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Jimin piangeva ai piedi del palco. Aveva sbagliato un passo di danza su una coreografia che ormai pensava di sapere alla perfezione.

Yoongi urlava per tutti i sentimenti che si teneva dentro. Quello era uno dei momenti in cui proprio non riusciva a contenerli. Doveva buttare tutto fuori.

Taehyung camminava per le vie della città a testa bassa. Il suo migliore amico gli aveva appena spezzato il cuore. Per lui gli amici erano famiglia; la sua famiglia l'aveva tradito.

Namjoon guardava impotente alla tv una delle più famose opere di arte classica, venire bersagliata dall'ignoranza popolare.

Delle crepe si stavano aprendo, da qualche parte, anche dentro di sé.

Hoseok era incapace di sentire emozioni. Il suo sorriso era sparito; la sua espressione si era fatta triste. Quella volta non sapeva proprio cosa significasse la parola 'felicità'.

Seokjin si guardava allo specchio. Si vedeva brutto, e non riusciva a distogliere lo sguardo dalla persona riflessa davanti a sé. Ma quello era lui, doveva accettarlo.

Jungkook non mangiava. Si sentiva grasso e al solo pensiero del cibo gli veniva il voltastomaco. Aveva costantemente la nausea.

Una ragazza si avvicinò a Jimin. Lui alzò lo sguardo; smise di piangere. Era pronto per ballare ancora.

Una ragazza posò una mano sulle spalle di Yoongi. Lui smise di urlare.

Una ragazza diede una mappa a Taehyung. Era una mappa per rimettere a posto i pezzi del suo cuore. Grazie a lei, ora non si sentiva più tradito.

Una ragazza promise a Namjoon che avrebbero restaurato l'opera d'arte, restituendogli lo splendore originale. Realizzò che non sempre l'ignoranza vinceva contro la cultura.

Una ragazza iniziò a ridere, ricordando ad Hoseok che cosa fosse la felicità. In un qualche modo, lui si ricordò, e fece un sorriso.

Una ragazza sussurrò due parole a Seokjin. Gli stava dando le spalle, ma dal riflesso vide la sua espressione cambiare. Non disprezzava più se stesso.

Una ragazza si sedette insieme a Jungkook e gli propose di mangiare qualcosa con lei. Gli spiegò che sarebbe stato più bello, con le guance tonde.

«Non importa quanto siano grandi le tue paure, qualsiasi cosa accada, ci sarò sempre per te.»

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