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Nome: Baruc
Deriva dall'ebraico antico, Baruc significa "Benedetto". Questo nome venne dato da sua madre, la donna sperava che nella sua vita fosse stato benedetto a prescindere delle difficoltà della vita.

Cognome: Favron
Il cognome che possiede probabilmente deriva da "Fabbro", forse qualche suo antenato era stato un fabbro e da lì a seguire con le generazioni, il cognome si è diffuso anche se suo padre non faceva il fabbro. Sinceramente non gli piace il suo cognome, soprattutto perché era in conflitto con il padre. Questo cognome è molto più Europeo rispetto al suo nome.

Nome d'arte: Ghepard

Età: 25 anni - (8/12) - Sagittario

Aspetto:
Baruc si presenta come un uomo alto dalla pelle scura e dalle origini arabe. La sua peculiarità sono i suoi lunghi capelli bianchi e i suoi occhi chiari, a seconda della luce possono verdersi viola o blu intenso. Probabilmente soffrirà di qualche sindrome strana per essere così, forse è un ragazzo Albino o un tipo che soffre della sindrome di Maria Antonietta (Who-? Shhhh, ne riparliamo tra 300 anni). Un'altra sua peculiarità è la sua altezza, arriva a 1,80 m, una misura molto alta rispetto alla norma di quei tempi. E non tralasciamo i suoi piccoli tatuaggi bianchi, o almeno, trucco che si mette addosso durante gli spettacoli. Del resto, non è molto robusto, è il giusto che basta.

Prestavolto: uno a caso su Pinterest

(Vestiario di Baruc nel quotidiano)

(Vestiario durante le esibizioni)

(Vestiario che indossa quando è nella sua tenda)

E ora, passiamo ai temi più personali!
I temi verranno svolti come una "intervista" domanda-risposta:

1. Ha mai frequentato/assistito ad un circo prima?
È entrato da poco nel circo, ha vaghi ricordi da piccolo e forse ci è andato quando tutto andava bene, ma non ne è certo, ricorda le grandi distese di sabbia e le belle città che visitava insieme alla sua famiglia.
Come hanno fatto ad ingaggiarlo? Beh, meglio approfondire la cosa nella storia, perché è un racconto molto articolato e lungo.

2. Cosa ne pensa dell'arrivo del "RARISSIME" a Parigi?
È un po' nervoso a dire il vero, da per tutto c'era la moda di arrestare e condannare gli zingari che arrivavano nel Paese. All'interno del RARISSIME si sente a casa perché non si sente giudicato per la sua pelle e per le sue origini incerte, ma fuori... Ci sono tante persone che giudicano solo per il colore della pelle, e lui non era una persona di colore di certo comune, i suoi capelli e i suoi occhi erano più che anormali in un periodo del genere. Del resto però, è abbastanza determinato, vuole fare ciò che Dio gli ha donato, se non fosse per il circo sicuramente sarebbe morto e doveva tutto a quella nuova famiglia che si stava creando.

3. Qual è il suo ruolo in questa storia?
È un domatore di Bestie; ha una certa affinità per gli animali, soprattutto grandi felini come le tigri (le sue preferite), ma potrebbe anche domare dei serpenti pericolosi.

4. Qual è il suo carattere?
Baruc è una persona apparentemente tranquilla e silenziosa, ma in realtà è una persona molto disponibile e premurosa, si prende cura delle persone a prescindere se sia un suo nemico o meno. Ha un senso di giustizia molto forte, soprattutto perché nella sua vecchia vita credeva tanto nella comunione per le persone. Attenzione però, non è una persona sanguinaria; ferire qualcuno per salvare una persona? Sì, uccidere no, non ne sarebbe capace. Quando si innervosisce lo fa in modo evidente e non si fa'scrupoli nel dirti la verità, cerca di essere gentile ed educato ugualmente, ma almeno se una cosa la deve dire la dice.

5. Qual è la sua storia? (TW: OMICIDIO)
Le origini di Baruc sono molto vaghe, ma la sua storia inizia in modo molto travagliato; sua madre, una "ballerina seducente" Egiziana, si innamora di un mercante, un certo "Favron" di cui non ci è dato sapere il nome. L'uomo compra la donna e i due vivono una vita molto "passionale"; il mercante aveva visto in lei una bellezza che non aveva mai visto prima, i suoi occhi blu splendevano come due zaffiri alla luce del sole, era infatuato e incantanto da tale bellezza. Per circa 1 anno e mezzo, l'uomo e la donna passarono il loro tempo nei luoghi più pregiati dell'Egitto, ma il tempo per il mercante era scaduto e la passione per la straniera svanì presto; a 5 mesi di gravidanza, il mercante aveva capito che quella donna era rimasta incinta e doveva subito tornare alla sua nazione, così la lasciò sola nella abitazione dove stavano, senza nulla, senza soldi, senza vestiti da indossare perché si era portato tutto per regalarlo a sua moglie. Olimpia (la madre di Baruc) era distrutta, credeva veramente che quello fosse amore vero, che avrebbe abbandonato tutto per lei, che sarebbe rimasto con lei nonostante la gravidanza, e in realtà si era ritrovata sola. Come l'avrebbe vista la sua famiglia? Non poteva tornare, era proprio la delusione della famiglia, avrebbe dovuto ascoltare suo fratello maggiore, che a prescindere di tutte le cavolate che aveva provocato, non l'ha ripudiata e anzi la avvertiva sempre dei pericoli e delle conseguenze delle sue azioni. Non avendo altra scelta, andò da suo fratello che la accolse e la aiutò a crescere il nipotino bizzarro, non era suo padre ma fece del suo meglio per insegnargli le cose fondamentali nella vita. Con il passare degli anni, la situazione in Egitto si fece critica a causa delle intolleranze religiose, così provarono a scappare verso un paese meno ostile nei loro confronti. Fecero una lunga strada prima di arrivare in Francia, sapevano bene che il cristianesimo, rispetto all'ebraismo, potevano dare loro una possibilità di ricevere asilo presso le chiese, ma fu troppo tardi... Se da una parte scappavano dalle persecuzioni dei popoli mussulmani, dall'altra si trovarono davanti ad una struttura che odiava profondamente "gli zingari". Anche se non erano zingari, la carnagione di questi colpiva subito all'occhio alle genti dell'Europa. Baruc arrivò in Francia quando aveva precisamente 6 anni, era troppo piccolo per capire cosa era successo nella sua vita e cosa sarebbe successo in seguito; si erano accampati nei boschi prima di ricominciare il loro viaggio verso una terra meno ostile, ma quella notte una pioggia di sangue cadde sulle loro teste, i soldati attaccarono l'accampamento. Urla, pianti, la testa del fratello di Olimpia per terra dopo un colpo secco di spada, sua moglie piangeva ai piedi del cadavere, i bambini piangevano mentre venivano sgozzati. Baruc invece era piccolo, non riusciva a capire e non vedeva, perché sua madre fu in grado di coprirgli gli occhi, non voleva che le ultime cose che suo figlio avrebbe visto fossero l'esecuzione dei suoi cari parenti. Olimpia correva, correva veloce e cercò di confondersi con gli alberi, le sue lacrime scendevano senza fermarsi mentre correva per proteggere la cosa che più amava nella sua vita. I cavalli erano vicini e lei non poteva fare altro che abbandonare suo figlio, si sarebbe sacrificata pur di salvargli la vita. Riuscì a correre per un paio di metri e trovò una piccola abitazione in mezzo alla campagna, era un rischio attraversare una pianura aperta, ma non c'era altra scelta, strinse il pargolo per proteggerlo e raggiunse una carretta piena di fieno, depose suo figlio dentro e gli disse di rimanere in silenzio fino a quando non sarebbe sorto il sole. Un dolce e amaro bacio sulla guancia, lacrime che scendevano nei visi dei due, e un addio che sarebbe durato per sempre...
Olimpia si allontanò dalla abitazione e si abbandonò alle braccia della morte. Il giorno seguente, Baruc venne trovato dal contadino, che lo portò poi alla prima chiesa che trovò. Fu proprio in quel paesino immerso nella vita pastorale, che Baruc crescette. Non sapeva molto, ricordava a mala pena il nome di sua madre e il proprio nome, ma vivere in quel ambiente gli stava stretto; venera il cristianesimo, ma il concetto di "condivisione" la fraintese un po' troppo, scappando dal paesino a 14 anni e diventando un abile ladro con una ideologia propria riguardo all'umanità; la ritiene crudele e senza cuore. Di sua madre era rimasto solo lo scialle in cui era avvolto quella notte, ma nonostante ciò che successe, Baruc non si vergogna delle sue origini e nella mente porta i bei ricordi di sua madre e di suo zio.
Purtroppo però, il mestiere del ladro può essere molto pericoloso...
Si trovava in una situazione davvero scomoda, era ferito, sul punto di morte, la sua vita giovane era sul punto si spegnersi in un vicolo cieco dopo un colpo ben riuscito, e fu lì che la Provvidenza intervenne; degli animali erano scappati per sbaglio da un circo, i soldati scapparono a gambe levate alla vista del grande felino affamato, invece Baruc , con una grande determinazione di voler vivere, domò le bestie, facendole indietreggiare tanto basta per aiutare quelli del circo a prendere sotto controllo gli animali. Il popolo lo acclamò come un eroe, e come un eroe, si lasciò andare e crollò dalla stanchezza; furono poi quelli del circo a prendersi cura di lui e gli proposero di fare una vita "meno a rischio" entrando in questo magnifico circo, aveva dimostrato un grande talento nel domare le bestie, beh, meglio non farselo scappare!

6. Come si relaziona con le persone?
È una persona tranquilla, non si fa'problemi nel parlare con persone sconosciute, anche se ha sempre un po' di diffidenza nei confronti delle persone nuove, vuole guardarsi bene le spalle vista la sua fama. Con le ragazze, beh, è un latin lover, le piacciono; sà il fatto suo, potrebbe portasene una al letto ogni sera. È un romantico, anche se questa sua passione per le donne sembra che possa deviarlo, in realtà semmai dovesse trovare la ragazza perfetta per lui, la sposerebbe subito senza pensarci due volte. Questo conferma che è estesosessuale.

7. Qualche altra curiosità sul personaggio?

Attualmente non mi vengono delle curiosità riguardo a Baruc, in futuro probabilmente le metterò.

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