1: Mi chiamo Michael Holbrook Penniman Junior

15 Novembre 1992


La mia famiglia è numerosa, felice e piena di colori.
La mia mamma, Joanie, non è tanto alta. Ha i capelli castani e gli occhi marroni, uguali ai miei.
Il mio papà invece si chiama Michael, ma tutti lo chiamano Mike. Mamma ha cercato di spiegarmi qual è il suo lavoro, ma io non l'ho mai capito veramente. Deve essere difficile. Lui viaggia molto, ma ogni volta che torna a casa mi porta un regalo e io sono sempre curioso di sapere cos'è.
Yasmine è la mia sorella più grande, ha 14 anni. Lei ha gli occhi verdi come quelli del papà. Disegna tantissimo e secondo me è anche molto brava. Mamma sembra sempre felice quando Yasmine le mostra un disegno, credo che le piaccia che noi creiamo cose nuove.
Paloma è la mia seconda sorella e il suo sogno è quello di fare l'attrice. Ha solo 11 anni adesso, ma magari un giorno la vedrò in televisione, chi lo sa. Paloma fa un po' fatica a muovere il suo braccio destro, ma riesce comunque a fare tutto. Soprattutto riesce a litigare con Yasmine.
E come urlano quando litigano!
Zuleika è la mia sorellina. È ancora molto piccola, ha solo due anni, e la mamma le ha appena tagliato i capelli: un caschetto e una frangetta. Le stanno bene, anche se lei mi sa che li preferiva lunghi, perché appena mamma ha tagliato la prima ciocca si è messa a strillare talmente tanto che mi sono dovuto spostare nell'altra stanza per finire i compiti.
Fortuné è il più piccolo, ha solo qualche mese. Mamma e papà dicono che assomiglia a me quando ero piccolo come lui. Io lo guardo, ma non trovo tutta questa somiglianza, soprattutto quando fa quelle brutte smorfie con la bocca tutta storta che fanno tanto ridere tutti.
E poi ci sono io.
Io mi chiamo Michael Holbrook Penniman Junior e ho nove anni. Porto lo stesso nome del mio papà, ma a mamma non è mai piaciuto il nome Michael! Allora quando io sono nato ha fatto un accordo con papà: mi sarei chiamato ufficialmente Michael, ma poi tutti mi avrebbero chiamato Mica.
Solo la nonna mi chiama Michael. Dice che chiamarmi "sacchetto di plastica" non le piace. Sì, perché Mica in arabo vuol dire proprio quello e la nonna è libanese.
Anche io sono libanese e anche la mia mamma lo è. Sono nato a Beirut, ma non ricordo nulla di quella città. Ero molto piccolo quando mamma e papà hanno preso me, Yasmine e Paloma e ci hanno portati a Parigi, per scappare dalla guerra. Poi mamma ci ha spiegato che dovevamo spostarci a Londra e così eccoci qui. Adesso viviamo in una bella casetta, ma per un po' di mesi abbiamo dovuto vivere in un hotel, perché papà non aveva i soldi per comprare una casa nuova.
Non ho ricordi di Beirut, ma mi danno molto fastidio i rumori forti, mi ricordano sempre lo scoppio di una bomba. Forse è per la guerra che c'era là.
La nostra casa è il posto sicuro in cui tutti possiamo essere chi vogliamo senza paura che gli altri ci prendano in giro.
Io voglio fare teatro, così posso recitare e cantare. Mi piacerebbe anche scrivere canzoni mie, ma non so se sono capace.
È il mio sogno, è quello che voglio fare da grande.
Però a volte penso che questo non succederà mai. L'anno scorso ci hanno insegnato le note musicali a scuola, ma io faccio davvero tanta fatica a capire uno spartito musicale. E come faccio a scrivere canzoni se non conosco le note? E perché faccio così fatica? Tutti gli altri miei compagni di classe ci riescono facilmente e io no.
Sono stupido?
Secondo me Mrs. Jenkins crede che lo sono.
Ma non voglio parlare della strega oggi, forse domani.

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