DI MANCANZE (15)
Lo yacht club di Monaco è gremito di gente impegnata a prendere posto tra le sedute che circumnavigano la passerella scura. Nina osserva la scena dal backstage, tirandosi nervosamente le maniche della giacca lilla verso il basso, a coprire i polsi.
Il suo sguardo corre tra la folla con un target preciso che però i suoi occhi non incontrarno mai, trovando piuttosto quattro sedie vuote in prima fila. E la chioma di capelli rossi di Benny, che si aggira lì vicino. Quest'ultima cammina trafelata tra gli ospiti della serata e, quando si accorge dello sguardo di Nina, risponde alla domanda implicita impressa tra le pieghe della fronte di lei con una scrollata di spalle.
<<Verrà>> le aveva detto Nina solo poche ore prima. Benny non le era parsa troppo convinta, ma non l'aveva contraddetta.
<<Verrà, ne sono certa>> aveva ripetuto anche prima che l'amica la lasciasse dietro le quinte per pensare a dirigere l'accoglienza, con la stessa convinzione <<Sa quanto è importante per me>>
La ragazza rossa l'aveva guardata con la stessa espressione che ha dipinta sul viso in quel preciso momento, come se stesse cercando il coraggio di dire a Nina che la sua è solo un'illusione. Eppure quest'ultima non si dà ancora per vinta.
Lascia perdere la visuale sulla passerella per dedicarsi al caos del dietro le quinte, dove decine di modelle affollano gli angusti spazi in attesa degli ultimi ritocchi prima di uscire in scena. Viene subito presa d'assalto da Cook, il suo improvvisato assistente, per un consiglio riguardante uno scambio di look dell'ultimo minuto tra due modelle. Nina scuote la testa osservando le due ragazze e i rispettivi outfit, convinta a non cambiare assolutamente niente di ciò che aveva con cura deciso per quella serata nelle scorse settimane, quando aveva sicuramente la mente più fredda rispetto a quel momento.
Ovviamente i dubbi di Cook non sono né il primo né l'ultimo contrattempo della serata. La ragazza corre da una parte all'altra trasportando accessori, pensando ai ritocchi dell'ultimo minuto, persino spazzolando capelli qua e là. E potrebbe continuare a farlo per il resto della vita, presa com'è dall'entusiasmo che prova al solo pensiero di aver realizzato tutto ciò.
Se solo non fosse per quel viscerale bisogno di girarsi a guardare l'ingresso in passerella appena può, nella speranza di vederlo arrivare.
Se solo non fosse per la viscerale sensazione di vuoto, ogni volta che rimane delusa da quella sedia vuota.
Nella sua testa gli scenari sull'arrivo di Max sono molteplici.
Per alcuni sono già spirati i termini ma è ancora in tempo per balzare lì all'improvviso, baciarla davanti a tutti e augurarle buona fortuna. Anche se sarebbe troppo per lui. Magari potrebbe raggiungerla per dirle un semplice in bocca al lupo, riservando il resto delle effusioni a quando saranno lontani da occhi indiscreti. Potrebbe farle recapitare dei fiori, come quelli che quasi tutte le modelle hanno accumulato davanti alle loro postazioni.
In verità, si accontenterebbe anche se la sua testa comparisse dietro le quinte e le facesse un cenno, cosa che forse tra le altre possibilità rispecchia più il suo essere. E comunque sarebbe da considerare un grande gesto.
Da ultimo, potrebbe non dire niente e semplicemente farsi trovare al suo posto, con gli amici che le ha promesso di portare, lì ad applaudire la sua collezione per quando lei uscirà sulla passerella per chiudere la sfilata.
Eppure una parte di Nina sa che anche questa volta ciò che Max davvero farà sarà l'unica cosa alla quale non è riuscita a pensare. Tranne non esserci. Non può non esserci.
<<Si va in scena>> annuncia Sandra, l'art director dell'evento, con il suo forte accento monegasco e l'espressione minacciosa, il raccoglitore stretto tra le braccia.
<<Che?>> domanda infatti la modella accanto alla quale si ritrova Nina, la bella Francis che indossa, a suo parere, il capo migliore della collezione.
Quello che Nina aveva disegnato per sé.
La stilista ride per nascondere il nervosismo, traducendo per la ragazza bionda l'ordine impartito da Sandra. La modella commenta con sarcasmo il modo in cui lì nel Principato tendano a storpiare gran parte delle parole del suo amato francese, ma l'attenzione di Nina ricade ben presto su altro.
La tenda della passerella infatti si scosta lentamente e, considerando che quello potrebbe essere uno degli ultimi momenti buoni per gran parte degli scenari nella sua testa, Nina quasi è convinta di veder comparire il suo bel biondino olandese.
Anche se Benny, la persona che entra davvero nel backstage, con lui ha ben poco a che fare.
<<È il tuo momento>> esclama quest'ultima, raggiungendo la co-protagonista della serata <<Ci sono anche i tuoi>>
Nina le fa un sorriso forzato.
Dentro di se ha una tempesta di emozioni che sta a malapena riuscendo a gestire, un groppo in gola fatto di adrenalina e ansia. È riuscita a mantenere la calma fino a quel momento, vivendo la sfilata come una scommessa che non poteva perdere.
Eppure, si rende conto forse solo allora, di certezze quella sera non ne ha poi così tante.
E lei è invece una persona che di certezze ne ha bisogno, più dell'aria che respira.
<<Cook>> Nina chiama l'amico quasi gridando, allungando involontariamente una mano verso Benny che prontamene l'afferra. Il ragazzo arriva trafelato, i lunghi capelli biondi prima raccolti in una crocchia ordinata ora formano quasi una criniera attorno alla sua testa. <<Mi sta venendo voglia di rifare tutto quindi prendi in mano le redini degli ultimi controlli prima che le modelle escano in passerella>>
Cook, che in genere si occupa di tutt'altro e lì, in quel backstage, ci si è ritrovato solo perché nella disperazione più totale era il meglio che Nina potesse avere, annuisce come se non facesse altro da tutta la vita e si mette subito all'opera.
Nina quasi ha un mancamento quando il presentatore chiede a tutti di accomodarsi per l'inizio dello show, così la sua amica la trascina via continuando a tenerla per mano. Trova per loro uno scorcio dal quale possono sia osservare le modelle in procinto di uscire che sbirciare la passerella e si fermano lì, anche se ciò che Nina va subito a notare è ancora una volta quello che dovrebbe essere il posto di Max. Ancora vuoto.
<<Se non dovesse arrivare entro i prossimi dieci minuti farò riempire quei posti>> la avvisa Benny, con un che di rispettoso nel tono.
Nina annuisce.
<<Arriverà>> afferma, ancora sicura.
L'altra non risponde.
Con il cuore che le rimbomba nelle orecchie, Nina osserva le luci abbassarsi e il primo capo della sua collezione uscire in passerella.
Allo yacht club del Principato di Monaco.
Con centinaia di persone ad assistere.
<<Ce l'abbiamo fatta>> mormora poi senza riuscire a distogliere lo sguardo dalle stoffe chiare e morbide che svolazzano per tutta la lunga passerella.
<<C'ho creduto dal giorno zero>> afferma la ragazza al suo fianco, sorridendo con fare caloroso.
Anche Nina vorrebbe sorridere in quel modo, eppure sente qualcosa che la blocca. Vorrebbe scacciare dalla testa tutta la negatività ma non ci riesce, ritrovandosi sempre a far cadere l'occhio sul peso importante dell'assenza di quella sera che non è solo il segno di una mancanza di rispetto, è anche la perdita dell'ultima goccia di speranza che Nina aveva cercato di difendere con tutte le sue forze da tutto e da tutti.
Allora finalmente comprende cosa la blocca davvero.
È la verità.
E la verità è che Nina è fiera di sè stessa quella sera, di ciò che ha fatto, eppure non è felice. Perché condividere quello spettacolo con Benny, avere i suoi genitori lì a guardarla, è tutto ciò che ha sempre voluto, ma non è abbastanza.
L'unica persona che avrebbe voluto davvero vedere applaudire tra il pubblico non è lì.
E in fondo, non c'è mai.
Non c'è mai stata, e mai ci sarà.
Quando Benny si allontana per chiedere di far occupare quei quattro posti vuoti in prima fila, Nina porta spontaneamente le dita sulle maniche della giacca per aggiustarle nuovamente. Prima di tirarle verso il basso però lascia che lo sguardo le ricada sui polsi, lì dove la pelle si fa più scura, quasi violacea.
Lì, è l'unico posto in cui Max è presente quella sera.
Nei lividi che le ha lasciato per la forza con cui l'ha stretta la scorsa notte.
Ed è nel suo cuore.
Ed è nella sua testa.
Certamente, però, non è dove lei l'aveva quasi pregato di essere, dimostrandole ancora una volta quanta differenza c'è tra il Max che immagina e ciò che è davvero.
Così più tardi Nina cammina da sola lungo la passerella per la chiusura della sfilata, senza nessuno sguardo speciale addosso e con un'espressione tirata. Sta attenta a che la giacca le copra sempre i polsi mentre chiama sul palco tutte le modelle, salutando loro e il pubblico e le telecamere. Poi richiama Benny al suo fianco e lascia che sia lei l'anima felice del loro brand, facendole dispensare i suoi bei sorrisi e le belle parole, con il lungo vestito verde pastello e i capelli rossi che le cascano morbidi oltre le spalle.
Nina annuisce, percependo l'appoggio e il supporto dell'audience per la collezione senza però riuscire a sbilanciarsi. Ha sognato tante volte come sarebbe stata la sua prima sfilata ma mai, in nessuno di quegli scenari, si sarebbe immaginata di stare lì sul palco, circondata dalle sue creazioni e applaudita dal pubblico, impassibile, e con una gran voglia di tornare il prima possibile a casa.
***
Ora, saremmo più o meno a metà della storia, e invece voi cominciate qui!
Lo sapete che non mi piace fare le cose lineari, così la numerazione dei capitoli non è errata, semplicemente verranno pubblicati in ordine sparso.
Siete pronte ad imbarcarvi in questa avventura?
Io si.
Forse.
Siete pronte a ridere di nuovo insieme, piangere insieme?
Io assolutamente.
Prossimo capitolo arriva la settimana prossima, vediamo se mantenere la domenica come giorno di pubblicazione! Nel frattempo, VOGLIO LEGGERE I VOSTRI COMMENTI!
Vi aspetto!!
in questa storia tengo particolarmente anche alla soundtrack, tutta italiana, che trovate per ogni capitolo nelle storie su Instagram (donna_wattpad).
Lights out
and away we go 🤍
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