7. L'amore...


La segretaria trascina sulla ghiaia una grande valigia nera con due rotelle che fanno fatica a starle dietro. Si volta solo un istante a salutare quella che per dieci giorni è stata la sua casa, gestita da un gruppo di religiosi e da ragazzi che, come lei, hanno vissuto lì le loro vacanze estive.

Lì ha conosciuto gente nuova e ritrovato vecchi amici, lì ha cantato, pregato, riflettuto, pregato, collaborato a faccende domestiche, pregato e seguito un corso sull'affettività. Ieri il corso è terminato lanciando la proposta di formulare un proposito, un progetto d'amore: di vivere l'amore, di incanalare l'amore, affinché non blocchi il cammino trattenendo la testa tra leggere nuvole di sogno, ma sia costruttivo e rivolto ad una meta raggiungibile.

Le sembra strano pensare all'amore... Pensando all'uomo con gli occhi da cucciolo... E le si stringe il cuore in una morsa. Le sue ultime esperienze non sono state molto positive, in tal senso... Le sue ultime esperienze le hanno mostrato che... O l'amore muore ... O muore l'uomo che ami.

Ha ancora un senso amare? Lei vuole credere di sì: ricorda le parole del commesso del negozio di sculture in legno e formula il suo proposito, guardando con un ultimo sguardo di saluto quella casa che è stata la sua casa negli ultimi giorni e rivolgendosi verso l'autobus che la porterà a casa, la sua casa di sempre, incontro al futuro che l'attende. E sa che il suo futuro più prossimo ha il sapore di una minestra di verdure che sua madre le farà trovare, questa sera, bella fumante, sul tavolo della cucina.



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