volta. Ma lo sappiamo entrambi che, questa, potrebbe essere l'ultima volta che anneghiamo negli occhi dell'altro.

~angolo autrice
Finalmente ho pubblicato, solo io penso sia passata una vita?
Si sta avvicinando Natale siete contenti? Sicuramente mai quanto me.
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Che faranno i nostri Johnlock? Scopritelo leggendo 😘
Alla prossima.

P. S.

Grazie mille ♥

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