"Un bottino più grande di questo non si poteva portare!"

Questo sogno l'ho fatto quest'estate.

Praticamente ero in camera mia sul mio letto. Stavo "guardando" la tv, però non c'era. Era come se fosse dentro al muro e io la sentissi. Stavo vedendo sitcom divertenti quando ad un certo punto appare una pubblicità che spiega come costruire uno specchio con una graffetta.
Ad un certo punto mi ritrovo nella piazza del comune della mia città e c'era molta gente davanti ad un carretto del cibo. C'era Enrica di masterchef Italia 3 che aveva spezzato un fiammifero e la gente si era preoccupata. Tra questi c'era Will di stranger things (quarta stagione). Stavo vicino a Will.
Ho detto:"Hai qualcosa fra i capelli"
Will:"Grazie".
Enrica ha cacciato un altro fiammifero. Ad un certo punto mi ritrovo in camera mia solo che il condominio era diventato un Hotel e nella camera c'eravamo io, Alberto di Masterchef Italia 3, mio fratello e il figlio del proprietario dell'hotel. Sto tizio praticamente era alto, aveva la testa e il corpo di un cobra, la faccia, le braccia e le gambe da umano e aveva una coda. Le sue sembianze e la sua personalità assomigliavano a quelle di Double trouble di Shera e di Toffee di Star vs the forces of evil. Aveva la pelle scura ma non troppo, tipo così: 🧑🏾. Sto tizio stava dormendo vicino a me e mi faceva delle domande e stavamo facendo una chiacchierata. Io ho chiesto della sua sessualità e lui mi ha risposto che era aromantico.
Ad un certo punto mi chiede:"Che ne pensi del mio cosplay?" Si veste da Bruno (di Encanto).
Io:"No, non ci credo! Hai cosplayato Bruno?! Secondo me il poncho dev'essere più lungo e il naso più grande."
Il tizio è un po' arrabbiato per le mie critiche costruttive e se ne va. Michele Cannistraro di masterchef Italia 3 è venuto a farci visita e poi se ne va. Ad un certo punto girano voci che il proprietario dell'hotel e il figlio stavano uccidendo i clienti. Sento dei passi lenti venire dal corridoio.
Mio fratello con il suo telefono cerca di vedere chi ci stava e poi mi dice:"Dì alla mamma:' Un bottino più grande di questo non si poteva portare!'".
E poi scompare. Così cerco di costruirmi lo specchio della pubblicità usando il mio telefono, una graffetta, un portachiavi, dello scotch e dei calzini per unirli. Ma non ci riesco e mi mezzo arrabbio perché il tempo era poco e il proprietario si stava avvicinando.
Alberto:"È finita. Ci ucciderà tutti."
Il proprietario entra nella stanza. Era un vecchio, bianco, ciccione e basso che un po' assomigliava ad Alberto. Indossava una canottiera bianca. Più che padre sembrava il nonno del tizio-cobra.
Aveva una pistola e me l'ha puntata contro:"Aiutami a cercare i rifornimenti di proiettili"
Io alzo le mani:"Ma non so dove siano"
Lui:"Vieni qui e seguimi!"
Dopo siamo usciti dalla camera.
Lui:"abbassa queste mani!"
Lui mi prende la mano destra e la "struscia" (?) sulla sua guancia sinistra.
Lui:"Dimmi, cos'è che ti piace?"
Io:"Gli abbracci"
Mi abbraccia e io lo abbraccio.
Lui:"Sai cos'altro mi piace?"
Enniente, si è scoperto che il proprietario è un p3d0f1l0 di prima categoria.
BOOM!
Alberto spara un proiettile con la sua pistola che sfiora il proprietario.
Alberto:"Scappa!"
Io corro però il proprietario mi segue. Ad un certo punto arriva Michele che lancia dei CD al proprietario.
Michele:"Dì a mia mamma:'Un bottino più grande di questo non si poteva portare!'"
Io prendo le scale e ad un certo punto arriva Michele che mi prende in braccio per scendere le scale più velocemente. Arriviamo alla porta che però era molto alta e la maniglia arrivava a un'altezza di 4 metri. Ad un certo punto arriva la tizia che aspetta il pullman alla mia stessa fermata e una sua amica aliena, solo che erano molto alte e arrivavano alla maniglia. Aprono la porta e noi usciamo.
Il cortile era pieno perché tutti erano scappati. C'erano anche i miei fratelli. Sento qualcuno chiamarmi. Era mia mamma che si era tagliata i capelli. Le ho detto ciò che voleva mio fratello. Così mi sono ricordata che dovevo dire alla mamma di Michele la stessa cosa, ma non sapevo chi fosse e quindi visto che c'era Michele ho dato per scontato che lui l'avesse già detto a sua madre. Dopodiché prendo un microfono e faccio un discorso:"Ciao a tutti. Devo dei ringraziamenti Speciali a Michele Cannistraro che è qui con noi, ma soprattutto ad Alberto che però è ancora lì dentro forse lottando ancora con il proprietario, forse morto. Ma la sua morte non sarà vana. Grazie per avermi salvata."
Non si sa che fine abbia fatto il figlio del proprietario.

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