9. La bandiera della Roma


La segretaria non è molto sportiva, ma quest'anno ha seguito parecchie partite di calcio per stare con i suoi amici, quando si riunivano a casa di una neo-coppia per vedere giocare la Roma. Lei è laziale; non che le importi molto, ma era giunto un momento, durante la sua infanzia, in cui sembrava fosse importane che tifasse per una squadra e lei aveva scelto la Lazio: il Lazio era la sua regione, "Lazio" era un nome con una certa musicalità e il celeste il suo colore preferito; eppoi... Suo cugino aveva scelto la Roma.

La Roma ha vinto lo scudetto. Sono le diciannove; i bimbi sono andati via nel primo pomeriggio, ma ora sono di nuovo qui. La segretaria vede il bimbo grande passarle davanti con una bandiera giallorossa più alta di lui. Senza pensarci troppo, da dietro la scrivania, esclama: "Che brutta bandiera!". Seguendo veloce il bambino, l'uomo con gli occhi da cucciolo risponde: "No, no: è bellissima!". Poco dopo, la bandiera fa la sua apparizione sul balcone. Due uomini e due bambini fanno festa per la vittoria della Roma e per la prima volta la segretaria li guarda un po' per storto: quei due colori accostati, giallo e rosso, i colori del fuoco, turbano la quiete del cielo celeste striato di bianche nuvolette, quando lei guarda in su, e rovinano anche il verde brillante delle piante in fiore.

La bandiera è lì da qualche minuto, con falso disappunto della segretaria - che sta un po' al gioco dei tifosi contro tifosi - e dell'amica di sua madre, laziale sfegatata, che abita proprio di fronte al balcone del piano di sopra e borbotta a più non posso per quella oltraggiosa bandiera: "Proprio di fronte alla finestra della mia camera da letto".

L'insegnante è in piedi con le mani sulla ringhiera; l'uomo con gli occhi da cucciolo e il bimbo grande escono dal portone, attraversano la strada e guardano in su; anche la segretaria guarda in su: la bandiera è un po' inclinata da una parte; l'uomo con gli occhi da cucciolo dice all'uomo sul balcone di metterla a posto, ma la segretaria vede che dovrà aspettare il suo ritorno per essere sistemata. Anche il cucciolo biondo è sul balcone e da sotto si sente il suo allegro vociare.

Sono ancora le diciannove e trenta; questo pomeriggio non finisce mai: ancora mezzora prima di chiudere. La ragazza vede il bimbo grande e il babysitter che tornano a casa con un cartone di pizza e una bottiglia d'aranciata.

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