Capitolo 7
sono ancora paralizzato dalla situazione altamente imbarazzante, la mia mente inizia a vagare.
un mugugno di kacchan mi fa ritornare alla realtà, mi giro verso di lui e rimango a fissarlo per un tempo indeterminato.
-non guardarmi cosi, deku- la sua voce mi fa quasi sobbalzare, ma cerco di restare il più fermo possibile per impedire alle braccia sicure di kacchan di lasciare la presa sui miei fianchi.
devo ammetterlo, la situazione non mi dispiace e non sono sicuro sia una cosa positiva.
-allora? va meglio il naso?- ancora una volta la voce di kacchan mi riporta alla realtà e mi rendo conto di avere un cerotto gigante sul naso e una parte della faccia impastata con della crema fresca. rimango sbalordito io stesso di non essermene accorto prima.
-emh... si, si, tranquillo tutto a posto...- balbetto in risposta, sfiorandomi la parte dolorante con la mano - kacchan... emh... perchè sei qui?-
lo vedo sgranare gli occhi mentre un leggere rossore si impossessa delle sue guance, è cosi tenero.
abbassa un attimo lo sguardo e si rende conto della posizione in cui siamo messi, fa uno scatto indientro, diventa ancora piu rosso e cade giu dal letto -oddio! kacchan stai bene???- mi allarmo subito io.
-tsk- si lamenta lui massaggiandosi la testa.
dopo essermi assicurato che non ha nulla di grave, torno a perdermi nei mie pensieri.
avrei un paio di domandine da fare al signorino qui per terra ma evito, non voglio essere picchiato due volte nella stessa giornata.
con mio grande stupore è lui a parlare, come se mi avesse letto nel pensiero e sapesse gia cosa voglio sapere.
-mi dispiace per il comportamento di quell'imbecille-
cosa? kacchan si è scusato? con me? deve aver battuto la testa proprio forte...
-è colpa mia- continua lui -sono arrivato troppo tardi, sei svenuto tra le mie braccia. fortunatamente ti ho preso prima che cadessi a terra- fece una piccola pausa -ho anche tirato un bel pugno a kirishima...-
la cosa mi fece spuntare un sorriso. ok, sono contro la violenza questo si, ma sapere che l'ha fatto per proteggere me... non so, mi riempie di gioia.
-kacchan... il tuo amic- non è mio amico- mi interrompe subito lui.
lo guardo male, ignorando la sua interruzione -kirishima mi ha detto delle cose...- ...voglio assolutamente sapere se sono vere! vorrei dirgli cosi, ma sembrerebbe strano...
-che genere di cose?- mi invita a continuare lui.
-cose... su di voi- sgrana gli occhi alle mie parole -ha detto che sei suo e che devo starti lontano se no mi succederà qualcosa di brutto...- alzo lo sguardo, finora rimasto a contemplare il pavimento, e noto che kacchan ha un'espressione inquietante. è arrabbiato, ma c'è qualcosa di piu di semplice rabbia, c'è odio puro.
apro la bocca, ma la richiudo subito. qualsiasi cosa dicessi in questo momento non servirebbe, devo dargli un attimo di tempo per calmarsi un po'.
restiamo in silenzio per diversi minuti, io a guardarlo di sfuggita, lui a fissare il pavimento stringendo i pugni.
-cos'altro ha detto?- vedo che si sta trattenendo dall'esplodere, cosa abbastanza strana, non si era mai trattenuto da bambini... aspetta, io ho conosciuto kacchan meno di un mese fa, che ne so di com'era da bambino? nemmeno lo conoscevo, credo.
altri mille pensieri mi ronzano in testa e nuovamente vento risvegliato da kacchan -ohi!- sussulto per un secondo, ricordandomi della situazione.
-oh, si scusa... cos'hai detto?- gli domando io.
-cos'ha detto quel coglione?!- accidenti... lo sto facendo arrabbiare più di quanto non sia gia.
-h-ha detto che tu s-sei il suo f-fi-fidanzato...- la frase mi muore in gola sentendo di nuovo quel peso nel petto. come mai mi da cosi fastidio che kacchan sia fidanzato?
forse non è tanto questo, quanto il fatto che è fidanzato con la stessa persona che mi ha picchiato giusto quella mattina. si, si dev'essere cosi.
-pezzo di merda- sussura a dentri stretti lui, spero si stia riferendo al suo "fidanzato".
-quindi è vero...?- gli chiedo cercando di non far trasparire emozioni, ma la mia voce leggermente incrinata mi tradisce.
-accidenti- inizia lui, sedendosi sul letto e mettendosi una mano tra i capelli biondo grano -è un po' complicato, ma in sostanza si, era il mio fidanzato- ha una strana espressione in volto, che odi ammettere una cosa del genere?
non rispondo, cercando di assimilare la cosa.
kacchan è gay. la cosa mi entusiasma più di quanto dovrebbe.
era fidanzato. con kirishima. una leggera rabbia mi attraversa, ma la caccio subito ritenendola infondata. infondo chi sono io per decidere con chi deve stare kacchan? e poi se sono stati fidanzati non vuol dire che si amano ancora, no? speriamo...
in tutto questo non mi accorgo che kacchan mi sta fissando, sussulto e arrossisco ancora una volta, sviando lo sguardo -emh... o-ok... b-buon p-p-er v-voi- perchè ora sto balbettando???
in un attimo mi ritrovo kacchan ad un palmo dal mio naso, che mi fissa intensantemente negli occhi quasi non sbattesse le palpebre per evitare di rompere il contatto visivo con me.
quest'improvvisa vicinanza mi fa arrossire di botto, mentre lui fa una smorfia divertito dalla mia reazione.
-guarda che non stiamo più insieme- si avvicina al mio orecchio, sentire il suo respiro a contatto con la mia pelle mi provoca un brivido lungo tutta la schiena.
in un attimo di lucidità, mi ricordo di respirare e vengo innondato dal suo profumo che mi riempie le narici, rilassandomi e al contempo eccitandomi leggermente.
kacchan odora di bosco.
il suo odore è un miscuglio di tutto quello che si trova in natura. sento una punta di erbetta fresca, mischiata a un pizzico di corteccia d'albero e un po' di foglie autunnali. questo profumo mi manda in extasi.
come può una persona avere un tale odore non lo so. ma il mio cervello non sta più ragionando.
e in tutto questo, kacchan è ancora vicinissimo al mio corpo.
indietreggio leggermente, non volendo realmente staccarmi.
lui mi segue e finisco con le spalle al muro.
lo sguardo mi cade sulle sue labbra, sottili e rosee. poi torno ai suoi occhi rosso fuoco che mi scrutano e noto con piacere che anche lui mi stava guardando le labbra, tornato velocemente a concentrarsi sui miei occhi appena ho alzato lo sguardo.
la distanza si sta accordiando sempre di più. nessuno dei due ha intenzione di rompere quella lotta di sguardi e io non so più cosa sta succedendo.
il mio cervello sta andando in pappa, ed è tutta colpa di kacchan. l'unica cosa che riesco a pensare sono le sue labbra.
i nostri respiri si scontrano, mentre lui appoggia una mano difianco alla mia testa, essendo leggermente più alto di me, questo gesto lo fa sembrare ancora più imponente ai miei occhi.
i nostri nasi ormai si stanno toccando quando...
clack!! la porta dell'infermeria si apre rivelando la figura massiccia dell'infermiera intenta a leggere dei fogli che porta in grembo.
io e kacchan ci stacchiamo velocemente e, dopo un'ultimo fugace sguardo, rivolgiamo la nostra attenzione alla donna.
-●-
so che mi state odiando per non aver aggiornato per due mesi :)
non ho scuse che tengano, quindi per farmi perdonare vi ho portato un capitolo "succulento" se cosi si può dire.
il bello è che lo sto scrivendo a mezzanotte e mezza, mi sembra buono.
ok, baci alla prossima. spero vi sia piaciuto il capitolo e mi scuso per eventuali errori :))
prometto che non vi farò aspettare altri due mesi ^^
sto andando un po' in crisi comunque, non so se continuarla la storia... non ho molte idee e poi non so nemmeno se vi piace/volete che la continui...
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