𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗𝐈𝐈𝐈
Noah's pov
Pochi sguardi mi aveva rivolto e quei pochi avevano il sapore dell'odio.
Pensavo mentre creavo per lei un piccolo cuore di carta che le avrei consegnato il giorno seguente.
Voleva vedermi.
"Dobbiamo parlare"
Mi aveva scritto.
So bene che questo,maggiormente se scritto da una ragazza delusa,non era un buon segno.
Ma io non mi sarei dato pace,fin quando i nostri cuori avrebbero ricominciato a battere all'unisono.
"ho lascito cadere una mia lacrima nel mare,smetterò di amarti solo quando l'avrai trovata"
Avevo scritto dietro a quel piccolo cuore.
Pensavo a quanto amore mi aveva dato e a quanto io fossi stato in grado di distruggerlo.
Spesso si fa fatica ad accettare ciò che si ha di buono,io avevo solo lei.
La psicologia definisce ciò come autosabotaggio o meglio definirla come sindrome dell'impostore,un qualcosa che ci ostacola dal raggiungimento di un obiettivo o di uno stato di benessere.
È brutto essere sabotati,ma è ancor più brutto rendersi conto che il nostro unico nemico,siamo noi stessi.
Ma per un tipo come me,la felicità non aveva senso di esistere.
La mia felicità mi era stata privata,Marcus aveva lasciato questa terra.
Ma ora ero io che stavo privando me stesso dell'unica persona che nel bel mezzo del tunnel mi aveva fatto intravedere la luce.
E ricordo bene le parole di mia nonna.
"la persona che ti cambia la vita non l'hai amata,è lei che ha amato te"
E la luna delle mie notti non mi aveva solo cambiato la vita,mi aveva stravolto l'anima.
Un posto buio,tanto che camminarci all'interno stava diventando difficile anche per me che ci camminavo da parecchio.
Ma lei brillava di luce propria e forse proprio per questo aveva portato luce,nel mio cammino,nella mia anima.
Ha stravolto il mio cuore,l'ha risanato,ma forse ciò che io avevo fatto per lei non era ancora abbastanza.
È stata l'unica persona con la quale il mio cuore ha ripreso finalmente a respirare.
Sentivo la sua mancanza fino alle ossa.
Perché sapevo che questa era la vera fine.
Sapevo che ne era valsa la pena,perché in quel salto nel vuoto con lei al mio fianco,avevo imparato a volare.
Ma forse lo stesso non era per lei.
Come tutto anche la nostra storia era nata per morire,ma dopo la morte per chi ci crede davvero viene il paradiso,forse mi stavo solo illudendo.
Non ero capace di immaginare la mia vita senza di lei o forse avevo solo paura di tornare a solcare le strade buie,vuote e desolate del mio cuore.
Mi addormentai sfinito dai quei pensieri che mi struggevano il cuore,ormai tornato alle origini.
~l'incontro~
Finalmente ero qui.
Finalmente lei era qui con me.
Era bellissima,anche nelle sue condizioni peggiori.
Lo vedevo nei suoi occhi che aveva sofferto.
Una cosa che non le era mai riuscita era quella di mentirmi.
Da piccolo ero il bambino silenzioso,quello messo da parte.
È per questo che amo la solitudine,perché chi la ama ha provato sulla propria pelle la cattiveria delle persone.
Nonostante fossi escluso però ora ci trovo qualcosa di positivo.
Ho imparato ad osservare e ai miei occhi nessuno può mentire.
Prima che lei potesse parlare le consegnai il segnalibro fatto a cuore.
Lei non lo aprì ma lo guardò attentamente.
"Sai benissimo che le cose tra di noi sono diventate impossibili,non so se ho mai provato qualcosa"
Nulla è impossibile se si vuole avrei voluto dirle.
"Stai rinnegando tutto? neghi di aver provato qualcosa per me eppure ti cambiavo l'umore"
Il primo segno che si ha per capire che ci si sta innamorando è quando quella persona con un solo piccolo gesto,anche insignificante riporta il sorriso sul tuo volto.
"Io l'ho visto il tuo sorriso"
"l'amore finisce quando inizia il tradimento"
Non ero in grado di rispondere,l'errore l'avevo fatto.
"Ma io ho tradito la tua fiducia,non sai tutta la verità Noah"
"che cazzo stai dicendo"
"La bambina che ha chiamato aiuto,ero io"
Avrei dovuto ringraziarla ma poi continuò.
"E l'assassino di Marcus è mio padre"
Fissò i suoi occhi a terra.
Sentì un peso premermi sul petto.
Ora tutto aveva un senso.
"Mia mamma quando l'ho ucciso mi ha aiutata,mi ha capita"
"Non furono ritrovate tracce avevo dei guanti che erano parte del vestito"
Mi voltai,le diedi le spalle.
Lei provò a fermarmi,ma ormai il mio pensiero era altrove.
Spazio autrice:
come state?spero tutto bene.
Eh già mi duole dirlo ma questa storia sta volgendo alla fine,prossimamente uscirà l'epilogo.
Tutte le storie nascono per morire,ma guardate bene la descrizione della storia forse li troverete un piccolo indizio🫶🏻
Vi amo❤️
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