capitolo 23
kacchan's pov
-INSOMMA, TI DAI UNA MOSSA?! ESCI DA QUEL CAZZO DI BAGNO!- mi urla mia madre mentre spatte ripetutamente la mano sulla porta del bagno di casa mia.
non le rispondo neanche, non ne ho voglia. sono nella vasca, immerso nell'acqua calda da ormai un'ora e mezza se non di più.
l'acqua mi arriva fino al naso e i miei occhi non smettono di produrre lacrime, calde e dolorose lacrime.
sono passate due settimane da quando ho dovuto lasciare deku.
da quel giorno non vado più a scuola, non riuscirei a guardarlo in faccia, vederlo mi farebbe venire una crisi di pianto e non voglio che avvenga proprio a scuola, sotto gli occhi di tutti.
ultimamente mangio pochissimo e non faccio altro che piangere.
i miei sembrano anche abbastanza preoccupati, visto che non urlo loro di morire ogni tre secondo come facevo prima.
non so come stia deku ma ho fottutamente bisogno di lui, devo trovare una soluzione per poterlo riabbracciare senza farmi scoprire da kirishima, in modo che non divulghi la foto.
quello stronzo... non ci devo pensare.
controvoglia e molto lentamente, esco dalla vasca, mi lego un'asciugamano in vita ed esco finalmente dal bagno.
appena fuori trovo mia madre con le mani sui fianchi e uno sguardo incazzato -alla buon ora principino- mi dice acida, per poi addolcirsi vedendo che non reagisco -ehi, tesoro... ma che ti succede?-
cerca di mettermi una mano sulla spalla ma io mi sposto -niente, mamma, non ti preoccupare-
so che cosi la faro solo preoccupare di più, che io ricordi non l'ho mai chiamata mamma.
la lascio li nel corridoio e mi dirigo verso la mia stanza, sigillandomici all'interno.
altre lacrime mi scorrono improvvisamente sulla guance ricordando ciò che è successo in questa stanza.
mi manca lui.
il mio corpo ha bisogno del suo.
le mie mani hanno bisogno dei suoi capelli e della sua pelle.
i miei occhi hanno bisogno dei suoi.
le mie labbra hanno bisogno delle sue.
io ho bisogno di lui.
non ce la faccio più senza di lui.
accidentamente mi cade lo sguarso sullo specchio che ho in camera.
vedo un ragazzo, ma non sono io.
o almeno non più.
ho due occhiaie da paura sotto gli occhi, rossi e gonfi.
ho le labbra screpolare e le guance leggermente incavate.
ho i capelli bagnati sparsi per la testa.
sono dimagrito e a stento mi reggo impiedi.
come mai questa volta mi sto buttando cosi giù? quando mi aveva lasciato lui da piccoli non c'ero stato cosi male.
forse perchè, appunto, ero piccolo.
vorrei ritornare a quei tempi, anzi poco prima, quando giocavamo spensierati in mezzo al prato dietro casa sua e al boschetto vicino.
quanto ho adorato quei posti, potrei farci una visitina, tanto per deprimermi un po'... chissa se c'è ancora quella cosa...
decido di andare a controllare, spero ci sia ancora, era davvero importante per me... e anche per deku.
svogliatamente mi asciugo i capelli e mi vesto, per poi uscire di casa e dirigermi al boschetto dietro la casa di deku.
prontamente prendo una scorciatoia per non incrociarlo nemmeno per sbaglio, non riuscirei.
che effetto che mi fa, accidenti... divento cosi debole quando si parla di quel broccolo.
sono arrivato al boschetto e ho anche trovato il sentiero che facevamo da piccoli, che fortuna, questo dovrebbe portare al lago.
inizio a percorrerlo in silenzio, godendomi la pace che mi trasmette quel posto.
venivo sempre in questo posto quando mi mancava deku oppure avevo voglia di stare solo, è il mio posto speciale.
dopo aver camminato per una decina di minuti, arrivo ad un laghetto di un azzurro bellissimo.
è più bello ogni volta che lo vedo.
qui vicino dovrebbe esserci quell'albero.
mi guardo intorno in cerca del sasso a forma di fungo che indica la via per arrivare all'albero.
ci sono diversi punti di riferimento da seguire per arrivarci, solo io e deku li conosciamo.
uno di questi era il sasso a forma di fungo.
dopo di esso c'è da seguire l'albero con le foglie di un marroncino stupendo, l'unico albero che resta cosi tutto l'anno.
ora dovrebbe esserci... ah, eccola, la parete di liane.
oltre quelle liane c'è l'albero.
le sposto giusto per passare e li, in quel posto irraggiungibile da tutti, trovo l'unica persona che non mi sarei mai aspettato di incontrare in questo momento.
deku's pov
sono giorni ormai che non vedo più kacchan, non riesco a sopportare la sua lontananza.
mi manca davvero troppo.
non capisco cosa gli sia successo, come mai ha reagito cosi, come mai mi ha lasciato, come mai ha detto di... non volermi più vedere...
e cosi l'ho accontentato, ho smesso di andare a scuola in modo da non infastidirlo.
è da due settimane che non esco di casa, che mangio pochissimo e che piango tutto il giorno.
spero si diverta a fare il bullo o con i suoi amichetti, tipo kirishima.
non mi importa più niente di lui.
una lacrima mi riga il volto. oh, ma chi voglio prendere in giro? io lo amo, come faccio senza di lui?
la mia vita non ha più un senso.
ho appena finito di "pranzare" e ora sono in camera mia, a fissare il vuoto senza più lacrime da versare.
ultimamente mi sento cosi stanco, non ho voglia di fare nulla, nemmeno di respirare.
mi distendo sul mio letto fissando il soffitto.
tempo cinque minuti e sono gia nel mondo dei sogni.
apro gli occhi e sono disteso in un prato, i fili d'erba mi solleticano il viso.
c'è cosi tanta tranquillità, che bello.
chiudo gli occhi, godendomi il calore che mi da il sole.
un'improvvisa ombra me li fa riaprire, e mi ritrovo davanti il ragazzino con la zazzera bionda che ormai tormenta i miei sogni da molto.
-ehi deku, vieni con me? ho una sopresa per te- mi dice tutto contento tendendomi la mano, che io afferro e uso per tirarmi su.
sono nel prato dietro casa mia, alla mia sinistra c'è il boschetto.
il ragazzino misterioso mi prende per mano e si dirige verso esso, trascinandomi.
-ehi! ehi, aspetta!- cerco di chiamarlo -dove mi stai portando?-
ma lui non mi risponde, si limita a stringermi di più la mano ed aumentare il passo.
dopo un po' arriviamo ad un lago che riconosco immediatamente, l'ho gia sognato: il lago.
non ho nemmeno il tempo di ammirare un briciolo di panorama che il bambino di fianco a me mi guida verso una roccia dall'insolita forma: un fungo.
-memorizza la strada- mi dice senza guardarmi -roccia a forma di fungo- indica il masso e fa una pausa -albero dalle foglie marroncine- dice indicando un albero stupendo che si distingue in mezzo a tutti gli altri -e infine- fa un'altra pausa -parete di liane hai capito?-
ci fermiamo e finalmente si gira a guardarmi, annuisco.
lui sposta le liane per farci passare e davanti a me c'è uno spettacolo.
tutta una vallata, piena di prati fioriti e qualche cespuglio, in mezzo un solo albero ma davvero enorme.
rimango estasiato, quel posto è bellissimo. mi trascina verso l'albero e, sfortunatamente, mi lascia la mano
-adesso non guardare, ok?- dice eccitato e io annuisco, chiudendo gli occhi.
sento dei rumori ma non capisco cosa sta facendo.
-ok, puoi aprire- mi dice dopo qualche minuto. mi prende di nuovo per mano e mi tira a se, in modo da farmi vedere il tronco dell'albero.
sgrano gli occhi che quasi si riempiono di lacrime -guarda ho inciso i nostri nomi- mi dice lui tutto contento, ma io non lo sto ascoltando.
sto fissando quel nome.
sul tronco, a lettere cubitali, c'è scritto:
KACCHAN E DEKU.
kacchan?non può essere lui.
mi giro verso il bambino che ho difianco e finalmente riesco a vedere qualcosa di più dei soli capelli, gli vedo il viso, la bocca, gli occhi, tutto. è lui, non ci sono dubbi. kacchan...
mi sveglio di soprassalto con un mal di testa terribile -KACCHAN!!- urlo nel vuoto della mia stanza.
-●-
ehi, questo capitolo è stato un po' più lungo del solito, spero possiate apprezzare, fatemi sapere :)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top