"Quello che fai il primo dell'anno lo fai tutto l'anno".

Quest'anno il primo dell'anno, qualche ora dopo il veglione sul lago, la ragazza è partita in treno per fare visita a una coppia di amici nel Nord Italia. Da allora questo è già il quarto viaggio in treno, il più lungo. Ma questo vagone ha i sedili larghi e comodi, quindi potrà fare un bel sonnellino di otto ore.

Sta andando in montagna per una tranquilla e rilassante vacanza di dieci giorni tra le braccia protettive delle Dolomiti. Stamattina si è alzata presto per mettere in valigia le ultime importantissime cose: un flacone di sapone antiacne, spazzolino e dentifricio, la crema idratante, il fondotinta, la cipria, la matita per gli occhi e quella per le labbra, tre o quattro rossetti, un burro-cacao, il pettine, la spazzola, le mollettine, il mollettone e due fermaglietti.

Non ha preso gioielli perché le danno prurito alla pelle, porta solo un rosario di latta all'anulare sinistro. Era abituata a portarci una fedina, a quel dito, una fedina che ora è riposta in qualche scatola in qualche cassetto in qualche stanza della sua casa.

Le viene in mente la fedina dell'uomo con gli occhi da cucciolo che dai primi giorni di maggio ha sostituito l'anello d'oro che portava all'anulare sinistro... Le viene in mente l'insegnante, con la sua forza e la fiducia in quegli occhi incavati in un viso giallo-grigio; le vengono in mente le sue parole...Le viene un crampo allo stomaco, le viene voglia di pregare.