9: Ho appoggiato la testa sulla sua spalla
5 Dicembre 1992
John, questi giorni a scuola sono un vero incubo.
La mamma ormai non crede più ai miei mal di pancia e io sono costretto ad andarci.
È andata ancora a parlare con le maestre per cercare di capire perché non parlo, così ha scoperto che lascio a casa i libri.
Stavolta non si è arrabbiata, si è seduta vicino a me e ha cercato di farmi parlare, di farmi dire cosa sta succedendo.
Non ero mai stato così tanto tempo senza parlare e ora mi chiedo se ne sono ancora capace.
Le mie sorelle non sono ancora venute a letto, magari se bisbiglio qualcosa a te capisco se so ancora parlare, o se mi sono dimenticato anche quello.
"Mi senti, John?"
Sì, so parlare. Mi fa strano, ma so parlare.
Sento dei passi per le scale.
Eccole, sono Yasmine e Paloma che vengono a dormire.
"Buonanotte, Mica" mi dicono tutte e due e io abbozzo solo un mezzo sorriso, prima di infilarmi sotto le coperte e aspettare che Yasmine spenga la luce.
Anche se adesso è buio ti vedo ancora, John.
Sei lì e mi ascolti come nessuno mi ha mai ascoltato prima.
Cosa sto facendo di sbagliato, secondo te?
La mamma e il papà mi guardano con gli occhi tristi, quasi colpevoli. Ma la colpa non è loro.
Però la mamma continua ad obbligarmi ad andare a scuola e questo non mi piace. Però lei non può sapere e io non posso darle la colpa.
Mi ha detto che lei mi può aiutare, ma io come faccio a dirle tutto?
Quando però ho visto papà seduto da solo sulla poltrona a guardare fuori dalla finestra, mi sono seduto sulle sue gambe e ho appoggiato la testa sulla sua spalla. Volevo raccontargli tutto.
Invece dalla mia bocca non è uscito niente.
Non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Natale, forse stando a casa da scuola potrei ricominciare a parlare, così loro capirebbero che è quello il problema.
Credi che sia una buona idea, John?
In questi giorni ancora non riesco a leggere e scrivere. Come farò da grande se non posso leggere o scrivere?
La mamma ha spiegato a Mrs. Jenkins che non riesco più a leggere e lei stamattina non si è arrabbiata perché non potevo leggere la sua filastrocca, mi ha subito obbligato ad inventarne un'altra.
"Michael non sa più leggere, allora adesso impara ad inventare" ha detto a tutta la classe prima di farmi salire sulla sedia. Mi ha detto che dovevo parlare di Alison, la ragazzina seduta al primo banco.
Non volevo parlare male di lei allora ho iniziato una bella filastrocca, ma la strega mi ha subito bloccato e mi ha suggerito le parole che dovevo usare, costringendomi a ripeterle. Ad ogni mia brutta parola, mi sembrava di vedere gli occhi di Alison rattristarsi sempre di più e avrei tanto voluto urlare scusa anche a lei, ma non posso parlare. Però prima di uscire dall'aula le sono passato accanto e le ho stretto per un attimo la mano, guardandola negli occhi. Ha capito quello che volevo dire.
"Non fa niente Mica, non è colpa tua"
Alison è gentile, Luke invece ride sempre. Però Mrs. Jenkins non ha mai fatto una filastrocca su Luke, o su Lauren.
Se me la facesse inventare, saprei davvero cosa dire: cose brutte, come piacciono a lei.
Can I lay my head upon your shoulder?If I fall asleep, will it be over?
***
Lo so, avevo detto che sarei stata più puntuale e ho fallito miseramente.
Se vi dicessi che sono stata impegnatissima e non ho avuto tempo mentirei, ma tanto tanto.
E' solo che... non lo so, devo ritrovare sul serio un po' di entusiasmo, quindi rieccomi qui di nuovo, sperando che questa volta vada meglio.
Il prossimo capitolo è molto molto molto molto molto corto. Saranno sì e no 10 righe. Motivate, ma pur sempre 10 righe.
Quindi, per evitare di lasciarvi un capitolo troppo corto, in una sola pubblicazione metterò i due capitoli, sempre separati; non mi va di non mettere quello corto, è abbastanza importante.
Per i più precisi e attenti, la frase alla fine della canzone è solo un riferimento alla canzone, a sé stante rispetto al racconto del piccolo Mika. Non è mia intenzione far passare l'idea che sia una frase pensata, esattamente com'è, da lui undicenne.
Bene, alla prossima e grazie come sempre a chi mi lascia il proprio pensiero! Ci riprovo ad essere puntuale, giuro.
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