Una sorta di prologo (?) e due chiacchiere

Ciaaao ragazzi!

Sono tornata e questa volta niente OS, ma un'altra long. 

Giusto un paio di precisazioni su quello che andrete a leggere: ho iniziato a scrivere questa storia tempo fa e ormai ho scritto veramente, veramente tanto e per questo ho deciso di iniziare a pubblicarla. 

I capitoli NON saranno lunghissimi, tranne qualche eccezione.

Ogni capitolo inizia con una data e sarà scritto in prima persona: tuttavia non è da considerarsi come un diario scritto, le date sono messe solo per dare l'idea del tempo che passa. E anche perché boh, non ho mai scritto niente del genere e come idea mi ispirava.

Vi lascio ad una sorta di... non so nemmeno io come chiamarlo. Ho solo scritto queste righe per cercare di darvi un'idea su cosa mi sono inventata questa volta. Pubblicherò subito anche il primo capitolo.

Buona lettura :)


Famiglie numerose, trasferimenti, genitori che quando litigano poi ti portano in vacanza.
Insegnanti di francese che assomigliano più a streghe cattive che a persone, a cui poi, quando si diventa grandi, non si può far altro che dedicare il più grande vaffanculo della vita.
Ma prima la paura, il silenzio, la vergogna.
Insegnanti che invece ti spiegano che quando hai un problema, hai un problema e basta, non sei tu un problema, e a cui poi, quando si diventa grandi, si dedica il grazie più grande della vita.
Pomeriggi al parco a giocare con le anatre del laghetto.
Profumi, disegni e vestiti colorati.
Insegnanti di piano russe un po' troppo severe.
Audizioni e spettacoli alla Royal Opera House.
I primi veri amici, quelli che poi ti porti accanto per tutta la vita, ma anche ragazzi che sono stupidi e non hanno una scusa, sono stupidi e basta.
Conigli dai nomi improbabili.
Intrusioni in serate a cui si è stati invitati, solo che gli organizzatori non lo sanno.
Primi finti amori forzati e primo amore un po' particolare agli occhi di qualcuno.
Coming out casuali, da ubriachi, voluti, a voce, per messaggio o su una rivista.
Lavoretti serali nei bar e una lezione di economia, sufficiente per capire che piuttosto di fare quello nella vita, meglio fare l'eremita.
Canzoni per chewing-gum, pubblicità giapponesi e compagnie aeree.
Case discografiche, mamme che ti obbligano ad andarci.
E poi amore, non il primo, ma quello vero, quello giusto.
E musica.
Si è sempre trattato di musica, dal primo all'ultimo giorno, dalla prima pagina all'ultima.

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